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Questo incidente è avvenuto a mia madre prima che nascessi io, oltre venti anni fa. Lei lavorava in un pub del posto che accoglieva perlopiù i pescatori della mia città, sulla costa occidentale dell'Australia, e sapeva molte cose sulla vita delle persone che andavano a bere o a mangiare qualcosa. Comunque il flusso di clienti non si arrestava mai, e mi ha raccontato di un tizio che aveva conosciuto a qualche festa e frequentava il locale abitualmente; questo qui voleva sempre parlare con lei anche mentre stava lavorando. Mia madre non poteva che rifiutare, chiedere scusa e tornare a fare le sue cose. Una volta ha finito di lavorare intorno a mezzanotte ed è tornata a casa a piedi, perché distava solo pochi chilometri. Viveva con qualche coinquilino, tutta brava gente, e quando rientrò decise di farsi una doccia. Una volta a casa, si accorse che la porta, normalmente chiusa a chiave, era aperta, mentre tutti stavano dormendo. Sbuffò e si mise a letto, ma non si sentiva a suo agio. Così, per qualche ragione che non è riuscita a spiegarmi, ha sentito il bisogno di guardare sotto il letto. Quello che vide fu il tizio del bar che l'aveva seguita da lavoro. Mi ha detto che è rimasta a fissarlo per un po' e che lui non si muoveva né respirava, al punto che pensava fosse morto. È uscita dalla sua camera con calma ed è andata in quella di uno dei suoi amici, per dirgli che c'era un uomo morto sotto il suo letto. Sono tornati con una mazza da baseball per poi scoprire che c'era la finestra mezza aperta. Era riuscito a scappare e a darsela a gambe. Chiamarono la polizia e, dal momento che sapevano chi fosse, venne arrestato il giorno dopo. Il pensiero che mi disturba di più è ciò che voleva fare quella notte con mia madre. Lo stronzo si è preso una multa e un ordine restrittivo. Troppo poco, secondo me.
Edited by DamaXion - 27/12/2016, 21:11
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