Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )
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Shannon Wilfon & Michael Chekevdia
Shannon Wilfong e Michael Chekevdia erano una coppia che viveva nella Contea di Franklin, in Illinois. Sebbene i due avessero avuto molti problemi durante la loro relazione, decisero di darsi un’altra chance dopo la nascita del figlioletto Richard.
Qualche anno dopo decisero di divorziare a causa dei continui litigi, ma vollero mantenere un rapporto civile. Il tribunale decise che l’affido del piccolo fosse congiunto ma che avrebbe vissuto principalmente con la madre, visto che Michael faceva parte della Guardia Nazionale ed era stato assegnato per una missione oltre oceano. Ciò tuttavia non gli impedì di provare ad essere un buon padre per il figlio.
Tornato dalla missione, le cose iniziarono a complicarsi ulteriormente tra Shannon ed il suo ex compagno, poiché la donna iniziò a rifiutarsi di far incontrare padre e figlio, così Michael decise di portarla in tribunale, per costringerla a rispettare gli accordi presi in precedenza.
Quando venne emessa la data della sentenza, la donna non si presentò in tribunale e il giudice decise di affidare, temporaneamente, la custodia del bambino a Michael. Fu in quel momento che le cose si complicarono: Shannon e Richard svanirono nel nulla e nel novembre del 2007 vennero dichiarati scomparsi.
Richard Chekevdia
Michael era disperato e fece tutto ciò che era in suo potere per ritrovare il figlio e accertarsi che stesse bene. Ma per Michael le cose si complicarono ulteriormente quando la madre di Shannon, Diane Dobbs, accusò l’uomo di abusare del figlio. Queste accuse erano già emerse in precedenza, ma non era stata trovata alcuna prova sulla veridicità di questi abusi. Tuttavia, Diane continuò a dichiarare che Shannon aveva portato il figlio in un posto sicuro.
Diane fece di tutto per rovinare la reputazione di Michael, fino a quando l’uomo non venne a scoprire che la donna aveva perfino appeso molti poster nel vicinato in cui lui veniva descritto come un mostro.
Fortunatamente per Michael, le prove erano a suo favore quindi le accuse di Diane non lo intaccarono, ma il comportamento della donna venne ritenuto alquanto sospetto perciò la polizia ispezionò la casa di Diane per trovare tracce di Shannon e Richard, ma ciò si rilevò inutile.
Passarono due anni ma Michael era determinato a ritrovare il figlio e dichiarò che non si sarebbe fermato di fronte a nulla, mentre la polizia continuò le indagini.
Un giorno accadde qualcosa di inaspettato: la polizia ricevette una telefonata anonima nella quale qualcuno suggeriva di riesplorare la casa di Diane e di assicurarsi di cercare in ogni angolo.
Ritornati nella casa della donna, i poliziotti investigarono nuovamente fino a quando non decisero di spostare un armadio che era stato spinto contro una parete.
Diane Dobbs, madre di Shannon
Con enorme sorpresa, scoprirono un buco che portava ad una sorta di “piccola caverna” dentro la quale c’erano Richard e la madre Shannon, che stava cercando di nasconderlo. La polizia si affrettò a far uscire il piccolo da quella prigione e, appena il bimbo fu portato all’aperto, vedendo la sua reazione la polizia dichiarò: “Sembra che non abbia mai visto l’esterno prima d’ora… Ciò è veramente triste.”
Per due anni Diane aveva nascosto Shannon e il nipote dentro le mura di casa, costringendo il bambino a vivere isolato in un buco. Fortunatamente Richard godeva di buona salute.
Dopo due lunghi anni di agonia e disperazione, Michael poté riabbracciare il figlio.
Shannon Wilfong e sua madre Diane Dobbs vennero arrestate per rapimento di minore e favoreggiamento. Diane uscì su cauzione e cercò di convincere i media che Richard non era stato forzato e che, durante quei due anni, poteva uscire all’aria aperta. Ciò venne smentito dalle prove ritrovate delle autorità e dagli interrogatori fatti ai vicini, i quali dissero di non aver mai visto il bimbo uscire.
Nel 2011 Shannon venne dichiarata colpevole e dovette pagare una multa di 1500 dollari. Dopo la chiusura del caso Michael ottenne la custodia permanete di Richard e un anno dopo si ritirò dalla Guardia Nazionale.
Shannon e Diane in manette
Durante un’intervista a Diane Dobbs da parte di ABC News, la donna dichiarò che né lei né la figlia erano delle criminali, e che Shannon aveva fatto ciò che doveva fare.
Nonostante l’isolamento sociale a cui era stato sottoposto il piccolo Richard, questi riuscì a superare il trauma subito ed ancora oggi vive con il padre.
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