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Nel suo libro The Edge of the Unknown (Ai confini dello sconosciuto), nel 1930 Arthur Conan Doyle, padre di Sherlock Holmes ed esperto di fenomeni insoliti, scrive quanto segue: "Ero nella mia camera da letto a Crowborough, quando mi svegliai nel mezzo della notte con la netta sensazione che ci fosse qualcun altro nella stanza e che questa presenza non fosse di questo mondo. Stavo seduto sul mio letto, con la schiena rivolta verso la stanza ed ero chiaramente sveglio, ricordo, ma, al tempo stesso, incapace di muovermi.
Mi era del tutto impossibile voltarmi e vedere l'intruso. Udii passi lungo la stanza. Ero conscio (pur senza vederlo) che qualcuno si stava chinando verso di me. Poi udii una voce che mi sussurrò: "Doyle, sono venuto a dirti che mi dispiace". Un minuto dopo la mia incapacità di muovermi era scomparsa, così mi girai, ma era tutto buio..."
Il tema dei visitatori notturni non è certamente nato pochi anni fa, ma è riscontrabile già in un lontano passato, anche in un ambito mitico/tradizionale. Il resoconto di Arthur Conan Doyle, tuttavia, esce dalle nebbie del tempo e si mostra nella sua chiarezza e lucidità, mostrando come il fenomeno sia ben più di un luogo comune letterario.
Ancora prima che venisse usato il termine Shadow People (popolo delle ombre), numerosi sono i casi indagati dai ricercatori di fama mondiale (John Keel su tutti) che oggigiorno rientrerebbero nella categoria dei contatti con queste inquietanti e misteriose entità. Vediamone alcuni.
25 maggio 1968, cittadina di Superior, Wisconsin.
Un uomo stava dormendo nella sua stanza quando, verso l'una di notte, si svegliò e vide una grossa figura ai margini del letto. Circa due metri d'altezza, testa grande, spalle ampie, si mosse dal lato sinistro al destro della stanza per poi scomparire attraverso il muro, come un'ombra.
Quella stessa notte, ad alcune miglia di distanza, una donna raccontò di essersi svegliata e di aver visto un gruppo di oscure figure nella stanza in cui dormiva. Stavano in semicerchio intorno al suo letto, immobili. Cercò di parlare, ma le figure andarono via senza replicare.
Sempre nel Wisconsin, nel giugno 1968, un uomo raccontò a Keel di essersi svegliato una notte, totalmente incapace di muoversi, ma chiaramente sveglio. Percepiva la presenza di un essere scuro nella sua stanza.
Tentò più volte di individuarlo (la stanza era lievemente illuminata dalle luci della strada), ma l'essere si spostava di continuo molto velocemente, rendendogli impossibile una messa a fuoco precisa, rimanendo sempre nella sua visione periferica.
Per quanto il fenomeno, come emerge da miti e leggende, abbia accompagnato l'uomo fin dall'antichità, la nascita dell'espressione "Shadow People" viene fatta risalire al 2006. Il 27 marzo di quell'anno, infatti, nel corso della trasmissione radiofonica Coast to Coast AM, la ricercatrice Heidi Hollis venne intervistata in merito ad apparizioni paranormali.
La Hollis, parlando di visitatori notturni, utilizzò il termine Shadow People per indicare esseri scuri, dalle fattezze umanoidi, simili a silhouettes nere, che si mostravano nelle camere da letto dei malcapitati testimoni, a volte interagendo in maniera anche violenta (sono noti casi di tentativi si soffocamento), a volte semplicemente muovendosi da lato a lato della stanza per poi scomparire.
La studiosa e ricercatrice statunitense Rosemary Ellen Guiley negli ultimi anni ha indagato con meticolosità questo fenomeno, notando come esso sia più variegato di quanto inizialmente creduto. Dalle sue ricerche è emerso che vi sono vari tipi di Shadow People.
Il fenomeno maggioritario è costituito da visite notturne da parte di oscure figure, in certi casi vestite con cappotto e cappello, in alcuni casi costituite da semplici immagini scure prive di tridimensionalità, che bloccano ogni fonte di luce al loro passaggio, palesando così il loro essere di colore nero.
Spesso scompaiono quando l'osservatore, terrorizzato, inizia a urlare e si dissolvono a mezz'aria oppure trapassano il muro per uscire. Altri tipi Shadow People si presentano in un primo momento come comuni ombre sul muro. A poco a poco, però, l'ombra si espande e l'osservatore nota come essa non sia naturale, dal momento che si trova in zone in cui non v'è nulla a causare l'ombra creatasi, la quale comincia a muoversi e materializzarsi dal muro allo spazio fisico.
Stando ad altri resoconti raccolti dalla Guiley, vi sono testimonianze che collocano lo Shadow People anche in spazi aperti, soprattutto in zone boschive, case infestate e manicomi.
ALCUNE IPOTESI
Come molti altri fenomeni paranormali, anche il fenomeno Shadow People non presenta contorni totalmente netti, bensì tende a ricadere in categorie diverse. Innanzitutto quella dei fantasmi. Molti presunti Shadow People sono stati visti in case ritenute infestate da presenze, con caratteristiche peraltro difficilmente distinguibili da quelle nell'iconografia più classica del fantasma.
In certi casi, invece, gli Shadow People presentano più le caratteristiche delle entità astrali infere e dei visitatori notturni, come denotavano le testimonianze più numerose relative ad apparizioni in camere da letto da parte di entità che cercano anche di soffocare gli osservatori ponendosi sul loro petto.
Il tema, come mostrato dal celebre dipinto di Johann Heirich Fussli, l'incubo, non è certamente di recente origine. Non solo. Sono evidenti anche le somiglianze con i resoconti relativi a contatti, sempre in camera da letto, con grigi e altre presunte entità aliene che si mostrerebbero, di notte, nelle camere delle persone per terrorizzarle e, a volte, per portarle altrove.
Alcuni casi sono sicuramente spiegabili come semplici allucinazioni notturne, accompagnate talvolta da acinesia (paralisi temporanea). Rimane però uno zoccolo duro di resoconti, effettuati da persone assolutamente credibili e stimate, che difficilmente possono venire spiegati in termini convenzionali, ricadendo in una zona d'ombra - è proprio il caso di dirlo - i cui contorni sono molto meno netti e di difficile comprensione.
Come sempre, l'atteggiamento più errato e antiscientifico è quello di non considerare queste testimonianze semplicemente per la loro straordinarietà.
FONTE
Mistero Magazine Febbraio 2014
Articolo a cura di Umberto Visani.
Edited by & . - 9/9/2022, 11:29
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