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L’epidermide del corpo umano difficilmente risulta essere pura, talvolta è possibile che vi siano delle imperfezioni cutanee come i nei o le voglie che caratterizzano un individuo sin dalla nascita. Le voglie in particolare, si manifestano generalmente nel primo mese di vita del neonato e possono assumere un colore rossastro vinoso ed avere dimensioni variabili.
Secondo alcune credenze popolari, esse avrebbero origine da un desiderio insoddisfatto di un certo cibo (es. fragole) o di una certa bevanda (es. caffè) della madre durante la gravidanza. Tuttavia l’opinione medica attribuisce la loro formazione ad un eccesso di melanociti, vale a dire le cellule che producono il pigmento della melanina, o di vasi sanguigni che si concentrano in una specifica zona della pelle. Ancora oggi però non si è riusciti a capire del tutto quale possa essere la causa scatenante di questo fenomeno.
A partire dal 1960, il Dr. Ian Stevenson, professore di psichiatria all’Università della Virginia, iniziò a condurre una serie di ricerche su bambini dai due ai quattro anni ed osservò che circa il 35% di loro, che manifestava la capacità di ricordare la propria vita precedente, aveva una voglia sulla pelle. In particolare, Stevenson ipotizzò che le voglie erano collegate ad un episodio di morte violenta di cui quest’ultime ne rappresentavano una sorta di traccia. In quasi il 50% dei casi la ferita e la voglia erano poste a dieci centimetri quadrati di distanza l’una dall’altra, quindi ad una distanza abbastanza ravvicinata. Altre volte invece si trovavano proprio nella stessa posizione.
I risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati in vari libri, di cui il più famoso è sicuramente Where Reincarnation and Biology Intersect, pubblicato nel 1997. Sono stati analizzati nel dettaglio più di 210 casi, di seguito ne verranno riportati solo alcuni tra i più eclatanti.
Un bambino tailandese di nome Anurak credeva di essere la reincarnazione del fratello che era morto annegato. Prima della cremazione, un familiare gli fece un segno sul gomito destro utilizzando un carboncino per far sì che la sua anima potesse essere riconosciuta anche dopo la reincarnazione. Anurak, che presentava una voglia sul gomito destro, chiamò un amico del fratello defunto utilizzando il suo soprannome, proprio come se lo avesse conosciuto da sempre.
Una bambina di origine birmana sosteneva invece di essere la reincarnazione della zia morta a causa di una malformazione cardiaca congenita. La piccola aveva una voglia nella parte centrale del torace che corrispondeva alla cicatrice che la zia aveva sul petto a seguito di un intervento chirurgico al cuore.
Un altro ragazzo ricordava di essere stato un lavandaio morto a causa di un morso di serpente. Suo padre in seguito riuscì a scoprire che molti anni prima un uomo del villaggio era morto proprio per lo stesso motivo.
Nel 1980 un giovane fruttivendolo di nome Mushir Ali morì a seguito di un incidente con il trattore che gli provocò lesioni alla parte destra del corpo a causa della frattura di alcune costole. Pochi anni dopo, nacque un bambino di nome Naresh Kumar che presentava segni evidenti proprio nella zona del costato destro. Appena iniziò a parlare, raccontò della sua vita precedente e di come fosse morto. Quando poi andò in visita al villaggio dove era nato Ali, riconobbe suo padre e lo chiamò papà. Tale situazione era davvero difficile da accettare per una famiglia di fruttivendoli che non credevano affatto nella reincarnazione. Ma quando il bambino riconobbe tutti i parenti, i genitori di Ali decisero di accettare Naresh come reincarnazione del proprio figlio.
Le ricerche di Stevenson sono state continuate dopo la sua morte dal Dr. Jim Tucker, anch’egli professore di psichiatria all’Università della Virginia. Quest’ultimo in particolare, analizzò il caso di un’anziana signora che prima di morire espresse il desiderio di potersi reincarnare in un ragazzo. Così la figlia immerse il dito in un impasto bianco e le fece un segno sulla parte posteriore del corpo. Non molto tempo dopo la morte della donna, la figlia diede alla luce un bambino con un segno bianco proprio dietro al collo e, quando iniziò a parlare, il piccolo rivendicò il possesso delle cose che erano appartenute alla nonna, come se fossero state sempre sue.
Come abbiamo visto, sembra esserci una stretta correlazione tra le voglie e la reincarnazione di un individuo. Sicuramente per molti tale fenomeno non è altro che un sinonimo di casualità, altri invece sono convinti che si possa rinascere in qualche modo. Qual è invece la vostra opinione in merito?SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Swaky - 12/1/2018, 13:24. -
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Ultimamente mi sono trovato sottomano dei libri sull'argomento, e se non sbaglio da qualche parte viene citato anche Stevenson. Sto cercando di darci uno sguardo ma il mio essere uno scettico bastardo non aiuta .
Purtroppo trovo il concetto di reincarnazione molto improbabile e pensare che la mia vita precedente possa influenzare in qualche maniera la mia attuale... beh, è semplicemente terribile e ingiusto.
Naturalmente questa è una mia opinione, rispetto chi crede alla reincarnazione e sono apertissimo al dialogo.
Edited by DamaXion - 12/1/2018, 18:56. -
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La teoria della reincarnazione è indubbiamente interessante, ma al momento son quasi del tutto convinto che si tratti di (stranissime) casualità. E' probabilissimo che ci sia qualcosa che ci sfugge e/o non possiamo ancora comprendere con le nostre attuali conoscenze, imho. L'articolo comunque è interessante, e mi ha decisamente incuriosito.
Edited by Swaky - 14/1/2018, 13:13. -
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Smisto . -
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Molto interessante. . -
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Molto bello,e non mi dispiace affatto che sia così Inviato tramite ForumFree Mobile
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Rosa88.
User deleted
Io ho una voglia sotto la spalla sull'ascella dalla nascita . -
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Molto affascinante. Articolo ben scritto. .