The Piano Man

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    "Everyone wants to be Er Mortadella. Even I want to be Er Mortadella." ~ Cary Grant

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    Quando mi laureai al college, la mia migliore amica Diana ed io ci avventurammo in un grand tour per l'Europa.
    Giunte a metà del nostro viaggio, decidemmo di fermarci per tre giorni a Praga, facendo l'errore di non tener conto del brutto tempo, che rovinò i nostri giri turistici.
    Per colpa dell'acquazzone che ci fu per tutto il tempo che passammo in città, ci ritrovammo senza meta, vagabondando tra vicoli bui e stradine laterali, entrando in ogni bottega che ci sembrasse vagamente interessante solo come scusa per ripararci dalla pioggia.
    Durante l'ultimo giorno di visita, trovammo un negozio di libri antichi. Entrando, fummo sopraffatte dalla vastità del luogo e dall'impressionante quantità di volumi sugli scaffali. Una donna anziana dietro una scrivania nella parte anteriore del negozio ci accolse con un sorriso, prima che ci separassimo per iniziare ad esplorare.

    Il negozio era incredibilmente grande per essere un posto senza pretese. Passai un'ora vagando per i corridoi prima di ritrovarmi nel seminterrato.
    Entrando, il mio sguardo cadde su un bellissimo, vecchio pianoforte. Essendo una pianista esperta e non avendo visto un pianoforte per oltre due mesi ero entusiasta.
    Emozionata, mi guardai intorno per assicurarmi di non disturbare eventuali acquirenti, ma non c'era nessuno in giro.
    Sorridendo tra me e me, mi avvicinai al pianoforte e presi posto sul sedile davanti ad esso. Il freddo dell'imbottitura mi punse la pelle, ma non mi importava. Le mie mani corsero sui tasti. Avorio, molto probabilmente, pensai tra me e me.
    Era evidente che il pianoforte era vecchio, pertanto mi aspettavo che fosse scordato, ma rimasi piacevolmente colpita quando gli accordi che eseguii squillarono con perfetta chiarezza.

    “Tu suoni veramente bene,” mi interruppe una voce da dietro, ed io sobbalzai. Un uomo anziano se ne stava in piedi dietro di me, non l'avevo sentito avvicinarsi.
    Sorridendo per il complimento, lo ringraziai prima che continuasse a parlare in un inglese molto abbozzato, “Lei suona molto bene, ma non ha due tasti... Solo 86.” Stavo faticando per capire cosa volesse dirmi l'uomo con quel suo accento e stavo per chiedergli di ripetere ciò che aveva detto, ma egli sorrise di nuovo e mi fece gesto di continuare a suonare.
    Smisi dopo qualche minuto, quando Diana entrò nel seminterrato ridendo per l'assurdità della scena che si trovava davanti.
    Non avevo visto l'uomo andare via, ma ero troppo impegnata a dire a Diana quanto suonasse bene quel pianoforte per prestarvi troppa attenzione.


    Quando arrivò il momento di pagare i nostri libri alla cassa al piano superiore, l'anziana signora si complimentò per la mia esibizione e mi sorprese chiedendomi se mi interessava quel pianoforte. All'inizio risi, stupita dall'offerta. Comunque, lei andò avanti, spiegandoci che il pianoforte era passato di casa in casa per anni, senza nessuno che se lo tenesse abbastanza a lungo per compiacersi della sua magnificenza.
    Continuò dicendo che aveva avuto problemi a venderlo poiché la cassa armonica era stata incollata, quindi lo strumento non si poteva mai accordare.
    Mi disse che se potevo coprire le spese di spedizione per far arrivare lo strumento a casa, potevo prenderlo gratis, dato che il suo unico desiderio era di cederlo a qualcuno più interessato di lei alla musica.
    Dato che eravamo in viaggio solo con i nostri zaini, risi e le dissi che ci avrei pensato durante la notte. Comunque, Diana era entusiasta all'idea.
    Tornammo all'appartamento dove alloggiavamo e dopo qualche ricerca su internet e qualche telefonata, stabilimmo che spedire il pianoforte a casa sarebbe stato relativamente economico.
    Dato che al ritorno dal mio viaggio mi sarei trasferita nel mio primo vero appartamento, la prospettiva di avere un pianoforte tutto mio era entusiasmante.

    Quando tornai dall'Europa alla fine dell'estate, arrivò finalmente il mio misterioso pianoforte.
    Mentre cominciavo ad abituarmi alla mia nuova routine – nuovo lavoro, nuovo appartamento, nuovo fidanzato – suonare il pianoforte divenne la parte della giornata che attendevo di più.
    In pratica mi precipitavo fuori dal bus dopo una lunga giornata di lavoro, entravo in casa per dare da mangiare al gatto per poi sedermi sulla calda pelle del sedile, e cominciavo a creare la mia musica.

    Mi ricordo una fredda notte di Marzo, Peter era da me e mi stava assillando, insistendo sul fatto che non mi avesse mai sentito suonare.

    “Dovresti iniziare a stare più tempo da me se vuoi piacere a Venerdì,” ridacchiai, facendo un cenno al mio gatto, che gli stava soffiando contro con veemenza. “Ci vuole un mese intero per farla abituare alle persone.”
    Su insistenza di Peter, mi sedetti sul sedile e sorrisi quando la familiare sensazione di appagamento mi inondò.
    Dopo circa mezz'ora, mi squillò il telefono, risposi e sentii la voce di Diana.
    Era senza fiato dall'eccitazione e stava cercando di spiegarmi che aveva trovato una vecchia foto in uno dei libri acquistati mesi fa a Praga, e che era quasi sicura che ritraesse una ragazzina seduta allo stesso pianoforte che ora stava nel mio appartamento.
    Le dissi di inviarmela tramite email, prima che iniziassimo a spettegolare sul finale di Bachelorette andato in onda la scorsa notte.

    Quando riagganciai, Peter si stava mettendo la sua giacca, dicendomi che l'indomani sarebbe dovuto andare a lavoro presto. Ero un po' infastidita dal fatto che non volesse passare qui la notte, ma feci finta che non mi interessasse, quindi lo accompagnai giù per le scale.
    Mentre tornavo al mio appartamento, realizzai che mi era arrivata l'email che Diana mi aveva inviato.
    Aprendo l'immagine, potei vedere che Diana aveva ragione, il pianoforte era lo stesso. Aveva lo stesso sedile rilegato in pelle, la stessa splendida struttura in legno, gli stessi tasti bianchi come porcellana. Tuttavia, qualcosa sembrava diverso nella foto. Mentre stavo cercando di capire cosa c'era di strano in quell'immagine, Venerdì mi passò vicino correndo verso un uomo alla fine del corridoio.

    “Venerdì vieni qui!” Esclamai a voce alta. Mentre correvo verso l'uomo stavo già iniziando a scusarmi, “Mi dispiace, di solito non è così.”
    Quando gli occhi dell'uomo incrociarono i miei, sentii come se avessi già visto quel sorriso prima. Prima che potessi soffermarmi a pensarci, Venerdì si aggrappò alla mia gamba ed io la sollevai per riportarla nell'appartamento.
    Presi in mano il mio telefono con l'immagine che Diana mi aveva mandato e mi sedetti sul sedile di fronte al pianoforte per studiare meglio la fotografia. Che cos'era? Poi mi venne in mente. Il pianoforte nella foto era più piccolo di quello che avevo adesso davanti a me.
    Una strana sensazione mi inondò, mentre ricordai qualcosa che mi fu detto a proposito dello strumento mesi fa, e mi ritrovai a contare i tasti del pianoforte nella fotografia. 71. Ma che cazzo... pensai.

    Ma poi mi colpì. E quando lo fece, un brivido mi attraversò per tutto il corpo. Un brivido reso peggiore dal fatto che il sedile su cui ero seduta era freddo come il ghiaccio. Il gelo mi attraversò quando mi resi conto che il sedile del mio pianoforte non era mai freddo. Mai. Quel sedile era sempre caldo. E fu lì che ricordai dove avevo visto quel sorriso prima. Venerdì si lanciò verso la porta del mio appartamento, quando sentii un morbido sussurro,

    E tu sarai la 87.

    Tradotta da qui.


    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 14:04
     
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    Boh, non mi è piaciuta per niente, troppo lunga e piena di dettagli inutili che invece di creare atmosfera annoiano.
    In più dove andasse a parare la storia si capisce appena il vecchio dice "86".
     
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    A me non è dispiacuta, non ho capito subito come si sarebbe conclusa e questo è sempre un punto a favore. In effetti sì, ci sono troppi dettagli inutili che non servono a nulla, ma, per il resto, è una buona cp
     
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    È carina,ma niente di eccezzionale,non mi ha lasciato molto...
     
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    Mah, per avere un finale così si perde troppo e risulta noiosa, non mi è piaciuta molto e sono abbastanza d'accordo con le critiche di chi mi ha preceduto.

    Inoltre, dopo aver riflettuto un po' sul finale mi è venuto da ridere. Insomma, ci pensate alle prime persone che suonano un pianoforte con solo quattro, tre o addirittura un solo tasto? Ma per piacere dai.

    Non fraintendetemi eh, non fa schifo, è abbastanza decente, ma non l'ho letta volentieri e non mi è sembrata un granchè.


    P.S. Ottima traduzione.
     
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  7. Z_Dalvik
         
     
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    Non ho capito come sia possibile, che una persona diventi un tasto di un pianoforte
     
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    "Everyone wants to be Er Mortadella. Even I want to be Er Mortadella." ~ Cary Grant

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    CITAZIONE (Z_Dalvik @ 13/8/2016, 11:44) 
    Non ho capito come sia possibile, che una persona diventi un tasto di un pianoforte

    Beh, considera che si tratta di una storia di fantasia, le persone vengono trasformate nei tasti del pianoforte per l'azione di un essere sovrannaturale (ovvero il vecchio del pianoforte). :)
     
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    Happy Urepi Yoropiku ne~

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    Ciao Fenrirs, grazie mille per le correzioni! Vorrei però chiederti se una prossima volta potessi comunicarli in un messaggio privato all'autore direttamente sul forum
     
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  10. Fenrirs
         
     
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    Pensavo fosse questo il luogo per commenti ed eventuali correzioni, scusate. Ho provveduto a cancellare il messaggio.
     
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  11. Fright Knight
         
     
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    Great Story
     
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    Ser Procrastinazione

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    Non mi è piaciuta molto, dato che è un po' prevedibile il fatto che...
    I tasti sono composti dalle anime delle persone che vengono risucchiate all'interno del pianoforte.

    E infatti già quando l'amica della protagonista ha...
    Inviato la foto dello stesso pianoforte, solo con meno tasti.

    Più o meno avevo capito dove sarebbe andata a parare.
    Poi ci sono troppi dettagli inutili, va bene descrivere tutto quello che è successo, ma in alcune parti erano abbastanza inutili.
    Non è terribile, però a me non è piaciuta.
    Ma comunque la traduzione è buona.
     
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11 replies since 18/7/2016, 15:46   513 views
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