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    North Sentinel, il luogo più difficile da visitare... Scopriamo perché!



    L'isola di North Sentinel è una delle Isole Andamane nel Golfo del Bengala. Si trova a ovest della parte meridionale delle Isole Andamane del sud, e ha una superficie di 72 km².

    Molto probabilmente pochi di voi saranno a conoscenza della strana storia che si cela dietro quest'isola. Ebbene, oggi, a detta di molti, North Sentinel è un luogo quasi impossibile da visitare per i turisti. Non per cause naturali, bensì perché chi lo popola ha deciso di isolarsi dal mondo esterno. Strano, vero? Ma è così.
    Sull'isola di North Sentinel vive una tribù di indigeni (la cui consistenza demografica è stimata essere tra i 50 e i 500 individui), chiamati i sentinelesi.

    Questa tribù è la più isolata al mondo, che ha deciso di sua spontanea volontà di rifiutare ogni contatto con il mondo esterno, eccezion fatta per alcuni sporadici casi (missioni governative o studio), che puntualmente venivano accolti con lanci di frecce e sassi da parte dei sentinelesi. Sì, questa tribù accoglie chiunque in questo modo, come se per loro il resto del mondo costituisse una qualche minaccia.

    Il governo del luogo ha dichiarato di non voler interferire con la vita degli abitanti dell'isola, che da sempre hanno vissuto in pace lontani da quello che è il mondo esterno. Infatti, i sentinelesi vivono di caccia, raccolta di frutta e pesca. Inoltre, non sanno come ripararsi da alcuni avvenimenti climatici (infatti dopo il maremoto dell'Oceano Indiano si pensava che fossero tutti morti, dato che non erano e non sono abituati a tali calamità naturali. In quel particolare avvenimento, le autorità rimasero sbigottite nel vedere il tentativo dei sentinelesi di difendersi da un elicottero lanciandogli sassi e frecce).
    Non avendo sviluppato difese contro malattie, il movimento Survival international li ha definiti la popolazione più vulnerabile del pianeta, dato che anche una piccola infezione sarebbe capace di farli estinguere.

    C'è da dire, però, che alcuni contatti col mondo esterno nel corso degli anni li hanno avuti, seppur in rarissime occasioni. Vogliamo ricordare in particolare due incontri, uno pacifico e uno violento.
    Nel 1991, le autorità indiane si avvicinarono alla costa dell'isola con l'intenzione di offrire delle scorte di cibo ai sentinelesi, che le accolsero e accettarono senza sembrare irritati o indispettiti.
    Nel gennaio del 2006, invece, due pescatori si erano avvicinati troppo all'isola e furono brutalmente uccisi da alcuni uomini della tribù.

    Secondo alcuni scienziati/studiosi, i sentinelesi sarebbero sopravvissuti negli anni proprio per il loro essere così distanti dal resto del mondo. Altre tribù indigene della zona, infatti, si sono estinte nel periodo compreso tra il 1800 e il 1900.
    I Grandi Andamanesi, infatti, sono stati decimati dalla potenza coloniale britannica e oggi solamente 100 individui circa son in vita.

    Purtroppo recentemente alcuni pescatori hanno preso di mira le coste dell'isola, rischiando di causare seri problemi a livello ecosistemico. Per ovviare a tale fastidio, Survival international ha denunciato le attività di tali pescatori per evitare che possano causare drastiche conseguenze alla popolazione dei sentinelesi. Grazie a tali denunce, il governo ha assicurato che l'isola e i sentinelesi non vengano in nessun modo disturbati da invasioni esterne.



    Edited by Silent Shadow - 5/10/2016, 18:09
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    CITAZIONE (Pasta Alla Creepy @ 29/9/2016, 17:40) 
    Mi piace lo stile di King, quindi probabilmente qualche influenza c'è.
    Grazie mille per il commento :)

    Hahaha io ho letto pochissimi racconti di King eppure il suo stile mi ha conquistato! :D
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    Ho trovato un po' di difficoltà a mettere a fuoco la situazione verso la metà del racconto, mi sono trovato abbastanza confuso ma forse non ho prestato la giusta attenzione. Inutile dire che è scritta benissimo (ho notato uno stile analogo a quello di King, mi sbaglio?). Il finale mi ha lasciato col fiato sospeso, decisamente inaspettato. I miei complimenti, forse non il tuo migliore scritto ma sicuramente molto apprezzabile.
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    CITAZIONE (Blind_Brain 14 @ 24/9/2016, 15:58) 
    Ok ci rinuncio mi limito a dire che è bella la storia

    Sono morto
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    Non molti anni prima, il genere umano conduceva una vita normale e tranquilla. Vi erano guerre, vi era la pace, vi era l'umanità. Ma qualcosa accadde. Gli uomini, per la prima volta, dovettero unirsi per combattere qualcosa di diverso.
    Quelle creature, così terribilmente uguali agli esseri umani, iniziarono il proprio attacco alla vita quotidiana della società, spezzando ogni abitudine di qualsiasi persona esistente.
    Non ci volle molto prima che il genere umano rischiasse di estinguersi, così i pochi superstiti formarono piccole comunità e vissero come nomadi tra le macerie di quelle che ormai ricordavano vagamente le vecchie metropoli di un tempo.
    L'uomo, un tempo razza dominante, divenne schiavo della paura.

    Quella gelida notte, il tremendo affanno di Robert non era sufficiente a coprire i passi pesanti di quella creatura. Il terrore, ormai albergato nell'anima del povero ragazzo, stava inesorabilmente divorando ogni briciolo di speranza che risiedeva nel suo cuore.
    Sfinito, dopo aver tentato invano di sfuggire alla sete di sangue di quella creatura, il giovane soldato decise di trovare riparo in una vecchia capanna nella quale si era imbattuto.
    Accasciato in un angolo, egli si affidò nelle mani della divinità alla quale era tanto devoto, con la speranza che qualche miracolo potesse porre fine a quell'agonia. Ma in quella particolare occasione, la fiducia non fu la benvenuta. Robert sapeva, in cuor suo, che la sua esistenza stava per spegnersi. Al che iniziò a chiedersi se il suo cammino in vita fosse stato così sbagliato al punto da meritarsi una fine tanto atroce.

    Erano passati ormai due anni da quando Robert decise di arruolarsi nell'esercito per offrire il suo contributo al genere umano nella guerra senza precedenti che, qualche anno prima, aveva strappato la vita dei suoi genitori. Egli aveva sacrificato la propria esistenza per una causa che riteneva giusta.
    In quegli ultimi momenti di vita, Robert chiuse gli occhi cercando di immaginare i pochi momenti che valevano la pena di essere conservati nella sua mente, ma fu il buio. Le uniche immagini che riusciva a formare erano quelle che rappresentavano l'inferno col quale ha convissuto per tutta la sua vita. Quelle orrende creature erano divenute il suo incubo, come quello di ogni altro umano che ancora non aveva avuto il dispiacere di imbattersi in una di esse. Perché, a detta di molti, chi è protagonista di tale evento difficilmente potrà sopravvivere per raccontarlo.

    Passarono pochi minuti, poi Robert non riuscì più a trattenere le lacrime. In fondo, egli restava pur sempre un essere umano. Il panico, per quanto egli cercasse di placarlo, iniziò a farsi breccia tra le emozioni del ragazzo.
    Quei passi si facevano sempre più pesanti, così come la paura che inghiottiva lentamente la lucidità di Robert. Stranamente, quell'assordante rumore, rappresentava nient'altro che altro tempo rubato alla morte. Sapeva, nel profondo, che quando quei passi sarebbero cessati, a far loro compagnia nell'eterno silenzio sarebbe stata la sua vita.
    Il ragazzo pensava a come la creatura avrebbe deciso di ucciderlo, ma conosceva già la risposta, pur tentando di dimenticarla. "Loro" hanno la brutta abitudine di nutrirsi del corpo umano, divorandoli a sangue freddo.

    Dei gemiti, dei versi agghiaccianti e terrificanti nelle vicinanze della capanna. Quella creatura poteva sentire l'odore che il sangue delle ferite di Robert emanava.

    Rivedere l'inferno, in prima persona. Era la cruda realtà alla quale lo sfortunato ragazzo doveva accettare di appartenere.
    La sua mente improvvisamente rammentò le disgustose immagini di quei bambini divorati, di quei corpi mutilati e del rosso del quale si tingevano il cielo e le strade quando quelle orribili creature saziavano la loro sete di sangue.

    I passi cessarono. Il tetto della capanna venne spazzato via e la creatura afferrò con la sua enorme mano il corpo senza forze di Robert. Lentamente lo avvicinò ai suoi denti appuntiti come lame, mentre il povero ragazzo esaurì la poca voce che gli era rimasta a causa delle sue inutili grida di disperazione e terrore.
    Persa la speranza, Robert pensò a quei tramonti che nella sua infanzia amava osservare. Quel ricordo di un cielo rosso che, quella notte, assomigliava al colore del quale si tinse il sorriso di una terrificante creatura.



    Edited by Devilz - 17/9/2017, 17:48
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    La luce del monitor li attira e il rumore delle ventole copre i loro passi.
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    “Più conosco gli uomini e più amo gli animali.” (Qualcuno che ha capito tutto dalla vita)
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    Mi spiace, ma non mi è piaciuta per niente. La struttura della chiamata è molto confusionaria, senza contare i vari errori di traduzione e battitura che spezzano la lettura. Inoltre, a fine racconto ti lascia con un grandissimo "Meh?", o almeno questo è l'effetto che ha fatto a me. Ho pensato "Cosa caspita ho letto?". È come se a questa cp mancasse qualcosa, ma non so cosa precisamente.
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    Slinkachu e Cordal sono due street artist londinesi indipendenti. I due hanno uno stile di lavoro simile, ma con un approccio diverso.
    La loro arte assai controversa è caratterizzata dal fatto che vengono usate delle miniature per ricostruire, in ambienti urbani, alcune delle situazioni sociali più riconosciute tra noi. La particolarità degli artisti è che una volta creata una "situazione", questa viene lasciata al proprio destino, all'interno della giungla urbana.

    A detta degli artisti stessi, quello che fanno vuole dare uno scopo a quei dettagli che molto spesso vengono trascurati dagli occhi umani. Il loro intento è proprio quello di dare un senso a ciò che per l'uomo è praticamente invisibile.

    Ma analizziamo per bene i loro approcci.

    Abbiamo da una parte Slinkachu, riconosciuto per la sua estrema satira. Infatti, egli si differenzia per i suoi lavori che fungono da parodia per alcuni eccessi della società in cui viviamo; quasi a prendere in giro quelle persone che si credono grandi e non si accorgono di quanto siano microscopici. Di seguito alcune immagini dei suoi lavori, che parlano da sé.
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    Queste disavventure sono ovviamente analoghe alle nostre, ed è curioso pensare come alcune figurine rappresentino argomenti di cronaca e attualità più dibattuti degli ultimi tempi.

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    Le figurine di Cordal, invece, sono abbastanza inquietanti e disturbanti. Le atmosfere iniziano a farsi cruente, apocalittiche, tragiche. Inoltre nella sua arte, gli omini sono quasi inseparabili dal punto in cui sono piazzati, quasi come se fossero contesti reali. Si baciano perfettamente.

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    C'è qualcosa di toccante quanto spaventoso nei punti più impensabili della città. Nelle pozzanghere, tra l'asfalto, quasi invisibili ai nostri occhi che troppo poco prestano attenzione ai dettagli.

    Queste sono le piccole persone sperdute, di Slinkachu e Cordal.

    Le immagini sono prese dal
    sito Bizzarro Bazar mentre il
    testo è stato scritto da me :)


    Edited by & . - 11/6/2020, 22:35
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    CITAZIONE (Tommas02 @ 12/9/2016, 21:07) 
    Sì, capisco cosa state dicendo. Il fatto è che pensavo che soffermandomi sul mostro potessi troncare la suspance, devo ancora prenderci la mano. Grazie a tutti

    Secondo me hai fatto un lavoro eccellente, è scritta divinamente. Potevi solo spendere qualche parola in più per quanto concerne la creatura, ma fidati, anche solo lasciandola così è superiore oggettivamente a molte delle storie presenti.
    Complimenti, spero di leggere altri tuoi racconti.
    Sei veramente un bravo scrittore.
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    Sei... quel Mattex?
    Guarda, ti do il benvenuto, ma cerca di rigare dritto. :asd:
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    CITAZIONE (Cavaliere Nero 94 @ 2/9/2016, 23:27) 
    E non lo dici perchè c'è di mezzo il tuo waifu kohei vero? :asd:

    Perché non sei il founder di questo forum?

    Comunque congratz bella gente
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    Io non l'ho capita
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    CITAZIONE (Maalaatia Veeneerea @ 28/8/2016, 01:02) 
    Vorrei ringraziarla, ma il suo benvenuto è estremamente inadatto alla mia mente...
    Io odio le persone che ridono, non percepiscono il significato della loro esistenza, dovrebbero solo piangere in posizione fetale in un angolo...

    Mi perdoni la volgarità... Ma ci vuole pazienza a parlare con delle persone concrete...

    Io sono parassita che non ha bisogno di un corpo per vivere... Io mi nutro di noi... possiamo condividere le nostre endorfine...
    Saltando di universo in universo, ridendo delle nostre capacità intellettuali...

    I nostri sacchi di carne sotto effetto di epilessia... La medicina delle 18... La flebo di bambole di carne...

    Le senti, persona, le locuste piangenti? Stanno urlando... una dopo l'altra...
    Gli angeli stanno cadendo e chiedono aiuto in nome di un Dio che non esiste... Stanno implorando, perdonali signore.... perdonali!

    Le persone non percepiscono tutto questo, sono come marionette controllate da i loro parassiti...
    Un suicidio di massa... Menti unite da un entanglement quantistico...

    Unite da un unico scopo:

    Morire


    Uno alla volta, adagio adagio

    Trovo estremamente inadatto il tuo modo di porti, il voler sembrare inquietante ed il voler lasciare un qualche messaggio subliminale con questi post che per quanto possano sembrare complessi, non hanno un minimo di senso. Sei una persona interessante nella tua stranezza, ho guardato persino i tuoi tre video pubblicati su YouTube e a loro modo li ho trovati interessanti, ma qui siamo su un forum nel quale ci si pone diversamente dal modo in cui lo stai facendo tu.
    Se sei così veramente allora mi dispiace, se indossi una maschera ti consiglio invece di rimuoverla e di essere una persona normale. Ti trovi su un forum, non su un palcoscenico.
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    Quella radice sembra un artiglio
366 replies since 8/2/2010
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