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Aprii lentamente gli occhi e mi misi a guardare le particelle di polvere che galleggiavano in aria, illuminate dagli intensi raggi solari che filtravano dalle mie tapparelle. Mi girai, distendendomi sulla schiena e notai ancora una volta le impronte di piedi sul mio soffitto.
Come carbone su un lenzuolo bianco. Sembrava che qualcuno avesse calpestato della fuliggine a piedi nudi e poi avesse camminato sul mio soffitto.
Le impronte sembravano appartenere a un adulto. Creavano una pista lungo tutto il mio soffitto per poi svanire completamente in un punto senza lasciare alcuna spiegazione su come fossero state fatte.
Ricordo vividamente la prima mattina che le vidi. Mi sentii un vuoto nel petto mentre un forte senso di disagio mi risaliva nelle vene lasciandomi la gola secca. Trangugiai il bicchiere di acqua che tenevo sul comodino.
Non riuscii a dormire nella mia camera per le notti successive.
Apparirono tutti i giorni finché non mi abituai alla loro presenza. Il fenomeno ora era solo un altro pensiero represso in fondo alla mia mente durante la giornata. Il terrore fresco del primo giorno era diminuito fino a diventare un pensiero fastidioso. Accettai le impronte come parte della mia giornata e non diedi loro troppo peso fino alla notte scorsa, quando potei finalmente vedere cosa lasciava queste impronte.
Quella notte andai a letto come tutte le volte, non prestando molta attenzione alle impronte. Dopo aver passato dieci minuti a rigirarmi nelle coperte, riuscii finalmente a cadere in un profondo sonno. Ad un certo punto della notte fui però svegliato da una fastidiosa sensazione di prurito sulla mia faccia. In quel momento ero ancora mezzo addormentato e non riuscii a capire cosa stava succedendo. Sollevai la mia mano per cercare di grattarmi la faccia e sentii qualcosa, simile a ciocche di capelli, che mi sfiorava la punta delle dita.
Un forte istinto primordiale mi prese e afferrai velocemente i capelli con tutte e due le mani. Feci l’errore di sollevare le palpebre per cercare di vedere qualcosa e tutti i capelli mi finirono negli occhi. Un rumore simile a un gemito mi fermò all’improvviso e mi gelò il sangue nelle vene. Mi immobilizzai e tesi le orecchie per sentire qualsiasi altro suono che non fosse il mio cuore che batteva all’impazzata.
I capelli scivolarono via dalla mia faccia mentre sentivo dei passi pesanti sul soffitto. Feci due più due e realizzai cosa stesse succedendo. Con una mano tremante trovai e accesi la lampada da comodino per illuminare la stanza e vedere meglio la nera figura che stava sul mio soffitto.
Quando la luce illuminò la stanza, i brividi mi percorsero la schiena.
C’era una donna (o almeno assomigliava a una donna, anche se dubito che quella cosa fosse umana) in piedi sottosopra sul mio soffitto.
Il volto era privo di lineamenti tranne che per due grandi occhi neri che mi ricordavano gli occhi di un volatile.
Erano vuoti e privi di vita, come le biglie di vetro che mettono nei manichini, eppure mi guardavano dritto nell’anima.
Indossava una vestaglia bianca e sporca che sembrava sfidare la gravità.
Sembrava che qualcuno l’avesse girata sotto sopra, ma la gravità non avesse ancora avuto effetto. L’unica parte di lei che sembrava esserne affetta erano i suoi capelli, lunghi e ciondolanti dalla sua testa.
Appena quella cosa mi si avvicinò indietreggiai verso il muro. L’adrenalina mi scorreva nelle vene mentre il forte desiderio di allontanarmi da quella creatura mi esplose nelle viscere. La cosa gemette ancora e si avvicinò di nuovo.
È stato in quel momento che il mio animalesco istinto di sopravvivenza mi sovrastò e urlai.
La cosa, sorpresa dalla mia reazione, indietreggiò. Continuai a urlare e imprecare mentre lei indietreggiava e indietreggiava fino a che non si riprese dalla sorpresa e cercò ancora di chiudermi in un angolo, come un predatore che si prepara a intrappolare la sua preda.
Ma mentre indietreggiava sentii un forte scricchiolio, come un ramo spezzato, che mi fece rabbrividire. Un suono che scoprii più tardi essere quello della carne contro le pale di metallo smussate del mio ventilatore da soffitto.
La creatura lanciò un urlo acuto e penetrante prima di cadere dal soffitto. Guardai in alto e vidi che le sue gambe erano ancora attaccate, troncate di netto dalle lame del ventilatore.
La creatura si contorse agonizzante mentre fuggivo cercando di chiamare il 911 il più in fretta possibile.
Quando la polizia arrivò, solo le gambe della creatura erano rimaste attaccate al soffitto, il resto sembrava essere svanito nel nulla.
Il mio caso fu ovviamente assegnato ai piani alti e durante le settimane che seguirono molti tizi dall’aspetto losco visitarono casa mia, interrogandomi e setacciando la mia proprietà. Non ho scoperto molto sulla creatura, ma ho sentito dei tizi dei servizi speciali parlare di come quella cosa sembrasse essere priva di ossa e fosse fatta di carne molto più tenera di quella normale, per questo le pale del mio ventilatore erano riuscite a troncarla di netto.
Mi fecero firmare una lunga serie di contratti di non divulgazione e un altro paio di documenti che lessi appena. Era piuttosto ovvio che avrei dovuto firmare o sarei stato messo a tacere. Ti chiederai come mai stia raccontando qui questa storia nonostante tutti i guai che mi causerebbe.
Il fatto è che avrei mantenuto il segreto senza alcun ripensamento fino a stamattina.
Ma stamattina, quando mi sono svegliato, ho visto qualcosa sul soffitto che ha rievocato tutto il terrore che provai quella notte.
Impronte di mani.
Original: Every morning when I wake up, I see footsteps on my ceiling. Today I finally found out why
Written by: u/not_neccesarily on r/nosleep.
Edited by & . - 17/1/2021, 19:01. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEle particelle di polvere che galleggiavano in aria, illuminate
Metterei una virgola qui.CITAZIONEaffilati raggi
Credo che qui "sharp" significhi "intensi".CITAZIONEcamminato su della fuliggine a piedi nudi
Avrei reso "stepped" come "calpestato" (anche per evitare la ripetizione dopo).CITAZIONEButtai giù il bicchiere
Sarebbe meglio "trangugiai" o "bevvi".CITAZIONEera diminuita
diminuito*CITAZIONEun pensiero preoccupante
So che nel testo originale c'è scritto "worrying", ma così non mi suona bene. Avrei messo "un semplice pensiero fastidioso".CITAZIONEqueste impronte.
Manca il punto.CITAZIONEqualcosa che sembravano come delle ciocche di capelli sfiorarmi la punta delle dita
qualcosa, simile a ciocche di capelli, che mi sfiorava *CITAZIONEmio cuore battere all’impazzata
che batteva*CITAZIONErealizzai cosa stava succedendo
Credo che qui sia meglio il congiuntivo.CITAZIONEche per due grandi occhi neri che mi ricordavano gli occhi di un volatile.
Erano occhi vuoti
Anche nel testo originale c'è la ripetizione di "eyes", però non mi convince granché.CITAZIONEsotto sopra, ma laCITAZIONEQuando la polizia arrivò, solo le gambe
Metterei una virgola.CITAZIONEle pale del mio ventilatore sono riuscite
Prima c'è il passato remoto, quindi userei l'imperfetto.CITAZIONEche rievocò tutto
che ha rievocato*CITAZIONEsarei stato “silenziato”
A mio avviso suonerebbe meglio "messo a tacere".
Ho reputato la storia in sé per sé abbastanza banalotta, e non tanto diversa da altri racconti del genere che ho letto in passato su No Sleep e su altri siti. Il finale però non mi è dispiaciuto, e ci si può fantasticare sopra in quantità discreta. Magari la creatura è capace di rigenerare gli arti perduti, stile namecciani? Oppure esistono altri mostri del genere?
In ogni caso, mi mantengo neutrale tra Cestino e Horror Stories. C'è un colpo di scena finale (il ritorno della creatura, che diciamo che salva la storia), ma non si tratta di un vero e proprio mindfuck o di un ribaltamento totale di quanto letto in precedenza. In caso di pareggio, comunque, consideratelo più propenso per HS.
Edited by & . - 17/1/2021, 19:01. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEle pale del mio ventilatore sono riuscite
Prima c'è il passato remoto, quindi userei l'imperfetto.
Ho capito tutte le correzioni tranne questa, scusami, sono molto arrugginito.
Comunque sì ti do ragione, non è niente di speciale, ma mi diverte il fatto che il mostro, rimasto senza gambe per l'incidente col ventilatore, ritorna a cacciarlo trascinandosi sulle mani, e lasciando quindi le manate sul soffitto. Più che altro mi è piaciuta immaginarmi la reazione del protagonista ahah. Forse il finale è l'unica parte che si salva un po'.. -
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Il finale è effettivamente carino, è il resto che è un po' meh. però dai, penso che si salvi, per me è CP . -
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Devo essere sincera neanche a me ha colpito troppo, non è malvagia la storia per com'è descritta, ma la trama è un po' banale.
Boh, non la cestinerei, ma per un ciccinino. Vada per HS.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONELe impronte stesse sembravano
togli "stesse"CITAZIONEAd un
togli la D eufonicaCITAZIONEmi congelò il sangue
gelòCITAZIONEmalleabile di quella normale
malleabile significa che è in grado di piegarsi senza subire danni, non è questo il caso. Direi piuttosto "debole/tenera" o qualcosa del genere
Anche io penso non sia un granchè tranne l'ultima parola. Secondo me può andare in CP. -
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Corretto, grazie! . -
.CITAZIONENon riuscii a dormire nella camera per le notti successive.
*Nella mia camera
A me non è piaciutá granchè ma mi adeguo alla maggioranza e CP va bene, se la smistiamo.. -
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Ho corretto io dato che era una piccolezza. Si può segnare come pronta. . -
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Smisto in cp . -
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Mi piace, voto? 7/10 my compliment signor cibo. . -
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ci sono alcune ripetizioni di parole nella prima parte subito dopo la linea lunga come
Quella notte andai a letto come tutte le volte, non prestando molta attenzione alle impronte. Dopo aver passato dieci minuti a rigirarmi nelle coperte, riuscii finalmente a cadere in un profondo sonno. Ad un certo punto della notte fui però svegliato da una fastidiosa sensazione di prurito sulla mia faccia. In quel momento ero ancora mezzo addormentato e non riuscii a capire cosa stava succedendo. Sollevai la mia mano per cercare di grattarmi la faccia e sentii qualcosa, simile a ciocche di capelli, che mi sfiorava la punta delle dita.
almeno per me sembra una sorta di errore
per il resto l'ho trovato interessante.