Il destino è già scritto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.      
     
    .
    Avatar

    L'angelo caduto

    Group
    Member
    Posts
    286
    Creepy Score
    +62
    Location
    La Luna

    Status
    Anonymous
    Nella sua casa sul mare, mentre era seduto sulla sua poltrona a leggere, l’erudito ebbe l’illuminazione. Aveva capito i delicati equilibri dell’universo in cui viveva, perché le cose succedono e quale sarà il futuro. In una parola, aveva capito la Verità.
    Ora, i cercatori della Verità sono sempre stati tanti sin dall’inizio dei tempi. Uno di essi si era messo in viaggio al sentire che un vecchio saggio aveva scoperto il significato della vita. Quest’uomo abitava al confine tra la terra ed il mare, nessuno capiva le sue parole ma tutti sentivano che diceva il Vero.
    «Qual è il tuo nome ragazzo?» disse l’erudito al giovane cercatore.
    «Mi chiamo Jonathan, sono qui perché voglio sentire la Verità che hai scoperto» rispose, in modo sfrontato.
    «Quanta fretta. Vuoi rovinarti così il piacere della scoperta, della vita senza pensieri, del non sapere cosa succederà dopo?»
    «Voglio sapere, tutti devono sapere. Non c’è gioia in una vita di ignoranza» rispose ancora, guardando il vecchio dritto negli occhi con aria di sfida.
    «Doveva giungere questo momento, in fondo, lo avevo letto tra le righe del destino».
    L’erudito invitò Jonathan a sedersi di fianco a lui, prima di rivelargli queste esatte parole: «Ebbene, sta scritto che tu sei la rosa nera, quella che porterà il nostro mondo al collasso, che farà sfogare su noi tutti l’ira di Dio» l’erudito abbassò lo sguardo, gli occhi socchiusi in profonda tristezza.
    «Dove sta scritto?»
    «Nel destino, il destino è già scritto. E io posso leggerlo»
    «Insegnami!»
    «Dio mi dice che lo capirai leggendo. La nostra dimensione è condannata e, nonostante questo sia il Suo volere, voglio posticipare il disastro. Non ti dirò la Verità in modo da te subito comprensibile»
    «Che assurdità! Perché mai Dio sfogherebbe la sua ira se io sapessi la Verità?»
    «Perché, come tu hai già confessato, la riveleresti a tutti. E la magia dell’ignoto scomparirebbe e il nostro Dio vuole che noi viviamo nell’ignoranza, dall’inizio alla fine. Altrimenti nulla più ci stupirebbe e quindi nulla stupirebbe più gli Osservatori, ovvero le creature oscure che leggono tra le righe della nostra vita»
    «Non capisco quello che dici, vecchio. Tu sei pazzo! Questa non è la Verità! Sono solo farneticazioni»
    L’erudito stette in silenzio mentre Jonathan usciva, sbattendo la porta.

    Jonathan si svegliò nel suo letto, a casa. Era stato tutto un sogno? Eppure, non aveva il pigiama, ma bensì indossava i vestiti che portava quando fece visita all’erudito. Era turbato, voleva saperne di più. Ricordando le parole del vecchio prese un libro da uno dei suoi scaffali: “Dio mi dice che lo capirai leggendo” aveva detto il saggio.
    Allora lesse, e capì. Non era importante il libro in sé ma il concetto stesso di libro. Il mondo doveva sapere. Era una Verità troppo grossa, nulla sarebbe stato più lo stesso. Si sarebbe potuto sapere il futuro e tutte le domande avrebbero avuto risposta. La conoscenza non deve essere un privilegio di pochi, ma una coscienza collettiva. Jonathan si disse che questo non avrebbe distrutto il mondo, ma che lo avrebbe elevato a nuovi livelli di progresso e civiltà, e lui sarebbe stato venerato per questo.
    Contattò i suoi amici, cercatori di Verità anche loro, dicendogli che tutto da solo aveva scoperto il senso della vita e che presto lo avrebbe rivelato a tutti.
    Aveva amici influenti e tutti si dimostrarono interessati a quello che aveva da dire, tutti tranne uno. Christian era diverso, pensava, come l’erudito, che la sapienza dovesse essere data a pochi, per proteggere così l’umanità da se stessa. Fu l’unico che si oppose al progetto.
    Ma tutti gli altri amici influenti vollero sapere, così fu allestito un palco nella piazza centrale della città dove Jonathan vi si recò alla fine dei preparativi. C’era una grande folla ad aspettarlo ma, prima di salire sul palco, Christian gli si avvicinò. Jonathan lo guardò dritto nei suoi occhi scuri, mezzi coperti dai capelli neri.
    «Se dirai a tutti la Verità, questo mondo finirà, rosa nera» gli disse Christian.
    «Quindi tu sai!» Jonathan era stupito.
    «Io so da sempre. L’assurdo colpirà questo mondo, ma io non potrò assistere. Sarò sparito da tempo da questa dimensione»
    «Dio non mi ha dato tali poteri, perché a te sì e non a me?»
    «Perché tu parli troppo. Esisti solo in questa dimensione, ed esisti per il Suo divertimento» detto questo, Christian sparì tra la folla.
    Jonathan salì sul palco, non era intimorito dal suo amico. Sapeva quello che doveva fare, e sarebbe stato venerato per questo. Dunque prese il microfono in mano, e parlò:
    «Gente, io conosco la Verità Assoluta! Ho avuto un sogno, una rivelazione, un’illuminazione»
    Ci furono diversi mormorii tra il pubblico. Poi, gli amici che sostenevano l’iniziativa di Jonathan consegnarono diversi libri alla folla. Erano libri di tutti i generi: horror, fantasy, rosa, gialli e non erano presenti libri di filosofia o religione.
    «Ebbene» continuò Jonathan: «non è importante il libro in sé, ma il concetto stesso di libro. Tutto in questo mondo è già scritto, com’è già scritto in ognuno dei libri che vi sono stati dati. Sono infatti tutte storie, e noi siamo una storia» si levarono dunque diverse critiche e la gente non credeva. Ma poi tra il pubblico qualcuno urlò: «Ho capito tutto!». Si levarono poi: «Anche io!», «Io pure!», «So tutto adesso, Jonathan sia venerato, il nuovo messia!».
    Jonathan guardò soddisfatto il suo pubblico, Christian non era più presente. In fondo alla calca qualcuno incominciò a ballare, felice e soddisfatto di aver capito. Ma un meteorite lo colpì in testa, sul meteorite c’era scritto: “Buondì!”. Ci furono urla e attimi di terrore. Jonathan non sapeva cosa dire per calmare la folla che adesso si disperava. «Ci hai condannati tutti!» dicevano. Lo sguardo di tutti si rivolse verso il cielo al sentire una musichetta tanto fastidiosa quanto coinvolgente: era un gatto volante quadrato che, su una scia, arcobaleno si stava avvicinando alla piazza. Sputava raggi laser dalla bocca che colpivano ferendo e uccidendo la folla. Urlavano a Jonathan: «Che mostruosità è mai questa?!» e Jonathan rispose: «È Nyan Cat, una mostruosità di internet. Il nostro Dio si prende gioco di noi. Gli Osservatori non sanno più cosa stanno leggendo e, presto, banneranno il nostro Dio dal forum» un TrollFace apparì nel cielo.
    In quel momento arrivarono i quattro cavalieri dell’apocalisse, ballando la cucaracha. «Ma come può permettere tutto questo, è terribile!» gli dissero. Jonathan era ormai attonito e terrorizzato.
    Fu in quel momento che tutto si colorò di rosso. E quando gli chiesero cosa stesse succedendo adesso, lui rispose: «È il nostro Dio che ha selezionato tutto. Sta per premere Backspace».

    Edited by Faust Redrose - 22/9/2017, 15:32
     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Can't rain all the time.

    Group
    Veterano
    Posts
    1,909
    Creepy Score
    +180
    Location
    Napoly

    Status
    Offline
    Ma... e io che stavo già tentando di fare uno schema mentale degli argomenti da approfondire :asd:.
    Comunqueh:
    Il racconto è davvero fico. Sarebbe potuto essere intenso, riflessivo,drammatico... invece è semplicemente fico.
    Da quel che "ho capito" tu saresti il Dio ovvero la rosa rossa e Jonathan la rosa nera, giusto?
    La questione delle dimensioni mi fa pensare a storie diverse, questo significa che il personaggio di Christian sarà presente anche in altri racconti? Mi fa ripensare a un altro tizio coi capelli neri di nostra vecchia conoscenza :rath:. Molto carina l'idea della "venerazione della quarta parete", compleemaentee!
    Questo Dio deve essere proprio crudele per sguinzagliare sui suoi seguaci immonde bestie infernali come Nyan Cat :(


    Edited by DamaXion - 22/9/2017, 15:25
     
    .
  3.      
     
    .
    Avatar

    Happy Urepi Yoropiku ne~

    Group
    Veterano
    Posts
    4,981
    Creepy Score
    +718

    Status
    Anonymous
    Ripulisco e smisto
     
    .
  4.      
     
    .
    Avatar

    "Dal multiforme ingegno"

    Group
    Veterano
    Posts
    929
    Creepy Score
    +222

    Status
    Anonymous
    Te l'avevo detto che era valido icsdì
     
    .
  5.      
     
    .
    Avatar

    SaS

    Group
    Member
    Posts
    1,937
    Creepy Score
    +72
    Location
    Giudicato d'Arborea

    Status
    Offline
    Visto che aprendo i topic sull'app dalla newsbox non puoi mai sapere il genere, al Buondì ho pensato fosse una trollpasta :facepalm:
     
    .
  6.      
     
    .
    Avatar

    L'angelo caduto

    Group
    Member
    Posts
    286
    Creepy Score
    +62
    Location
    La Luna

    Status
    Anonymous
    Va bene dai, ve lo dico.
    Questa storia ha il suo significato.
    È intensa come trollpasta (ci manca ancora lo negassi XD) perché vuole essere buffa, ma non è completamente senza senso.
    Era un'idea che avevo nel cassetto da molto tempo e mi piacerebbe un giorno farne altre versioni.
    Tutto è collegato ad una domanda fondamentale: che succederebbe se i personaggi di una storia si rendessero conto di essere immaginari?
     
    .
5 replies since 3/9/2017, 02:03   253 views
  Share  
.