Il Regalo di uno Spirito

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    Il Regalo di uno Spirito


    Il Folletto di Praga



    IMG-1



    Premessa:
    A Praga esiste una leggenda che riguarda i Vodnik, folletti, spiriti o creature magiche che a volte prendono la forma di esseri umani, specificatamente mendicanti. Queste creature si riconosco perché non staranno mai a lungo lontani dal loro fiume o dal loro ponte, non mangiano cibo umano, e si dice siano legati all'acqua in un modo innaturale.
    Alcuni affermano che un vodnik di nome Karbourek, un tempo, sia andato in una locanda ed abbia chiesto una bacinella d'acqua in cui immergere i piedi.
    Si racconta anche che i vodnik tengano le anime degli annegati in ampolle, che conservano sul fondo del fiume.

    E qui inizia la mia storia...

    Due anni fa ho fatto una piccola fuga dal Natale a Praga.
    Non mi piace molto questa festa, ed anzi cerco spesso di non considerarla ed addirittura evitarla.

    Ma quello a Praga era il primo che passavo da sola, ed a un certo punto in strada hanno cominciato a cantare "Good King Wenceslas" in una melodia malinconica ma bella. Allora sono uscita dall'albergo borbottando a mo' di Ebenezer Scrooge "Natale? Scempiaggini!", e sono andata nel primo pub, che stranamente era vuoto se non per un gruppo di scozzesi ed un ragazzo che beveva da solo.

    Per un'ora ho mangiato e bevuto da sola anch'io, ma quando ho ordinato un "assenzio con zolletta" come una bohémien, il ragazzo mi si è avvicinato per chiedermi com'era, dato che era interessato ma aveva un certo timore a bere una cosa così forte (infatti è come lava liquida!). Abbiamo parlato del più e del meno, ed è venuto fuori che anche lui era italiano. Allora abbiamo iniziato a parlare nella nostra lingua e quando gli scozzesi si sono approcciati è partito un discorso sulle lingue latine che è sfociato in me che insegnavo a tutti "In Taberna Quando Sumus" (un canto da osteria del "Carmina Burana") in uno scempio corretto dall'assenzio.

    IMG-1



    Ad un certo punto mi è venuto in mente un anziano mendicante dalla barba lunga con cui passavo sempre una manciata di minuti a fine giornata, sul Ponte di Carlo, e che mi chiamava "alchimista" sorridendo (la pronuncia in ceco è molto simile all'italiano). Allora ho portato con me il ragazzo italiano e lo sono andato a trovare al solito posto, vicino all'Isola di Kampa.
    Nevicava da poche ore, ma c'erano già almeno cinque cm di neve e lui era lì, da solo, con solamente un cappotto a coprirlo dal freddo. Il poveretto non parlava inglese, ed avrà pensato chissà cosa quando lo abbiamo praticamente sollevato e trascinato alla locanda. Era terrorizzato, ma quando gli abbiamo offerto da bere e da mangiare l'oste ha fatto da traduttore ed ci ha riferito che il signore non sapeva come ringraziarci.

    Lo abbiamo fatto sedere davanti ad un tavolo imbandito di ogni bendiddio. Ce n'era per tutti i gusti: dalla carne alle verdure; dolci, frutta, piatti tipici, stuzzichini ed antipasti. Da bere c'era un bel boccale di birra pronto ad essere riempito non appena fosse finito ed una caraffa da due litri di acqua.

    Per non disturbarlo io, l'italiano e gli scozzesi lo abbiamo lasciato in pace, contenti di vedere un bel sorriso sul suo volto. Il mendicante era davvero magro, ma giuro che per due ore non ha fatto altro che bere acqua direttamente dalla caraffa! Non ha toccato cibo.
    Insomma, sia quel che sia, l'ometto ha tracannato due litri, poi ha chiesto di poter riempire di nuovo la caraffa ed ha bevuto di nuovo.

    Abbiamo detto all'oste di chiedergli se volesse qualcos'altro da mangiare, ma il vecchietto ha continuato a sorridere e, rivolto a me, ha scosso la testa come a voler dire che non desiderava nulla.
    La cosa strana è che, per l'appunto, il mendicante ha guardato quasi solamente me per tutta la serata, come se mi conoscesse bene o mi fosse affezionato. Ripeto che io lo vedevo solo pochi minuti al giorno e non potevo neppure conversare con lui, ma fin dal primo momento mi ha chiamata "alchimista" (anche se non poteva sapere il vero motivo per cui ero a Praga) e mi ha guardata non con riconoscenza, ma come si guarda un vecchio amico.
    Nel frattempo l'oste, che era l'unico con il quale poteva comunicare, quando ha visto che il mendicante non aveva toccato cibo, ma solo acqua, ha cominciato a farsi serio e ci ha confidato che sospettava si trattasse di un vodnik. Ha anche detto che suo nonno a volte ne incontrava uno, quando era ancora in vita e gestiva quella locanda.
    Non ho dato molto peso a questa affermazione, ma pensandoci bene la situazione era davvero strana.

    Alla fine, giunto il momento di andarsene, tutti insieme eravamo pronti a pagargli una camera in quella stessa locanda, ma il mendicante ha rifiutato cortesemente, sembrando davvero irrequieto e desideroso di tornare al suo Ponte. Prima di uscire è venuto vicino a me e mi ha stretto il braccio debolmente, poi ha fatto uno strano gesto (forse di ringraziamento, ma sembrava più una benedizione) e mi ha dato una strana ampolla bagnata fradicia. Io l'ho guardato alquanto stupefatta, e dato che non aveva mangiato e non voleva neppure una camera, gli ho dato una banconota.
    Lui me l'ha restituita e, sempre sorridendomi come ad una figlia, annuendo contento se ne è andato, e la neve lo ha avvolto in un attimo. Non ho mai saputo il suo nome, ma l'ho soprannominato "Karbourek" (il nome del mendicante-fantasma della leggenda).
    Mi sono anche dimenticata di dire che parlava solo il ceco, ma a quanto pare conosceva un po' di latino dato che ha canticchiato qualche strofa mentre gracchiavamo "In taberna quando sumus" e ha cercato di dirmi qualcosa in latino, che però non ho capito.

    AMPOLLA-_III



    Ovviamente ho conservato quell'ampolla e l'ho aperta per analizzarne il contenuto.
    Non è nulla di commestibile (pensavo fosse un liquore) e attorno al tappo ed al collo è presente una muffa bianca. L'odore è simile a quello del legno, dell'acqua stagnante e del carbone bagnato, ed il colore è nero, ma se si scuote l'ampolla sulle pareti resta un alone quasi violaceo. Ho provato ad usarlo come inchiostro e la traccia lasciata è debole e tendente ad un nero-marrone.

    Sono rimasta affascinata da questa esperienza, ed alla fine ho provato dopo tanti anni il genuino calore natalizio che desideravo e che mi faceva amare tanto il Natale, una volta. Forse ho davvero incontrato lo "Spirito dei Natali Passati" come nel libro di Dickens...

    Il mattino dopo ho dovuto lasciare Praga, e non ho più avuto la possibilità di incontrare Karbourek, ma a fine novembre mi trasferirò proprio in quella magica città, sperando di rivedere ancora una volta il folletto mendicante.

    Edited by RàpsøÐy - 13/10/2017, 18:36
     
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    Gentlement

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    Mi è piaciuto molto. :)
     
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    Bellissima storia! Bhe aspettiamo una continuazione allora ;)
     
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    Non conoscere alcune cose vuol dire sopravvivere

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    Ti ha dato un anima per giocare ? :asd: io proverei a venderla al diavolo
     
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    CITAZIONE (Antonio Burton Cerrato @ 15/10/2017, 17:37) 
    Bellissima storia! Bhe aspettiamo una continuazione allora ;)

    Grazie mille! Credimi, non sto più nella pelle. Non vedo l'ora di vedere se Karbourek è ancora lì sul Ponte.


    CITAZIONE (Barachiel @ 15/10/2017, 17:59) 
    Ti ha dato un anima per giocare ? :asd: io proverei a venderla al diavolo

    Ahah, infatti ci avevo subito pensato devil_tard_by_sirbobalot55-d48ibqu
     
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    A parte gli scherzi prova a fare un paio di test fisico chimici, a casa almeno per capire che roba è, vedi per reazione acido base, titolazione elettrolisi, dagli fuoco, mi sembra che c è anche un modo per determinare se è materiale organico da casa
     
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    CITAZIONE (Barachiel @ 15/10/2017, 18:18) 
    A parte gli scherzi prova a fare un paio di test fisico chimici, a casa almeno per capire che roba è, vedi per reazione acido base, titolazione elettrolisi, dagli fuoco, mi sembra che c è anche un modo per determinare se è materiale organico da casa

    Allora...non so nulla riguardo alla chimica, ma proverò comunque a cercare qualcosa.
    Non volevo spendere un patrimonio: casomai lo porto all'Università di Praga, con cui sono in contatto, o chiedo direttamente a Karbourek cosa sia (con aiuto di un traduttore).

    P.S. Gli ho dato fuoco (ci ho provato) ma non succede assolutamente nulla.
     
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    sono tutte robe casalinghe cioè in genere ti converrebbe prendere la soda caustica ma un po di bicarbonato o succo di limone messi a contatto con una parte del composto ce ne potrebbero svelare la natura, anche una descrizione dell odore aiuterebbe, oppure prendi una batteria da 9v ( sarebbero meglio due messe in serie) prendi una mina hb massiccia e collegala alle pile con un filo di un caricatore rotto e un paio di mollette poi mettile a contatto col fluido a distanza ravvicinata e vedi se inizia a "sfrigolare" potremmo capire se c'è acqua se c'è qualcosa di acido o no e dall odore poi si potrebbe capire cosa è stato mischiato per ottenerlo
     
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  10. BuRn!/<
         
     
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    Interessante e alquanto strano.
    Non saprei, sei sicura al 100% che sia un senzatetto? Davvero insolito che abbia bevuto solamente l'acqua, senza toccare birra e cibo.
    Mi incuriosisce assai questa RE...Bè aspetto novità sul composto allora :D
     
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    CITAZIONE (BuRn!/< @ 15/10/2017, 23:59) 
    Interessante e alquanto strano.
    Non saprei, sei sicura al 100% che sia un senzatetto? Davvero insolito che abbia bevuto solamente l'acqua, senza toccare birra e cibo.
    Mi incuriosisce assai questa RE...Bè aspetto novità sul composto allora :D

    Non sono sicura, ma tutte le volte che l'ho visto era lì sul ponte, anche con la neve, per l'appunto. E la prossima volta ESIGO che mangi qualcosa, dato che quando sono all'estero da sola mi trasformo nella nonna di tutti...

    A breve farò qualche esperimento sul liquido e vi farò sapere. chemistry_nerd_by_hsn2555
     
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    Su Wikipedia, alla voce Vodnik, possiamo trovare delle informazioni interessanti. A quanto pare nei pressi della quarta arcata del Ponte Carlo , vivrebbe un vodnik di nome Josef. Che sia lui?

    Link wikipedia
     
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    CITAZIONE (Antonio Burton Cerrato @ 19/10/2017, 15:09) 
    Su Wikipedia, alla voce Vodnik, possiamo trovare delle informazioni interessanti. A quanto pare nei pressi della quarta arcata del Ponte Carlo , vivrebbe un vodnik di nome Josef. Che sia lui?

    Link wikipedia

    Avevo sentito di Josef in un libro sulle leggende di Praga.
    In pratica credo che Josef e Karbourek siano lo stesso vodnik, dato che del primo si racconta viva vicino a Kampa e si travesta da mendicante.

    Josef, tuttavia, ha una storia particolare: stufo di raccogliere anime, ha iniziato un'attività come noleggiatore di barche (non sto scherzando), e c'è chi dice che tutt'ora, nel molo vecchio di Kampa, un ometto che fuma la pipa è disposto a noleggiare le sue canoe e darti consigli su come andare sul fiume, dato che nessuno meglio di un vodnik lo conosce.
    Inoltre, Josef si è messo addirittura a salvare chi stava per annegare, diventando un eroe. La sua pipa è magica e non si spegne mai, ma a differenza del mio vodnik, Josef ama bere birra.

    Sinceramente quando ero a Praga non ho mai sentito di una storia del genere, ma ovviamente andrò a controllare di persona...magari salta fuori che il mendicante noleggia anche barche :v:
     
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    ...se te lo dicessi poi...

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    Una storia davvero stupenda, spero che ritroverai Karbourek quando sarai di nuovo a Praga... Così scopriamo che cos'è quell'ampolla
     
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    Novità sull'ampolla.
    Facendo qualche esperimento è venuto fuori che il liquido:

    • Non è infiammabile
    • Messo a contatto con il bicarbonato fa poche bolle (non è acido)
    • Con l'esperimento della pila non sfrigola molto
    • Olio ed alcool sono più leggeri
    • 2cl = 21 g
    • Odore: carbone bagnato, acqua stagnante e legno resinoso
     
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