Diane Downs

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    Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )

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    Diane Downs



    Elizabhet Diane Frederickson Downs, meglio conosciuta solo come Diane Downs, nacque a Phoenix, Arizona il 7 agosto del 1955. Nel 1973 sposò Steve Downs con il quale ebbe tre figli: Christie Ann, Cheryl Lynn e Stephen Daniel (detto Danny). Diane e Steve divorziarono nel 1980 e la donna un anno dopo trovò lavoro in un ufficio postale.

    La notte del 19 marzo del 1983 Diane si recò al McKenzie-Willamette Hospital con la macchina imbrattata di sangue, dentro la quale giacevano i tre figli (allora di otto, sette e tre anni) con gravi ferite da arma da fuoco. Mentre la vita di Christie e Danny era appesa ad un filo, la piccola Cheryl morì quando raggiunse l’ospedale. Anche la donna presentava una ferita all’avambraccio sinistro, sebbene fosse di minore entità rispetto a quella dei bambini.
    In seguito della sparatoria Christie perse molto sangue e ciò le causò un ictus che le causò gravi conseguenze, mentre il piccolo Danny rimase paralizzato dalla vita in giù. I due vennero tolti dalla custodia della madre e adottati dal capo procuratore Fred Hugi e sua moglie Joanne nel 1986.

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    (Partendo da sinistra: Diane, Danny, Christie, Cheryl)



    Quando la polizia arrivò Diane dichiarò che mentre tornava a casa dopo aver passato la serata da degli amici era stata fermata da uno sconosciuto a cui sembrava servisse aiuto, in una strada isolata vicino a Springfield; secondo la sua dichiarazione fu lui a sparare a lei e ai suoi figli nel tentativo di rubarle l’automobile, ma lei era riuscita a scappare e a raggiungere l’ospedale.
    Questa versione dei fatti suonò subito forzata alle forze dell’ordine vista la calma mostrata dalla donna, considerato anche il fatto che una delle sue figlie era appena morta e gli altri due lottavano per rimanere in vita.
    Inoltre, il fatto che la donna acconsentisse sempre più spesso a rilasciare dichiarazioni e a partecipare a programmi per raccontare la sua storia, insospettirono ancora di più gli inquirenti. I sospetti aumentarono quando le prove forensi non combaciarono con la storia raccontata da Diane: infatti non vennero rilevate tracce di sangue e/o di polvere da sparo sulla portiera e il sedile del conducente.

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    Diane durante l'interrogatorio



    A seguito della sparatoria le indagini si fecero sempre più intense, soprattutto per la ricerca dell’arma utilizzata (una calibro 22) e vennero a conoscenza del fatto la Diane era in possesso di una pistola che coincideva con le ferite riportate dai figli. Sebbene non fosse riuscita a trovare l’arma vera e propria, la polizia trovò in casa della donna dei bossoli di proiettile, in più dei testimoni affermano di aver visto l’auto di Diane viaggiare ad una velocità massima di 8/11 chilometri orari mentre raggiungeva l’ospedale, contraddicendo quanto dichiarato da Diane. Un’altra scoperta sconcertante trovata in casa Downs fu il diario della donna, nel quale vi era scritto che Diane si era innamorata di un suo collega, Robert Knickerbrocker, il quale però era sposato e non aveva alcuna intenzione né di lasciare la moglie né tantomeno diventare padre di tre bambini.
    Trovando il diario, la polizia trovò dunque anche il probabile movente che spinse Diane a sparare ai suoi tre figli.

    Il 28 febbraio del 1984 Diane Downs venne ufficialmente arrestata. Al processo la donna si presentò incinta del suo quarto figlio, lasciando sconcertata l’intera opinione pubblica; in uno show televisivo dichiarò che, sebbene sapesse che un altro figlio non poteva sostituire quelli che aveva perso, questa nuova creatura avrebbe potuto darle ciò che le avevano dato gli altri: l’amore.

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    Diane al processo



    Durante il processo la figlia di Downs, Christie, dopo essere riuscita a recuperare la parola grazie a lunghe terapie, testimoniò contro la madre, affermando che in quella notte di marzo, fu la madre a sparare contro di loro per poi auto ferirsi al braccio. Diane venne condannata all’ergastolo più altri 15 anni di reclusione per un omicidio, due tentati omicidi e aggressione.
    Un mese dopo la condanna la donna partorì, dando alla luce una bambina che chiamò Amy Elizabeth, che venne data in adozione alla famiglia Babcock che la ribattezzò con il nome di Rebecca.

    Downs venne incarcerata all’Oregon Women’s Correctional Center a Salem, dal quale riuscì a fuggire l’undici luglio del 1987, per poi essere ricatturata dieci giorni dopo. Nel 1994 venne trasferita nel California Department of Corrections and Rehabilitation.

    L’agghiacciante vicenda dei piccoli Downs ispirò il libro Small Sacrifice (1987), nel quale l’autrice, Ann Rule racconta dettagliatamente la vita di Diane Downs attraverso informazioni raccolta da amici, vicini, parenti e la testimonianza di Christie. Nel 1989 venne anche rilasciato un film ispirato al libro.

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    Diane in uno show televisivo



    Di seguito, troverete un mini-documentario che narra tutta la vicenda sul caso Downs e anche di come Rebecca Babcock abbia scoperto e affrontato la verità sulla sua madre biologica.
    (I video sono in inglese).

    Parte 1:


    Parte 2:




    Edited by Emily Elise Brown - 1/2/2019, 20:54
     
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  3. CreepyLucas
         
     
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    Avevo sentito di sfuggita questa cosa. Mi piace aver visto cose nuove e non solo quelle che già sapevo.

    Carina anche l'idea di integrare i video.
     
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2 replies since 29/1/2019, 00:34   410 views
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