Qualcosa di particolare

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  1. McDalpo
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    È successa una cosa strana. Non credo sinceramente che sia nulla di che, tuttavia, sono rimasto turbato dal fatto. Non so, c’era qualcosa che non mi convinceva, per questo motivo adesso sono qui a scrivere quest’esperienza avvenuta tre giorni fa, mentre tornavo a casa dalla serata.
    (Non ero ubriaco ^_^, raramente bevo quando esco la sera. Se fossi stato realmente sbronzo a quest’ora non sarei qui a scrivere, poiché saprei per certo che tale “stranezza” sarebbe stata soltanto frutto della mia immaginazione, guidata dai fiumi dell’alcool. E siccome era sobrio, la cosa ancor di più non mi ha convinto.)
    Stavo tornando a casa, erano le quattro passate se non ricordo male, non c’era nessuno in strada, ero tornato da solo come al solito e perciò nessun mio amico avrebbe potuto giocarci una specie di scherzo. A regola ero soltanto io. Aprii il cancello per entrare nel giardino e mi avviai tranquillamente verso il portone, esausto per la serata. (Abito in un palazzo a tre piani, e proprio al terzo c’è la mia casa.) Feci la stradina per raggiungere il portone, l’unica cosa strana che notai durante la camminata era che le luci del giardino erano spente. Tutte quante. Sia le lampade appese al muro, che quelle sparse sull’erba, soltanto grazie ai lampioni della strada riuscivo a vedere qualcosa. Comunque, non ci diedi molto peso, era tardi e molto probabilmente il timer delle luci le aveva spente, perciò tranquillamente continuai a camminare e quando raggiunsi il portone di casa… ecco che iniziò la faccenda strana.
    Avevo le chiavi in mano quando all’improvviso ho sentito in lontananza uno strano fruscio tra i cespugli. Pensavo fosse il vento ma quando aumentò di intensità mi voltai per vedere cos’era e vidi un gatto fra i cespugli, nascosto sotto di essi, che soffiava verso qualcosa. Gli vedevo soltanto gli occhi, il resto era tutto avvolto nell’ombra. Quel gatto soffiava come un forsennato; pensavo ce l’avesse con me, e mi preoccupai che da un momento all'altro potessi saltarmi addosso, ma non lo fece. Guardai ancora meglio e vidi che i suoi occhi puntavano da un’altra parte, non verso di me. Il gatto stava puntando un angolo del palazzo, dove c’era una colonna, e da dov’ero io non potevo vedere cosa c’era dietro. Vedevo soltanto questo maledetto gatto soffiare. Mi chiesi che cavolo di problema avesse, forse era malato o impazzito, ma poi improvvisamente sentii come dei passi strusciare sul pavimento. Per una frazione di secondo ebbi l’impressione che ci fosse qualcuno. Mi spaventai sebbene non avessi visto nulla, e poi all’improvviso sentii il gatto impaurirsi; miagolò talmente forte da farmi sobbalzare e poi scappò via fra i cespugli, come un pazzo.
    “Ma che cazzo?”, dissi esattamente. Dopo ciò, non so più che pensare. Notai come un’ombra lunghissima dietro la colonna, proprio dove il gatto stava soffiando. Me la feci letteralmente sotto, pensai che fosse un ladro o qualcuno che si nascondeva. Urlai minacciosamente “chi cazzo c’è?!” e infilai la chiave nella serratura il più velocemente possibile. Aprii il portone e mi voltai alle spalle, per vedere, e una delle bici poggiate al muro cadde per terra. Purtroppo, stavo guardando dalla parte opposta e perciò non posso dirvi se è stato il vento o altro. Fatto sta che a quel punto scappai a gambe levate, sbattei il portone con talmente tanta forza da svegliare l’intero vicinato, e soltanto quando fu chiuso tornai a respirare. Dal vetro del portone mi affacciai un’ultima volta, ormai ero dentro perciò ero al sicuro, ma purtroppo non vidi altro. Calmato, raggiunsi l’ascensore e lo chiamai, allo stesso tempo premei l’interruttore della luce per le scale, ma questa non funzionò. Non so per quale motivo, ma mi venne da ridere. “Cos’è, scherzi a parte?”, dissi. Niente, la luce non funzionava. Entrai in ascensore e raggiunsi il terzo piano, e una volta a casa chiusi bene la porta a chiave.
    Il mattino seguente la luce delle scale funzionava.
    Ora, sinceramente non credo a certe cose, penso che ci sia una spiegazione razionale a tutto, tuttavia, non so per quale motivo ma sono rimasto turbato. Quell'ombra, o qualunque cosa fosse, mi ha colpito. O che mi sia immaginato tutto… però sembrava così reale. Forse era un ladro, non so… Sono affascinato da queste cose, il paranormale e così via, ma sinceramente non ci credo.
    Però la cosa non mi ha convinto e credo che forse indagherò, perché odio essere preso in giro.
    Voi cosa pensate di tutto ciò?

    Edited by RàpsøÐy - 16/8/2018, 22:50
     
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    Can't rain all the time.

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    Mh, forse sono tutte coincidenze, l'ombra poteva essere suggestione causata dal gatto, anche se si dice che i gatti e i cani possano sentire le presenze, o magari era realmente un ladro o qualcun'altro che non voleva farsi vedere.
     
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    Voto per il ladro, lo conferma il fatto che la luce sembra essere stata "staccata"; probabilmente con il tuo arrivo hai sventato un furto in corso d'opera. Alla mattina qualcun'altro del palazzo avrà riattaccato la corrente.
     
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  5. McDalpo
         
     
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    Se era realmente un ladro, mi sento orgoglioso di aver sventato un possibile furto. :B):
    Comunque, forse stanotte, ho intenzione di farmi un giro per indagare.

    Edited by McDalpo - 17/8/2018, 19:04
     
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    Anche voto per il ladro, da bambino ebbi un esperienza simile, credevamo fosse un entità paranormale. Quando scoprimmo il ladro, mio padre prese la pistola a razzi (quelle che si usano a capodanno 😁) si mise alla finestra, e sparò dei colpi da fare cacare sotto il ladro. :D
     
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5 replies since 2/8/2018, 12:16   553 views
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