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L'inglese non è la mia lingua madre, perciò scusatemi se ci sono degli errori.
Quando avevo quattordici anni, frequentavo la stessa scuola di mio fratello maggiore quindi, solitamente tornavamo a casa insieme, ma il sabato lui andava a casa dei nostri nonni, perché aveva bisogno di ripetizioni di matematica e nostro zio gli aveva offerto il suo aiuto.
Un sabato mio nonno mi portò in stazione per prendere l'autobus che mi avrebbe portata a casa. Mentre aspettavo, uno strano signore mi si è avvicinato: era leggermente basso, grasso, piuttosto calvo ed aveva più di quarant'anni. Inizialmente, mi chiese l'ora e se fosse arrivato un autobus. Gli risposi ma poi lui iniziò a farmi domande sulla mia vita: "Quanti anni hai?", "Dove abiti?". Non gli risposi dicendo la verità perché mi sembrava un po' strano ed iniziai a sentirmi a disagio. Dopo qualche minuto, iniziò a farmi altre domande: "Cosa fai il sabato sera?", "Dove vai con i tuoi amici?". Gli dissi che il sabato andavo in discoteca (non era vero, le ho sempre odiate). Dopo questa risposta mi domandò: "Fai sesso con i ragazzi in discoteca? Non credo. Allora? Lo fai?". Mi sentii imbarazzata per quella domanda, avevo solo quattordici anni e pensai che fosse una domanda inappropriata da fare. Non risposi. Era troppo imbarazzante.
Mi guardò e disse: "Non credo che tu sia quel tipo di ragazza, vero?" e mi accarezzò una guancia, con un raccapricciante sorriso sulle labbra. Feci un passo indietro e distolse lo sguardo. Non disse niente per uno o due minuti e poi mi chiese: "Posso accompagnarti a casa se vuoi, la mia auto è proprio dietro la stazione", aveva ancora quel terribile sorriso. Gli dissi di no ed aggiunse: "Non ti tocco più se non vuoi!". Iniziai ad avere paura, ma gli risposi di no perché dovevo andare a casa di mio cugino, quel giorno (non era vero, ovviamente) e quando arrivò il mio autobus, tirai un sospiro di sollievo e gli dissi che dovevo andare. Disse: "Oh, ok, allora spero di rivederti ancora! Buona giornata!"
Quando mi sedetti sul pullman, lo vidi mentre mi guardava con il suo inquietante sorriso sul volto e mi salutava con la mano. Quando l'autobus uscì dalla stazione, notai che si stava avvicinando ad un' altra ragazza, che sembrava più grande di me di uno o due anni. Posso solo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fossi andata con lui.
Non ho più visto quello strano tipo e sono grata di questo.
Questa storia è capitata a me, l'ho messa su reddit e ho pensato di metterla anche qua. Enjoy!
Edited by Oscurios - 6/2/2017, 18:14. -
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Ripulisco e smisto. . -
ReaperBrown.
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Spero che questo tizio sia morto male. . -
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Non ne ho idea e francamente non m'interessa. . -
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In una stazione, ricordo ancora, stavo camminando perso tra la folla. Mentre mi destreggiavo per schivare tutti quegli adulti, una vecchia quasi mi svitò la spalla e mi fermò. Era bruttissima, rugosa e con pochi denti, occhi socchiusi dalle rughe. Mi chiese: Quanti anni hai? Ed io le risposi balbettando. Accanto a sé aveva due signori che mi stavano guardando in maniera impassibile.
Per fortuna mia madre mi trovò in tempo. La vecchia, sentendo il mio nome che le avevo appena rivelato nella bocca di un'altra donna, mi lasciò il braccio e si dileguò.
Da quel giorno sogno spesso quella sensazione di orrore puro - quando sai che ti stanno per rapire. I tuoi ultimi attimi di libertà, forse anche di vita.
Se non fosse arrivata mia madre, cosa mi sarebbe successo? Dio, solo a ripensarci.... -
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Non credo che lui volesse rapirmi ma bensì fare altro. Ah, ringrazio il cielo per aver avuto dei genitori che mi hanno spiegato certe cose... SPOILER (clicca per visualizzare)Le vecchiette possono essere persone orribili. -
Diablo_Slayer.
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Mi vengono i brividi solo a pensarci. . -
{Barone Rosso}.
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Leggendo molte LNM quasi il 50% è su pedofili.
Madonna, che schifo che c'è in giro.. -
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Concordo con te, Barone. . -
Sandwich.
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I pedofili sono la feccia della feccia. Sono la cosa più schifosa della Terra a cominciare da quelli che stuprano bambini per finire con quelli che solo pensano di fare qualcosa.
Edited by Sandwich - 9/2/2017, 12:31. -
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Io invece mi ricordo di un episodio accaduto negli anni in cui frequentavo il liceo. Stavo aspettando l'autobus insieme ad un mio compagno di classe e allo stazionamento c'era una ragazza molto carina. Ad un certo punto passa un furgoncino e chi era alla guida si gira verso di lei guardandola per poi proseguire nella sua direzione. Dopo pochi minuti lo stesso furgoncino ritorna dalla direzione opposta, si ferma e le chiede se le servisse un passaggio. Ce ne sono di malati nel mondo che per di azzuppare sono pronti a molestare persino le ragazzine. . -
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Purtroppo ho anche io la mia buona dose di storie del genere. Alla feccia non c'è mai fine. . -
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Povera cucciola . -
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Ogni tanto mi chiedo cosa sia successo all'altra ragazza... . -
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Oddio! È capitata una cosa simile anche a me! .