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Ho trovato la roba in veranda una notte... Un dannato scherzo al campanello o che cavolo ne so. Una piccola busta con due capsule blu. E una stupida scritta... "Provala".
Pensavo fosse uno scherzo idiota da quegli "idioti sperimentali" dei miei amici di quartiere. Abbiamo provato praticamente qualunque droga esistente, cercando lo sballo più psichedelico, quello che tenesse di più...
DMT, Ecstasy, LSD e robe nuove che 'sto tipo mi ha venduto per decisamente troppi verdoni. Una roba che mi ha mandato all'altro mondo... Ero talmente fatto che galleggiavo in aria vicino al soffitto. Mi è durata tipo otto ore. Ero completamente in botta...
Ad ogni modo, le pillole avevano tipo un 17 arancione sopra... Ho cercato su internet, ma non ho trovato nulla.
Le ho gettate sul mobile e sono crollato a letto.
Ho chiamato tutti i miei amici il pomeriggio del giorno dopo. Facevano tutti finta di non saperne nulla. "Non c'entravano". Ma io pensavo che prima o poi qualcuno si sarebbe fregato.
Nel giro di una settimana, me ne ero praticamente dimenticato. Nessuno dei miei amici aveva più detto nulla, quindi o se ne erano dimenticati pure loro o davvero non c'entravano. Non me la sentivo di parlargliene ancora, avevo della salvia in casa, perciò ci siamo fumati quella.
Il giorno dopo stavo morendo di curiosità ed ho ripreso la busta. Ho guardato di nuovo quella scritta... "Fallo"... Ero convinto ci fosse scritto "Provala" ma ero in botta quando l'ho presa, perciò chissà. Ma ora mi attirava anche di più. Ho osservato le pillole.
Ci ho pensato su. Non potevo spararmele, poteva essere qualunque cosa, ma ero così curioso. E se fosse stata LO sballo migliore della mia vita, il viaggio più STRAFICO del mondo?
Mi sono costretto a non farlo. L'ho messa giù di nuovo, ma senza smettere di sentire che mi stavo perdendo qualcosa di speciale...
I giorni successivi sono stati un inferno... Mi è venuta la febbre e mi sentivo davvero uno schifo. Probabilmente mi ero beccato dei cocchi. Ho dormito per la maggior parte del giorno, ma mi sono svegliato col battito del mio stesso cuore nelle orecchie. Il pensiero mi è andato subito alle pillole... Le ho prese. Mi stavano praticamente chiamando. Che diamine avevo da perdere? Se crepavo, crepavo. Stavo crepando comunque. Per quel che ne sapevo, potevano essere dei maledetti antibiotici. Speravo nella seconda ipotesi. Le ho guardate un'ultima volta.
Le ho mandate giù.
Mi ricordo che "mi sono svegliato". Il mondo era in negativo. Ero legato ad una sedia e c'erano delle luci - ma luci scure - che pulsavano e che mi stavano bruciando le retine. Non capivo che diavolo stesse succedendo, ma non avevo paura. Ero abituato ai viaggi preso male, anche se questo era del tutto diverso. Mi sentivo vuoto. Il tempo correva all'indietro. Tutte le luci erano invertite. Quei lampi di oscurità mi pulsavano nel cervello. Sentivo una frequenza bassissima percorrermi le budella. Non potevo chiudere gli occhi... Ero completamente drogato di quelle "luci". Stavano oscurando il mondo. Il mio mondo. Il mondo dove avevo vissuto fino ad allora, dove avevo gettato via il mio tempo nella luce. Finalmente avevo capito. Ero nell'oscurità.
Ho cominciato a vedere delle figure dopo quella che mi è sembrata un'eternità. Ammassi neri di energia che mi strisciavano addosso da ogni angolo. Le vedevo tra le luci stroboscopiche. Mentre l'oscurità lampeggiava si avvicinavano sempre più. Le ho accolte come amiche. Erano libere di muoversi verso me, uscendo dalla luce. Potevano portarmi lontano da quell'inferno di luce che conosciamo così bene. Volevo andare con loro, ma non ho tentato di farlo. Ero concentrato sul buio che lampeggiava. Mi serviva che si muovessero più veloci. Perché mi liberassero da quella luce. Una volta per sempre.
Il buio ha rallentato. Il tempo accelerato. Le figure si sono fermate. La luce è tornata.
Le mie cornee erano totalmente distrutte appena il viaggio è terminato. Il vuoto dentro me mi ha avvolto. Quei flash erano quasi del tutto scomparsi. Le figure evanescenti. Finalmente ho chiuso gli occhi. Era un buio così debole rispetto alla vera oscurità.
Quando li ho riaperti ero a letto. Li ho richiusi immediatamente. Odiavo la luce. Odiavo questo mondo. Non volevo altro se non ritornare su quella sedia. Non potevo vivere qui, non più. Non potevo più aprire gli occhi. Ho tentato per ore di convincermi ad alzarmi, a guardare intorno. Non ho dormito. Non ho mangiato. Non l'ho fatto. Ho pregato perché tornasse il buio. Non è servito ad un cavolo. Ero nel bianco. L'unico modo per tornare nel nero era la pillola. Ne avevo una sola rimasta, ma dovevo aprire gli occhi.
La parte luminosa della mia mente mi stava dicendo che era solo un viaggio. Non dovevo tornarci. Dimenticarsi dell'abisso e riprendere la vita di tutti i giorni. Il buio era più attraente. Non volevo semplicemente tornarci, ne avevo bisogno. Era la realizzazione che serviva al mondo intero. Ma non me ne fregava del mondo. Solo del buio.
È arrivata la notte. Finalmente ho aperto gli occhi. Non per cercare la luce, ma la pillola. L'ultima pillola. Per quel che ne sapevo era l'ultima pillola al mondo. Il mio desiderio per l'oscurità mi ha convinto che una era più che sufficiente. Le figure mi avrebbero preso questa volta. Avrei abbandonato la luce per quel meraviglioso buio. Non me ne importava di quel che poteva esserci nel buio. Finché fosse stato nascosto, all'oscuro.
Ero debolissimo. I miei occhi, così abituati alla patetica penombra del nostro mondo, mi sono sentito come se stessi guardando il sole.
Mi serviva un'eclissi. Ho preso la busta. E senza esitazione, ho ingoiato la capsula. Sarei stato presto a casa. Ho chiuso gli occhi.
Mi "sono svegliato".
Ero tornato. Ancora sulla sedia. Il buio era così confortante. Il tempo scorreva esattamente come ricordavo. Il mio corpo così stanco si riprendeva grazie alle frequenze che lo pervadevano. I flash oscuri mi mostravano la verità. Il buio era la verità. Ho atteso le figure. Ero sicuro che mi avrebbero preso stavolta.
Finalmente sono arrivate esitanti. Le ho pregate. Ogni colpo di buio mi rendeva più sicuro che avrei presto dimenticato la luce. I loro movimenti erano insicuri e lenti. Ma promettenti.
Li supplicai più forte. Cercando disperatamente tra i flash la loro presenza. Si stavano avvicinando. Potevo sentirli ormai. Le loro pulsazioni colpivano il mio petto. Il mio cuore batteva all'unisono con loro e con i flash. Erano arrivate.
I miei salvatori erano arrivati. Mi hanno circondato. Creature deformi che avrebbero trasformato il mio mondo. Hanno aperto i miei occhi all'oscurità, chiusi alla luce. Mi hanno dato le loro mani mentre i colpi di buio rallentavano fino a quasi fermarsi. Tutto si stava velocizzando. Ho pensato che mi avessero preso. Ho chiuso gli occhi.
Appena li ho aperti ero nell'oscurità totale. Bellissima, oscurità mozzafiato. In ogni dove, un abisso senza fine, privo di luce. Era tutto ciò per cui avevo pregato. Era la mia casa. Non dovevo più vedere la luce. Non dovevo più aprire gli occhi a qualcosa che non fosse nero. Ero in estasi.
Mi sono alzato per camminare nel mio mondo incontaminato. Il mio Eden oscuro.
Sono inciampato in qualcosa. Qualcosa nel nulla? Ho tastato tutt'attorno. Quell'oscurità onnipresente conteneva qualcosa di stranamente familiare.
Il mondo di prima.SPOILER (clicca per visualizzare)Originale: qui
Edited by DamaXion - 6/12/2016, 13:44. -
Kingor Melkor.
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Ripulisco e smisto. . -
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Meh, non sono riuscita a prenderla seriamente . -
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Mai fidarsi di Samir.
Una volta c'ho comprato il cocco ed era tagliato male.
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sedimitik.
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"avevo della salvia" ed è svanito tutto.
Peccato era carina.. -
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carina . -
AnnagaiaLovesEDM.
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Ma che carina!
Mi ha dato una sensazione di immersione totale.
Bella traduzione! ^^.
