Guerra Nucleare

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  1. Mustaine
         
     
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    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Ora, sul fatto che ci siano libri da leggere non c'è da discutere. Io faccio ancora il terzo anno del Liceo, per intenderci, questi argomenti in cui ci stiamo destreggiando non li ho neanche sfiorati. Una volta ottenuta una base di partenza dai testi scolastici comincerò davvero, comprerò un paio di libri di studiosi, chi con un pensiero, chi con un altro, sperando di prendere il meglio da ognuno e giungere ad un giudizio razionale del tutto - ecco perché leggendoti prendo la tua posizione con le pinze, come le prenderei con qualsiasi altro - e spero tu sia d'accordo con questo.

    Non te li faranno sfiorare neanche a scuola. L'istruzione scolastica è quasi sempre sempre uno strumento non solo di diffusione della cultura, ma anche di educazione e indottrinamento delle masse, nessun Paese ne è esente. Ti insegneranno quello che vogliono che tu pensi. Non é complottismo, è scienza dell'educazione.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Esiste professionalità nel lavoro del giornalista, così come esiste la merda, con giornalisti saccentoni che prendono posizioni politiche, vedesi il signor Travaglio col M5S o Repubblica con il PD, oppure giornalisti che giocano sul fattore emozionale che offusca il giudizio delle persone - da cui poi scaturisce il fenomeno delle notizie false (ma sto divagando troppo).

    Professionalità nel dire balle. Alcuni sono più bravi di altri a sparare stronzate.
    Il ruolo del giornalista è dare all'ignorante in materia una visione distorta dei fatti di attualità andando a difesa di una classe sociale.

    Avevo già capito che fossi così giovane. Ognuno ha i suoi tempi. Tu ricorda sempre che, dietro ogni problema sovrastrutturale (media bugiardi, razzismi, questioni sociali, guerre, ecc.) c'é sempre un problema strutturale: ossia che il sistema attuale va sostenuto creando problemi ad hoc e non risolvendoli.
    Prendi con le pinze ciò che vuoi, sarà lo studio della dialettica, e solo questo (se veramente ne sarai interessato) ad aprirti la mente e ad insegnarti come cogliere le contraddizioni strutturali e come valutare il pensiero di un uomo. Detta in modo molto papale, Orwell è una perdita di tempo. Critica tutto e tutti senza seguire una logica dialettica e, dunque, esponendo le sue affermazioni a critiche molto semplici. Senza contare che era un po' prezzolato, il nostro Orwellino.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Il linguaggio politico, a mio modestissimo parere, è volutamente monotono e profumato di ipocrisia. Anche se la gente comprende il tono da frase fatta e spicciola, sono le parole che vanno comprese e sono dette in modo così semplice da non fare una piega. Peccato che poi con le leggi non si facciano capire, ma va be', questi sono altri discorsi che poi finiscono per sfociare in polemica.

    Il linguaggio politico infatti é ipocrita, nel momento in cui si tratta di slogan semplici senza un pensiero di fondo. Concordo al 100%. Lenin (ma anche Marx) in "Stato e Rivoluzione" ha fatto una critica molto aspra verso quelli che si riempiono la bocca di parole che poi non mantengono. La filosofia è alla base della politica, e deve necessariamente seguire una dialettica. In caso contrario, si tratta di fuffa. Stai sempre lontano dai populismi e dalla demagogia liberista in stile PD. Quelli godono nel prendere per il culo il popolo.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Da noi, seppur non perfettamente (anzi...) abbiamo senza dubbio l'opportunità di pensare liberamente - certo, i media, le pubblicità condizionano il giudizio delle persone, o insegnano loro che in questo mondo esistono cassetti in cui rinchiudersi ed identificarsi nella società.

    Hai detto una verità e per questo ti stringo la mano. I media condizionano, anzi, insegnano alle persone a giudicare e pensare in un certo modo. La nostra "libertà di pensiero" è solo relegata ai fenomeni sovrastrutturali, sui fatti importanti e decisivi per la struttura sociale (metodo di produzione, conflitto fra classi, ecc.) guai a chi osa dissentire dal pensiero unico della "democrazia"! Hai mai notato come i giornalisti, anche quelli da te citati, non sono mai andati contro le fondamenta del sistema economico-politico occidentale? Tutti litigano sul nulla ("eh ma Grillo è pazzo!", "eh ma Salvini è razzista!") e intanto non hanno capito da dove vengono i soldi.
    In tutto l'Occidente (soprattutto in Italia), se pensi diversamente non vieni purgato fisicamente, ma socialmente, che è molto peggio. Chiunque si stacchi dalla visione neoliberista e liberale del mondo viene additato come un "pazzo", come un "terrorista". C'é una forte ignoranza della teoria e della prassi politica e filosofica.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Ok, ti dico subito che leggerò quel libro. Ora non dico nulla di nulla, non voglio provocare, anzi, ti chiedo cortesemente di darmi delle fonti attendibili per poter valutare da me se la condizione coreana è così effettivamente stabile come dici tu (e tranquillo, cercherò info sulle città che hai citato, ancora non è una cosa che ho fatto e sinceramente adesso ho poca voglia di fare). Ricorda che sto prendendo quello che dici con una buona dose di scetticismo, nel senso più filosofico del termine.

    Su alcuni forum è pieno di link a documenti relativi alla situazione in Corea del Nord (faccio prima a linkarti la raccolta che la singola fonte!). Tuttavia credo che per regolamento non si possa fare pubblicità ad altre piattaforme. Se ciò ti interessa, posso mandarteli in MP (vedi ultima frase di questo post). Anche le testimonianze delle delegazioni italiane sono interessanti.
    Qui c'é spiegata la situazione delle campagne della dprk.
    https://www.quora.com/Is-life-in-North-Kor...-have-been-told
    Nota come le prime risposte siano dialetticamente superiori a quelle più in basso, che citano come fonte Wikipedia (LOL) o qualche sito spudoratamente filo-Americano. Alcuni non discutono proprio, si lamentano come bambinetti

    Per l'attualità c'è Sputniknews: https://it.sputniknews.com/

    Interessante anche questo https://aurorasito.wordpress.com/2017/02/1...ea-democratica/



    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Chiara anche la definizione di socialismo, complimentossss! In generale, però, non trovi che questo sistema economico-sociale, seppur teoricamente ordinato ed efficiente, affermatosi parecchie volte in diverse realtà nazionali, valida ed intelligente alternativa alla produzione capitalista (e capace di garantire uguaglianza e pari opportunità per tutti) sia un sistema così tendente al fallimento ed invero molto ideale, come modello?
    Cioè, "Lo Stato è uno strumento di repressione che deve necessariamente estinguersi gradualmente da sé"... non so se mi spiego.

    La mia spiegazione è adatta a un forum di creepypasta, ci sono centinaia di libri che andrebbero letti per avere una conoscenza a 360 gradi dell'argomento.
    Non c'è nulla di utopico nel socialismo: non è una teoria campata in aria. Marx ha analizzato la società capitalistica (ripeto: cambia la sovrastruttura, la struttura nelle fondamenta è uguale alla società dell'800, quindi Marx è più attuale di Smith - capitalista - che è più vecchio di Carletto) in modo estremamente dialettico e profondo. La sua analisi è sorprendentemente attuale e mette a nudo tutte le contraddizioni del mondo mercantile e capitalista. Molto importante, sotto questo punto di vista, è il concetto di "materialismo dialettico" e di "materialismo storico".
    Engels ha proseguito ed ampliato il lavoro di Marx dopo la sua morte. Le contraddizioni presenti in Marx (non è che lui ne sia esente) sono state individuate da Lenin e proseguite fino ai giorni nostri dai filosofi contemporanei.

    La frase sull'estinzione dello Stato va compresa mediante la lettura di opere marxiste. E' una fase lunga e lungimirante, ed appartiene alla fase comunista della società. Le soluzioni immediate rientrano in un altro ambito, quello del socialismo. Occhio a non fare confusione.
    Il socialismo ha portato uno sviluppo enorme laddove è stato applicato in maniera corretta. Al di là dello storicismo sui morti (che non interessa a nessuno), guardiamo i dati di fatto: l'Unione Sovietica, fino al 1956, ha avuto un'impennata mostruosa dell'economia e del settore industriale; la Cina maoista ha trasformato una terra di contadini in quella che era la base della superpotenza di oggi; la Germania Est (non esattamente Berlino Est, che era una realtà un po' diversa) ha avuto nei primi anni un boom economico, ecc. La re-introduzione di elementi di mercato ha quasi sempre distrutto completamente le fondamenta di sistemi che, semplicemente, non erano di mercato.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Va bene, lo ammetto, ho riso per mezz'ora! :D
    Torno serio.

    Le stesse cose che ha detto Razzi le dissero delegazioni italiane anni e anni fa. Lui se ne é accorto in ritardo.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Ok OK OK OK CALMA. Calma," infinite" era solo una figura retorica, "un riferimento metaforico volutamente alterato sul piano della quantità per eccesso", detto anche IPERBOLE. Ciò non toglie consistenza al mio discorso - e lo so, sembra che abbia detto che la capitale è così maestosa perché la vogliono far sembrare così - e ciò è sbagliato, sono d'accordo, dicevo, non toglie consistenza al discorso che la Corea del Nord dà sfoggio al mondo, provocatoriamente, dei suoi muscoli, e ciò irrita un po' tutti. Mi sembra sottinteso che CHIUNQUE in questo mondo faccia test atomici vada punito, ma conosciamo l'America, rimane impunita perché sotto certi versi controlla diverse redini del mondo.
    Hai saputo di quella MOAB in Medio Oriente?... ci tengo a dire che quella per noi dell'altro mondo non è propaganda, ma è propaganda per i cittadini della Corea, perché questa si attua tramite mezzi di comunicazione che la Corea ha, ma che ha sotto controllo, ed è volta ad ottenere il favore sempre più accanito della sua gente per il suo governo.

    Fin qui non c'é granché da dire
    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    E la gente che sta dentro quella nazione ha possibilità di andare contro il proprio leader? Di parlarne male, di parlare di idee diverse? Dimmelo, please.

    Finché il pensiero rientra nella base ideologica di uno dei partiti che hanno partecipato all'elezione del 2014, non c'é alcun problema. I cittadini possono muovere delle critiche costruttive verso provvedimenti relativi al lavoro e ai servizi cittadini, a patto che mostrino rispetto ed educazione. Presunzione e satira portano solo a guai.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    La dittatura del proletariato rimane dittatura, lo suggerisce anche il nome. In dittatura non comanda il popolo, e il governo non si eclissa. Tu pensi che il mondo viva necessariamente organizzandosi in chi sta sopra e chi sta sotto (volendo semplificare molto!)?

    Eh?
    Non c'é alcuna traccia di dialettica in queste frasi. Invero, non hanno molto senso, poiché sono lontane anni luce dal pensiero marixsta. No te lo dico per "offesa" o chessoio, ma proprio ti soffermi sulla retorica e sull'idea senza considerare la dialettica... Qui non posso aiutarti in poche parole, ci vorrebbero post chilometrici che nessuno vorrebbe leggere. Solo una lettura approfondita ti potrà dare un'idea delle questioni che tu poni.

    CITAZIONE (Oessido @ 13/5/2017, 15:17) 
    Non pensi che il mondo sia cambiato rispetto a.. che ne so, gli anni '20? Perché individui ancora classi sociali, perché vedi borghesi, lavoratori e proprietari? Cioè, li vedi, ci sono? E perché non se ne parla più, secondo il tuo parere?

    Ma dove vivi, in una frazione di Gonnosfanadiga? :D
    Non vorrei deludere qualcuno, ma la divisione in classi non l'ha inventata Marx. E' un provvedimento previsto dal pensiero liberista e capitalista. Smith ne parla nel suo "la ricchezza delle nazioni". Marx ha solo analizzato questi aspetti strutturali.
    Dunque, anche se tu non le vedi, le classi ci sono perché il sistema capitalista, per funzionare, ha necessità di una società divisa in classi e di una divisione del lavoro e dei rispettivi prodotti (profitto, salario, rendita). Certo che oggi non c'é più lo spala-carbone o il latifondista nobile. La società cambia.
    Le disparità fra ricchi e poveri sono la dimostrazione più lampante dell'esistenza delle classi. Vuoi forse farmi credere che Lamborghini e Ferrari siano della stessa classe del pizzaiolo con la terza media e del lavapiatti con la quinta elementare? Su, è ora di aprire gli occhi...
    La borghesia è la stessa classe dei grandi poteri economici che guidano il mondo. Io non sono Soros né Rockefeller. Sono infinitamente più povero e non posso sfruttare lavoratori sottopagati come loro. Io non possiedo fabbriche, né multinazionali, né casa, né terra, né fonti idriche, né mezzi di produzione. Significa che appartengo a una classe differente.

    Il bello del marxismo è che avanza, progredisce man mano che passa il tempo. Tu implicitamente mi dai dell'anacronistico, eppure la struttura del sistema mercantilistico è sempre la stessa da novecento anni. Ironicamente, le "vostre critiche" son sempre le stesse, mentre "noi" abbiamo a disposizione una dialettica molto attuale e pensiero moderno (Bauman, Preve, Losurdo - per lo storicismo -, ecc.).

    "Perché non se ne parla più?"
    E chi lo ha detto? I "lavoratori" cosa sono? Persino i grandi media parlano di lavoratori subalterni. I precari come li chiami? Borghesi? Come fai a mettere nello stesso calderone quelli che possiedono mezzi di produzione e quelli che possiedono solo la propria forza-lavoro?
    Precari, studenti, disoccupati, extracomunitari, operai, lavoratori low-skill. Ecco chi sono i proletari oggi.


    Basta con l'Off-Topic adesso, continuiamo per MP!
     
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16 replies since 8/5/2017, 13:36   314 views
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