Votes taken by Oessido

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    Che musica brutta.
    Meglio una vita di panza ihihihihihi



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    Questa è mooseca.
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    +1 Perché ci sono delle belle idee in questo racconto, che mi sono sinceramente piaciute.
    Tuttavia non è affatto uno dei tuoi scritti migliori. Certo è un po' troppo semplicistico, poco approfondito e rapido come il tutto viene raccontato - e la parte che non mi è piaciuta assolutamente è quello del dialogo con la vecchia, personaggio che non mi è piaciuto, infantile e pateticamente folle per questo, dal background rivisto e rivisto ed un'obbiettivo da "malvagio" incredibilmente banale; in un modo o nell'altro, ha la sua coerenza, ma questo certo non me la rende più simpatica, anzi, fa coerentemente dispiacere ai miei occhi. Un momento un po' privo di ansia là dove la si voleva concentrare.
    Ovviamente quella che mi è piaciuta di più è stato il momento in cui il nostro protagonista scopre che gli alberi sanguinano, davvero bello. Non è stato grandioso vederlo indagare in maniera così drastica sulle prime, però più ci penso più sento di ricredermi, ad essere sinceri...

    Questa storia è surreale - e l'ambientazione, devo dirti, mi è piaciuta molto, è stato molto bello immaginare tutti i luoghi, me li sono figurati molto caldi ed accoglienti, anche la foresta, sai, per via della luce della lanterna e tanti altri piccoli fattori immaginativi che hanno contribuito ad una piacevole resa del tutto. Il finale è un normalissimo finale, nulla da dire, non sconvolgente ma neanche campato in aria.
    Inoltre, lo stile di trama e stile ricordano... me più o meno un anno fa. Piuttosto inquietante.
    Dialoghi buoni e descrizioni non intricate; a volte riescono ad essere molto incisive.

    Boh, sono stanco adesso, ho ripreso ritmi di sonno più o meno normali e... forse avrei dovuto strutturare meglio il commento? Ma i miei commenti sono troppo complicati, non si capisce un cazzo ed il mio pensiero è sempre poco interessante e riempito di paroloni handicappati.

    Si vede che ho sonno, eh? D:
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    Molto carina. :D
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    Oh, io ho provato a parlare con Mustaine in maniera quanto più pacata possibile, siamo giunti anche a delle conclusioni - e, al di là della sua automatica presa di posizione in virtù del modello che la Corea del Nord segue e del suo essere apertamente contro l'asse Atlantico, credo che poco riesca a giustificare l'orrore nel vivere in un mondo monotono, organizzato rigorosamente, costruito e propagandato secondo una sola visione e violento contro gli ostacoli più innocui come quello della Corea del Nord.

    Nell'ambito sociale, almeno. Sicurezza ed equità... ceeerto, va bene, ma per quanto riguarda la politica estera... al comando c'è solo un pazzo eccentrico che minaccia il mondo per far sfoggio di un orgoglio ridicolo, mettendo in serio pericolo la vita non solo delle persone... ma del nostro stesso pianeta.
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    Cosa c'è da dire?

    Del tutto normale, non lascia affatto il segno - ed avevo giù intuito che si trattasse di un sogno del protagonista. Non è scritto neanche troppo male, comunque, sa... catturarti, io non mi sono annoiato durante la lettura. Non fa paura, non inquieta, anzi è piuttosto fastidioso leggere di ragazzini che diventano assassini inarrestabili da un momento all'altro, anche con la forte scusa della rabbia repressa, che manco le fan-art della Genocide di Undertale.
    Il colpo di scena finale, del sogno, viene accolto bene e senza difficoltà, e lascia un senso di completezza piacevole.
    Il fatto che sia stato tutto un sogno di un ragazzino spiega comunque tutto e dona salvezza e coerenza alla dignità dello scritto, il perché della violenza immotivata da yandere mestruata, il motivo per il quale accadano cose assurde narrate con semplicità allucinante, del perché resista a tre scariche elettriche micidiali... non certo la costruzione di : "Non ho fatto in tempo a rialzarmi che un altro mi è volato sulla schiena provocandomi un dolore atroce. " - cioè, quando l'ho letto ero davvero stranito; gli è volato chi, perché, cosa, va bene, non c'ho capito un cazzo. XD

    Puoi ideare qualcosa di meglio, questo è certo! :)
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    Nulla da dire, non ho potuto fare altro che apprezzarla durante tutta la lettura.

    Le immagini sono suggestive, quiete, davvero preziose. Non ho provato alcuna forma di orrore, ma solo la meraviglia del mistero, della calma, degli odori e delle atmosfere marine (descritte con una precisione davvero splendida!) che si sono risvegliate perfettamente nella mia memoria di ometto che vive da sempre vicino al mare.
    Questo scritto è come sognare. Davvero, spesso sogno del mare, dei vicoletti... tutto questo ha contribuito a rasserenarmi. Stupendo.
    Spero che, durante lo Smistamento, si sia discusso, almeno in minima parte, di mettere questa storia in Fantastico.
    Non lo so, davvero, nonostante sia scritta benissimo, non ho provato ansia d'alcun genere... forse, vorrei azzardare, la scelta da te voluta di non spiegare nulla più del necessario (dal rapporto con Jack agli amici del bambino e tanta altra roba) o ha incrementato il fascino del mistero, più che della paura del mistero - è comunque possibile trovarci una spiegazione dietro, ma sono domande che ti scivolano via.

    Queste sono, comunque, soltanto impressioni personali di uno scritto davvero piacevole e che passa a pieni votiH.
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    CITAZIONE (Tommas02 @ 17/6/2017, 20:43) 
    Innanzitutto ti ringrazio tanto per il commento. In realtà sono anch'io scrittore alle prime armi (sono poco più di un ragazzino e scrivo "impegnandomi" da poco meno di un anno), quindi trovarsi dei commenti così lunghi che mi permettano di imparare e di guardare con senso critico ciò che scrivo fa sempre piacere. E ti ringrazio anche per i complimenti. :)

    Qui temo di non aver capito bene. Se intendi che non c'è nulla di troppo originale nel racconto (sia dal punto di vista della trama che stilistico) sono d'accordissimo con te. Anche la scena del cannibalismo, ad esempio, non è poi così originale. So che questa è forse la mia più pecca, non sono originale per niente :killer:

    Sono d'accordo anche per i personaggi. Forse il fatto che non ci fosse né un contesto sociale né qualcosa che ne descrivesse il carattere oltre la grotta in cui erano rinchiusi non ha aiutato, e nonostante ciò ho provato a rendere sia Elsa che Orazio il più profondi psicologicamente possibile. Immaginavo di non esserci riuscito al massimo comunque.

    Veniamo al finale. Ci ho pensato parecchio. Ci sono diversi motivi per cui finisce così "banalmente":
    1. Semplicemente, non volevo renderlo un giallo. Mi sono accorto che stava prendendo quella piega e pensavo che non sarebbe stato naturale.
    2. (E si collega al punto 1) il punto di vista della storia è sempre quello di Orazio. Lui è la vittima, non il detective, quindi in ogni caso non sarebbe stato lui ad indagare e sarebbe arrivato alle informazioni solo parlando con gli agenti. Pensavo sarebbe stato noioso creare un finale con continui dialoghi con l'agente, oltre che senza particolare tensione.
    3. Non avevo il racconto pronto prima di postarlo qui sul forum, né avevo la trama ben disegnata dall'inizio. Non l'ho revisionato né corretto. Ciò vuol dire che appena scrivevo un capitolo lo postavo qui e potevo avere suggerimenti anche su ciò che interessava al lettore. Ad esempio, all'inizio pensavo di terminare il racconto con il tizio grasso e basso che si rivelava il vero rapitore, ma poi grazie a un commento di WDR ho capito che sarebbe stato un'idiozia, oltre che poco credibile. Ma vuol dire anche che scoprivo la storia capitolo per capitolo (non so se mi spiego). Non potevo inserire indizi che si ricollegavano per creare un finale più spettacolare, semplicemente perché non avevo in mente nessun finale e crearlo solo alla fine sarebbe stata una forzatura.

    Concludo ringraziandoti ancora. :)

    Be', io ho la tua stessa età, e ho scritto solo un racconto in vita mia che è qui sul Forum (gli altri abbozzati ma mai finiti).
    Piccola precisazione, non avrei poi altro da aggiungere:
    Stilisticamente e formalmente, parlavo del tuo scrivere in modo sì normale, ma molto curato e con descrizioni ottime etc... insomma, dico solo che non mi sembra tu abbia uno stile particolare (ricorda che non ti sta parlando uno che ne sa, sono ignorantissimo, io), ma un'ottima abilità di scrittura. Concordo anche sul fatto che si segue il punto di vista di Orazio, è una scelta che hai portato avanti fino all'ultimo, segno comunque di grande coerenza, è una cosa che apprezzo.
    Poi boh, buona vita e continua così! :)
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    LOL tutto 'sto Ambaradan e poi mi dimentico di dire la mia. Avanti così.

    "Sappi che, in quanto scrittore alle prime armi, posso dirti che scrivi dannatamente bene." - comunque lo scrittore alle prime armi ero IO.

    Allora, partiamo dallo stile narrativo, amichetto. Allora, non voglio davvero scrivere un papirozzo, quindi per me adesso è doveroso provare a stringere con le affermazioni. Tu sai scrivere, è chiaro. In primo luogo, il processo comunicativo delle immagini e delle vicende è davvero prezioso e soddisfacente. Ciò che hai voluto comunicare lo hai comunicato mediante una scelta oculata sia delle parole, sia della forma che tu hai scelto per disegnare il testo nella mente dei lettori. Il tutto è indubbiamente frutto di un lavoro creativo originale, ma - ATTENZIONE OPINIONE PERSONALE - questo racconto mi è sembrato uno scritto normalissimo, solo felicemente curato, con una trama interessante e descrizioni brillanti e mai banali, generate da una lucidità davvero pregevole. Ci hai fatto vedere bene il tutto, il che, naturalmente, incrementa l'immersione, fondamentale. Ma è come se avessi dopato di mellifluità un narratore qualsiasi.
    Immersione, dicevo: la situazione della prigionia avvolta in un sadico mistero è davvero ricca di angoscia, che è stata ben resa, naturalmente, dal tuo talento. Si vede che scrivi da un po'.
    I dialoghi non sono propri del mio stile, ma li ho ritenuti comunque efficaci perché plausibili. I personaggi, nonostante durante la lettura non mi abbiano particolarmente colpito, mi rimangono bene impressi, così come alcune delle loro gesta, il mitico momento cannibalismo e l'atroce immagine dell'accecamento Elsa (la prima volta che la lessi avevo gli occhi sgranatissimi). Ne deduco che quella che ho vissuto è stata un'esperienza immersiva davvero potente. Non che sia raro, ma è sempre bene dirlo. Solo i più bravi scrittori riescono in questo.
    Torniamo ai personaggi: non mi sono troppo piaciuti, capisci a me? Nonostante questi conservino tratti di personalità distinta e abbastanza plausibile, non li ho trovati molto naturali. Agiscono coerentemente, anche in termini di reazioni umane, questo è CERTO, ma stando a queste mie scarse impressioni, i personaggi, rispetto all'elevato standard del tuo scritto, non si prestano bene a quella buona dose di originalità e profondità psicologica che avrebbe trasformato questo scritto in qualcosa di più. Forse mi aspettavo troppo, in tutta probabilità sono un coglione, e, difatti, non sono deluso o cose simili, anzi, sono soddisfattissimo di aver seguito tutti questi capitoli. Quando questi erano sul punto di finire, sei stato capace di concludere sempre lasciando l'acquolina in bocca al lettore. Un finale di capitolo aperto ad ogni possibilità, esaurito splendidamente con l'inizio del successivo capitolo.
    Come al solito, la mia anima di lettore si è immaginato il MONDO dietro il fautore di quella tortura, così come i loschissimi figuri che comparivano durante la dormita forzata. Quando poi leggo il finale, scopro tranquillamente che hai scelto un finale semplicissimo. Senza trip mentali, senza scoperte sconvolgenti. Era un uomo. Era folle. È stato arrestato. Il nostro ritorna alla vita normale. Saluta Elsa e se ne va "dritto e senza guardarsi indietro". Tuttavia è un finale che chiude e spiega tutto. Questo scritto è completo, e nota di merito va alla descrizione dell'angoscia del protagonista, una volta uscito fuori da quell'incubo ma con il tremendo sentore che la faccenda non si era ancora conclusa.
    Tanto questo sentore ho provato da spingermi a farmi altri tripponi mentali. La semplicità con cui il tutto è accaduto, durante la liberazione e la fuga, la placidità dei poliziotti, ecco, mi ha portato a dubitare di loro. Sono state belle emozioni (dovute a mie personalissime congetture) che comunque, alla fine, dopo aver scoperto che mi stavo sbagliando sulla condotta delle forze dell'ordine, sono rimaste come un bel ricordo di uno scritto angosciante e semplicemente ottimo. Non è un lavoro stravagante, non è un lavoro che azzarda, ma è, come si suol dire, "da manuale".

    Guarda, non controllo neanche cosa ho scritto per correggere. Spero di aver scritto in italiano, comunque.
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    Capolavoro.
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    Cosa faresti se il paradiso percuotesse le macchine
    Con la forza di un semplice sogno?
    Proveresti orrore?

    Tempo addietro sentii parlare di uomini importanti
    Ma ho solo un pianoforte perdonato
    Come burattini, abbiamo legno sotto miglia di vernice.
    Ero seduto su un prato di ghisa, sfiorando gli insetti sui monitor
    E non c’era nulla se non un cielo così raggiante
    Da risultarmi pericoloso.

    Se ne uccidessi uno, quanti tornerebbero?
    Ne avrei paura.
    Magari con le croci fra i denti
    Quei bucanieri ripugnanti
    Imitando
    Potrei difendermi da ogni pericolo, ma non posso, perché

    Tempo addietro sentii parlare di uomini
    E mi piacerebbe sentire meglio cosa avevano da dire quelle mele
    Ai lati dei banconi, pronte a cadere
    Tra le braccia dei rifiuti.
    Gli uomini sono buoni e vanno protetti da loro stessi, disse
    Un pessimo filosofo, così

    Tempo addietro sentii parlare
    Ed era come cuocere i miei piedi al sole,
    Ho sepolto da tempo le scale sotto la sabbia
    Perché potevo farlo
    Le parole sono infinite, e

    Tempo addietro sentii
    Ed è difficile senza orecchie da mulinare per far ridere gli amici
    Non sono capace di intendere o volere
    Io
    Collezionando gli incubi più inutili.
    Lo sento nei raccordi, quando si armonizzano le stelle
    Che apprendono quanto sola è la civetta nel pianeta
    Che muore sepolta in un secchio di olive.

    Tempo addietro
    Se esiste un dietro nel cosmo,
    Un posto dove perdere gli occhi come palloni traforati
    I laghi sull’anello nuziale - che prova il dito e lo scortica di notte in notte.
    Cosa fare per meglio assomigliare
    A tutti i fiori scartocciati per la conferma di un amore?
    Ci capisce poco l’erba
    Quando cresce in città e sputa ai molari delle nubi
    In luoghi ameni il becco dei lavandini
    Diventa terroso.

    Poi sai cosa?

    Poi piove e l’acqua porta nuove notizie
    Se non uccide l’erba
    Vicino alle scale c’era un foglio di giornale che diceva
    Di chiamare un certo numero per certi privilegi.

    Su vecchi petti nascono le noci
    Con tanti sogni morti dentro il legno
    Buttati ai confini di un camino
    Senza ragione
    Ti ringraziamo, natura, per ciò che ci hai dato:
    Tempo

    Potrei parlarne per ore, numerosa lucentezza come
    I coriandoli usciti fuori dai sassofoni;
    Il pagliaccio siede solo sugli spalti del suo circo.
    Il cuore è così pacifico, allora dimmi,
    Schifoso cervello
    Dimmi se ho colpa.

    Hai dei chiodi per montare meglio il cappello, o devo ripararmi sotto
    Della foresta il fiato?
    Io, creato dal Levante, un poco di buono
    I miei spettri, crescono così in fretta
    Il metro, dovrei prendere il metro
    Non ci vedo bene
    Incapace di intendere e di
    Volere.

    Avanti e poi a sinistra nella cucina, la finestra si apre alle caverne tinteggiate
    Le ho create per appenderci i sentieri e qualche luce,
    Schifoso cervello,
    Per vedere sempre ragionevolmente dentro il mio cuore
    Ancora un feto rispetto al mondo.

    Perché se ho mai chiesto davvero qualcosa
    All'infuori di un capriccio
    È tirare via a forza i sogni e i paradigmi
    Che rovinano la mia gioventù

    Provando solo a capire
    Solo a vedere
    Com'è che si fa
    Ad amare.

    Edited by DamaXion - 5/7/2017, 18:47
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    L'ho letta e devo dire che starebbe bene anche in Drammatico.

    CP è anche una buona scelta, perché trasmette sconforto e ansia. Il colpo di scena atterrisce il lettore, ma è quel tipo di cosa, nei libri, nelle serie TV e nei film che a me fanno incazzare, (parimenti negli equivoci delle commedie) - quando colui che sta compiendo un errore madornale non sa che cosa sta combinando. Ecco, lì provo tremendo FASTIDIO.

    Quindi, infastidito, ribadisco il mio +1: traduzione molto buona, storie triste e drammatica, non si tratta di qualcosa di eccezionale, ma funziona e quindi merita di essere letta. Poi vedo che ha colpito, quindi...

    XD



    Posso fare "XD" in quel modo, vero? Non è che mi warnate... posso? Si può fare? Bene - cioè, non lo so.
    Comunque bene.

    Eh.
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    CITAZIONE

    :trump:
123 replies since 7/12/2016
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