Diario dei Sogni

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    ɥıʌǝɯıup

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    Sono sempre stata affascinata dai sogni, non credo abbiano poteri divinatori ma mi piace sapere dove la mente può arrivare quando non la si frena.

    Quindi, che dite di tenere un diario dei sogni collettivo? Vanno bene anche solo ricordi frammentati, o stupidaggini.
    Vi chiedo solo una cosa.

    NON INVENTATE.

    Preferisco un sogno vero e banale che un racconto di vostra fantasia.
     
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    "Everyone wants to be Er Mortadella. Even I want to be Er Mortadella." ~ Cary Grant

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    Perdincibacco! L'occhio m'inganna o vedo un topic sensato davanti a me?


    Trovo la tua idea interessante, dunque ecco la più recente e meno sensata esperienza onirica che ricordo:

    Mi ero perso in un paese dei Balcani durante le guerre jugoslave; ricordo un paesaggio brullo, forse dei palazzi sventrati sullo sfondo e esplosioni in lontananza (una specie di "ta-pum", probabilmente lo sparo di un obice, abitando a pochi chilometri da un poligono militare mi capita spesso di sentirli durante le esercitazioni).
    Ero solo, in un deserto devastato dalla guerra, senza la minima idea di dove andare o cosa fare e con una paura da cagarsi addosso.
    Poi improvvisamente mi ritrovo nel paese dove abito (ovvero un buco con poco più di 2000 anime) e scopro che sulla piazza sorge un grosso edificio simile alla Galleria Alberto Sordi, piena di negozi e di gente intenta a fare compere, tra cui anche alcuni miei amici.
    Per un motivo che ignoro cercavo di muovermi senza farmi riconoscere da questi amici finendo così per nascondermi nei bagni pubblici.

    Il sogno si interrompe lì. La cosa brutta è che le sensazioni erano così reali che se ci ripenso mi sento male, per la prima volta mi capitò di andare davvero nel panico durante un sogno.

    Inutile aggiungere che quel giorno mi alzai con i coglioni girati. :asd:
     
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  3. TheExplorer
         
     
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    Dei miei sogni mi hanno dato l'idea per una CP... Quindi li incollarò una volta scritta, promesso!!
     
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    Solitamente i sogni che faccio sono parecchio confusi e per questo li dimentico quasi subito, l'ultimo sogno degno di nota che fosse abbastanza chiaro da venire raccontato lo feci qualche mese fa (o forse di più, non ricordo).
    Non lo ricordo molto bene, un pò per la mia memoria orribile un pò perché fu parecchio tempo fa.
    In pratica mi trovavo chiuso in una casa, la porta e le finestre non so perché erano bloccate ma da queste ultime potevo vedere all'esterno. Il mondo esterno era completamente ghiacciato, probabilmente nevicava. La casa era buia tranne per una sola luce e molte delle stanze erano bloccate, per la maggior parte del sogno stavo steso sul davanzale a guardare l'esterno. Ora magari il mio racconto non trasmette tanto l'atmosfera ma ricordo un senso costante di depressione, di impossibilità a fare nulla, e di isolamento.
    In particolare mi ricordo una scena del sogno in cui c'è un'alta torre di pietra con un tetto a punta, tinta di azzurro dal ghiaccio e con qualche sfumatura bianca, che a un certo punto crolla come sgretolata dal freddo (o dal vento). Ricordo bene che nel momento in cui la torre crollò sentii il senso di depressione salire, come se
    -azzardo una speculazione- la torre fosse, o rappresentasse qualcosa di importante.
    Questi sono i pochi dettagli del sogno che ricordo, non so nemmeno a che punto del sogno mi svegliai (forse proprio dopo il crollo della torre) ma ricordo che il senso di forte depressione rimase anche per un pò di tempo dopo essermi svegliato.
     
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    Il mio sogno più recente

    Mi trovavo in una vecchia casa, ci abitavo, mi ero appena svegliata quando una goccia mi arriva sulla fronte. Inizio a correre su per le scale e quando raggiungo la soffitta è completamente allagata. Le pareti iniziano a scricchiolare mentre prendo un secchio e provo a scaricare l'acqua in eccesso fuori dall'unica finestra presente. Continuo così finché non vengo sommersa, per poi riemergere in un molo. Ci sono vari negozi sul molo e mi dirigo verso un barbiere con una lunga fila di persone davanti la porta. Non faccio in tempo ad arrivare alla vetrina che mi sveglio.

    per caso nei vostri sogni avete notato qualche costante? Una cosa che accade sempre nei miei è il cielo nero. Non ho mai sognato il cielo azzurro o stellato, ma nero con un buco bianco al posto del sole.
     
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    Ricordo tantissimi dei miei sogni e mi diverto molto a ricondurli a eventi della mia vita o pensieri ricorrenti, quindi ne parlerò appena posso.
    Faccio spesso anche sogni lucidi e per un certo periodo ho sperimentato tecniche ed esercizi per migliorare questa mia """capacità""" (niente di fantascientifico, lasciate perdere viaggi astrali e stronzate varie), quindi posso riprendere il mio diario onirico di allora
     
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    Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.

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    Dal lato oscuro della mia anima.

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    Boh, di solito tendo a dimenticare i sogni appena mi sveglio, ma ce ne sono alcuni che mi rimangono particolarmente impressi nella memoria per via del "tema" trattato. Tipo questo:
    Mi ritrovo nella mia vecchia classe delle superiori ma con compagni a me completamente sconosciuti, in attesa della prof di filosofia. Sui banchi ci sono dei fogli con la parte scritta rivolta verso il basso. Sembra quasi di essere agli esami e forse sono agli esami. Entra la prof, si siede, e ci dice di girare il foglio. C'è un'unica domanda che chiede: "Dio esiste?". L'intera classe, tra cui anche il sottoscritto, risponde a voce in modo unisono e, oserei dire, quasi automatico "SI'". Solo una ragazza contrasta quel sì in coro con un sonoro "No!". La prof alza di scatto gli occhi e cerca in maniera inquisitoria chi ha osato dare quella risposta, la diretta interessata alza la mano e dà la sua motivazione dicendo che non vuole sentirsi costretta a rispondere di sì quando lei non crede in Dio. La ragazza inizia ad essere contestata da un'altra sua compagna ma in suo soccorso si presta a controbattere anche un altro compagno. Dal sì iniziale, ognuno inizia a dire la propria con teorie diverse, creando una confusione pazzesca nella classe. Anch'io inizio ad mettere in dubbio il sì iniziale e mi appresto a dire la mia, ma dopo che ho parlato, mi accorgo che il sogno è finito già da qualche secondo.
    Uhm... questo sogno sarebbe perfetto come "test" per il dogma. Dite che se lo raccontassi ad un prete troverebbe più giusto la prima parte, dove tutti sono pacificati dalla dittatura del "Pensiero Unico", o la seconda, dove si scatena una certa confusione ma ognuno dice la sua?
     
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    Da quando ho iniziato a scrivere i sogni che facevo ogni mattina appena alzata, ho cominciato a ricordarne minimo uno quasi tutti i giorni. E ho notato che ci sono figure ricorrenti nei miei sogni: i cinema, i tram e persone/cose/animali che mi rincorrono cercando di uccidermi.

    A volte mi è capitato che i sogni anticipassero la realtà. Non li chiamo sogni premonitori perché so che probabilmente è una coincidenza, però per esempio una notte ho sognato che mio nonno veniva ricoverato in ospedale e la notte dopo mia nonna lo ha portato proprio all'ospedale per una crisi d'asma. Un'altra volta, ho sognato che mia mamma si soffocava con qualcosa e iniziava a tossire forte. Il giorno dopo questa scena è successa veramente D: Poi, ultimo esempio, sognavo spesso di baciare un ragazzo, e tempo dopo si è avverato, ma questo, come dire, sarebbe successo lo stesso :asd:
     
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  9. ~Møgørøs•
         
     
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    La realtà che viviamo nei sogni è altrettanto reale quanto quella della veglia: siamo una creatura che reagisce a determinati stimoli i quali grazie all'uso dei sensi riescono a rielaborare in informazioni l'energia e a farci vivere quella che noi definiamo realtà. Per chi dice che sogna cose che poi si ritrova a fare/vedere in futuro nella veglia: possibile, anzi, normalissimo! Se elabori in te l'idea che la realtà è tua e proviene da te la comprensione di questo fenomeno ti risulta facilitata u.u
     
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    Io sono diventato la morte, il distruttore di mondi.

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    Io a volte faccio dei "falsi" sogni ricorrenti: in pratica durante la prima mezz'ora dopo essermi svegliato, ogni volta che ripenso al sogno, sono convinto di averlo già fatto molte volte. Poi mentre vado a scuola, se non me lo sono già scordato, mi rendo conto che questa è la prima volta che faccio un sogno del genere. Il sogno di questo tipo più recente che ho fatto è il seguente


    Ero in una specie di bar americano anni '40. C'era una banda jazz che si stava esibendo da un lato della sala, un'orchestra al centro della sala in fondo, e dei vecchietti vestiti in bianco a sinistra della sala (i volti non mi erano familiari per niente). Mi diressi dai vecchietti e a un certo punto partì uno swing velocissimo fatto al pianoforte, erano solo 4 note che si ripetevano ma era una melodia abbastanza orecchiabile che penso di aver già sentito da qualche parte. Comunque insieme alla melodia, i vecchietti si misero a parlare molto velocemente (non so di cosa). La scena è stata abbastanza divertente da farmi svegliare.

    Ma c'è stato un sogno più inquietante che ho fatto da bambino e mi è rimasto impresso fino ad oggi. Ero su una sedia, probabilmente legato, in una stanza completamente azzurro ghiaccio, che andava a sfumare al nero dai lati, non era un sogno in prima persona ma in terza, l'inquadratura era laterale. A un certo punto da sopra la sedia spuntò una creatura rossa, sembrava un diavoletto, aveva delle lunghe orecchie (o corna) diritte, e la faccia rossa, anche se lo vedevo di lato mi ha dato l'impressione che stava sorridendo. Mi saltò in testa e mi svegliai di colpo. Era la cosa più inquietante e disturbante che avessi mai visto, e se ci ripenso mi inquieta tutt'ora.

    Sogni d'oro gente :zzz:
     
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    ɥıʌǝɯıup

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    mi sono appena svegliata e questo è fresco fresco, ho buttato giù tutti i dettagli a getto, spero sia comprensibile

    Ero un uomo ed ero in un salone con alcune persone tutte vestite uguali, con una lunga tunica nera e una striscia bianca che va dal collo alla fine del vestito; ci sediamo  ad un tavolo e io ho accanto mia madre ( non è proprio lei fisicamente, ma viene trattata come tale). Prima che un vecchio inizi a parlare io mi arrabbio e mi alzo dal tavolo sbattendo i pugni, non ricordo quel che dico ma tutti mi guardano sconvolti. Vado verso l'uscita mentre mia "madre" mi supplica di fermarmi, e appena esco mi trovo davanti a un bosco allagato (come dire, un lago dove spuntano tanti alberi). Mi tuffo e quasi immediatamente riemergo in un porto dentro una caverna. Quando esco dall'acqua (qui sono tornata donna) trovo una stanza dove sono stati rinchiusi dei ragazzi, e con due soldati a guardia. Aspetto che questi entrino per entrare anch'io e metterli K.O. ;la stanza è una sorta di dispensa e uso gli oggetti presenti per torturare i due soldati, finché uno dei ragazzi non mi fa cenno di uscire. L'ambiente all'uscita è cambiato, sono in un corridoio bianco con tante porte, e i ragazzi si sono vestiti da soldati per sfuggire da quell'ospedale (o manicomio?). Arriviamo ad un bivio, dove uccido una guardia usando una piuma piantata sulla sua carotide (??) quando sentiamo delle voci di donna arrivare da delle scale. I ragazzi sono spariti e io devo nascondermi, vado in un ala dell'edificio dove è pieno di letti con delle donne legate e sedate. Mi infilo in una stanza dove (ovviamente) entrano anche le infermiere, tento di nascondermi sotto uno dei letti ma è inutile, i letti iniziano a volare (rivelando che sotto a ogni materasso dove dormiva una donna c'era un uomo) fino a quando non vengo trovata. Le infermiere iniziano ad urlare qualcosa sulle "madri profanate" e che non potevo sfuggire, chiamano dei soldati per prendermi ma salto letteralmente sulle lorro teste per fuggire. Una volta nel corridoio, un enorme faccia di donna fatta di energia (sembrava una sorta di ologramma) mi urla contro "una madre sta fuggendo!!" e mi spinge via con lo spostamento d'aria, corro verso l'uscita e una volta fuori (l'esterno era quello di un palazzo, con una grande scalinata e delle aiuole di fiori ed alberi) sono circondata da gente che corre via dall'edificio, mentre un uomo mi viene incontro con calma e mi dice che ho fallito, e che tutto andrà rifatto.

    --------------

    Riaprendo la sezione "sogni ricorrenti" io ho una lista di sogni, soprattutto di ambientazioni ricorrenti. Ovviamente intendo le ambientazioni puramente inventate dalla mia immaginazione:
    -una stazione dei treni antica completamente di legno con delle torce di fiamme viola
    -un edificio bianco asettico con una botola dove un uomo tiene segregati dei bambini
    -un palazzo in stile fantasy con 2 dragoni attorno alla porta, sulla cima di un monte
    -un campo di addestramento militare con dormitori, cucine e sala pc

    ho fatto un sogno in particolare nel campo di addestramento. Mi ricordavo che nelle cucine viveva un mostro, e nel sogno ero consapevole che "da bambina questo sogno l'avevo già fatto, so dove si trova il mostro e quindi lo elimineró" e invece una volta raggiunta la cucina ci feci amicizia! Magari era per dire che le cose che mi spaventavano da piccola ora non lo fanno più?
     
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    Sarà che ultimamente sono un po' nervoso ma sto facendo davvero dei sogni strani:
    ero nella casa di mia zia a festeggiare con tutti i parenti la Pasqua con la tavola imbandita solo con uova di cioccolato. Dopo esserci spartiti le uova ed essercene abbuffati, lo scenario improvvisamente cambia e diventa una specie di Acqua Park. Dobbiamo percorrere tutto un tragitto con delle biciclette (in mezzo all'acqua) e arrivare al galeone dei pirati. Inizio a pedalare e arrivo all'altezza massima della giostra; nel frattempo vedo un gatto nuotare a mo' di delfino, dopodiché esce dal percorso e va a posizionarsi su una piattaforma sostenuta da una gru che lo porta giù. Io, intanto, raggiungo mio fratello (ringiovanito di 7 anni) che, insieme ad un amico, sta scendo con una piattaforma uguale a quello che il gatto di prima ha usato e raggiunge il galeone dei pirati. Scendo dalla bici e corro verso il bordo della struttura, ma scivolo e avrei rischiato di cadere giù se non mi fossi aggrappato con le mani a bordi della piattaforma, rimanendo di fatto con le gambe a penzoloni. Mi faccio forza e riesco, pian piano, a risalire sul ripiano, mettendomi al sicuro. Mi risveglio con il batticuore e un terribile mal di testa.
     
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    Niente dei, niente padroni

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    I miei sogni sono troppo strani e distorti per poterli trascrivere. Cambiano da un momento all'altro e non hanno alcun senso logico.
     
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    CITAZIONE (Devilz @ 6/4/2016, 13:18) 
    I miei sogni sono troppo strani e distorti per poterli trascrivere. Cambiano da un momento all'altro e non hanno alcun senso logico.

    Non c'è bisogno che abbiano senso o che siano "sogni normali", semplicemente se ne ricordi uno che desideri condividere puoi scriverlo qui
     
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    ɥıʌǝɯıup

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    Mi sono svegliata nel mio letto, qualcuno bussava alla porta. In casa eravamo solo io e mia madre, quando abbiamo aperto alla porta c'erano 5-6 medici, venuti per controllare la mutua di mia madre. Io e un paio di loro stiamo nell'entrata e parliamo di cose che non ricordo, poi quando se ne vanno raggiungo mia madre in cucina. Sta piangendo, i medici credono che si sia presa una mutua per finta, e rischia il posto. Si siede sul divano e mi allunga una busta di carte tipo magic, che io apro subito. Ci sono molte carte foil. Poi un altra busta, poi un altra. La guardo, e tira fuori uno scatolone zeppo di buste di carte vuote di vario genere, dai pokemon, alle Yu Gi Oh, alle magic. Le chiedo quanto ha speso.
    "Mamma ha bisogno delle sue spese"
    Glielo chiedo ancora, ma mi ignora. Continuo a chiedere, sempre più insistente, mentre la sua forma cambia sotto le mie mani. Le urlo che è un irresponsabile, che stiamo facendo la fame, e che nella scatola ci saranno si e no 500 euro in buste. Si alza, con lo scatolone in mano, mentre io sono stesa a terra che urlo isterica fino a sentirmi strozzare dalle mie stesse urla, gridandole la mia voglia di morire.
    Mi sveglio.

    Non vi sembrerà vero ma mi sono svegliata sconvolta. La nostra situazione economica è abbastanza precaria e quel sogno mi sembrava cosí reale che al risveglio stavo piangendo. E la prima cosa che ho chiesto a mia madre fu quand'era l'ultima volta che era andata in edicola :asd:
     
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52 replies since 21/2/2016, 18:10   890 views
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