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13 agosto, 1921 Prof. Herbert Clayton Reparto pediatrico Ospedale infantile St.Mary Fife, Scotland
Gentile Professore, mio fidato amico e mentore, ti scrivo nella speranza che tu possa consigliarmi riguardo un'emergenza relativa ad uno dei miei pazienti.
Edward è un bambino di appena nove anni, che è arrivato con sua madre sei giorni fa con una disposizione così positiva che all'inizio non l'avevamo ammesso. Ma abbiamo dovuto rivalutare la cosa.
Edward dice che, sei giorni fa, mentre giocava in giardino, si è accorto che qualcuno o qualcosa lo stava guardando. Ha riconosciuto una figura misteriosa, "come fatta di inchiostro nero", con grandi occhi rotondi e le braccia molto lunghe. Edward sembrava un gufo, mentre raccontava che la cosa gli parlasse come se fosse nella sua testa, con la voce di suo padre, recentemente morto. A quanto pare, la voce gli ha detto che tra sette giorni sarebbe tornato, per prenderlo e portarlo nella "Pianura Desolata", un posto che non ho mai sentito. Il solo menzionare questo posto ha causato ad Edward una crisi isterica.
La sua condizione è peggiorata velocemente negli ultimi giorni. Il ragazzo si è convinto che la figura misteriosa sia tornata e che si stia avvicinando sempre di più a lui. Il delirio sembra avere una sorta di connessione agli specchi e al vetro, oggetti che Edward ha bandito dall'avere nella sua stanza.
Le scrivo, Professore, perché nell'ultima notte della scadenza immaginaria di Edward, sono andato a controllare il ragazzo nella sua stanza e ho scoperto che non era da solo. Potevo distinguere solo due cose al chiaro di luna, uno spettacolo di cui avrò ricordo fin dentro la tomba. Per primo, una figura i cui arti divaricati facevano lo stesso rumore del legno rotto, mentre si spostava nel buio. Secondo, un'espressione dallo sguardo così tragico impressa sul volto del bambino che nessuno potrebbe subire e rimanere impassibile.
Ho sentito la sua voce provenire dal buio, da un paio di occhi tondi che brillavano e sparivano come onde in un oceano nero. Ma non era la sua voce, Professore, e le scrivo perché Edward è morto questa mattina e non sono più da solo, anche quando credo di esserlo.
Fedelmente, Dr. George Booth.
Edited by DamaXion - 17/7/2017, 17:03
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