Il Folle Gassatore di Mattoon

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    Una piccola comunità viene terrorizzata da inquietanti avvenimenti.



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    Foto di Mattoon, Illinois, circa 1944


    La mattina del 31 agosto 1944, Urban Raef si svegliò nella sua casa a Granton Avenue, Mattoon, una piccola cittadina dell’Illinois. Notò subito che qualcosa non andava: un forte odore dolciastro aleggiava nella camera matrimoniale e l’uomo cominciò a sentire intense fitte di nausea, debolezza e violenti attacchi di vomito. La moglie di Urban si svegliò allarmata dalla condizione del marito; pensò subito ad un’intossicazione da gas, probabilmente dovuta ad un malfunzionamento della fiamma pilota del fornello in cucina. Quando cercò di alzarsi per controllare, si rese conto di non essere più in grado di muovere le gambe. Spaventata, la donna chiamò i soccorsi.

    La sera stessa venne segnalato un incidente simile in una casa poco lontana: una giovane madre venne svegliata dalla tosse della figlia. La piccola sembrava essere era paralizzata dalla vita in giù, non poteva alzarsi dal letto.

    Un terzo incidente avvenne la notte seguente in un’abitazione su Marshall Avenue, intorno alle 11:00 di sera:
    Aline Kearney e sua figlia di tre anni si stavano preparando per andare a letto. Le due sentirono un odore dolciastro e nauseabondo nella camera, ma Mrs Kearney lo ignorò, pensando che provenisse dai fiori fuori alla finestra aperta. Quando l’odore si fece più intenso, Mrs Kearney notò che stava perdendo sensibilità alle gambe. In preda al panico chiamò in aiuto la sorella, che in quel momento si trovava in salotto.

    Entrando nella camera anche Mrs Ready (la sorella della vittima) notò lo strano odore proveniente dalla finestra e corse a chiamare aiuto.
    Le forze dell’ordine arrivarono poco dopo, ma nelle investigazioni successive non riuscirono a trovare nulla fuori dall’ordinario.

    Bert Kearney, il marito della vittima, tornò a casa verso mezzanotte e mezza, subito dopo esser stato informato dell’incidente. Secondo la testimonianza di Kearney, quando arrivò a casa, vide una persona fuori la finestra e cercò di inseguirla. Descrisse lo sconosciuto come alto, vestito di nero e con un berretto calato sul volto.

    Mrs. Kearney rimase paralizzata per circa mezz’ora, ma la figlia, che dormiva nella stanza con lei, rimase sotto l’effetto della sostanza per tutta la notte.
    Il giorno dopo, nonostante si fossero riprese entrambe quasi del tutto, Mrs. Kearney dichiarò ai giornalisti che sentiva ancora gola e bocca riarse, e le labbra bruciare per effetto del gas sconosciuto usato dal malintenzionato.

    A questo punto il giornale locale cominciò ad interessarsi agli eventi; il 2 settembre 1944 l’incidente nella casa dei Kearney venne riportato in prima pagina sul Mattoon Journal Gazette. Sul titolo si leggeva: “Malintenzionato con gas anestetico a piede libero”, e sotto: “Mrs. Kearney e figlia le prime vittime.”

    Nonostante la scarsità di prove trovate dalle investigazioni della polizia, il giornale diffuse la teoria che un malvivente stava cercando di intossicare le persone con del gas per poi svaligiare le loro case.
    Secondo i rapporti dell’epoca, il Mattoon Journal Gazette arrivò ad avere il 97% di abbonati nella piccola cittadina. La sera dopo, praticamente tutti in città erano al corrente della storia della famiglia Kearney.

    mad-gasser_articolo_giornale
    Articolo dell'epoca riguardante il Gassatore.



    Gli attacchi del “Folle Gassatore di Matton” non si fermarono qui; la notte del 5 settembre, pochi giorni dopo l’aggressione ai Kearney, Carl e Beula Corders stavano tornando a casa, quando notarono un pezzo di stoffa bianca sul loro portico, vicino alla porta di ingresso.

    Beula lo raccolse e lo annusò. Subito dopo aver inalato sentì un forte malessere; il volto le si gonfiò, avvertì un intenso bruciore alla gola e alla bocca e vomitò. Similmente alle altre vittime, raccontò di essersi sentita indebolita e di aver perso parzialmente la sensibilità alle gambe.

    Successivamente le autorità analizzarono il fazzoletto, ma non trovarono tracce di sostanze chimiche che avrebbero potuto causare tali sintomi alla donna.
    Nelle ricerche intorno all’abitazione vennero rinvenuti un tubetto di rossetto quasi vuoto e una chiave universale (chiave priva di incisioni usata per forzare serrature), elemento che potrebbe confermare la teoria di un tentativo di furto.
    Oltre a questi non vennero trovati altri indizi.

    Un’altra aggressione venne denunciata quella stessa notte da Mrs. Leonard Burrel, residente a North 13th Street. Secondo la donna, un estraneo entrò dalla finestra di camera sua nel tentativo di asfissiarla con del gas.

    Nei giorni successivi gli avvistamenti cominciarono ad aumentare: molti cittadini sostennero di aver visto un uomo sconosciuto, vestito di nero e dalla corporatura sottile, aggirarsi nelle zone residenziali, spesso munito di una pompetta da insetticida, usata presumibilmente per spruzzare il gas sulle vittime ignare.
    Vennero ritrovate molte tracce lasciate dal misterioso criminale, sopratutto impronte sotto le finestre e zanzariere recise.

    La cittadina era in preda al panico.

    Nuovi presunti attacchi venivano segnalati tutti i giorni alle forze dell’ordine e l’FBI cominciò ad interessarsi al caso.
    I cittadini, spaventati, cominciarono ad organizzare ronde di quartiere per dare la caccia al “Folle Gassatore di Mattoon”.
    Per tentare di arginare l’ondata di panico, il comandante della polizia locale C.E. Cole, fu costretto a rilasciare una dichiarazione ufficiale dove chiese ai cittadini di evitare di aggirarsi per le aree residenziali, ordinò di sciogliere le ronde e di esercitare moderazione nel trasporto e uso di armi da fuoco.

    mad-gasser-attack-locations
    Mappa della cittadina con i luoghi delle segnalazioni


    Arrivati al 12 settembre la polizia aveva ormai ricevuto così tante false segnalazioni, principalmente da cittadini che sostenevano di aver visto il Gassatore o di aver sentito l’odore del gas, che furono costretti a diminuire la priorità delle chiamate riguardanti il misterioso criminale.
    Seguì una dichiarazione ufficiale in cui si spiegava che: “gli incidenti sono stati probabilmente il risultato di eventi esacerbati dal panico della popolazione, e un segno dell’ansia provata dalle donne per via dell’assenza degli uomini in servizio militare.”

    Le chiamate riguardanti il Gassatore diminuirono di colpo; uno degli ultimi avvistamenti interessanti fu quello di Bertha Burch il 13 settembre, che descrisse la sospettata come una donna vestita con abiti maschili.

    Gli attacchi cessarono definitivamente e il Gassatore folle di Mattoon svanì dalle cronache della città, lasciandosi dietro solo mistero e almeno venticinque vittime spaventate.




    Diverse ipotesi vennero elaborate per dare una spiegazione agli eventi di Mattoon:

    Il comandante della Polizia C.E. Cole ipotizzò che non vi fu alcun attacco chimico, e che i malori delle vittime fossero una conseguenza delle emissioni e dei fumi delle fabbriche vicine alla cittadina.

    Non la pensava così la Atlas-Imperial, una delle principali fabbriche della zona, che ammise sì di possedere e di impiegare nel processo produttivo sostanze in grado di provocare sintomi simili a quelli delle vittime del Gassatore, ma non in quantità tali da giustificare un così alto numero di casi e, sopratutto, anche se vi fosse stata una fuga di sostanze chimiche nell’ambiente, i primi a riportare i sintomi sarebbero dovuti essere gli operai, cosa che non accadde.

    Una altra teoria è quella del Commissario della Salute Pubblica locale, Thomas V. Wright, esposta in un suo comunicato:

    “Non c’è alcun dubbio che un lunatico armato di gas esista e che abbia eseguito una serie di attacchi. Ma molti degli assalti denunciati non sono altro che isteria. La paura dell’uomo del gas è totalmente fuori proporzione rispetto alla minaccia della sostanza relativamente innocua che egli spruzza. La città intera è malata di isteria.”

    Quindi un caso di isteria collettiva, sicuramente dovuta a un criminale a piede libero ma esagerata dalle paure dei cittadini e dagli articoli della stampa locale che riportarono le vicende, molto spesso in maniera allarmistica.

    C’è una notizia molto più recente che sembrerebbe quasi confermare la teoria di Wright.

    All’inizio del 2020 anche lo Zambia, uno stato dell’Africa centro-meridionale, è stato vittima di misteriosi attacchi di presunti criminali armati di gas, e si potrebbe dire che le somiglianze con il caso di Mattoon siano molte, anche se in questo caso gli eventi non si limitano ad una cittadina e le conseguenze sono state ben più gravi.

    Dopo le prime segnalazioni degli attacchi in tutto il paese si è scatenato il panico, portando anche a linciaggi pubblici dei presunti colpevoli, proteste, esecuzioni e arresti sommari da parte della polizia.

    Anche in questo caso non si è riuscito a trovare dei veri e propri colpevoli, le sostanze chimiche utilizzate non sono state individuate e nemmeno le motivazioni degli attacchi.
    Alcuni esponenti politici di rilievo hanno espresso dubbi sulla presenza di un gruppo di terroristi organizzati in grado di causare attacchi su così larga scala, e hanno invece indicato le tensioni sociali e l’economia disastrata del paese come principali cause dell’impressionante ondata di panico.

    L’isteria collettiva è infatti un fenomeno relativamente comune durante periodi in cui la popolazione è sottoposta a forte stress, e bisogna considerare che il 1944 fu un anno a dir poco intenso per tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale era in pieno svolgimento e per quanto il conflitto fosse lontano anche il popolo Statunitense ne subì le conseguenze.

    Eppure, nonostante le numerose teorie, la vera identità del Gassatore di Mattoon è ancora oggi un mistero, probabilmente destinato a rimanere tale.
    A noi è arrivata solo una storia inquietante da raccontare, che forse è così tanto disturbante perché legata a una di quelle paure che in fondo condividiamo un po' tutti: essere aggrediti durante il sonno in casa propria, il luogo dove di solito ci sentiamo più al sicuro e ci permettiamo di essere più vulnerabili.

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    Fonti:

    Wikipedia - Mad Gasser of Mattoon.

    Historic Mysteries - "The Mad Gasser of Mattoon, Illinois." , da cui ho preso anche le immagini.

    History of Yesterday - "The Mad Gasser of Mattoon - 1944" .

    "La tragica storia dei gassatori dello Zambia".

    NOTA: mi sono trovato in difficoltà nel tradurre il termine "gasser" dato che mi pare non ci sia una traduzione precisa in italiano, avevo pensato di lasciarlo in inglese ma mi suonava male. Alla fine, ispirato anche dall'ultimo articolo che ho linkato nelle fonti, ho optato per "Gassatore", anche se non esiste; quindi se vi suona strana è normale. Se trovate un termine migliore sarò felice di usarlo lol.


    Edited by Er Mortadella - 17/2/2021, 17:20
     
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    A parte il dettaglio di mettere le fonti sotto spoiler, non ho visto nulla da correggere

    Wow, che storia assurda!
    Sono indecisa sulla sezione, sai? Perché per quanto dal titolo e dalla situazione possa essere Real Creeps, non hanno mai trovato un colpevole (Se ce n'era davvero uno) quindi può essere Weird Tales.

    Mi ricorda
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    Edited by DamaXion - 27/1/2021, 14:30
     
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    Dico anche io WT. Non è tanto il fatto che non sia stato trovato il colpevole a non renderla smistabile in RC (neanche Zodiac Killer è mai stato scoperto per dire), ma più perché, a conti fatti, non è morto nessuno. È stato più un caso diffuso di isteria se ci pensate.

    Edited by & . - 17/2/2021, 16:55
     
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    Corretto! ^_^
     
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