My Buddy Sandman

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    Attenzione: le immagini poste sotto spoiler contengono gore. Se possono recarvi fastidio non apriteli.


    Introduzione
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    Nei primi anni '90, mentre frequentavo la Penn State University, conoscevo un ragazzo chiamato Sandman Archibald Bundeford. Sì, quello era, giuro su Dio, il nome sul suo certificato di nascita, sulla patente, ricamato sulle sue mutande, il suo nome di nascita. Pensavo che i nomi che le celebrità danno ai loro figli oggigiorno fossero terribili, ma questo qui aveva un nome stupido prima che i nomi stupidi fossero di moda. Ho sempre pensato che i suoi genitori fossero figli dei fiori e che gli avessero dato il nome mentre erano in un trip da acidi.

    In ogni caso, Sandman e io andavamo entrambi ad un corso di scrittura per matricole, e occasionalmente passavamo del tempo in biblioteca. Era un bravo ragazzo, aveva 17 anni se non ricordo male, mulatto, timido ma amichevole e si portava sempre dietro il laptop più grande che si sia mai visto. A quei tempi era piuttosto strano vedere qualcuno con quello che si considerava un computer portatile. A volte lo beccavo con il naso sullo schermo LCD ad analizzare dei codici o a scrutare i pixel di un'immagine che stava provando a modificare.
    Sandman frequentava alcuni studenti più vecchi che erano interessati a, o frequentavano, corsi di programmazione, film, progettazione grafica (la sua specializzazione) e fotografia, mentre io gravitavo attorno alle altre matricole dei corsi di letteratura mondiale che frequentavo. Ero, però, impantanato nel mezzo dello sviluppo di un progetto su cui Sandman e i suoi amici stavano lavorando. A volte mi parlava di questo gioco che stava aiutandoli a creare. Da quello che ho afferrato ai tempi era un mix tra un'avventura testuale horror e un dungeon crawler punta e clicca, che chiamavano Warlock con una "E".

    Era estremamente eccitato di partecipare al progetto, diventava quasi stordito mentre ne parlava, ghignando stupidamente mentre mi assicurava che Warlocke sarebbe stato un enorme successo nel mondo dei videogiochi. L'ho sempre assecondato, anche se in realtà pensavo che tutto quello fosse un sogno impossibile. Facevano progressi, però, ogni tanto lui mi mostrava dettagli di quello che il "team" aveva compiuto fin'ora. Sembrava a posto, ma non vedevo come potesse raggiungere la popolarità di cui lui era tanto sicuro.

    La premessa era semplice: entra nel dungeon, raccogli oggetti, sconfiggi i cattivi e salva la principessa, la solita solfa. Il punto di forza, tuttavia, era che il gioco sarebbe stato "Solo per Adulti", con fotografie digitalizzate che rappresentavano violenza grafica e nudità. Quei temi maturi erano il trucco che avrebbe aiutato a vendere, per fare in modo che gli adulti lo prendessero e i teenager lo desiderassero. Suppongo di non poter negare che sesso e violenza vendono.

    Il contributo di Sandman era aiutare a digitalizzare le foto da usare nel gioco. Roba cruenta e sanguinolenta che si vedeva sul Fangoria Magazine, di cui Sandman aveva spesso una copia. Una volta mi lasciò, o più precisamente mi costrinse a farmi prestare una cassetta su cui aveva registrato i suoi momenti preferiti da film come Mondo Cane, Le facce della morte e vari “Film italiani sui cannibali”... che apparentemente è un genere. Roba da malati, non è di mio gusto, ma niente di così strano.
    Per qualche settimana sentii molto parlare di Warlocke e di come il gaming di nicchia sarebbe esploso nel mainstream, ma gradualmente l'eccitazione di Sandman sembrò svanire. Alla fine gli chiesi io stesso dei progressi del gioco e lui mi disse che tutto quello che sapeva era che era "In fase di sviluppo". Qualche giorno dopo lo vidi di nuovo lavorare con fervore sul suo laptop monolitico. Quando chiesi spiegazioni, mi disse che il gioco stava subendo un miglioramento grafico e che stava digitalizzando e sistemando alcune nuove foto cruente. Ridacchiai e gli augurai buona fortuna.

    Fu più avanti nello stesso mese, dopo la pausa primaverile, che incontrai Sandman in biblioteca, dopo la lezione di statistica. Quando mi vide avvicinarmi, sfoderò il più grande sorriso che gli ho mai visto fare e sollevò in aria un Floppy disk da 3,5 pollici. Mi ricordò la Statua della Libertà, torreggiante con la torcia in mano. Mi sedetti accanto a lui, che procedette a dirmi che la versione beta era giocabile ed era quasi pronta per essere venduta ai distributori. Aprì la valigetta del suo laptop e mi diede uno di almeno una dozzina di floppy. "Ecco" disse "Portalo a casa e fammi sapere cosa ne pensi!"
    "Sicuro" Accettai con una risata, aggiungendo "Spero che il mio computer sia abbastanza potente per farlo girare".



    Il Gioco

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    WARLOCKE16_2E allora appare uno scheletro
    Dopo alcuni giorni di "L'hai provato?" da Sandman, finalmente mi decisi a dare un'occhiata a quello che mi era stato detto sarebbe stato il best seller del 1992, l'anno in cui erano sicuri avrebbero raggiunto la distribuzione di massa. Un giovedì sera a casa, infilai il floppy nel mio Packard Bell, e lo caricai su DOS.

    Il setup andò liscio, terminò e si configurò in circa dieci minuti. Dopo aver avviato il programma del gioco, notai che la schermata del titolo sembrava abbastanza professionale, forse avevo sottovalutato la banda scalcinata di artisti e programmatori che, secondo la schermata d'inizio, si faceva chiamare Tesserakt Solutions. Errori d'ortografia molto "fighi" per distinguersi come novellini provocatori e innovatori. Sorrisi tra me e me quando lessi il messaggio TUTTO MAIUSCOLO che spiegava come il gioco fosse inteso per un pubblico sopra i 18 anni, nonostante fosse stato creato da ragazzi a malapena maggiorenni.

    Selezionai nuovo gioco e cliccai invio. Una finestra di dialogo si aprì e mi spiegò che dovevo salvare le damigelle della Regina da un dungeon prima che fosse compiuto un rituale chiamato "The Bloodening". Oh wow, "il bagno di sangue"? Davvero? Prometteva bene. Cliccai di nuovo invio e iniziai il gioco.

    L'interfaccia sembrava piuttosto moderna e user friendly, il che era positivo, la grafica non era niente di trascendentale. Notai che il cursore era una freccia insanguinata e che sembravo avere degli oggetti nell'inventario. Cliccai sulla freccia e mi mossi in avanti, fino ad incontrare una figura ammantata di scuro. Era piacevole avere l'opzione di usare sia i comandi testuali che cliccare con il mouse. La figura incappucciata mi diede un pugnale, che era ovviamente macchiato di sangue, e continuai oltre.

    Il non avere una lista di comandi non sembrò influenzare il mio gameplay, dato che quasi ogni comando che digitavo sembrava funzionare. Immaginai che avessero compreso un sacco di variabili nella sezione dei comandi, il che era un bel tocco per chi di noi non aveva mai giocato a molte avventure testuali. Dopo essere arrivato ad un baule di legno e aver ottenuto un libro di incantesimi, imparai un incantesimo del fulmine. Stavo iniziando a chiedermi quando sarebbero apparse le foto digitalizzate su cui stava lavorando Sandman.
    Alla fine un nemico apparve e lo combattei. La schermaglia fu poco interessante, presi del danno e sconfissi l'avversario. Quando lo uccisi, la schermata passò dal mostrare la strada davanti a me a visualizzare la foto rudimentalmente digitalizzata di una faccia rossa che immaginai fosse il mio nemico sconfitto. Era un'immagine strana e sgradevole. "Immagino che sia così che si guadagneranno il loro rating 18+" Pensai.

    Premere un tasto qualsiasi o cliccare sembrava rimuovere la foto e far tornare il dungeon. Esplorai ancora un po' e incontrai un tizio con mantello e cappello da mago. Mi chiese se ero "amico o nemico". Digitai "amico" e lui procedette a darmi del bugiardo e attaccarmi. Mi ero accorto che questo gioco non aveva intenzioni particolarmente intellettuali.

    Lo attaccai un paio di volte e lo finii con il pugnale. Fui "premiato" di nuovo con un'altra foto di un viso insanguinato. La palette dei colori usata dai designer non si prestava molto a questo tipo di foto digitali. Nell'ammasso di pixel rossi, neri e grigi potei notare che la faccia mostrata non somigliava assolutamente al mago che avevo affrontato. Era una questione di contenuti sulla forma, e il contenuto era semplicemente lì per scioccare.

    Dopo aver ricevuto dal mago un altro incantesimo e una chiave, continuai la mia ricerca nei corridoi del labirinto. Onestamente, non c'erano nemmeno molte svolte pericolose o trappole. Immagino fosse per mantenere il ritmo pieno di azione. Alla fine arrivai a delle sbarre e usai la chiave del mago su di esse. Quello che vidi dopo mi prese alla sprovvista.

    L'immagine pixelata di una donna in topless legata con una corda apparve sullo schermo, accompagnata da testo che mi offriva come ringraziamento un incantesimo o il suo "corpo". Lo ammetto, ero più che incuriosito di vedere cosa sarebbe successo se avessi accettato l'offerta del suo corpo. Ero uno studente universitario senza la ragazza, datemi tregua! Quindi, digitai "corpo" e mi fu mostrata un'altra foto della donna in topless, stavolta slegata. Mi guardava in modo seducente, quanto una donna in quattro colori può fare. Lo ammetto, era piuttosto divertente e ehi, magari avrebbe funzionato come motivo per comprarlo! Forse c'è un mercato per pornografia che sembra un gioco Nintendo pieno di glitch, nel mio caso, preferisco guardare una rivista di Penthouse attraverso un caleidoscopio.

    Dopo aver visto le parti appetitose della damigella, potevi digitare "incantesimo" e ottenere comunque il nuovo attacco. E così, il mio viaggio attraverso il gioco continuò, sconfiggendo cattivi, ottenendo oggetti e salvando damigelle. Per ogni battaglia vinta venni premiato con una nuovo foto cruenta "Le spoglie della vittoria!".

    Alcune di esse sembravano prese da riviste horror o da film slasher. Altre erano più difficili da distinguere, ma erano più impressionanti. Notai che non c'entravano nemmeno con il tema di dungeon crawl del gioco, sembravano più scene del crimine o foto di pronto soccorso.
    Come ho già detto, era difficile vedere cosa stesse succedendo. Immagino che Sandman avesse fatto il meglio che poteva con la risoluzione e la minuscola palette di colori a disposizione.

    Anche le immagini delle damigelle mi sembravano strane. Non sono un bigotto o altro, lo so che a certe ragazze piace il bondage, ma le donne nelle foto sembravano quasi spaventate, o preoccupate. Non sembravano contente di essere salvate dal Warlocke, nonostante le loro costanti offerte di soddisfare ridicolmente i suoi bisogni fisici. Fa niente, magari sono io che non apprezzo le ragazze legate.

    Infine, salvai la terza e ultima damigella, e quando mi voltai ero faccia a faccia con un nuovo nemico conosciuto come "The Blood Demon". Beh, chi ti aspetteresti altrimenti a tenere un rituale chiamato The Bloodening? Quello era l'avversario più forte mai affrontato, tutti gli altri fino ad adesso erano quasi ridicolmente facili. Avevo la pozione di cura, però, e gli oggetti non sembravano sparire dopo l'uso, quindi l'unica cosa che rese il Blood Demon più forte era che ci mise di più a morire. Più tardi mi chiesi se fosse possibile morire nel gioco.

    Quindi, sconfissi facilmente quello che risultò essere il boss finale di questo breve gioco. Il gioco mi mostrò la foto del mio nemico sconfitto, che sembrava più un procione morto o una tartaruga, ma ero sorpreso che avessero usato un'immagine che non fosse un'altra vittima umana di un film slasher.
    Mi fu detto che avrei ricevuto un bel premio. Premetti invio e fui premiato per i miei sforzi nel labirinto da un'altra donna nuda, che immaginai fosse la Regina, che mi disse "Vieni avanti e raccogli la tua ricompensa".

    Un altro cliccare del tasto invio fece apparire un "Grazie per aver giocato" e la lista delle persone che avevano fatto assieme il gioco. Vidi il nome di Sandman nei ringraziamenti speciali e immaginai quanto stupidamente fiero ne fosse. C'erano altri due o tre nomi che credo di aver riconosciuto, solo come amici di Sandman però.

    Tesserakt Solutions

    Dato che avevo finito il gioco in una serata, potei parlarne a Sandman il giorno seguente in biblioteca. Mi chiese di nuovo "L'hai provato?" E questa volta potei finalmente dargli la risposta che voleva. Ovviamente lui voleva sapere cosa ne pensassi, di quanto mi avesse sbalordito. Non avevo il coraggio di dirgli che la storia del gioco aveva lo spessore di un wafer, i personaggi erano inesistenti, il gameplay era inane e ripetitivo, i dialoghi erano ridicoli, giochi simili avevano suoni e a volte musica, il sesso e la violenza avrebbero impedito qualsiasi rilascio al grande pubblico o che la grafica era a malapena al pari di altri giochi per computer, totalmente eclissata dal Nintendo o dal Genesis... Quindi invece gli dissi che era fantastico e molto divertente.

    Non volevo rovinare il suo divertimento e ehi, magari il gioco sarebbe stato notato e sarebbe potuto diventare famoso in un modo o nell'altro. Rimaneva il fatto che questo gruppo di ragazzi del college avevano effettivamente messo insieme un videogioco per computer che funzionava e che avrebbe potuto guadagnare un po' di attenzione. È più di quello che molti altri giovani programmatori potrebbero dire.

    Quando mi chiese delle foto digitalizzate, gli dissi che erano venute molto bene, e che sarebbero venute ancora meglio con il migliorare dell'informatica. Era d'accordo e continuò a stordirmi parlandomi di tutto il lavoro che lui e gli altri della Tesserakt avevano fatto, di come per loro era solo l'inizio.

    Finalmente, dovetti andare in classe e fui risparmiato di sentire per la terza volta sull'adattamento della risoluzione delle foto per il gioco. Da quel giorno, la sua mania sembrò diminuire, e tornammo a parlare di altre cose oltre a Warlocke. Dopo qualche mese però, fui io a reintrodurre l'argomento. Gli chiesi come andava con il videogioco, lui mi disse che Aaron e Robert, due dei programmatori, stavano lavorando su alcuni bug minori. Appena prima della fine del semestre gli chiesi di nuovo e lui mi disse che non era riuscito a contattare né Aaron né Robert, e altri che lavoravano al progetto o non ne sapevano nulla, o non volevano dirgli cosa stesse succedendo. Dissi a Sandman che probabilmente si sarebbe tutto risolto in qualche giorno. Personalmente, immaginai che le cose non stessero andando da nessuna parte con il gioco, o che conteneva troppo contenuto per adulti per essere comprato.

    Durante la pausa estiva, vivevo ancora in casa dei miei. Un giorno di luglio, mio padre mi disse di leggere un articolo che aveva visto sul giornale a proposito di alcuni studenti della Penn University che erano stati arrestati o interrogati dalla polizia. Lo lessi e riconobbi alcuni nomi. Li conoscevo sia attraverso i crediti di Warlocke che attraverso Sandman, che non era menzionato, ma era ancora minorenne. Dissi a mio padre che conoscevo qualcuno dei ragazzi per nome ma non di persona.
    La notizia diceva che Jeffrey Maxwell, Robert Porter, Aaron Alvers, Peter Bodine, Daniel Scannel e un minorenne non identificato erano stati arrestati perché sospettati di rapimento, stupro e rapina nella contea di Philadelphia. Ero molto sorpreso di questo e mi chiesi cosa fosse successo, dato che l'articolo non scendeva nel dettaglio.

    Non ne sentii parlare più per circa una settimana, finché non arrivò una notizia sulla radio locale. Elaborava e forniva nuovi sviluppi sugli eventi degli studenti alla PSU. Apparentemente, Jeffrey Maxwell e Daniel Scannel erano stati interrogati e rilasciati, mentre Robert Port, Aaron Alvers e Peter Bodine erano stati arrestati con accuse che ora includevano omicidio e tentato omicidio, assieme ad un altro uomo di nome Jerome Watts. Ovviamente questo catturò la mia attenzione.

    Porter, Alvers e Bodine presumibilmente avevano percorso la strada tra lo State College PA e Philadelphia e i dintorni di Bucks almeno tre volte tra febbraio e maggio del 1991 pagando delle prostitute. I tre erano accusati di aver portato le prostitute in una casa abbandonata e di averle stuprate, causando lividi, costole rotte e nel caso di una delle ragazze, una concussione. Questa casa, la vecchia residenza di Jerome Watts, si pensava fosse anche il luogo di almeno altri due delitti compiuti da Porter e Alvers. Watts, un lavoratore sanitario di trentaquattro anni aveva patteggiato con la polizia per fornire ulteriori prove su Porter e Alvers, Bodine era dentro per associazione a delinquere.

    Dopo aver preso prove fisiche e circostanziali da Porter, la polizia aveva ottenuto un mandato, e a quanto pare aveva trovato il fucile che forse era stato usato per gli omicidi, assieme a prove fotografiche che collegavano lui, Alvers e Bodine alla scena del crimine. C'erano anche molti file incriminanti sul suo computer, e alcune "parti del corpo che sembravano di piccoli animali" nascosti nei muri di camera sua.

    Il giorno dopo ricevetti una telefonata da Sandman, a cui non ricordo di aver mai dato il mio numero, ma la mia famiglia è sull'elenco telefonico. Sembrava nervoso e quasi fuori di sé. Mi disse che dovevo "Cancellare quel gioco" dal mio hard drive e rompere o bruciare il dischetto che mi aveva dato. Gli dissi che avevo visto il telegiornale e gli chiesi cosa diavolo fosse successo. Ancora scosso, mi disse che non aveva idea da dove fossero state prese le foto che aveva digitalizzato. "Lo giuro, pensavo fossero di Fangoria e qualche rivista di tette!" Disse in modo strozzato. "E alcune le erano! Lo giuro su Dio alcune di quelle persone morte erano solo effetti speciali dai film, lo so, li ho visti!"

    Gli dissi di calmarsi e che non aveva niente da temere. Che non poteva sapere cosa stava facendo e che la polizia lo aveva capito quando lo aveva interrogato. Sembrò calmarsi un po', ma disse che aveva altre chiamate da fare. Gli dissi che a questo punto era una buona idea. Mi rispose solo "Sì..." e buttò giù.

    Quella fu a proposito l'ultima volta che parlai con Sandman. Avevo sentito che si era trasferito alla Penn Tech per finire gli studi. Non posso biasimarlo, il campus principale della PSU è molto grande, e sono sicuro che quasi tutti lo avrebbero tenuto d'occhio, così come altri membri della Tesserakt Solutions. E non gli chiesi mai, né a nessun altro quali delle foto di Warlocke fossero da film e dalle riviste porno e quali... beh no. Non volevo saperlo, e continuo a non volerlo sapere. Cancellai il gioco, ma non ricordavo dove avessi messo il dischetto.

    L'ho ritrovato poco tempo fa e non ho potuto resistere alla tentazione di rigiocarci. Incidentalmente, non raggiunse mai la grande distribuzione se potete crederci. Ma devono esserci ancora delle copie in giro. Mi ricordo di quanto buffo mi era sembrato quando andavo a scuola. Non mi sembrò buffo questa volta e quasi desidero non averlo rigiocato.

    Mi chiedo cosa sia successo a quei tizi, so che Jeffrey Maxwell e Dan Scannel se la sono cavata con un periodo di sospensione condizionale, e Aaron Alvers e Pete Bodine hanno scontato sei e quattro anni rispettivamente.
    Bobby Porter è ancora nel penitenziario, credo. Immagino che in quest'epoca sarebbe piuttosto facile cercarli e vedere che stanno facendo. Sembra un po' morboso però. A volte però penso ancora a quell'eccentrico ragazzo mulatto del corso di scrittura, quanto può essere difficile rintracciare qualcuno chiamato Sandman Archibald Bundeford?



    Edited by Medea MacLeod - 21/1/2017, 20:42
     
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    Up. Fu una delle prime CP in inglese che lessi nel 2015 (con l'ausilio di Gugol Transleit, ma shhhhh). Le immagini all'epoca mi fecero cagare addosso.
    A distanza di cinque anni ammetto che non mi ha lasciato molto, ma comunque ne apprezzo l'originalità e la cura degli screenshots.
    In ogni caso, ho notato che, almeno da mobile, la disposizione delle immagini non rende benissimo. Alla fine sarebbe stato meglio metterle verticalmente una per una, anziché adottare la stessa formattazione di Wikia/FANDOM.
     
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