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L’oscurità avvolge un cubo dalle pareti ammuffite, l’unica fonte di luce è la candela posta sul tavolino al centro di quella che dovrebbe essere la mia stanza. Quadri dei miei genitori, intarsi sugli angoli della camera, una statua e altre cianfrusaglie.
Sulla poltrona, nella penombra, quel vecchio violino regalatomi da mio nonno, vecchio, con tre corde mancanti, appoggiato sullo schienale in velluto scolorito. Quello strumento, custodito avidamente per anni, mi attira, mi soggioga la mente con il suo fascino, è un qualcosa di magnetico che mi spinge a prenderlo e a suonarlo, nonostante una sola corda.
Prendo il manico e d’un tratto, la candela illumina la stanza e un pubblico di ombre, osserva senza fiatare, dagli spalti. La gola si secca, il sudore scivola lungo la mia pelle fredda. Quelle ombre, senza un corpo o anima si allungano sulle pareti, imponenti e il mio sguardo si perde nell’oblio del loro corpo. Inizio a suonare, le note escono cupe e soffuse da quel violino maledetto per anni, i polpastrelli bruciano su quell’unica corda sottile. Note mai udite prima alle mie orecchie, ma il pubblico apprezza la sinfonia.
Sento il petto comprimersi, il respiro svanisce ad ogni secondo, il cuore sembra essere stretto in una morsa.
Chiudo gli occhi a causa del dolore, mentre la melodia continua senza sosta, diventando sempre più cupa e diminuendo la luminosità della stanza.
Nessuno hai mai suonato queste note prima d’ora, nessun essere umano ci è riuscito.
E’ impossibile!
La candela si spegne, un tonfo, un grido nella notte.
Sono morto? Sono vivo?
‘’E’ stato solo un incubo mio caro Giuseppe. Torna a dormire.’’
Era solo un sogno, anzi, un terribile incubo che non vorrei si manifestasse di nuovo.
Quella melodia la sento ancora, lontana, oltre la valle, ma la riesco a sentire. Ho suonato una melodia che sembra esser stata scritta dai meandri oscuri di un regno folle, ma mi compiaccio di questo capolavoro così fine.
Solo una cosa mi lascia perplesso. Quelle voci erano di mia madre e mio padre, quindi...
...Non capisco perché i miei genitori sono qui, nonostante loro siano morti da oltre 10 anni.
Edited by Mørdekai The Summøner~ - 10/12/2013, 16:42. -
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Mi piacque. Mi piacque molto. Il finale sarebbe stato straordinario se l'avessi lavorato un po' meglio, e in alcuni punti del racconto ho trovato virgole dove sarebbe stato meglio mettere un punto. Tuttavia, non posso non apprezzarla. Anche te, la scelta di impostarla in prima persona è stata una cosa davvero azzeccata, perché, in storie come queste, ti fa sentire parte centrale della situazione.
Good job, Morde caro.
Edited by Rory - 11/12/2013, 11:00. -
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Ad un punto ho letto: "Solo un incubo, mia caro Giuseppe. Torna a dormire".
A parte questo, molto bella!. -
.Mi piacque. Mi piacque molto. Il finale sarebbe stato straordinario se l'avessi lavorato un po' meglio, e in alcuni punti del racconto ho trovato virgole dove sarebbe stato meglio mettere un punto. Tuttavia, non posso non apprezzarla. Anche te, la scelta di impostarla in prima persona è stata una cosa davvero azzeccata, sicché, in storie come queste, ti fa sentire parte centrale della situazione.
Good job, Morde caro.
Quoto tutto ciò che ha detto Rory, bravo il nostro Kai!. -
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bello tutto sommato . -
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UP. . -
-Lilith-.
User deleted
Bella c: Ti sei ispirato all'immagine o hai avuto la fortuna di trovarla in seguito? . -
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UP. . -
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A mio parere è una storia scritta in maniera molto buona, ma purtroppo il finale ha un cliché che ormai è presente in troppe, troppe storie...
Non mi ha lasciato nulla, purtroppo.
Si poteva fare di meglio, ma non è malaccio..