Posts written by Catania

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    Non c'è di che :)
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    Gli Déi Esterni sono una categoria particolarmente significativa di creature presenti nell'universo dei Miti di Cthulhu (o Ciclo di Cthulhu) originariamento creato dallo scrittore H.P. Lovecraft ed espanso e riutilizzato da altri autori del genere soprannaturali, contemporanei di Lovecraft e non.
    Gli Déi Esterni si distinguono dai Grandi Antichi nonostante questa distinzione non sia universalmente riconosciuta.
    Generalmente a differenza dei Grandi Antichi gli Déi Esterni risiedono aldilà dei confini della Terra e del Sistema Solare, esercitando la loro infuenza dallo spazio profondo. Nonostante ciò esistono Dèi Esterni che risiedono sulla Terra o su altri pianeti del Sistema Solare.

    In questa serie di articoli andremo ad esaminare uno per uno gli Déi Esterni del Ciclo, nello stesso modo in cui abbiamo esaminato i Grandi Antichi negli articoli precedenti.

    Aboth (The Source of Uncleanliness) La fonte della Sporcizia
    Risiede nella caverna di Y'quaa sotto il Monte Voormithadreth. Ha l'aspetto di un'orrida, grigiastra massa mutaforma e si dice che sia la fonte di tutti gli abomini e gli errori del creato.
    All'interno della sua massa grigia si formano in continuazione mostri osceni che strisciano via dal loro creatore. Non esistono due figli di Aboth uguali.

    Abhoth

    Generalmente hanno forme complesse ma la maggior parte di loro ha menti semplici e agisce più che altro per istinto.
    I figli di Aboth possono avere qualunque forma, da amorfi ammassi di globi a creature umanoidi a mutanti mostruosi.
    Aboth usa i suoi arti e i suoi tentacoli per afferrare alcuni dei suoi figli e divorarli.
    La maggior parte di coloro che riescono a sfuggirgli semplicemente vaga a caso.
    La mente di Aboth è contorta e cinica e può comunicare telepaticamente con coloro che vi si trovano vicino.

    Apparizione: "Seven Geases" Clark Ashton Smith

    Aiueb Gnshal (The Eyes Between Worlds) Gli Occhi tra i Mondi
    È un misterioso Dio Esterno che ha preso residenza in un tempio nel Buthan da lungo tempo perduto.
    Appare come un vuoto nero senza forma con sette occhi globulari. È adorato più che altro dai Ghoul.
    Guardare nei suoi occhi dopo un rituale definito disgustoso permette di vedere all'interno della Corte di Azathoth.
    Si dice che il signore della guerra mongolo Temujin avesse i favori di Aiueb Gnshal.

    Apparizione: The Eyes Between the World (RPG Module)

    Azathoth (The Blind Idiot God, The Nuclear Chaos, Daemon Sultan) Il Dio Cieco e Idiota, Il Chaos Nucleare, Il Demone Sultano

    È considerato il padre di tutto poiché da lui si sono generati tutti gli Déi Esterni e i Grandi Antichi.
    È attualmente in uno stato semi-comatoso o di demenza, nonostante non sia dato sapere come sia stato ridotto in tale condizione è presumibile che sia stato in seguito a una grande battaglia con un'entità più potente.

    Azathoth

    Attorno a lui i suoi figli e il suo servitore più fedele, Nyarlatothep cantano, suonano e danzano in continuazione per mantenerlo nel suo sonno eterno. Si dice infatti che Azathoth sognò la realtà e che se si svegliasse l'universo come lo conosciamo cesserebbe di esistere, o che il Demone Sultano ordinerebbe al suo servitore Nyarlatothep di distruggere l'universo.

    (Leggi l'articolo completo su Azathoth)
    Apparizione: Viene nominato in molte delle opere di Lovecraft ma appare per la prima volta in “The Dream-Quest Of Unknown Kadath” (La Ricerca Onirica dello Sconosciuto Kadath)

    Azhorra-Tha: È un Dio Esterno imprigionato sul pianeta Marte dopo essere fuggito dalla Terra in seguito all'imprigionamento dei Grandi Antichi.
    Il suo aspetto è quello di una rana mista a un polpo.
    I Mi-Go lo scoprirono millenni dopo il suo imprigionamento e da allora fecero tutto per non permettere che Azhorra-Tha venisse rivelato agli esseri umani.

    The Blackness from the Stars (L'Oscurità dalle Stelle)

    È un ammasso immobile di oscurità senziente, strappato dal tessuto primario del cosmo al centro dell'universo.
    È distinguibile al buio solo come una pece leggermente scintillante.
    Nonostante sia intelligente non parla nessuna lingua conosciuta e ignora completamente ogni tentativo di comunicazione.
    Apparizione: “The King of Chicago” (RPG supplement), Gary Sumpter

    The Cloud-Thing (La Cosa Nebulosa)
    Un Dio Esterno senza nome all'interno della corte di Azathoth, è descritto come una massa nebulosa divora-uomini.
    Apparizione: “The King of Chicago” (RPG supplement), Gary Sumpter

    C'thalpa (The Internal One) L'Interno
    Descritto come un'enorme massa di magma senziente, collocato nel manto terrestre. È la madre del Grande Antico Shterot e di altri cinque orribili figli. È adorata da una razza di umanoidi-talpe chiamati Talpeurs.
    Apparizione: “Call of Cthulhu RPG (French Edition)” “Paris, Rêve ou Réalité (RPG Module)"

    Cxaxukluth (Ksaksa-Kluth, Illimitale Androgynous Desire) Ksaksa-Kluth, Illimitabile Brama Androgina

    Cxaxukluth è un Dio Esterno, parte della prole di Azathoth per fissione spontanea. La sua progenie consiste di Hziulquoigmnzhah e Ghisguth. È il nonno di Tsathoggua.
    Abita su Yuggoth, un tempo anche i suoi familiari vivevano con lui ma hanno dovuto trasferirsi a causa delle sue abitudini cannibali.

    Cxaxukluth

    Alcuni testi riportano che Cxaxukluth si sia diviso in un aspetto maschile e in uno femminile, il maschio si chiamerebbe Nug, mentre la femmina Yeb (Nug e Yeb sono attualmente annoverati tra i Grandi Antichi).
    Ci sono inoltre altre speculazioni riguardo le quali Ptmak e Cxaxukluth potrebbero essere solo i nomi Hyperboreani di Nug è Yeb, seguendo questa ipotesi Cxaxukluth è probabilmente Yeb.

    Apparizione:
    "The Unresponding Gods" di Clark Ashton Smith

    Daoloth (The Render of Veils, The Parter of Veils) L'Interprete dei Veli

    Abita in dimensioni che vanno oltre le tre che conosciamo. I suoi preti-astrologi sarebbero in grado di vedere il passato e il futuro e anche come gli oggetti si estendono e viaggiano attraverso le differenti dimensioni.

    Daolath

    La sua forma indescrivibile rende pazzo chiunque lo osservi, per questo deve essere evocato nella più completa oscurità.
    A meno che non sia contenuto da un qualche tipo di magia continuerà ad espandersi all'infinito.
    Coloro che avvolge vengono trasportati in mondi remoti e bizzarri e solitamente muoiono.
    Il culto di Daoloth è estremamente raro sulla terra.
    Una richiesta che è possibile fare a Daoloth quando è contenuto magicamente è quella di poter vedere le cose come veramente sono, e non come i nostri sensi velati le percepiscono.
    Tuttavia tale vista si rivela spesso insopportabile.

    Apparizione: "The Render of Veils" di Ramsey Campbell

    Darkness (Magnum Tenebrosum, The Unnamed Darkness) Magnum Tenebrosum, L'Oscurità Senza Nome

    È il progenitore di Shub-Niggurath. Viene citato unicamente in alcune lettere di H.P. Lovecraft.

    Apparizione: "Selected Letters II" di H.P. Lovecraft

    D'endrrah
    È un Dio Esterno mutaforma estremamente affamato di mondi. Assume spesso la forma di un gigantesco mostro simile a un polpo, o di una pesante nube di fumo nero composto di materia organica, con milioni di denti che vagano all'infinito per divorare ogni mondo sul loro passaggio.
    In ogni caso è stato distrutto da Cthulhu quando provò a divorare la Terra tempo prima dell'Impero Egizio. Gli Egizi credono che sia stato Rah a combattere D'endrrah, da loro conosciuto come Apep.

    Fonti:


    Edited by Friariello Triste ‡ - 31/3/2019, 19:59
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    Benvenuto
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    Benvenuto e buona permanenza
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    Tempo fa scoprì questo roguelike open source chiamato Dungeon Crawl Stone Soup. Per quanto graficamente non sia un granché è uno dei migliori roguelike che abbia giocato nonché un ottimo passatempo nelle serate solitarie come questa.
    Ebbene ecco il gioco, niente di che, vediamo quanto in basso riuscite ad arrivare e con che punteggio. Postate uno screen della schermata con le info del vostro personaggio una volta che siete morti (o che siete scappati dal dungeon con la coda tra le gambe :asd: )

    Ecco il meglio che sono riuscito a fare io dopo settimane di tentativi con un Elfo Oscuro Congiuratore:

    otwo2

    Link al sito del gioco:
    https://crawl.develz.org

    Buon divertimento, e chissà che qualcuno non riesca a vincere.

    E chissà che a qualcuno non venga in mente di scendere nel dungeon con un polpo berserker armato di ascia :siga:


    Edited by Qush-Nath - 13/7/2017, 20:19
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    Benvenuto e buona permanenza
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    Molto interessante ed esplicativo, proverò ad utilizzarlo. Grazie di averlo condiviso :)
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    CITAZIONE
    Se serve a fumetto mi hanno insegnato a come fare una sceneggiatura e posso scrivervelo qui: dopotutto da una sceneggiatura può nascere tutto, non serve solo per i fumetti, è solo la costruzione più tecnica di una storia :)

    Certo! Sarebbe molto interessante.
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    Non so quanto possa essere considerato OT visto che non riguarda direttamente le Creepypasta e in tal caso chiedo venia in anticipo.
    È un problema che mi è capitato principalmente con racconti lunghi in cui arrivato più o men o a metà perdevo lo stimolo di continuare a scrivere e la storia in sé iniziava a palesarmisi come stupida o scritta in modo puerile, facendomi sentire impantanato in qualcosa troppo grande per me. Ammetto di non essere mai stato troppo costante e attento per quanto riguarda i tempi di scrittura, certe volte ci sono giorni in cui mi riesce di scrivere appena un centinaio di parole che poi cancello il giorno dopo, e quasi mai riesco a raggiungere il numero di parole giornaliere che vorrei. Insomma a quel punto scrivere diventa un parto e fin'ora ho sempre cercato di risolvere cestinando tutto e ricominciando qualcosa di nuovo, più breve e semplice che potessi finire in poco tempo, una soluzione un po' pigra che ho sempre visto come una sorta di "gettare la spugna". Ora mi e vi chiedo, quanti di voi hanno sperimentato lo stesso problema e come risolvete? O cosa consigliate per risolvere?
    E allo stesso tempo volendo rendere la discussione un po' più attiva, quali sono i problemi principali che affrontate nello scrivere?

    Chiedo scusa per il titolo clickbait :asd:
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    Non è assolutamente il mio genere ma ultimamente sto ascoltando tutto di Coulton, questa è l'ultima che ho ascoltato, il video poi è bellissimo :sisi:
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    L’Osservatore si muoveva piano tra le strade deserte diffondendo ovunque passasse una strana sensazione di rispetto e reverenza, come quella che si prova davanti a un vecchio soldato ormai allo scadere degli anni o davanti a un eccelso dottore al termine della sua carriera. In realtà l’Osservatore era entrambi e nessuno dei due. Il suo occhio annoiato aveva visto tante atrocità quante ne può vedere un soldato e il suo era dopotutto il mestiere del dottore, eppure non era così vecchio quanto dava a pensare. Certo il suo corpo era macilento e malridotto, e quell’unico triste occhio non aveva mai visto tanto bene ma certo era che gli rimanevano ancora molti anni da vivere.
    La torre di pietra si stagliava alta nel cielo lunare. Talvolta capitava che tutte e due le lune si trovassero equidistanti dalla torre in una linea parallela al terreno e in queste occasioni si poteva vedere l’Osservatore guardare la torre con quello che un tempo avrebbe chiamato un sorriso.
    La torre era attorniata da una serie di scalini abbastanza grandi perché l’Osservatore potesse percorrerli nonostante la mole.
    Alcuni animali volanti volteggiavano intorno alla costruzione e non appena lo videro arrivarono a posarsi sulla sua grossa gobba. L’Osservatore non ci fece caso e li lasciò fare, dopotutto rimanevano creature affascinanti. Forse più tardi avrebbe provato a vivisezionarne uno. Sperò solo che gliene fossero rimasti in laboratorio, catturarli poteva essere una seccatura, tanto più nelle sue condizioni.

    Dalla cima della torre era possibile osservare tutto il territorio circostante, non che ci fosse molto da vedere. In basso, subito a nord l’Osservatore aveva costruito la sua casa, usando i rottami della sua astronave. Di fianco un piccolo magazzino eretto in pietra e dal soffitto basso. Si sviluppava per la maggior parte sottoterra.
    Tutto il resto del territorio era deserto, intervallato ogni tanto da qualche pozza acida o da qualche arbusto rinsecchito. In alto di contrario, il cielo stellato offriva una gran quantità di elementi degni di nota. L’Osservatore andò cercando con l’occhio un agglomerato di stelle che soleva usare come riferimento. Erano quattro in tutto, disposte in maniera confusa ma straordinariamente vicine tra loro. Più in alto una delle due lune puntava dritta sulla torre, l’Osservatore si mise alla ricerca dell’altra. La ritrovò a destra dell’agglomerato di stelle, molto più piccola del solito. Non se ne stupì, le due lune erano solite ritrovarsi in posti insoliti e lui stesso non era ancora riuscito a inquadrarne bene le orbite, ammesso che ne avessero.
    Più in basso invece vi era una stella più grande di quelle nell’agglomerato, di un giallo acceso, alla cui destra orbitava lentamente il pianeta dell’Osservatore. Non era solito osservarlo spesso e quando lo faceva il suo occhio assumeva una curvatura più triste del solito.
    Si diresse verso il centro della torre dove lo aspettava il solito tavolo con i soliti strumenti. Non c’era pericolo che qualcuno venisse a rubarglieli o mettesse in confusione il laboratorio, inoltre gli animali volanti che volteggiavano intorno alla parte più bassa della torre non si sarebbero mai azzardati ad arrivare fino in cima.
    Sul tavolo, ricoperto con un telo di plastica giaceva ancora il suo paziente.
    L’Osservatore artigliò un bordo del telo con una delle due pinze e lo rimosse dal paziente.
    Era bianco e freddo come al solito, come era sempre stato.
    Le prime volte l’Osservatore aveva provato una sorta di tristezza a guardarlo e il suo occhio aveva assunto un’inflessione il più triste possibile, mantenendola per un lungo periodo prima di poter iniziare il lavoro, tuttavia il tempo aveva consumato quel sentimento e ormai la tristezza durava solo qualche secondo prima che l’Osservatore assumesse lo sguardo fermo e attento di quando esercitava la sua amata professione.
    “L’aria potrebbe cambiare anche te” pensò.
    “Ti cambierebbe e ti renderebbe come me, grosso e orrendo come me ma quanto meno vivo.”
    «Siamo venuti qui per questo ricordi?» Sussurrò muovendo confusamente i due lembi di carne che aveva per bocca quando dall’unico, profondo occhio sgorgò una lacrima.


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    Copertina di Paul Lehr per "The Aliens Among Us" di James White.

    Topic: https://creepypasta.forumcommunity.net/?t=59786826

    Edited by Qush-Nath - 15/7/2017, 21:43
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    CITAZIONE (DamaXion @ 17/6/2017, 19:06) 
    Potreste provare a pubblicarle in smistamento :)

    Ci proverò ma in tal caso la storia andrebbe eliminata da questo post?
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    Un'altra appassionata di Lovecraft vedo :rock2:
    Benvenuta, spero ti troverai bene.
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    Davvero bello. Complimenti :)
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    L'Osservatore




    Ho trovato l'immagine cercando dei quadri di Paul Lehr su google, tuttavia non sembra essere di quest'ultimo. Purtroppo non sono riuscito a trovare il titolo o l'autore originale. Nel caso lo conosciate vi prego di farmelo sapere.


    Edited by WDR - 22/6/2017, 15:14
356 replies since 9/2/2015
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