The Rabid Wolverine
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Qualche anno fa acquistai RPG Maker VX, una sorta di software per lo sviluppo di videogiochi specializzato in... beh, RPG. Non ero un adolescente, avrò avuto si e no 10 o 11 anni, perciò non avevo idea di cosa mi aspettasse. Pensai di poter comprare il software e iniziare a creare giochi come Chrono Trigger o Final Fantasy. Spesi moltissime ore della mia infanzia su quei titoli, così quando divenni più grande realizzai che sarebbe stato molto figo progettare giochi del genere e crearli da me. Così, dopo aver truffato mio fratello un paio di volte e aver pulito i piatti per qualche mese, ebbi abbastanza soldi per permettermi di acquistare il software di base e alcuni dlc tematici, come i pacchetti per i tile dei castelli o quelli per l'aggiunta di nuovi mostri. All'epoca ero veramente entusiasta.
Non so cosa mi stessi aspettando quando aprì il programma. L'interfaccia mi sembrava così ingombra ed estranea a ciò che mi aspettavo di vedere. Credo mi aspettassi che di lì a poco sarebbero usciti dei box di testo per chiedermi che tipo di gioco volessi, chi era il protagonista, l'antagonista, e dopodiché il gioco si sarebbe generato. Ero alquanto stupito di vedere cosa quel software contenesse in realtà. Ancora oggi non so usarlo, ma non a causa della mia giovane inesperienza quanto più delle mie abitudini sempre più pigre.
Perciò, inutile dire che all'epoca non sapessi cosa fare. Pasticciai un po' con la mappa, con i tile e con i personaggi e creai gli sprite dei miei personaggi su Paint.exe, importandoli poi in qualche modo nel gioco. Avevano un aspetto orribile ma diamine, erano le mie creazioni, e ne andavo fiero.
Passarono i mesi e il mio interesse nel creare dei Fantasy RPG crebbe fino a quasi diventare febbrile. Guardai tutorial e robe varie su YouTube per capire come funzionava lo scripting, ma ancora non sapevo come applicarlo. Avessi potuto seguire un corso o qualcosa del genere, avrei imparato meglio, ma a quel tempo ero solo un bambino spaventato. Ricordo che creai un gioco chiamato "CASTL FALL", che presentava sia un errore di battitura che una mia pessima scelta di design nel rendere la "E" invisibile. Era un RPG abbastanza generico, dove sei un cavaliere e devi salvare una principessa. Tutto qui.
Lo finì, era abbastanza mediocre, e lo caricai su una chiavetta. Passai il gioco ai miei amici a scuola e tutti loro finsero di essere stupiti da quanto esso fosse fatto bene. Venni elevato a uno stato quasi divino nel mio gruppo di amici poiché io ero l’unico che aveva creato un gioco, perciò ero l’autorità. Non importava quanto fosse terribile, tutto ciò che contava era che avevo fatto qualcosa che li aveva colpiti. Purtroppo, tutte le cose belle finiscono, prima o poi.
Sfogliando alcuni siti discutibili, come di consueto per i ragazzi che entrano nella pubertà, il mio computer prese un virus abbastanza potente. Questo implicò la cancellazione o il danneggiamento di tutti i file presenti sul mio computer e l’ira dei miei genitori, dai quali presi anche sonori schiaffi. La mia chiavetta contenente CASTL FALL era collegata al computer al momento dell’incidente, perciò persi il mio gioco davanti ai miei occhi. Non ricordo molto vividamente quel giorno; ricordo che piansi molto, non per gli schiaffi o la delusione dei miei genitori, ma perché avevo perduto il mio gioco. Tenni la chiavetta con me come ricordo, nel caso un giorno l’avessi inserita e magicamente avesse ricominciato a funzionare. Non è mai successo.
Gli anni passarono e ora come ora ho quasi finito il liceo. Attualmente sono all’ultimo anno e sono in pausa invernale, come credo anche voi. Stavo pulendo la mia stanza prima di uscire con degli amici e, mentre pulivo, ritrovai la stessa chiavetta che conteneva CASTL FALL. Era una piccola chiavetta gialla a forma di quadrato. Non era niente di incredibile, perciò all’inizio non la riconobbi, pensai infatti fosse una chiavetta che usavo per svolgere i compiti di scuola. Avevo ancora un paio d’ore di tempo prima di dover completare la pulizia della mia stanza, perciò decisi di controllare cosa c’era all’interno della chiavetta. Alla fine è sempre divertente riguardare vecchi documenti Word e PowerPoint.
Finii di pulire la mia stanza e collegai la chiavetta al mio notebook senza pensarci due volte. Il mio computer, stranamente, ci mise molto a leggere questa chiavetta. Solitamente quando si inserisce una chiavetta, essa viene letta in meno di un secondo. Questa invece ce ne mise diversi prima di partire. Con mia sorpresa, non c’erano compiti scolastici in quella chiavetta, ma solo una cartella chiamata CASTL FALL. Immediatamente, quella chiavetta accese un ricordo dentro di me. Strappai subito fuori la chiavetta dal mio notebook per paura di infettarlo ed eseguì una scansione su di esso. Il dispositivo era pulito, perciò la chiavetta non era infetta come sospettavo all’inizio. Decisi di caricarla su una macchina virtuale. La prudenza non è mai troppa.
Circa mezz’ora dopo, mi sedetti di nuovo al portatile, accesi la macchina virtuale e aprii la cartella CASTL FALL. C’erano alcune altre cartelle all’interno, come “Grafica”, “Suoni”, “Data” e roba da videogioco generico come quella. Era presente un file .exe all’interno della cartella di base. Sentii un misto di nostalgia e paura attraversare il mio corpo. Volevo giocare al mio vecchio gioco per vedere cosa avevo fatto, nonostante probabilmente fosse ridicolo, ma temevo anche di vedere cosa sarebbe diventato nel caso in cui il virus lo avesse alterato… in modo negativo. Diedi un’occhiata all’orologio e vidi che avevo ancora due ore prima di uscire. Spensi le luci nella mia stanza, mi sedetti sulla mia sedia, collegai le cuffie e aprii il file.
Un’altissima musichetta allegra irruppe nelle mie cuffie e mi fece saltare dalla sedia. La schermata del titolo apparve insieme alla foto scattata con la fotocamera di un castello mal disegnato con anche la data e l’ora sulla destra. Mi ricordai di averlo disegnato io stesso e di aver chiesto a mia madre di scattare la foto, e lei accettò a malincuore. Abbassai il volume prima che mi esplodessero le orecchie e premetti NUOVO GIOCO.
La musica si interruppe tanto bruscamente come quando era partita. Non si sentiva più alcun suono, se non il ronzio del mio computer e il mio respiro, ancora turbato per lo spavento preso a causa della musica. Il gioco mostrò un'inquadratura di un uomo, il personaggio principale, in piedi su una collinetta sulla spiaggia. C'era acqua tutto intorno a lui, ma gli angoli a destra e in alto a destra erano da me percorribili a piedi. Il resto dello schermo era oscurato da tile d'acqua agitata come in una tempesta. C'erano alcuni pixel morti qua e là, senza dubbio un sottoprodotto dell'infezione, e alcuni tile non si trovavano dove avrebbero dovuto. Per esempio, un tile di un pezzo di tronco d'albero era stato messo sopra l'acqua, fluttuandoci sopra in modo ambiguo.
C'era un cartello sul terreno, così decisi di camminare fino ad esso per vedere cosa avrebbe detto. Non ero del tutto preparato a ciò che successe quando ci cliccai sopra...
La scritta "È UNA BELLA GIORNATA FUOOOOOOOOOOOOOOOOOO" comparve nel box di testo, e il volto del protagonista divenne visibile. Qualcosa non andava. Probabilmente l'infezione causò la corruzione del testo e del volto del personaggio. Non ricordo molto di ciò che inserii nel gioco circa cinque anni fa, perciò il testo originale è andato perduto. Tutto ciò che ho come traccia per ricordare è questa rappresentazione distorta. Mi diressi verso la parte superiore dello schermo.
Mi ritrovai in una valle, con altri cartelli lungo il percorso. Immagino che il me bambino pensasse che l'unico modo realistico per inserire dei dialoghi nel gioco fosse tramite cartelli. Li lessi tutti e ottenni pressappoco gli stessi risultati. "SICURAMENTE IL RE È H425FD5F%," "TEMPOTEMPOTEMPOTEMPOTEMPO" e "13o5PD05" furono alcune delle risposte che ottenni cliccando sui cartelli. Niente di così utile. Continuai a percorrere la valle, ritrovandomi in un piccolo avamposto e poi in un vicolo cieco. C'era un uomo anziano bloccato in un punto dell'avamposto, e una piccola baracca. Non potevo raggiungere la baracca, e parlare con l'uomo non servì a nulla. Questa infezione aveva corrotto il mio gioco molto più di quanto immaginassi inizialmente. Non ebbi altra scelta se non tornare alla collinetta e andare verso destra.
Quando andai verso destra scoprii che il sentiero portava a due percorsi separati. Uno portava a una montagna e l'altro a un castello. Mi ricordai di aver programmato il gioco in modo tale da far andare il giocatore prima al castello e poi alla montagna, che lo volesse o no, ed è qui che il virus si manifestò.
Mentre camminavo, a volte il mio personaggio scompariva e altre volte le sue parti del corpo mancavano dal suo sprite. Dopo un ulteriore controllo, notai che le parti mancanti dello sprite comparivano in altri punti dello schermo, ad esempio agli angoli. Insieme al mio personaggio che già presentava degli spasmi, a volte anche lo schermo sfarfallava. Spesso succedeva in modo a malapena evidente, altre volte invece dovevo aumentare la luminosità del mio computer. Anche il terreno e la mappa si alterarono in modo analogo. Il mio personaggio doveva essere un dio, poiché mi ritrovai a camminare in mezzo a muri e alberi con facilità.
Arrivai al castello (metà di esso stava uscendo fuori dalla mappa, mentre l'altra metà era davanti a me) e ci entrai. Vidi che era presente un lungo corridoio che portava al re, con due porte, una a sinistra e una a destra. Quando provai ad andare verso le porte, spuntò un box di testo che diceva: "RUN:SCRIPT'50ITEMPARARMETER:DOOR." Credo che lo script non si avviasse, poiché indipendentemente da quante volte premessi sulle porte, non riuscii ad oltrepassarle. Perciò decisi di andare dal re.
Parlai con il re e ottenni le solite frasi senza senso, come in ogni altro caso. Potrei citare alcune frasi di senso compiuto come "MIA FIGLIA È SCOMPARSA" o "L'ORO QUI È ABBONDANTE!!" ma non riuscivo comunque a capire cosa stesse succedendo. Dopo aver parlato col re, venni teletrasportato di nuovo al bivio, ma ora potevo andare verso la montagna. Cercare di scendere lungo il percorso che portava al castello provocava un crash della macchina virtuale. Fino a quel momento, inoltre, non ci fu alcun suono. Niente musica, niente effetti, niente bip, niente. Silenzio assoluto.
Andare verso la montagna mi trasportò inspiegabilmente in un dungeon. Uso questa parola in modo figurato poiché il me di 10 anni non sapeva come progettare nulla. Era una grande area con rocce laviche come pavimento e qualche lago di lava quà e là. Lo schermo sfarfallava sempre di più, e i nomi delle aree non erano più nomi. Per esempio, raggiunsi una sezione del dungeon chiamata "135#@5 636&7GG073e." Alcuni fantasmi apparvero in fila, e il dungeon iniziò a deteriorarsi. Lo sfarfallio iniziò a darmi mal di testa...
Alla fine raggiunsi una parte del livello chiamata "IL CUORE EL CURIT", la quale presentava una serie di fantasmi in fondo allo schermo, un lago di lava e un baule. Quando aprii il baule, lo schermo sfarfallò ancora, dividendosi in due tonalità diverse. Il mio computer iniziò a sforzarsi, tanto che potevo sentire il forte rumore delle ventole che ruotavano. Che cosa diavolo stava succedendo?
Dal baule ottenni un oggetto chiamato "IL CUORE DELL'OSCURITÀ". Per quanto ne so, poteva essere qualunque cosa, poiché lo schermo si deformava così tanto che riuscivo a malapena a capire cosa stesse succedendo. Ancora non c'erano suoni. Mi appoggiai alla mia sedia per concentrarmi di più, poiché lo sfarfallio era sempre più intenso. Se c'è una cosa che avrei fatto prima di uscire, sarebbe st
Mi svegliai qualche ora dopo al suono della vibrazione del mio telefono. Avevo ricevuto una marea di messaggi da parte dei miei amici arrabbiati con me, i quali si lamentarono che gli avessi dato buca e che fossi un coglione. Il tutto però non era al primo posto nella mia lista di priorità; prima di tutto dovevo riacquistare familiarità con la realtà. Ragionai un po' prima di realizzare che mi ero addormentato mentre giocavo al computer. Mi voltai per guardare lo schermo del mio computer portatile e lo vidi sfarfallare e ronzare. Era un ronzio calmo ma aspro che proveniva dagli altoparlanti. Sentivo come se il mio cervello stesse cercando di uscire fuori dal mio cranio...Temevo che la mia testa si spaccasse a metà, faceva molto male.
Sullo schermo c'era una singola immagine del mio personaggio che parlava con una...persona. Non appena raggiunsi il mio computer, lo schermo tornò normale, nonostante il ronzio fosse ancora presente. Lo sfarfallio era quasi impercettibile. C'era un box di testo sullo schermo che recitava "MI HAI SALVATA. OTTIMO LAVORO..." Suppongo che alla fine la principessa fosse stata salvata. Ma come diavolo ero arrivato alla principessa? Non ero svenuto? La prima cosa che feci fu spegnere la macchina virtuale, poi spensi il computer, per poi spalmarmi del paracetamolo nel bagno. La testa mi batteva forte.
In quel momento erano le 11:47 di sera. Non mi sentivo assonnato, la testa mi faceva troppo male. Staccai la chiavetta dal computer e la lanciai verso il muro con tutte le mie forze. Non contento, la calpestai più volte col tacco della scarpa, lasciando solo qualche scheggia di silicio sparsa sul pavimento. Con il forte ronzio degli altoparlanti ancora impresso nelle mie orecchie, guardai fuori dalla finestra per un po'. Era come se i miei occhi vedessero il mondo a puntini, come dopo aver visto la proiezione di un film in 3D. Inutile dire che persi la voglia di creare videogiochi.
Edited by Triaf - 4/3/2021, 16:41
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