The Mandela Effect

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    ɥıʌǝɯıup

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    Berenstain Bears
    L'effetto Mandela (The Mandela Effect) è una teoria sugli universi paralleli, basata sul fatto che grandi gruppi di persone hanno ricordi alternativi riguardo eventi passati. I sostenitori della teoria affermano che perché queste esperienze collettive siano reali, la trama della realtà deve aver slittato in un punto nel passato, quindi non solo esisterebbero degli universi paralleli, ma che la nostra realtà si scambi costantemente con la loro.

    L'effetto Mandela venne per la prima volta descritto online nel 2010, da una blogger di nome Fiona Broome.
    Fiona descrisse una sua esperienza avuta a una convention, il Dragon Con, dove scoprì che altre persone avevano avuto falsi ricordi simili ai suoi, riguardo alla morte di Nelson Mandela durante la sua prigionia nel 1980.


    Vedi, ho sempre pensato che Nelson Mandela fosse morto in prigione. Pensavo di ricordarlo chiaramente, con tanto di telegiornali sul suo funerale, il lutto del Sud Africa, ribellioni in alcune città e lo struggente discorso della sua vedova.
    Poi, scoprii che era ancora vivo.


    Fiona raccontò della scoperta di altre discrepanze nei suoi ricordi, come alcuni episodi mai esistiti di Star Trek, e la morte del reverendo Billy Graham.

    Nel 2012, un altro blogger di nome Reece, che scrisse nel blog Woodbetweenworlds, espresse un idea simile, ma questa volta era riguardo lo spelling di un libro per bambini molto popolare, The Berenstain Bears.

    E poi vidi la copertina del libro. Quella con la scritta scarabocchiata e rotondeggiante della mia infanzia. Quella che avevo visto centinaia di volte tra i 5 e i 9 anni. Quella che qualunque persona sulla ventina nel mondo ti dirà che ha scritto come titolo "Berenstein Bears".
    Solo che non è "Berenstein", ma "Berenstain".


    Berenstain Bears



    Reece è un fisico, e espose una teoria sull'universo che spiegherebbe l'effetto Mandela, basato su un universo a quattro dimensioni.

    La mia idea è che l'universo sia un collettore complesso a 4-dimensioni. Evitando il gergo matematico, ciò significa che vi sono le tre dimensioni spaziali e la dimensione temporale; esse sono in realtà di per sé complesse, nel senso che assumono valori della forma a+ib, una parte "reale" e una "immaginaria". All'interno di questo collettore 4D, vi sono sedici "esadecanti" (come quadranti, ma in 16 parti), suddivisibili in base alla parte reale o immaginaria di ciascuno dei quattro dimensioni. Nel nostro particolare esadecante, le tre dimensioni dello spazio sono reali, e la dimensione temporale è immaginaria.



    Fonte:


    Edited by Rory - 27/4/2016, 17:59
     
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16 replies since 26/4/2016, 15:22   10064 views
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