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Ok devo ancora guardare il video del signor Rick, ma intanto lo linko, chissà che qualcuno non lo veda... 
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Affascinante, grazie di avermi ricordato questo videogioco.
Ci sono tante cose che meriterebbero d'esser dette. E forse è per questo che è meglio limitarsi.
Una nota interessante su BB: nella versione giapponese, i punti intuizione si chiamano "satori". Satori in italiano è "illuminazione". Punti illuminazione quindi, e sappiamo che ha un significato molto diverso da "intuizione".
Ci sono altre cose molto interessanti da dire su come la filosofie qui descritte si relazionino o meno al nostro mondo, ma non ho idea di come possano essere prese qui su un forum.
Rimango dell'opinione che per quanto ci sforziamo a conoscere la realtà, rimaniamo comunque noi stessi i suoi creatori. Un potere di cui quasi nessuno è responsabile.. -
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Figurati, molto lieto.
Quello che mi ha colpito del video è che, finalmente, è stata messa in luce - per quanto concerne il motore narrativo del videogioco in questione - la lotta tra le due formulazioni del metodo conoscitivo... il ruolo e le potenzialità di un miserabile granello di coscienza (e autocoscienza) rispetto alla necessaria presenza di un Disegno inafferrabile, ai quali abbiamo dato molti attributi e nomi nel corso della nostra storia.
Ammetto che questo Forum non è il luogo perfetto né il più stimolante per parlare di filosofia, ma io lo farei più che volentieri, specialmente quando si sta parlando di uno dei miei giochi preferiti di sempre!
Trovo che intuizione ci possa ancora stare. I traduttori italiani avevano ripreso la traduzione dall'inglese, e la parola è Insight, composto da In, dentro, e Sight, vista. Vedere dentro.
In Italiano, dal latino, In - dentro, e Tueri, ossia vedere. Il significato è identico.
Ho notato che in molti linguaggi filosofici moderni, escludendo Kant, la parola intuizione si riferisce a un atto conoscitivo di natura genuina, immediata, non mediata da alcunché, quindi né dai sensi o da un costrutto logico.
Il campo della vista - e della luce (nel gioco, poi, si fa riferimento pressoché ossessivo agli occhi) e dell'immediatezza conoscitiva non può farci pensare che al bagliore della mente, un'illuminazione - la famosa lampadina che si accende.. -
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Per evitare di finire in un triangolo di koch (una figura geometrica che si moltiplica potenzialmente all'infinito restando rinchiusa in un cerchio che non cambia grandezza) usciamo dalla circonferenza.
Per quanto sia affascinante il modo in cui Cartesio, Nietzsche, Spinoza e infine Lovecraft affrontano l'approccio alla conoscenza... il trailer di Bloodborne si chiama "Face your fears" (Miyazaki?)
Il tema dello sconfiggere le proprie paure viene affrontato da diverse descrizioni di BB, oltre al fatto che il protagonista è l'unico ad elevarsi a grande essere, uccidendo la bestia. Un approccio molto diverso da Willem o Laurance, come se la vera maledizione stesse non nel sapere, quando nel non applicare ciò che si conosce.
Ammetto di non aver pensato all'insight da questo punto di vista. Interessante.
Dovessero uscirne altri di video, linkali perfavore
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Et voilà!. -
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Questo episodio mi ha lasciato piuttosto... attonito.
Molto più affascinante del precedente, stracolmo di voli pindarici.
Il complotto fa parte dell'essere umano: quando si ha in mano del potere dal potere si generano responsabilità, prendere decisioni in segreto ed eseguirle senza dare spiegazioni (o dandone una farlocca) è un modo di affrontare queste responsabilità. Con i suoi vantaggi ed i suoi difetti.
L'amore, come al solito, può essere la più nobile o la più terrificante motivazione dietro le azioni umane. C'è molto di Hidetaka Miyazaki nelle storie che voglio scrivere. Non conosco Hegel, da come è stato illustrato sembra il solito feticista del ragionamento razionale. E come per ogni feticista razionale, sembra sfuggente che ogni azione di ogni essere vivente ha come principio cardine le proprie emozioni. E questo è assoluto..
