Il pescatore

Una rilassante battuta di pesca in compagnia

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    Non conoscere alcune cose vuol dire sopravvivere

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    Guardo pensoso l'acqua e mi sorge un' illuminazione: "Sai, la vita è come la pesca dal punto di vista dei pesci; l'acqua del lago è come una tavola limpida e trasparente, sembra magica, ma questa fantastica magia si rompe appena il pescatore lancia la sua lenza"...Già, come accadde con me..."allora ogni pesce trova in quell'amo qualcosa di irresistibile. E alla fine uno morirà, non si sa chi sia, né che età abbia o la sua razza, ma sai che uno abboccherà.
    Così è per tutti gli uomini; un'esca dolce, la tentazione e infine la morte.
    Come per i pesci, però, non tutte le morti sono uguali: alcuni si rivelano prede difficili e lottano a lungo, altri si arrendono, altri ancora riescono a scappare spezzando l'amo".
    Vedo la canna piegarsi e smetto di parlare, aspetto il momento giusto e tiro con forza la canna verso l'alto per far penetrare l'amo, inizia la lotta.
    Questo pesce si arrende subito e lo tiro su lasciandolo ad affogare nell'aria, stacco l'amo e noto che l'esca è ancora intatta. Che vittoria amara, senza lotta né perdita, quasi mi intristisco per la cattura.
    Rilancio la canna e guardo lo specchio d'acqua spezzarsi.
    "Accadde così per la mia Elizabeth, prima una vita perfetta: io un medico con uno studio e lei faceva quello che adorava curando gli animali... mi ricordo ancora la dolcezza del suo tenero sorriso, ma sto divagando. Fatto sta che un giorno doveva curare un coccodrillo ferito, ma il sedativo non funzionò subito e la bestia attaccò. Mi dissero che nonostante il sedativo prima che crollasse ci vollero dieci minuti.... dieci minuti di sofferenza atroce per la mia cara."
    La canna si piega un momento, ma il pesce non abbocca.
    "Nonostante tutto ciò, arrivò viva in ospedale e la portarono di corsa in sala operatoria. Chiesi ad un vecchio amico dottore di assistere all' operazione e questi acconsentì"
    La canna si piega con forza e, prima di poter reagire, sento la lenza spezzarsi; sorrido: un avversario alla mia portata. Lancio della pastura per farlo rimanere nei paraggi, sostituisco in fretta la lenza e taglio un nuovo pezzo di esca. Un urlo si alza nel lago e per un momento mi ritraggo, intimorito, ma subito riacquisto la calma. Risistemo la pezza che uso per afferrare i pesci e la lego stretta. Finalmente rilancio la canna.
    "Il dottore incaricato dell'intervento era un certo John Flower, un novellino fresco di studi. Purtroppo per la mia Elizabeth, finì male". Sento del bagnato sul volto, faccio per asciugarmi e noto che sto piangendo, è incredibile quanto dolore possa causare la mancanza di una sola persona.
    "Sai, all'inizio ero uno specializzando in chirurgia, ma non sopportavo la vista del sangue e su consiglio di un amico scelsi di diventare un medico generale e aprire uno studio. Avrei semplicemente controllato la salute delle persone prescrivendo farmaci di tanto in tanto, un lavoro pulito in pratica. La cosa ironica è che il chirurgo che mi faceva da mentore ne fu dispiaciuto, per lui ero un talento innato, anche se dovevo vomitare ogni quarto d'ora."
    Rido di gusto, ma è solo un momento che subito sento tornare la malinconia.
    "John Flower, era un novellino e data la mia esperienza notai che durante l'operazione aveva fatto un errore lesionando un'arteria, causando la morte di mia moglie. Quell'idiota sul rapporto scrisse che l'emorragia era causata dalle ferite riportate e le mie proteste non valsero a nulla ed egli rimase impunito. Divenni un alcolizzato e dovetti chiudere lo studio; se non fosse stato per mio padre che mi rinchiuse in quel centro di riabilitazione per un anno non sarei qui ora."
    La canna oscilla, la preda è vicina.
    "Uscito da lì giurai di vendicarmi e così iniziai a seguirlo, scoprii ben presto che frequentava una prostituta ogni venerdì sera, quindi l'ho pagata affinché lo drogasse così che potessi vendicarmi."
    La canna si piega in modo brusco, ma stavolta sono pronto, lascio correre il filo e lo tendo pian piano per evitarne la rottura. Dopo minuti di lotta riesco a catturare un grosso salmone, sono affaticato per lo sforzo, ma sono anche felice per la cattura, quindi estraggo l' amo e mi accingo a preparare un altro pezzo di esca.
    "Alla fine il pescatore vince sempre, nessun altro può vincere la partita della vita, ed è per questo che ho scelto una fine poetica per quell'idiota di John Flower, e cioè fare da esca per i pesci. Non pensi che sia un'ottima idea, John ? Prima hai osato toglierti il bavaglio e urlare, e per questo meriti una punizione. Penso che il tuo alluce possa essere un'ottima esca, non trovi? Ora resta fermo."

    Edited by Barachiel - 3/9/2016, 10:44
     
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    Happy Urepi Yoropiku ne~

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    Bella, mi è piaciuta. La vedrei più come Crime, di horror tecnicamente non ha molto.
    Detto questo, si può smistare
     
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    Bellissima, mi piace
     
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    Grazie
     
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    "Il solo immaginare che ti sto uccidendo mi ha fatto venire un sorriso in volto "

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    Bello!👱
     
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