Votes taken by ´ kagerou.

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    L'episodio migliore, secondo me.
    Per chi vuole guardarlo è su youtube:
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    Interrompo il vostro flood per un appreciation post del mio gatto, foto scattata live
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    Ciao Rory! Ho appena finito di leggere, tutto di un fiato. Mi ha catturato dal primo momento. Sono un fan delle storie ambientate a Londra, soprattutto quelle poste in una epoca anteriore alla nostra, dunque già per questo guadagni un punto. Il racconto è molto scorrevole, fluido, si legge con piacere. Volevo farti i miei complimenti per le parti descrittive, molto accurate, capaci di certo di far immaginare al lettore l'ambientazione e la raffigurazione dei personaggi. Ho molto apprezzato, soprattutto la parte della locanda.

    Il primo input a metà del racconto che lascia capire facilmente la relazione amore-odio tra i due fratelli protagonisti è stato ben reso. Spero ci siano ulteriori sviluppi perché è una caratterizzazione su cui conto molto, per capire i personaggi e le loro differenze. Per ora posso dirti che fin qui sei stata molto brava.
    Spero di poter leggere presto di più. A me è piaciuta tanto.
  4. .
    Giorno 1.

    Ho la nausea. I crampi sono terribili, non riesco più a sopportarli. Ho mal di testa. Ho come la sensazione di star per svenire, vedo la stanza girare e le mie viscere con essa. Che sensazione disgustosa. Sento... sento... dei vermi che strisciano nello stomaco, o forse sono lumache?
    Il dottore dice che passerà tutto. Non devo preoccuparmi. Da quanto tempo sono in questo ospedale?
    Un'infermiera apre la porta della mia stanza: mi trova appoggiato al muro, vicino alla finestra. Non riesco a distinguere cosa mi stia dicendo esattamente, ma mi accompagna al letto e mi passa un bicchiere d'acqua. Nella mano opposta ha una pillola rivestita in film trasparente. All'interno sembrano esserci delle microscopiche biglie. Saranno le particelle che compongono la medicina?
    La mando giù senza fare storie, non posso oppormi. Non ho la forza.
    Ma ho preso la pillola. Ora sto meglio.

    Giorno 2.

    Oggi ho la febbre, anche molto alta. Il dottore è venuto a visitarmi e mi ha detto "è normale, è il decorso". Goccioline di sudore corrono veloci lungo la mia fronte bollente, mentre sono steso immobile a letto. Devo aver superato la temperatura massima che il mio corpo può sopportare. Non riesco a muovere un singolo muscolo. Sento di star per morire.
    L'infermiera che mi assiste cerca di farmi degli impacchi col ghiaccio.
    "Dottore, credo che... si stiano..." la sento dire, guardando in direzione dell'uomo.
    "Sì."
    Che cosa significa? Perché ho questa febbre? Cosa mi sta succedendo?

    La donna mi passa un'altra pillola. Sembra uguale a quella di ieri. Deve essere la medicina. Prego con tutto me stesso che mi faccia passare la febbre. Non mangio da ieri.

    Ecco. L'ho mandata giù. Ora sto meglio.

    Giorno 3.

    Continuo a sentire qualcosa allo stomaco. Non so dire cosa sia, è una sensazione sgradevole. Forse devo vomitare?
    Almeno stamattina mi reggo in piedi. Mi sento un po' irascibile, ma deve essere normale. La febbre di ieri è stata devastante, devo star giustamente delirando. Menomale che ho preso quella pillola... altrimenti credo che non ce l'avrei fatta.
    L'infermiera che entra nella stanza è la stessa degli scorsi giorni. Mi guarda incuriosita e quella sua faccia spensierata mi irrita. Continuo a sentire il fastidio all'altezza dell'addome, ma sta risalendo, sempre di più. Sono sicuro che adesso sia nell'esofago.
    "Cos'è quella pillola che prendo tutti i giorni?" le chiedo, mentre poggia sul mio tavolo un vassoio con un pasto caldo.
    "La tua medicina. Ti senti meglio quando la prendi, no?"
    "Sì, passa tutto immediatamente. Ma di cosa sono malato, esattamente?"
    "Malato?" mi guarda un po' spaesata.
    Devo davvero vomitare.
    Mi precipito al bagno e mi accascio sul water.
    Ma... cosa sono? Non credo di aver mangiato queste... cose... filamentose...?

    "Dottore!" sento l'infermiera precipitarsi nel corridoio. "Sta per...!"

    Mi viene portata un'altra pillola. "Da bravo... presto sarà tutto finito..."
    "Voglio... voglio andare... a casa..." provo a biascicare. Ho un altro conato.

    La pillola mi viene fatta ingoiare a forza. Ora sto meglio.

    Giorno 4.

    Oggi me la sono presa col dottore. Era venuto nella mia stanza per parlare delle mie condizioni. Aveva in mano una cartella piena di fogli che non sono riuscito a sbirciare. Quando gli ho chiesto di cosa mi fossi ammalato, si è messo a ridere. Ho perso la pazienza e l'ho colpito in volto. Sentivo il sangue ribollire nelle vene, e la pancia... Oh dio, la pancia. Deve essersi gonfiata per la rabbia, la tensione dopo la nausea di ieri.
    Improvvisamente sento le forze venirmi meno. Le gambe sembrano cedere sotto il mio peso. E la pancia... no... non può essere...
    Come se qualcosa premesse... premesse per...
    Urlo disperato, il dolore è lancinante. Un'altra infermiera irrompe nella stanza e mi fa una iniezione inaspettata. Crollo senza forze tra le sue braccia.
    Oggi non ho preso la pillola... ecco perché... perché non mi sento meglio...

    Giorno 5.

    Mi sveglio. Sono nel letto della mia stanza. Sono un po' confuso. Non ricordo molto di ieri. Il mio stomaco continua ad agitarsi e sento le gambe doloranti. Tutto ciò che posso fare è urlare in preda ai crampi. Ho come la sensazione che il mio addome si stia allargando sempre di più, mentre lo sento muoversi, contorcersi. Non riesco a vederlo bene, è coperto da un lenzuolo. Vorrei cercare aiuto... Voglio una pillola...
    Il dottore accorre nella stanza seguito da una schiera di altri chirurghi. Cosa... Cosa sono quelli...? Bisturi? Forbici?
    "Deve essere il momento!" dicono insieme. Vi prego, aiutatemi... La mia pancia... Voglio... Voglio una...

    Mi si annebbia la vista. Una fitta lancinante. Tutto ciò che riesco a intravedere sono schizzi di sangue che colorano le mura bianche che mi circondano. C'è del sangue schizzato anche sulla finestra. Che spettacolo macabro. Ma ora... ora la pancia... non mi fa più... male...
    Ora dovrei solo... solo prendere un'altra pillola... Per stare meglio... Perché la pancia torni come prima...

    "Dottore, perfetto! Guardi! Le uova si sono schiuse tutte! Le nostre creature!"
    "Quelle pillole sono perfette! Questa cavia è stata perfetta!"

    Ma cosa... di cosa parlano...?
    E da dove vengono fuori quelle lumache giganti che tirano fuori da sotto il lenzuolo?

    Edited by DarknessAwaits - 27/7/2020, 21:15
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    Posizione scelta

    Redattore o Traduttore, a seconda delle vostre necessità. In passato sono partito da Redattore, dunque fate un po' voi.

    Informazioni personali

    Nome: Leon
    Età: 21
    Provenienza: Napoli
    Contatti: Dove vi pare, qualcuno ha anche il mio numero di cellulare. Sono reperibile su FB, Discord, Whatsapp, Instagram.
    Tempo da dedicare al forum: Qualche ora al giorno, probabilmente maggiormente la notte.

    Competenze personali

    Lingue conosciute: Inglese, francese e spagnolo
    Competenze grafiche: Sono un editor di amv/gmv, dunque me la cavicchio. Utilizzo anche Photoshop e per disegnare Paint Tool SAI. Poteva andarmi peggio.
    Competenze informatiche: HTML e CSS ok. Ho perso un po' la mano ma potrei riprenderla facilmente. Non me la cavo male con l'informatica in generale.
    Competenze digitali: Come già detto, avendo io una conoscenza di editing è ok. Utilizzo Sony Vegas 13 e da poco ho iniziato gli edit da cellulare con Alight Motion, una .apk che cerca di emulare After Effects. Funziona.
    Conoscenza dei Social Network: Account ovunque, compreso Youtube.

    Competenze nell'ambito dei contenuti

    Scrittura e Traduzione: Traduzione ok. Scrittura pure. Chi ha letto le mie Fanfiction sa già, sia qui che su un sito esterno dedicato. Se per caso vi venisse in mente di curiosare, qui c'è la mia vetrina.
    Conoscenza Creepy Stuff: Ebbeh, ogni tanto pubblico ancora qualche contenuto, quando posso. Direi discreta.
    Conoscenza Creepy Series: Scarna. Mi interessavo maggiormente agli Holders.

    Esperienze professionali

    Conoscenza Deep Web: Quasi zero. Ammetto che non mi interessa granché.
    Gestione e moderazione di forum e siti: Come già detto anni fa, sono stato founder di un mio personale forum sugli animali quando avevo dieci anni e sono riuscito a tenerlo su fino ai miei sedici, molto popolato e ben tenuto. Successivamente sono stato admin di un forum di un famoso videogioco per PS3, anche lì per qualche annetto, prima che l'utenza e il founder scomparissero. La mia storia su forumcommunity è un romanzo di avventure fantastiche. Ho fatto il moderatore comunque per vari altri forum di amici, essendo io iscritto al circuito dal 2009. Il resto lo conoscete già.
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    Non c'erano le porte del paradiso.

    L'unica ragione per cui sapevo di essere in una grotta era perché ne avevo appena superato l'ingresso. La parete di roccia si sollevò dietro di me senza lasciare che si vedesse la fine.

    Sapevo cos'era, era ciò di cui parlava la religione, ciò di cui l'uomo aveva paura... Ero appena entrato nel cancello dell'inferno.

    Percepivo la presenza della caverna come se fosse una creatura vivente e in grado di respirare. La puzza di carne marcia mi travolse.

    Poi sentii una voce, proveniva dalle profondità e da tutto intorno.

    "Benvenuto."

    "Chi sei?", chiesi, cercando di mantenere la calma.

    "Lo sai", rispose la cosa.

    Lo sapevo.

    "Sei il diavolo", balbettai, iniziando a perdere il controllo di me. "Perché io? In vita mi sono comportato meglio che potevo!"

    Il silenzio prese il sopravvento annientando le mie parole. Sembrò passare un'ora prima che arrivasse la risposta.

    "Cosa ti aspettavi?"

    La voce era penetrante ma paziente.

    "Non lo so... non ci ho mai creduto", risposi "È per questo che sono qui?"

    Silenzio.

    Continuai: "Dicono che la beffa più grande che tu abbia mai fatto fosse convincere il mondo che non esisti."

    "No, la beffa più grande che abbia mai fatto è stato convincere il mondo che esistesse un'alternativa."

    "Non c'è Dio?" Rabbrividii.

    La grotta tremò con le parole pronunciate: "Io sono Dio."



    Edited by & . - 2/6/2020, 17:52
  7. .
    Il cambiamento è terrificante, soprattutto quando sei piccolo. Per un bambino di otto anni come me, trasferirsi dall'altro lato del paese è stato il più grande cambiamento che si possa immaginare. Quando sei piccolo, lasciare i pochi amici che hai ti sembra la fine del mondo. Non ricordo molto bene il trasferimento a Giliman, ricordo solo di aver pianto per tutto il tragitto.
    I miei genitori cercarono ripetutamente di consolarmi. Mi assicurarono che avrei fatto nuove amicizie e che la città di Giliman aveva parchi e spazi aperti migliori in cui andare a giocare. Mi rifiutavo di ascoltarli.
    "Bryan, adorerai Giliman, lo prometto!" Mio padre stava guidando il camion che avevamo noleggiato. "No. La odio. Voglio tornare a Springfield."
    "Oh Bryan, sono sicuro che ti piacerà quando ci arriveremo." Mia mamma continuò le parole di mio padre.
    "Roger non sembra preoccuparsi di doversi trasferire, vero Bryan?"
    Ovviamente a mio fratello minore non importava muoversi. Aveva quattro anni ed era troppo piccolo e stupido per capire cosa stesse succedendo. Se ne stava semplicemente seduto nel suo seggiolino accanto a me, mentre giocava con il suo piccolo alligatore di peluche.
    “Ugh! Mamma, a Roger non importa perché è ancora piccolo! Se avesse la mia età, vorrebbe tornare anche lui a Springfield!"
    Roger iniziò a lamentarsi perché lo avevo chiamato piccolo, ma tornò presto a giocare con il suo giocattolo. Continuai a piangere e lamentarmi più che potevo per tutto il tragitto.

    Il viaggio da Springfield a Giliman dura circa tredici ore, dunque arrivammo quasi a mezzanotte. Un altro camion aveva già portato lì i nostri letti e li aveva sistemati all'interno dell'abitazione, in modo che potessimo andare a dormire quando saremmo arrivati. Per quanto mi fossi arrabbiato per il trasloco, ero felice di poter dormire nel mio letto, anche se avrei preferito che si trovasse in un altro posto.

    Sono andato a letto pieno di risentimento e tristezza, sentimenti rivolti ai miei genitori, ovviamente.
    Sapendo quello che so adesso, vorrei averli apprezzati di più. Hanno provato così tanto a rendermi felice. Avrei voluto essere più gentile con loro e lamentarmi di meno del trasloco. Vorrei poter essere stato un figlio migliore, finché ne avevo ancora la possibilità. Quando penso alla primavera in cui ci siamo trasferiti a Giliman, penso a cosa sarebbe potuto essere diverso.
    Quell'orribile gioco ha rovinato tutto.

    Scusa, sto correndo troppo. Sono cresciuto negli anni '90. L'anno in cui ci siamo trasferiti è stato il 1995 e, come ogni altro bambino di otto anni, sono stato innamorato del mio Super Nintendo Entertainment System (che abbiamo tutti chiamato SNES, come sono sicuro che sappiate).
    Ho investito tanto tempo in quella console, quindi sono orgoglioso di ammetterlo: è stato davvero il mio effetto più prezioso.

    Quando mi svegliai, la prima cosa che notai fu la cartuccia del gioco che era inserita all'interno della SNES di fronte al mio letto.
    Per quelli che ricordano il Super Nintendo, potreste ricordare che quasi ogni cartuccia di gioco era esattamente uguale. Erano tutte cartucce di plastica, grigio ardesia, con adesivi neri o bianchi sul davanti. Ma quella inserita non lo era. Era di un blu brillante e aveva un adesivo rosso acceso. Non l'ho riconosciuta - non avevo mai visto niente di simile prima di allora.

    Prima che potessi accendere la SNES, mia madre chiamò dal piano di sotto. "Bryan! Vieni a fare colazione!"

    Con riluttanza, mi allontanai dalla console e mi diressi verso la nuova cucina. Era molto più bella di quella che avevo a Springfield. Mia madre era in piedi davanti al fornello a cucinare delle uova.
    Mio padre si sedette a tavola, mentre imburrava una fetta di toast. Roger era stato sistemato accuratamente sul seggiolone, e si stringeva al petto il suo alligatore di peluche mentre gli versava i fiocchi d'avena sulla bocca.

    "Buongiorno Bryan. Hai trovato il regalo che ti abbiamo preso io e papà?" Un sorriso mi riempì il viso.
    "Intendi il nuovo gioco?!"
    "Presumo che tu l'abbia trovato allora."
    "Sì! Grazie, grazie! È fantastico!"

    Mio padre mi arruffò i capelli e mi fece segno di sedermi a tavola per la colazione.
    "Sono contento che ti piaccia Bry, l'ho preso al mio nuovo lavoro. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto più di quanto potesse piacere a me." Mio padre mi fece l'occhiolino. Recentemente aveva accettato un lavoro come programmatore presso una società tecnologica chiamata "Kalivaki Electronics". Il suo nuovo impiego era stato il motivo del nostro trasferimento, quindi ero certamente felice di averne potuto beneficiare.

    Sebbene avessi voglia di andare a giocare al mio nuovo videogioco, i miei genitori mi costrinsero a rimanere a tavola finché non mangiai un paio di frittelle e una porzione di uova. Non appena ebbi la possibilità, tornai di soppiatto nella mia stanza per accendere la SNES.
    Fino a quel momento, non avevo avuto la possibilità di guardare da vicino la cartuccia del gioco.
    Come ho già detto, aveva una colorazione brillante, ma per il resto sembrava una cartuccia da gioco standard. L'adesivo sul davanti era rosso con vivaci lettere gialle. Diceva:

    “WORRYLAND”

    Le lettere erano sovrapposte al disegno di una pistola a raggi in stile cartoonesco, come una delle pistole di Marvin il Marziano. Sono sicuro che non sembra niente di che per chi appartiene alla generazione della Xbox, ma io praticamente rimbalzavo sui muri per la contentezza.
    Senza esitazione, accesi la console e la mia piccola tv.

    Lo schermo rimase nero per trenta secondi, dunque stavo per spegnere la console e riprovare, ma la mia TV si illuminò improvvisamente con lettere di colore giallo brillante.

    “WORRYLAND”

    Una melodia allegra a 8 bit venne fuori dagli altoparlanti: immaginate la musica dei giochi Megaman originali.
    Mentre continuava a fare beep e boop, il gioco si trasformò in una sequenza di crediti che dicevano:

    "KALIVAKI ELECTRONIC CO"

    "UN SOFTWARE COME NON SI ERA MAI VISTO PRIMA"

    Come ogni bambino di otto anni, il pensiero di giocare a un nuovo videogioco era incredibilmente eccitante, ma quell'eccitazione si interruppe quando una piccola serie di lettere bianche apparve nell'angolo in alto a sinistra dello schermo.

    “Non hai preoccupazioni. PER FAVORE RIPROVA PIÙ TARDI."

    Divenni frustrato. Provai a riavviare il gioco più volte, ma riscontrai sempre lo stesso errore. Tirai fuori il gioco dalla mia console e lo infilai sotto al letto.
    Lo stupido gioco non aveva funzionato. Ero arrabbiato con i miei genitori, ma sapevo che non era davvero colpa loro. Non avevano provato il gioco o cose simili. Fortunatamente, non avevo ancora battuto Megaman X, quindi avevo un videogioco diverso per poter distrarmi.
    Mi dimenticai di Worryland, per un po'.

    La scuola iniziò il mattino seguente. Ero nervoso di andare in una nuova scuola e iniziare la terza elementare. A molti bambini piace l'inizio dell'anno scolastico, ma io non sono mai stato uno di quelli. Di solito mi ci voleva un po' per fare nuove amicizie, e odiavo quanto mi sentissi solo i primi giorni.
    La terza elementare cominciò peggio di quanto potessi immaginare. Mentre stavo scendendo dall'autobus, inciampai e caddi dal gradino. Atterrai con un tonfo sul marciapiede davanti alla scuola. Sotto di me, qualcosa di freddo e umido mi stava inzuppando i vestiti. Ero atterrato sul mio pranzo al sacco, che intanto era esploso sotto di me. Quando mi alzai, avevo la camicia sporca di yogurt e panino.

    Poi sentii la risata di Ryan. Ryan era un ragazzino più grande. Di quelli che veniva spedito nell'ufficio del preside una volta a settimana, di solito per aver spaventato qualcuno di più piccolo. Era uno stronzo.
    "Quelli dovresti mangiarli, non spalmarteli addosso!"
    La battuta infantile di Ryan provocò un chiasso di risate da parte del resto dei bambini che scendevano dall'autobus. Fissai Ryan, che era probabilmente mezzo metro più alto di me e doveva pesare circa ventisette chili.

    "Aww, stai piangendo?" Mi prese in giro Ryan. A quanto pare, stavo piangendo.
    Corsi verso la mia nuova classe, le lacrime ancora mi rigavano il viso. Trascorsi la prima metà della giornata ad asciugarmi le lacrime dagli occhi anziché di conoscere nuovi amici. Nessuno nella mia classe voleva parlare con me, poiché sapevano che ero il bambino che era inciampato scendendo dall'autobus. Sapevano che ero un perdente.
    A peggiorare le cose, Ryan confermò qualsiasi dubbio sulla mia impopolarità durante la ricreazione.
    Mentre tentavo di arrampicarmi sul set altalene del nostro parco giochi, sentii Ryan ridere dietro di me.
    "Guardate, il piagnucolone sta cercando di prendere la mia altalena!" Ryan era circondato da un gruppo di amici fedeli. Tutti risero.
    "Non è la tua altalena."

    Le risate si fermarono. Ryan annullò in pochi secondi la distanza che ci separava e mi afferrò per il colletto della camicia. "Che cosa hai detto?" Chiese, tra i denti stretti.
    “N-n-niente.” Tremai. Ryan mi colpì con un pugno allo stomaco. Molto forte.
    Ricominciai a piangere mentre Ryan mi lasciava andare. Scappai dall'altalena, di nuovo verso la scuola. Per il resto della giornata, mi nascosi in fondo alla classe, piangendo e alternando momenti in cui fingevo di essere occupato. Odiavo la mia nuova scuola. Odiavo Ryan. Tutto era rovinato.

    Quando tornai a casa, non c'era nessuno ad accogliermi. Mio padre era al lavoro e mia madre e Roger non c'erano. Aveva lasciato una nota sul frigorifero.

    “Bryan,

    Sono corsa al negozio per fare la spesa. Per favore, fai i compiti mentre non ci sono.

    Mamma."

    La frustrazione e la tristezza che avevo accumulato durante il giorno mi erano rimaste. Mi ritirai nella mia stanza, ancora piangendo. Quando entrai, vidi il bordo di qualcosa di blu che spuntava da sotto il mio letto. Era il mio nuovo gioco. Era "Worryland".

    Il gioco non aveva funzionato il giorno prima, ma sentii il bisogno di riprovarlo.
    Quasi senza pensarci, rimossi la cartuccia di Megaman X dalla SNES e inserii quella di Worryland. La stessa schermata del titolo apparve come l'ultima volta e la musica a 8 bit venne fuori dagli altoparlanti. Ma questa volta, invece di vedere il testo bianco che mi diceva che non avevo preoccupazioni, sentii una voce dagli altoparlanti della mia TV. Era una voce rilassante e femminile.
    "Cosa ti preoccupa, bambino?" Lo schermo televisivo era rimasto nero. Non dissi nulla. "Bryan, devi dirmi cosa c'è che non va."

    Il gioco aveva detto il mio nome. Rimasi sbalordito da quella tecnologia. Chiaramente, pensai che questo gioco sarebbe stato migliore di quanto pensassi inizialmente. Cercai un indizio su cosa avrei dovuto fare a quel punto. Esitante, provai a rispondere al gioco.

    “Uhm... ho avuto una brutta giornata a scuola. C'era questo prepotente, di nome Ryan. Mi ha colpito." Furono tutte le parole che riuscii a dire.

    Lo schermo del gioco cambiò lentamente. Apparve un piccolo edificio scolastico pixelato. Posso dire che fosse una scuola perché riuscivo a vedereche era una scuola perché riuscivo vedere uno scuolabus attraverso le porte di vetro su un lato dello schermo. Sul lato sinistro, c'era un piccolo personaggio. Indossava una camicia rossa e pantaloncini blu, ma i suoi vestiti avevano delle macchie. Dopo un momento, mi resi conto che stavo indossando una camicia rossa e pantaloncini blu. Erano macchiati da quando ero caduto sul mio pranzo.
    Il piccolo personaggio del gioco dovevo essere io. L'unica differenza era che questo personaggio aveva qualcosa tra le mani: era la piccola pistola a raggi raffigurata sulla parte anteriore della cartuccia. Iniziai a premere i pulsanti direzionali sul controller e il personaggio si spostò di conseguenza. Esplorai la scuola attraverso la mia versione pixelata.
    Dopo un momento, mi imbattei in due bambini pixelati. Avevano dei fumetti sopra la testa e le loro bocche animatamente rozze si aprivano e si chiudevano. I fumetti dicevano: "Guarda, il piagnucolone!" "Bella maglietta, perdente!"


    La lettura di quel testo fece riemergere le mie frustrazioni. Iniziai a premere il pulsante X sul mio controller, sperando che potesse succedere qualcosa. Successe. La piccola pistola a raggi che il mio personaggio teneva in mano sparò. Non emetteva un rumore simile a una pistola a raggi, sembrava più un vero colpo di pistola.
    Un'esplosione laser da cartone animato trafisse i bambini. Invece di scomparire, come nella maggior parte dei giochi, i personaggi esplosero in una pioggia cruenta di sangue. Il sangue era sorprendentemente dettagliato, specialmente per un gioco a bassa risoluzione come questo.
    Ero un po' confuso riguardo all'obiettivo del gioco, ma ho continuato a giocarci.
    Il mio personaggio si è mosso attraverso una porta aperta, per poi arrivare in un parco giochi. Il parco giochi non era stato reso in modo molto dettagliato e l'unico pezzo chiaro dei giochi era un'altalena. Di fronte ad essa, c'era una piccola persona pixelata. Era più alto del mio personaggio e sembrava più grande. Questo piccolo personaggio aveva anche un fumetto sopra la sua testa, ma sembrava alternasse ciò che stava dicendo.

    "Questa è la mia altalena." "Guardate, il piagnucolone!" "Dovresti mangiarti il pranzo, non spalmartelo addosso!"

    Il personaggio doveva essere Ryan. Non avevo idea di come il gioco fosse stato in grado di catturare quella situazione in modo così dettagliato. Stava iniziando a venirmi mal di stomaco. Improvvisamente, una voce femminile si fece avanti dagli altoparlanti della tv, ancora una volta.

    "Bryan, non vuoi essere libero dalle preoccupazioni?" Mi sedetti sul mio letto e fissai lo schermo. Cos'era questo gioco?
    "Bryan, premi X per porre fine alle tue preoccupazioni!"
    Esitai. Questo gioco doveva essere per un bambino più grande della mia età. Stavo iniziando a provare quella sensazione fastidiosa, come se stessi facendo qualcosa che non avrei dovuto fare. Iniziai a cercare l'interruttore di spegnimento della SNES, ma poi sentii un'altra voce provenire dagli altoparlanti.

    "Aww, stai piangendo?"

    Era la voce di Ryan. Premetti X. La piccola pistola a raggi sparò e l'avatar di Ryan esplose. Ci fu un urlo da cartone animato e lo stesso sangue di prima esplose sul lato destro dello schermo.

    Lo schermo divenne di nuovo nero. Nell'angolo in alto a sinistra del mio schermo comparve un piccolo testo bianco. "Non hai preoccupazioni, riprova più tardi."

    Andai a letto sentendomi contorto dentro. Avevo voglia di vomitare. Mio padre riuscì a percepire il mio disagio perché, quando mi diede la buonanotte, mi chiese: "Bryan, c'è qualcosa che non va?"
    “No papà. Sono solo stanco."

    "Va bene. Me lo diresti se a scuola è successo qualcosa, vero?"
    "Sì, papà."
    "Va bene. Buonanotte, Bryan."
    "Buonanotte papà."

    Non vidi Ryan sull'autobus il giorno successivo. Non vidi nessuno dei suoi amici. In realtà non li rividi più. Per anni non seppi cosa gli fosse successo, ma mi sembrava sempre che fosse colpa mia. Mi sono sempre sentito in colpa.

    Un paio di anni dopo, cercai il cognome di Ryan nell'annuario della nostra vecchia scuola. Stavo cercando di scoprire se si fosse trasferito o se avesse cambiato scuola per qualche motivo. Pensai che la sua improvvisa scomparsa fosse un caso.
    Tutto quello che trovai fu un articolo di cronaca, datato settembre 1996, quasi un anno intero dopo essermi trasferito.
    “TROVATI FINALMENTE I CORPI DELLE PERSONE SCOMPARSE DEL CASO 16 settembre 1996"

    Dopo un anno, i corpi di Ryan Ruvey, Sam Mcarlott e Ashton Freebur sono stati finalmente ritrovati. I tre ragazzi erano scomparsi dalle loro abitazioni il 26 agosto dell'anno scorso. Non erano stati lasciati indizi su dove potessero trovarsi. Tutti e tre avevano una precedente storia di delinquenza e alcuni problemi comportamentali, quindi si pensava che fossero scappati di casa. Tuttavia, lo sceriffo Lopez ha dichiarato che i tre corpi sono stati trovati qualche giorno fa vicino al Bacino di Giliman. I corpi sono stati identificati dai loro tesserini identificativi scolastici, trovati nelle loro tasche. I corpi di Sam Mcarlott e Ashton Freebur sono stati entrambi trovati completamente intatti, salvo piccoli tagli e contusioni. Il corpo di Ryan Ruvey è stato trovato gravemente mutilato e smembrato. Tutti e tre sembrano essere stati colpiti alla testa.
    "L'inchiesta sulla loro scomparsa è stata riaperta. Tutte e tre le famiglie hanno rifiutato di commentare in questo momento."

    Il 26 agosto è stato il primo giorno di scuola. Quello è stato il giorno in cui ho giocato a Worryland per la prima volta. Dopodiché riuscivo a malapena a guardarlo, figuriamoci a giocarci di nuovo. L'ho lanciato sotto il letto e me ne sono dimenticato.
    Vorrei poter dire che quella sia stata l'unica volta in cui qualcuno abbia mai giocato a Worryland. Ma non è stato così.

    All'epoca mia mamma era fuori città, quindi mio padre era l'unico responsabile a casa nostra. Mio padre era un brav'uomo, ma non era un esperto in fatto di educazione dei figli. Non era paziente con me e Roger, non come lo era mia madre.

    Una sera, Roger e io ci comportammo particolarmente male. Roger si era rifiutato di mangiare tutta la sua cena. Papà aveva preparato gli spinaci, che Roger odiava particolarmente. Si era stancato di discutere con mio fratello di quattro anni. Afferrò l'alligatore giocattolo di Roger e gli disse: "Questo lo prendo io. Potrai riaverlo quando mangerai la tua cena.”

    Roger, che aveva solo quattro anni, non capì perché il suo giocattolo preferito venisse confiscato. Immediatamente scoppiò a piangere e, nel momento in cui mio padre si voltò, fuggì dalla stanza. Il telefono cominciò a squillare e mio padre si allontanò per affrettarsi a rispondere. Mi fece cenno di andare a riprendere Roger.

    Lo seguii dunque fuori dalla cucina e girai l'angolo giusto in tempo per vederlo raggiungere la cima delle scale e correre nella mia stanza.
    L'unica ragione per cui Roger entrava in camera mia era per giocare alla SNES. Non era bravo a giocarci, ma penso che gli piacessero la musica e i colori. Lo chiamai, "Roger, devi venire a cena. Non puoi giocare ai videogiochi adesso!"
    Non ci fu risposta. Sentii sbattere e chiudere la porta. "Dai Rog, mangia solo la cena e sono sicuro che papà ti restituirà il tuo alligatore."

    Mentre mi avvicinavo alla porta, sentii suonare un tema familiare a 8 bit. Faticai a capire quale fosse esattamente la musica, mentre armeggiavo con la maniglia della porta chiusa a chiave. Poi sentii una voce. "Che cosa ti preoccupa, bambino?"

    In preda al panico, iniziai a tirare la porta. Ci provai e cercai di forzarla, ma era troppo resistente per il mio corpo di bambino di otto anni. Sentii Roger rispondere. "Mio padre è cattivo". Ascoltai tutto attentamente mentre la musica del gioco si calmava. Ancora, sentii Roger premere i pulsanti. Sentii la voce di mio padre venire dal piano di sotto mentre parlava al telefono.

    Sentii parlare di nuovo il gioco. La sua voce era calma e direi... quasi pacifica. "Premi X per porre fine alle tue preoccupazioni!"

    Il panico mi annebbiò la mente. Urlai a Roger di non premere X. Urlai a mio padre di smettere di parlare al telefono. Fu troppo tardi. Un urlo da cartone animato venne fuori dalla mia stanza. Uno vero provenì dalla cucina.
    Corsi di sotto. La cucina era vuota. Il telefono, che era stato tenuto all'orecchio di papà solo un secondo prima, giaceva freddamente a terra. La porta sul retro era aperta.
    Non hanno mai trovato il corpo di papà. Non sono sicuro di volere che lo trovino. Non credo di voler sapere cosa gli sia successo.

    Da allora, siamo stati solo io, mia mamma e Roger. Rimanemmo a Giliman, ma abbiamo dovuto trasferirci in una casa molto più piccola, dato che mio padre non c'era più. Un paio di anni dopo, mia madre finì per vendere il mio Super Nintendo e tutti i miei giochi, incluso Worryland. Avevamo bisogno dei soldi per far quadrare i conti. Inoltre, non volevo più giocare ai videogiochi. Mi avevano fatto sentire male.

    Tuttavia, a volte mi chiedo chi abbia adesso quel gioco. Mi chiedo se l'abbiano giocato ancora. Prego Dio che se ci abbiano giocato, non avessero avuto preoccupazioni.




    Edited by ´ kagerou. - 8/5/2020, 21:05
  8. .
    Mi dispiace di aver toccato qualche tasto dolente, non intendevo.

    Sono sinceramente affascinato e colpito da questa storia del serpente anche se all'interno della tua RE non è proprio un punto "chiave", siccome l'episodio è stato singolo ed isolato. Interessante anche sapere che in quel periodo eri "molto coinvolto" dal tema. Mi piacerebbe sbirciarla la tua tesi di laurea, questi temi mi attirano come poche cose.
    Le osservazioni che mi hai portato oltretutto sono tutte giuste. L'esoterismo, lo Yoga, e potrei citarti alchemicamente l'Uroboro, il serpente che mangia se stesso, indicante l'infinito che crea l'infinito in un ciclo senza inizio e senza fine, la materia che si nutre di se stessa per creare altra materia... ma sicuramente ne sai più di me.


    Decisamente possibile che, studiando i vari argomenti per la tua tesi, le allegorie e i miti, tu ne sia rimasto talmente "colpito" da esserne stato influenzato poi nel quotidiano. Mi capita con tante cose, personalmente, potrebbe essere effettivamente così.
  9. .
    Più o meno 6 anni fa, su Reddit, un utente di nome Dan Wickham aprì un thread intitolato "The Box of Crazy".

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    CITAZIONE
    So a friend of mine found this box by the trash, it is full of wonderful, crazy illustrations. Clearly something happened to this guy that was very memorable. It measures roughly 29" by 38" and almost all the drawings are very large.

    L'utente affermava che un suo amico avesse trovato, vicino ai cassonetti della spazzatura, una particolare valigetta con all'interno strani ed inquietanti scritti, studi e disegni datati 1975-1977. Il ritrovamento aveva avuto luogo ad Asheville, North Carolina, intorno al 2008.
    Al suo interno, come già citato, c'erano pile e pile di fogli contenenti testi scritti a macchina e note scritte a mano scarabocchiate, nonché risme di diagrammi, schizzi e disegni geometrici indecifrabili a dir poco bizzarri.
    Molti fanno riferimento al Misticismo del Carro, una corrente del misticismo ebraico che deriva da visioni estatiche come quella di Ezechiele 1.
    Oltre a numerose raffigurazioni di angeli e serafini a quattro teste con doppie ali, tra i vari disegni sono presenti creature umanoidi con le teste di animali, creature volanti simili a draghi e varie altre strane bestie. C'erano anche molti disegni di quelli che sembrano essere alieni e UFO, a volte mescolati tra le immagini religiose e il serraglio di mostri, oltre a numerosi diagrammi, schemi di strane macchine volanti e altri aggeggi come faretti a scomparsa e turbo-jet.

    La valigetta creò all'interno di Reddit una notevole curiosità, perché molto del materiale ritrovato era palesemente in anticipo sui tempi tecnologici della nostra era. Infatti, molti disegni mostrano un sorprendente livello di conoscenza tecnologica e ingegneristica.
    Alcune delle macchine e delle invenzioni sono persino contrassegnate come "brevettate", sebbene non sia mai stato trovata alcuna prova che lo siano effettivamente.

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    C'è anche una tavola periodica degli elementi accuratamente disegnata a mano, disegni geometrici che sembrano non avere alcun significato, così come tante mappe geografiche risalenti agli anni '30, la maggior parte meticolosamente disegnate a mano.
    Queste mappe sono sconcertanti, poiché sembrano avere schemi aerei e percorsi di trasporto aereo delineati su di esse, concentrandosi principalmente sul confine tra Marocco e Algeria. Inoltre, tutte hanno un buco anomalo al centro. Perché?

    È presente anche una fitta pila di documenti su un avvistamento e uno studio sugli UFO condotto dall'APRO (Arial Phenomenon Research Organization), e un foglio con una calligrafia scarabocchiata in cui è descritto l'avvistamento di un UFO nel 1977 a Tampa, in Florida, accompagnato da un schizzo di un UFO e un tornado intitolato "Touch-down del Tampa Bay Tornado".

    Secondo altri disegni, ci sono ulteriori presunti incontri dello scrittore con creature extraterrestri negli anni, oltre a riflessioni sconclusionate e pensieri sulle credenze dello scrittore sulla religione, gli UFO, le proiezioni astrali e strani schemi meteorologici, ed è tutto piuttosto sconcertante, persino ancora di più perché nessuno ha idea di chi sia l'artefice. Qualche utente di Reddit ha ipotizzato si trattasse di un certo "Daniel Christiansen", perché alcune pagine possono vedersi firmate a suo nome.

    Inutile dire che questo topic su Reddit abbia generato ogni tipo di dibattito, discussione e teoria che continuano senza sosta e soprattutto senza risposte complete e soddisfacenti. Ma che cosa significa tutto questo?
    Le molte idee avanzate includono il fatto che Christianson abbia avuto veri e propri incontri alieni, forse con qualche telepatia che ha influenzato la creazione del contenuto della sua valigetta, o che in qualche modo abbia viaggiato in un'altra dimensione, altre idee suggeriscono che sia solo un progetto artistico o un'opera di finzione, o ancora una sorta di manifesto, oppure semplicemente le conclusioni sconclusionate di un matto.
    C'è anche la domanda sul perché Christianson avrebbe impacchettato tutto questo materiale in quella vecchia custodia di legno e lo avrebbe buttato via.
    Naturalmente è stata sottolineata la possibilità che questa sia forse tutta una bufala, o perpetrata dallo stesso Christianson o dall'utente del thread, Dan Wickham, che avrebbe potuto inventare totalmente il tutto. Alla fine nessuno sa la verità, e questo della "Box of Crazy" continua ad essere un mistero molto singolare che non è stato ancora adeguatamente risolto.

    L'album delle "opere", contiene 102 foto: click

    fonte: reddit, vari thread. non riesco più a trovare l'originale, ma questo sembra un fedele repost www.reddit.com/r/WTF/comments/1puj..._strange_texts/


    Edited by ´ kagerou. - 15/4/2020, 12:24
  10. .
    Perdonami la domanda e perdonami se posso sembrare un po' invadente, ma... Pensi che la sua energia fosse negativa e che influenzasse anche te? Non ho ben capito questa frase:
    CITAZIONE
    Infatti è stata la mia peggiore relazione e quell'episodio, assieme a quello del fantasma, mi hanno semplicemente chiarito l'ovvio

    Anzi, per meglio dire, non so se l'ho interpretata bene.
  11. .
    Mi accorgo solo ora che sono passati cinque anni da quando commentai questa storia spiegandola a chi diceva di non averla capita. Come vola il tempo.
    Still, one of my favourites.
  12. .
    Sei un cucciolotto e ti auguro tante belle cose :love:
    E sii sereno e positivo! Non c'è artista che non abbia sperimentato questa situazione almeno una volta nella vita, son cose che capitano. Ah, e se ti può aiutare, prova a rileggere qualcosa che hai scritto in passato. A me, generalmente, i miei vecchi lavori fanno tutti schifo, e ciò mi fa impuntare così tanto che ogni volta parto alla carica e riprendo, chiaramente per migliorarmi. Inoltre, se posso dirti, leggi a più non posso, che siano fiabe, CP, blog o articoli di giornale. Una volta iniziai un edit perché avevo letto un articolo discriminatorio sugli omosessuali e un lampo di genio (e di incazzatura, probabilmente) mi fece dire "no, basta, protesto" (inutile dire che i soggetti del mio video fossero due gay :siga: ). Top.
  13. .
    Niente che ti piaccia davvero è mai accantonato per sempre. Io ho lasciato l'editing per un anno intero durante tutto il 2018, e il disegno per qualche annetto, forse tre, durante le superiori. Tuttavia, credo che avere una passione, una inclinazione di qualsiasi tipo, alla fine ci riporti sempre lì, blocco o meno. Anche se passano giorni, mesi, anni. Sono periodi. Forza e coraggio.
  14. .
    Questo topic me lo ero perso. Cerco di risponderti.
    Mi pare di aver capito che il tuo blocco sia "il blocco dello scrittore", tanto temuto, tanto odiato. Non sei il solo. Ci sono scrittori famosissimi che per anni rimangono a fissare lo schermo senza buttare giù mezza sillaba. Sono cose che accadono, a volte è lo stress, a volte è la mancanza di stimoli... non è così tragico.
    Io ho di questi blocchi con il disegno, con l'editing, e purtroppo l'unica cosa che mi aiuta è smetterla di fustigarmi per un po' ed evitare di pensarci. Sembra stupido, ma se mi mettessi al computer "forzandomi" di lavoricchiare a qualcosa rischierei di avere qualche crisi isterica, e non mi aiuterei. E questo l'ho appreso con gli anni. Semplicemente, inizio evitando di pensarci, sposto la mia attenzione su altre cose, quali possano essere lo studio, gli amici, o una qualsiasi mansione quotidiana. Ciò mi aiuta a staccare la mente dal vero obbiettivo, ed un giorno qualsiasi, per puro caso, vengo stimolato di nuovo: un'immagine, una canzone, un ricordo che riaffiora velocissimo e bam, sono di nuovo nel mio mondo. La corsa verso casa per tornare al lavoro è la parte che più preferisco, perché inizio a partorire idee di cui nemmeno pensavo d'esser capace, ed una volta al pc le appunto tutte su un documento. Anche quelle che mi sembrano più strane ed assurde: mi aiuteranno a riprendermi nel prossimo blocco. Ti consiglio vivamente di provarci.
  15. .
    Mia figlia non è una bambina cattiva, davvero. È dolcissima.
    La vecchia strega che vive nell'appartamento accanto insisteva nel dire che fosse maledetta, perché la madre morì durante il parto, ma non è vero. Dovete credermi.


    Andava tutto bene finché non iniziò a parlare. A dire delle vere parole, intendo. Era solita dire "ma-ma" quando voleva mangiare, e "ciao-ciao" quando usciva da una stanza. Poi, sei mesi fa, ha detto "ciao, gattino" al nostro gatto mentre la mettevo a letto. Ero così orgoglioso.

    Il giorno dopo seppellimmo il gatto. Non avevo idea di cosa fosse accaduto, lo trovai rannicchiato sul divano, morto stecchito. Il veterinario disse che era morto nel sonno.

    Non ci pensai finché non la andai a prendere all'asilo nido il mese scorso. Disse "Ciao, Sara" ad una delle insegnanti. Quando tornammo il lunedì, sul muro c'era appesa una ghirlanda commemorativa. Sara era morta nel sonno durante la notte del venerdì.

    Mentre parlavo con i miei genitori su FaceTime, due sabati fa, disse "Ciao, nonno". Mi percosse un brivido nel momento in cui pronunciò quelle parole. Il successivo martedì, prendemmo un aereo per andare al funerale.

    Due notti fa, mentre la mettevo a letto, ha sospirato guardandomi e mi ha detto "Ciao, papino".


    Ho bisogno che qualcuno la venga a prendere. Non ha nessuno. Per piacere, sono passate quasi quarantotto ore ed ho finito il caffè, ed inoltre non mi fa più effetto. Sono così stanco, ma... non posso dormire. Devo trovare qualcuno che la prenda. La mia famiglia ed i miei amici non rispondono alle mie telefonate.

    Per piacere, scrivetemi un messaggio se potete. Si merita una casa amorevole. È una bambina dolcissima, davvero...

    ...sono così stanco...




    Edited by Kohei - 4/2/2019, 18:38
199 replies since 4/8/2009
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