Votes taken by » S h i n † a k a ™

  1. .
    Voglio spiegare qualcosa circa la prima parte del messaggio di Achenar: se chiamiamo "A" la combinazione di eventi che ha portato a questa data versione dell'universo, possiamo dire semplicemente che la combinazione A ha portato a questo dato tipo di vita, di conformazione delle stelle, dei pianeti e via dicendo. Mi seguite?
    Se qualcosa alla base del sistema causa-effetto fosse andato in maniera anche solo minimamente diversa, avremmo avuto una combinazione B, che sarebbe stata diversa da quella A, ma che allo stesso modo avrebbe potuto ospitare la vita, magari su Marte, per fare un esempio. E si può (almeno per quanto riguarda questo ragionamento) andare all'infinito, ipotizzando moltitudini di combinazioni differenti.
    Ciò significa che la percentuale che avvenisse la combinazione A può pur essere irrisoria, ma perché semplicemente ci sono infiniti casi da considerare.
    Mettiamo che esista realmente un destino per ognuno di noi e questo voglia che Tizio muoia: potrà morire in infiniti modi, ma se viene investito da un autobus non possiamo dire che "c'era una probabilità bassissima che morisse ed è morto". No! C'era una probabilità bassissima che sarebbe finito sotto un autobus, poteva affogare, bruciare vivo, essere pestato a morte, sparato, decapitato e così via.
  2. .
    CITAZIONE (Violent World @ 9/7/2012, 22:55) 
    CITAZIONE (» S h i n † a k a ™ @ 9/7/2012, 22:42) 
    è risaputo che dopo determinati fatti si può prenderla male o prenderla con ironia, e nel secondo caso non avrebbe senso prendervi in giro o deridervi visto che per voi non ha importanza.

    Falso. La gente è abbastanza stupida da continuare a prenderti in giro, essenzialmente per 2 motivi: il primo è che a loro non interessa troppo la tua reazione, ma lo scherzo in sè, che loro reputano divertente, e secondo continuano per vedere fino a quando riesci a reagire con autoironia.

    Dipende sempre e comunque da chi hai di fronte, ma di certo meglio questo che apparire debole e senza spina dorsale.
  3. .
    Non puoi credere nella scienza perché non è una religione che ti propone una visione del mondo, semplicemente è l'insieme delle cose che l'uomo ha scoperto, verificato e etichettato come "dato di fatto".
    Alle scoperte dell'uomo devi crederci per forza (perché sono verificate e comprovate), ma non per un qualche atto di fede, quando vuoi puoi verificare tu stesso la veridicità di una legge. Se non credi nella scienza, non crederai quindi che l'ossigeno serva per respirare: prova quindi, attraverso una macchina, a respirare aria priva di ossigeno, prova varie combinazioni finché non ti renderai conto che ciò è vero.
    Penso quindi che il credere in divinità che agiscano su di un piano spirituale, metafisico e così via, sia una cosa legittima, ma credere che questa/e figura/e abbia un'influenza sul mondo fisico... ahimè, è comprovato che non sia possibile, a meno che non si creda che l'"innesto" al tutto, ciò che ha dato il via al meccanismo del mondo sia la divinità.
  4. .
    Vi dirò, è un discorso estremamente complesso da affrontare, ma vi accennerò qualcosa. Alle medie ho constatato che l'età cerebrale del 90% degli individui diventa quella di un embrione abortito, e chiunque (nel bene o nel male) si discosti anche solo minimamente dal "gruppo", finisce per essere la vittima delle esimie bastardate dei ragazzini.
    Io ci sono arrivato (alle medie, ndr) come un ragazzino estremamente solo (discorso particolare anche questo), estremamente timido, estremamente timoroso nell'aprirsi ai rapporti interpersonali.
    Avevo pochissima esperienza "sociale" poiché senza fratelli e/o cugini più grandi, avendo alle elementari amici pre-impostati (i classici "figli degli amici dei genitori") o che sono cambiati in peggio, per cui un 11enne (in realtà, essendo di ottobre, ne avevo 10 all'inizio) cosa cazzo pensate possa fare? Inevitabilmente, pur non avendo un carattere debole, ho faticato enormemente a impormi sul gruppo classe, sui figli di puttana che svolgono il ruolo di bulli, e così via. Ci ho provato, ripromettendomi di raggiungere determinati obiettivi (uno, due in particolare)... ma, ahimè, la mia dannata pigrizia, timidezza, mi ha impedito di realizzarli e ne soffro ancora oggi.
    Non mi va solo di accennarvi alle mie disgrazie, ma anche di spiegarvi come ho "ammortizzato i danni". Ce ne sono di modi per evitare l'emarginazione, e sono anche facili da mettere in atto:
    primo, usate l'ironia, l'auto-ironia, quando serve, sia per mostrarvi simpatici, sia per pararvi il culo da probabili figure di merda; è risaputo che dopo determinati fatti si può prenderla male o prenderla con ironia, e nel secondo caso non avrebbe senso prendervi in giro o deridervi visto che per voi non ha importanza.
    Secondo, cercate di essere razionali nelle situazioni che riguardano, per esempio, la fascia sentimentale o relazionale: è inutile, se dovete parlare con qualcuno dell'altro sesso (anzi, và, del genere che sessualmente preferite) non fatevi prendere dalle emozioni, ricordate che dovete semplicemente parlare con un/a ragazzo/a, il fatto che vi piaccia, che sia più grande di voi e simili deve passare in secondo piano.
    Chi mi conosce sa che sono estremamente razionale, e così sono passato dal non riuscire a entrare in un'altra classe per la timidezza, a parlare tranquillamente con gente (anche ragazze) di vari anni più di me nonostante non la conoscessi.
    Possono sembrare cose semplici, ma se passi un periodo come quello di medie/superiori da emarginato qualsiasi forma di relazione diventa impensabile.
    Ultimo (per ora) consiglio che vi do: espandete i vostri interessi, appassionatevi a cose nuove in vari ambiti, e che non siano semplicemente il calcio, le macchine, i giochi di calcio e così via: ho conosciuto bellissima gente, e gli argomenti con cui mi sono fatto degli amici stretti spaziavano dalla musica rock, metal alle biografie dei serial killer, dai romanzi, film, fumetti più di nicchia a Pokémon e Super Mario.
    Alle medie avevo il terrore che gli altri scoprissero queste mie passioni perché le reputavo (o meglio, gli altri le avrebbero reputate) infantili, facevo incubi in cui i miei compagni scoprivano i miei giochi di Pokemon per GBA, mentre ora parlo amabilmente di questi argomenti con ragazzi e ragazze tutt'altro che nere reclusi/e, proprio perché non siamo persone ristrette ma con molte sfaccettature.
    Scusate lo sfogo pseudo-divulgativo, ma dovevo parlarne xD
  5. .
    CITAZIONE (AlphaCharly @ 18/6/2012, 23:11)
    Immaginate di conscere una persona. Una persona con i vostri stessi interessi, simile a voi caratterialmente e bellissima esteriormente. Passate giorni a parlare con lei. Diventate grandi amici, fino al punto di arrivare a qualcosa di più di una semplice amicizia. Passa dell'altro tempo e questo sentimento cresce sempre di più, ancora e ancora. Un giorno, però, questa persona vi rivela di essersi innamorata di un suo amico, il suo migliore amico per precisare, e che quest'ultimo ricambia da tempo il sentimento. Poco dopo i due si mettono insieme.
    Cosa fareste a questo punto? Parlare con questa persona e troncare di netto i contatti, per dimenticare facilmente, o continuare a parlare con lei come se nulla fosse, soffrendo sempre e comunque?


    Quanto odio vivere

    CITAZIONE (AlphaCharly @ 18/6/2012, 23:31)
    No, non potrei mai farlo.
    Tra l'altro, quando lei si comfessò con me, le dissi pure di provare a stare con lui. Spesso penso al bene degli altri, prima del mio. Dovrei smetterla, non mi porta mai vantaggi

    hqdefault
  6. .
    Soprattutto in questo periodo... Non per altro, è che nei mesi giugno-agosto il tasso di umidità permette la massima resa nelle fotografie.
  7. .
    Mario, è ora di promuovere qualcuno a collaboratore :ahse:
  8. .
    Presentati prima di postare :ahse:
  9. .
    No, AC, è fighissima *.*
    Seriamente, non pensavo si giungesse a quel finale, per come era strutturata sembrava una storia drammatica di una bimba e un pedofilo :ahse:
    Comunque:
  10. .
    :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose:
    :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose: :overdose:
  11. .
    CITAZIONE (Dott.Zee und Mr.Captain @ 3/6/2012, 17:12) 
    CITAZIONE (Kalinicta @ 3/6/2012, 16:52) 
    Sei su un forum di roba creepy, ti fa senso sapere che vorrei aprire in due il torace di qualcuno a scopo sessuale? :ahse:

    Io ancora mi chiedo se ci sia qualcuno che coltivi fantasie sessuali (e ripeto, fantasie) a sfondo cannibalico :D.

    L'ingoio rientra in questa categoria? :ahse:
    Sdrammatizziamo :mke:
  12. .
    L'argomento parafilia mi è sempre interessato molto non solo per la pura attrazione verso qualcosa di "diverso", ma proprio per i risvolti psicologici e sociali: perché in una persona scatta l'impulso di avere rapporti con la cosa x? Per quale motivo ha sviluppato quest'attrazione? E' considerabile come qualcosa di dannoso per gli altri?
    Personalmente, credo che la pura e semplice attrazione non sia problematica o punibile (alla fine sono fatti del tizio se ama gli alberi), ciò che bisognerebbe cercare di controllare è la "messa in atto" della parafilia nel caso sia rivolta verso soggetti non consenzienti o abbia risvolti violenti.
    Per fare un esempio, la dendrofilia (amore verso gli alberi) non dà problemi, semplicemente si rischia una bella denuncia per atti osceni in luogo pubblico; la messa in atto invece del crush fetish, della pedofilia e della zoofilia, tanto per citarne alcune, costituisce invece un reato.
  13. .
    Più che l'immortalità, il controllo del tempo in tutte le sue sfaccettature. Questo, sì, cazzo, che significherebbe essere dei.
    Per rimanere più realistici, per ora mi basta che gli scienziati riescano a mantenere il corpo al massimo delle sue capacità per più tempo e/o che riescano a capire come prevenire le malattie e/o inserirsi nel processo di degenerazione del corpo per annullarlo.
    Per quest'ultimo punto, molto si potrebbe fare con le cellule staminali, cellule capaci di diventare di qualsiasi tipo e quindi capaci di trasformarsi in neuroni o in cellule di arti persi e così via. Però tra i vari oppositori, c'è la gente che lo ritiene abominevole perché in un libro scritto migliaia di anni fa è detto che non si deve uccidere, nonostante in esso siano riportate morti atroci e chi segue questo pensiero sia il primo ad approvare la pena di morte o comunque a non rispettare la vita in modo razionale; ma non mi dilungo, visto che potrei diventare offensivo visto che la verità fa male.
    Comunque, non può esserci utile, ma esistono organismi potenzialmente immortali (come credo qualcuno disse proprio qui :gratt:): Turritopsis Nutricola
  14. .
    CITAZIONE (Dott.Zee und Mr.Captain @ 12/5/2012, 23:33)
    Un sacco di credenti nel cristianesimo fanno largo uso dell'autolesione, e unicamente perché è così scritto (il dolore come via della redenzione...) nel testo sacro. :sisi:

    In ogni caso non sempre chi fa uso di questa pratica è soggetto a disturbi mentali o depressione patologica...può tranquillamente essere un ictus (non parlo di quello cerebrale, ma nel significato della parola stessa, "colpo") che può colpire chiunque, anche chi è "sano".

    Secondo me chi si ferisce con l'intenzione di farlo (ovviamente parlo dei casi dove non sono presenti patologie psico-fisichen) è solo un uomo senza forza che anche se conscio che come cosa sia inutile, trova questa come la via più semplice per riappacificarsi con se stesso e ciò che lo turba.
    Piccola pratica per piccoli uomini.

    Ecco perché è stato inventato il biliardo;
    È meglio tagliarsi le vene o cercare di buttare in buca centrale la 8 magari bestemmiando come un cane?

    Quotissimo :ahse:

    CITAZIONE (~ NASTA ~ @ 13/5/2012, 00:17)
    Diciamo che questa pratica di autolesione nei cristiani oggi è meno diffusa,mentre nel medioevo era all'ordine del giorno :sisi:

    Più che meno diffusa, è molto attenuata, ma è comunque presente: pensa a digiuni, veglie e così via, alla fine sono delle vere e proprie penitenze che, dal punto di vista sociale, sono forme di autolesionismo. Alla fine se un tizio dice "oggi, per farmi male, decido di stare a completo digiuno" e un altro "oggi faccio il digiuno pasquale per prepararmi alla resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo" è la stessa cosa.
  15. .
    Non conosco di persona il fenomeno, ma non credo che chi si auto-ferisca lo faccia semplicemente perché è molto depresso, ma sia soprattutto un modo per auto-punirsi in quanto unica causa della propria situazione. Faccio un esempio: ho una vita di merda e so però che sono io stesso la causa dei miei problemi perché il mio corpo non mi piace, la gente mi allontana per via del mio carattere e così via, per questo decido di ferirmi per sfogarmi.
    Io vivo spesso situazioni di forte sconforto, ma ciò che penso è questo: perché se la causa dei miei problemi sono gli altri devo scaricare su di me? Sono i figli di puttana che mi rovinano la vita a dover soffrire!
    Ovvio che non posso andare e uccidere gente a caso, ma di sicuro non mi ferisco visto che, istintivamente e consciamente, trovo più adatto a sfogarmi il rompere qualcosa.
305 replies since 15/11/2007
.