"Yeah, that's right!"
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Dunque, piazziamo un po' di luce. Rory, sicuramente non è ignoranza in materia.
Queste poesie hanno temi ricorrenti, così come ricorrenti sono alcune immagini [l'uovo, gli occhi, il parabrezza, l'ideologo, la risata, il bollire] che al meglio li rappresentano. Sono certo che per capire la maggior parte di esse basterebbe avere a disposizione qualche chiave di lettura. Il punto è che, e ci sto lavorando, volevo provare a dare vita a due cose: un linguaggio che assomigliasse a quello del dormiveglia e uno stile confuso, fumoso, che rappresentasse la lenta morte della coerenza del mondo... e mia. Come in un dormiveglia. Quindi, volutamente, molte non hanno senso formalmente, ma significano tutte qualcosa di profondo. Manca la punteggiatura, sono quasi parole disposte come un flusso di coscienza: sono esclusivamente trainate da immagini, metafore, scene. Proprio perché molte di queste nascono direttamente dal flusso, sono genuine. E dicono qualcosa di vero. Traggono ispirazione da qualsiasi cosa - pensieri mascherati da metafore, immagini che vedo realmente, sogni, ricordi d'infanzia.
Edited by Sixtyten - 30/9/2020, 17:28
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