Il mistero della barba

come si spiega il successo di qualcosa che fino a pochi anni fa non piaceva a quasi nessuna donna?

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    Ciao! Sono Elisa, una donna che ama pensare, ragionare, usare il cervello in modo indipendente. Amo guardarmi intorno e cercare di capire le cose e le persone, riflettere sugli eventi, sulle esperienze della vita. Amo scrivere.
    MI STO OCCUPANDO DEL FENOMENO "BARBA" perché rappresenta un perfetto esempio di condizionamento mentale: il suo esplodere negli ultimi anni, è uno spunto per riflettere su quanto i mass media con abili tecniche di manipolazione, condizionino i gusti delle persone, riuscendo anche a ribaltarli quasi di colpo.

    NESSUNA MODA HA MAI RAGGIUNTO PERCENTUALI DI SUCCESSO COSI' ELEVATE, ciò non può spiegarsi in modo razionale (specialmente per qualcosa che fino a una manciata di anni fa, in generale non era ritenuto per nulla attraente dalle donne) se non prendendo coscienza del fatto che i mass media letteralmente DECIDONO AL NOSTRO POSTO cosa ci deve piacere e cosa no, riuscendo con raffinate tecniche, a modificare, o addirittura rovesciare (come è accaduto per la barba) i gusti delle persone.

    E' un vero mistero come qualcosa che fino a pochi anni fa non piaceva a quasi nessuna donna, ora sia diventata la vera pandemia (molto più del covid) di questi anni! Dovunque si è circondati da uomini barbuti: la loro percentuale, almeno al di sotto di una certa età, è incredibilmente alta. E' assolutamente straordinario che una semplice moda abbia attecchito in modo così forte. Un fenomeno a dir poco insolito. In pochissimi anni, i gusti delle persone (delle donne in particolare) si sono addirittura ribaltati? Fino a una manciata di anni fa, l'ideale di bellezza maschile era (altezza e muscoli a parte) assolutamente l'opposto (con qualche immancabile e comprensibile eccezione) di quello attuale: la grande maggioranza di cantanti, attori e sportivi considerati belli aveva il viso liscio e tratti tendenti al delicato, lo ricorderete anche voi, vero? E' possibile dare una spiegazione razionale a tutto ciò? Proviamo a capire meglio la questione esaminandola a fondo.

    Era da più di un secolo che in occidente si era diffusa l’abitudine di radersi la barba. Fino ai primi anni del 900, non era neanche agevole radersi la barba: niente elettricità (solo scomode candele e lampade a olio) e niente acqua nelle case, i rasoi erano molto più grossolani e pericolosi di quelli attuali, eppure persino a quei tempi (fino al diciannovesimo secolo) c’erano uomini che si radevano.

    Era in sostanza da oltre 100 anni che si era diffusa questa abitudine di farsi la barba al mattino: gli uomini uscivano dal bagno lisci e profumati di dopo barba, e i padri insegnavano ai figli adolescenti a radersi, un vero e proprio rito di iniziazione.

    Come dicevo, dai primi del novecento, in corrispondenza con la nascita del cinema, l’uomo aveva abbandonato la maschera di pelo, e le donne questo lo avevano assolutamente apprezzato, prova ne sia (basta fare una piccola ricerca in internet per verificarlo) che già all’epoca del cinema muto gli attori considerati belli avevano al massimo i baffi (che lasciano comunque scoperto il volto, non ne nascondono i tratti) e per più di un secolo, diverse generazioni di donne hanno mostrato indiscutibilmente quale fosse la loro preferenza.

    L’uomo senza barba mostra il suo volto per intero, non nasconde i suoi tratti e l’eventuale bellezza, sia che abbia lineamenti delicati, sia più “duri”, e questo rende più netta la differenza di aspetto tra una persona e l'altra, mentre con la barba ci si uniforma un po' tutti.

    La barba per millenni è stata simbolo religioso (di ebrei e musulmani) o di saggezza (ovviamente la barba non dona la saggezza) o veniva di frequente usata nei film per far apparire più vecchio un attore, o nelle parti del cattivo: era così, lo sappiamo tutti, non mi sto inventando nulla, basta guardare qualche film di un po' di anni fa per verificarlo.

    E' innegabile che il viso coperto di barba invecchi moltissimo: prendete un uomo di 40 anni barbuto e mettetelo vicino a uno di 60 senza barba che si è mantenuto bene: la differenza di età di ben 20 anni, quanto la si nota? Con la barba si dimostrano sempre almeno 10 anni di più: a 20 se ne dimostrano almeno 30, a 30 almeno 40/45, e via via sempre peggio man mano che si inizia ad imbiancare e ad avere qualche ruga sulla fronte e intorno agli occhi. Ci sono uomini cinquantenni ancora belli e attraenti, i quali, avendo anche loro ceduto a questa "ammaliante" moda, ora sembrano quasi i padri delle loro compagne (le quali spesso hanno solo 3 o 4 anni meno di loro) e addirittura sembrano i nonni (o una via di mezzo tra papà a nonno) dei loro figli, considerando che oggi, mediamente, si diventa padri ad un’età non più giovanissima. Un mio conoscente di 46 anni si lamenta spesso che gli venga chiesto se è il padre o il nonno dei suoi figli di 9 e 5 anni. E’ brizzolato, e essendosi fatto crescere anche lui la sua brava pelliccia facciale, ora sembra quasi il nonno.

    Paradossalmente, gli uomini maturi si fanno crescere la barba per essere alla moda, e quindi apparire aperti e al passo coi tempi, ma è ovvio che l'effetto ottenuto è l'esatto contrario: con la barba sembrano più anziani.

    Gli sportivi di professione, pur di essere alla moda e quindi "fighi", si lasciano tutti crescere la barba, per mostrarla con fierezza, (completamente zuppa di sudore) alle ragazze innamorate della faccia ricoperta di peli.

    Nelle foto di piccola dimensione, un barbuto sembra avere la faccia completamente nera (vedi gli avatar) e non si distingue una persona dall'altra.

    E’ assolutamente incredibile e surreale che in pochissimi anni, tutte le donne o quasi, abbiano cambiato idea tutte insieme sulla stessa cosa, in contemporanea. Provate a pensarci, non è poco realistico? Potere della televisione, dei mass media, che sicuramente influenzano le persone talmente tanto che poi più del 90% della gente finisce per fare esattamente quello che gli viene “suggerito” (lo metto tra virgolette perché in realtà il verbo corretto sarebbe “ordinare” e non “suggerire”) senza fermarsi a riflettere, senza domandarsi il perché delle proprie azioni, l’unica cosa che si vuole è essere alla moda, essere uguali agli altri, fare come loro, essere come loro, apparire come loro. Si annulla la propria individualità, la propria capacità di scegliere per se stessi, la propria indipendenza di pensiero, il giudizio critico: in parole povere si perde la propria vera essenza.

    L’indipendenza non è solo quella economica, è anche e soprattutto quella MENTALE, la quale, se manca riduce l’essere umano ad un robot che agisce in modo automatico, privo di pensiero spontaneo e individuale.

    I mass media questo fanno: se digitate "manipolazione mentale" in un motore di ricerca si aprono centinaia di siti, dei quali certamente una discreta percentuale appartiene ad eccentrici fissati con i complotti, ma è davvero sotto gli occhi di tutti quanto i mezzi di comunicazione di massa (oggi molto più che in passato) riescano con tecniche varie ad influenzare in modo potente i gusti delle persone, dirottando le scelte (e il denaro) verso certi settori anziché in altri, a seconda di come fa comodo (per trarne profitto) a chi questi mezzi li gestisce.

    SIAMO DAVVERO LIBERI?

    Mai come in questa epoca siamo stati liberi di scegliere, almeno in teoria: possiamo scegliere tra infinite cose, compreso il nostro aspetto esteriore: possiamo vestirci come vogliamo, pettinarci come vogliamo, perfino ricorrere alla chirurgia plastica per cambiare alcuni aspetti del nostro corpo, se lo desideriamo (anche se entro certi limiti e non senza alcuni rischi). Provate invece a guardare una foto antica che ritrae un gruppo di persone del diciannovesimo secolo, noterete che appaiono tutti uguali: tutti gli uomini con giacca e cappello e tutte le donne con i capelli raccolti, l’abito lungo, e se non erano povere, il cappellino. Perché facevano tutti le stesse scelte di stile? Ma è ovvio: perché all’epoca non c’era molta scelta! Gli abiti, le scarpe, i cappelli, le pettinature, erano quelle e basta! I ricchi sicuramente potevano sbizzarrirsi un po' di più con bei vestiti, ma è nulla rispetto a quello che possiamo fare oggi: possiamo portare i capelli corti, lunghi, cambiare il loro colore, vestirci con lo stile che preferiamo. Noi donne possiamo scegliere se mettere i tacchi o le scarpe da ginnastica, la gonna mini o lunga, i pantaloni, e così via.

    In teoria possiamo mostrare la nostra individualità e differenziarci gli uni dagli altri, mostrare il nostro vero io, i nostri gusti personali (ovviamente questo non solo nel modo di vestirsi) e invece cosa fa l’uomo di oggi? Si uniforma, si lascia assoggettare e bloccare in un sistema chiuso, dove tutto è prestabilito, tutti sono uguali e fanno le stesse “scelte”: tutti barbuti.

    Quest’aria da “pirata” (e sui pirati molto ci sarebbe da dire, sono stati resi quasi dei cavalieri dai film moderni, in realtà erano criminali) oggi davvero piace così tanto? Non sarà che una discreta percentuale di donne e uomini fingono di apprezzare il pelo facciale per sentirsi “normali”? Per essere “alla moda”? Per sentirsi parte della società? Per la paura di essere emarginati e restare soli, senza amici?

    La manipolazione mentale esiste: qualsiasi psicologo (benché anche psicologi e psichiatri stiano obbedienti seguendo la moda) confermerebbe che la ripetizione continua e duratura di un certo concetto, finisce per farcelo accettare e piacere, ma non per libera decisione, ma perché una persona sottoposta a questo martellamento continuo alla fine si convince. Provate a chiedere conferma di ciò che dico ad un esperto (uno vero!).

    Sicuramente chi è in grado di manipolare le masse lo fa, decidendo le mode e le tendenze, in modo che le persone spendano i loro soldi in certi settori anziché in altri, e lo scopo finale è mantenere il potere e la ricchezza, e ci tengo a precisare che chi ci manipola sono persone come noi, solo più furbe! Senza tirare assolutamente in ballo diavoli o alieni, sicuramente il dio denaro esiste, e chi si trova nella posizione di poter decidere cosa la gente deve comprare, cosa (e chi) deve avere successo e cosa no, lo fa in nome di questo dio, godendosi i profitti e sghignazzando nel vedere quanto la gente, in generale, sia ingenua e manipolabile.

    La moda è un business che frutta miliardi di dollari, ed è la cosa più stupida che esista.

    Ora direte “ma la barba cosa c’entra con questa manipolazione, quale sarebbe lo scopo, arricchire i barbieri e mandare in fallimento i produttori di rasoi?”. Sono convinta che questa sia una specie di “prova tecnica”: stanno sperimentando delle tecniche di manipolazione mentale che dimostrano di funzionare in modo eccellente.

    In tempi non sospetti, e cioè fino a prima del 2015, i pochi uomini che si erano lasciati crescere la barba (anche perché alle donne in generale non piaceva) avevano fatto una scelta indipendente, una scelta “di carattere” se così si può dire. Non diventavano più belli, ma affermavano sé stessi e la lodo individualità, salvo nei casi in cui questa scelta fosse frutto della pigrizia nel radersi.

    A proposito di pigrizia, quest’ultima ha sicuramente un ruolo cardine nell’abbandono della rasatura quotidiana, curiosamente però, i calvi (sono bellissimi anche loro, niente da obiettare!) si radono religiosamente ogni giorno la coroncina di capelli, non ho capito bene a quale scopo, per sembrare più giovani? Ma lasciandosi poi di contro crescere la barba, si appare comunque più vecchi.

    In generale poter dormire 8 minuti di più al mattino sembra essere un richiamo irresistibile, ma non è che ci voglia poi così tanto a radersi con una passata leggera di rasoio, perché non è necessario uscire dal bagno con le guance di velluto ovviamente. Inoltre non è che per forza ci si debba radere al mattino appena alzati (anche se qualcuno dice che al mattino a digiuno sia più improbabile tagliarsi perché la pelle è più distesa): mio padre ad esempio spesso si faceva la barba di pomeriggio o di sera, un giorno si e uno no, e si può usare un rasoio elettrico per fare prima.

    Ormai si è creata una situazione per cui, se anche un uomo volesse uscire di casa col viso liscio, se ne vergognerebbe, sentendosi in imbarazzo, per cui un discreto numero di uomini ha optato per una soluzione “via di mezzo”, radendosi magari ogni 4 o 5 giorni, stile "banda Bassotti"😉…

    Questa ispida barbetta di qualche giorno, fino a pochi anni fa (questo è assolutamente verificabile!) era usata nel film, nei fumetti e simili, per caratterizzare i malfattori. Ora è “moda”, è “virile”, è “sexy”. Cos'abbia di virile e sexy personalmente non lo comprendo: io continuo ad apprezzare e trovare molto più sexy gli uomini dal viso liscio. Sarà che io non sono stata manipolata più di tanto, perché non guardo la tv, in internet cerco per lo più informazioni, film, documentari e cose del genere, così la mia mente si è mantenuta più indipendente, non è stata ancora condizionata.

    Come dicevo, oggi un uomo si vergogna a mostrarsi col viso liscio, e sono le donne stesse a volte a spingere il proprio compagno a lasciarsi crescere il vello facciale. Senza barba sarebbe meno maschio degli altri? E' il pelo facciale che fa l'Uomo?

    Il vero Uomo (e Donna) lo fa la sua intelligenza, la sua onestà e i suoi valori morali non la sua apparenza!

    E' assolutamente certo che se la barba fosse una pura e semplice moda, non avrebbe attecchito così tanto: dietro c’è senza ombra di dubbio il furbo zampino di chi le menti le sa manipolare, assoggettare, governare per trarne profitto. In passato esempi di mode che hanno attecchito così tanto, è molto difficile trovarne: i jeans forse ne un esempio, ma nel loro caso bisogna considerare che sono comodi, pratici, per questo una volta che le persone li hanno indossati, non hanno quasi più saputo farne a meno.

    Nel caso della barba invece, a parte la pigrizia, spiegazioni davvero logiche non esistono.

    C’è chi dice che con la barba l’uomo sia più virile, ma come ho già detto questa cosa è priva di fondamento (tu che leggi e che quasi sicuramente fino a pochi anni fa ti radevi, eri meno maschio prima?), o che sia più “naturale” (ma anche un po' di peli sulle gambe per noi donne sono “naturali”, eppure dobbiamo toglierli, altrimenti…non aggiungo altro).

    Inoltre qualcuno fa notare che i primi tempi che si porta la barba è un po' duro accettare il cambiamento di look per se e per la propria donna, ma poi ci si abitua. Ci si abitua?? Ma perché mai, spiegatemi, ci si deve abituare, lo ha forse ordinato il medico? Ci si abitua alle sane abitudini, come alzarsi presto, mangiare sano, fare attività fisica, tutte cose utili che apportano salute (quindi più che ragionevoli), ma dover imporre a se stessi e ai partners un cambiamento dettato non dalla propria volontà e dai propri gusti personali, bensì dalla tv, io proprio non lo capisco.

    Non mi dilungo circa l’aspetto igienico/pratico della barba, perché ovviamente va lavata e asciugata, specialmente dopo mangiato, quando si ha il raffreddore, quando in estate si suda…

    Aggiungo una cosa a cui nessuno ha pensato: quando si dice che non è giusto che le donne islamiche debbano tenere il viso coperto, domandiamoci quanta differenza ci sia con gli uomini barbuti, in fondo si ottiene quasi lo stesso risultato: la metà inferiore del volto è occultata o comunque molto poco visibile.

    In ogni caso, è doveroso distinguere la tradizione (in questo caso religiosa) dalla moda, perché la prima è radicata nel tempo e ha le sue ragioni d’essere, mentre la moda è fugace e non ha molto senso, è un vezzo che in tanti casi neanche abbellisce le persone, eppure ci si lascia coinvolgere come ragazzini, spesso anche quando si sono superati gli “anta”.

    CONCLUSIONI: prima di fare un cambiamento, una scelta, assicuratevi di riflettere, assicuratevi che la scelta sia davvero dettata dalla propria volontà, da un proprio sentimento, da una “vocazione”. Chi tira le fila dell’umanità (siamo burattini nelle loro mani) sa abilmente utilizzare efficacissime tecniche di manipolazione mentale. Cosa dovremmo fare? Continuare ad obbedire come cagnolini fedeli, anzi, come robots, o riprenderci la nostra volontà e individualità? È l’individualità delle persone la cosa che più conta per progredire: se tutti la pensassimo esattamente allo stesso modo, non ci sarebbe progresso.

    Pensateci…

    Va molto di moda anche la meditazione: bene, provate a meditare su quanto ho scritto.

    Edited by & . - 6/2/2022, 10:20
     
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    Prima di leggere ti dico da subito che non puoi usare il colori perché vietato dal regolamento, al massimo puoi utilizzare il grigio.
     
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    Non ho letto tutto ma mi sembri gelosa di chi riesce a farsi crescere una barba, correggimi se sbaglio
     
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    La barba iniziò ad essere vista di mal occhio soprattutto con la tubercolosi di New York del 1900, e poi con la spagnola del 1918, perché si temeva che la barba potesse attirare i germi e tenerli intrappolati, diventando veicolo di contagio. Se a lungo l'abbiamo tenuta corta in Occidente è stato pure perché le competenze mediche erano molto inferiori a quelle odierne.


    CITAZIONE
    Con la barba si dimostrano sempre almeno 10 anni di più

    E questa è la ragione per cui me la sono lasciata crescere. Io ho 19 anni, ma senza barba me ne danno 16/17 (anche perché sono bassetto). In più, io ho anche la testa rotonda; avere un po' di barba (assieme ad un po' di capelli, ricci nel mio caso) mi aiuta ad avere un viso più ovale e quindi ad essere esteticamente più gradevole.


    CITAZIONE
    CONCLUSIONI: prima di fare un cambiamento, una scelta, assicuratevi di riflettere, assicuratevi che la scelta sia davvero dettata dalla propria volontà, da un proprio sentimento, da una “vocazione”. Chi tira le fila dell’umanità (siamo burattini nelle loro mani) sa abilmente utilizzare efficacissime tecniche di manipolazione mentale. Cosa dovremmo fare? Continuare ad obbedire come cagnolini fedeli, anzi, come robots, o riprenderci la nostra volontà e individualità? È l’individualità delle persone la cosa che più conta per progredire: se tutti la pensassimo esattamente allo stesso modo, non ci sarebbe progresso.

    Tutti i rapporti sociali si reggono sulle maschere e sull'apparenza, che condizionano il modo in cui veniamo percepiti. Pirandello docet. Sta all'individuo cercare di opporsi quando le convenzioni sociali non gli si addicono troppo (a me non piacciono proprio i risvoltini o le collane d'oro e infatti non li metto), e ai gruppi politici organizzati, se le convenzioni sociali finiscono per essere oppressive e per limitare la propria libertà di essere, però in casi come questi non ci si può fare granché.
     
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    Ho gli stessi problemi con la barba, purtroppo a me non cresce molto folta, con la barba mi danno qualche anno in più, ne ho 27 ma senza me ne danno 17/18 o anche 20. Sono anche io riccio e col viso tondo. Ti capisco.
     
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