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Utile, parte 1
Non appena la donna silenziosa se ne andò diedi un'altra occhiata alla carta che avevo ricevuto. Diceva che avrei iniziato a sentire le urla. Beh, lui mi disse che quando mi assunse si aspettava che avrei collezionato ognuna di queste cose. Mi ha anche pagato in anticipo, dicendomi che mi avrebbe compreso se fossi scappato con i soldi.
Come scendevo nell'oscurità sulla scala cominciai a sentire voci agonizzanti e, ringraziando il consiglio della nota, mi preparai di conseguenza. Potevo a malapena immaginare quanto in basso mi trovassi prima che le urla si fermassero e che fossi obbligato a scacciare la paura per pronunciare le parole che mi avrebbero salvato dall'abisso oscuro che mi circondava. Per mia grande fortuna, ricominciarono con i loro oscuri affari, e mi diressi di nuovo verso un grande male.
La mia paura non proveniva da istinti primitivi, come il primitivo ma naturale terrore che sente un bambino quando affronta la notte. Come uomo maturo, posso dire che vi erano vere minacce alla mia salute tutt'intorno, forse non più lontane di un braccio. L'oscurità che nascondeva i mostri (o peggio, le persone altrimenti normali) accresceva solamente l'agonia nella mia mente.
Le urla continuavano a penetrare la sala di ossidiana, quando notai finalmente schegge di luce. Camminando in avanti, la aprii forzatamente e mi trovai in una stanza di un orribile sotterraneo. La carta che stringevo lo descriveva perfettamente, compresa la testa di una piccola ragazza sul tavolo. Come richiesto dalla pergamena, proseguii dritto, fissando quegli occhi spenti, e dissi con tutto il coraggio che riuscii a raccogliere: "Chi Li fermerà dal tornare insieme?"
Ti racconterò quel che posso, così che tu sia avvisato dal non seguire i miei passi. Sii certo, però, che c'è molto di più da raccontare, cose per le quali preferirei ricevere una lobotomia e dimenticarle, piuttosto che raccontarle.
L'uomo che fermerà la Loro riunione
L'uomo che fermerà la Loro riunione venne strappato dal grembo di sua madre, urlando, da una apertura innaturale (probabilmente un parto cesareo). Nonostante sua madre sopravvisse all'agonia del coltello e degli aghi, lei non guardò mai suo figlio con gli occhi di una madre amorevole, per questo era già pazzo in giovane età. A mani nude spillava sangue dagli insetti, usando le sue unghie per rompere i loro crani e le loro fauci, strappando le gambe e le antenne dai loro corpi. Li faceva a pezzi e li buttava via, o li piazzava sulle tele di ragno per farli soffrire per mano di creature crudeli come lui.
Crescendo, fece progressi. In un'occasione aspettò pazientemente, in un tranquillo giardino, un uccellino sul palmo della sua mano. Quando si posò lo schiacciò prontamente e aprì la sua bocca a forza in modo da comprendere i suoi organi interni e il suo ultimo pasto. Un'altra volta catturò un topo in una tazza di vetro, così da potergli staccare la testa a morsi (solo dopo averlo legato con la sua coda.)
Un sadismo del genere sarebbe stato certamente notato se non fosse per il suo genio e la sua gentilezza nei confronti di chi considerava "meritevoli". Leggeva spesso libri sull'horror e sull'eroismo. Lui scriveva, cantava, teneva conferenze e insegnava. Forse è stata questa perversa curiosità, o forse le sue origini, che lo condusse al bisturi. Desiderava conoscere l'anatomia, e insisteva molto nel suo apprendere da autodidatta ogni cosa. Per questo motivo smembrò dieci cani, otto gatti e tre giovani ragazze nel corso di molti mesi. Aveva un ordine particolare per ogni cosa:
(Sono malato quasi quanto lui, e non posso descrivere ulteriori atrocità. Basti sapere che prolungò l'agonia delle sue vittime per tutto il tempo che ritenne necessario, per vedere quanta sensibilità avesse ogni organo. Fece molte altre cose orribili negli anni prima di venire a contatto con queste Cose, ed essi devono rimanere come incubi per il resto della mia vita. Voglio raccontarti esclusivamente quello che hai bisogno di sapere, per risparmiarti le mie sofferenze.)
Sentì le prime voci sugli Oggetti quando stava per finire gli studi. Gli dissero che c'erano duemila di essi nascosti in tutto il mondo, il più persi nel tempo, ma alcuni ancora cercati. In un istante la sua mente aveva deciso, e uscì immediatamente per cercare il primo di cui avesse sentito la storia. Il primo Possessore che incontrò fu il Possessore della Cifra.
(Devi scusarmi per la mia narrazione da questo punto; a questo punto mi sentivo davvero male e stavo a stento trattenendo il vomito nella mia gola. Riuscivo a malapena a rimanere concentrato, cercherò di fornirti quante più informazioni possibili.)
(Più tardi lui derubò altre persone o le manipolò per guadagnare di più. Ne recuperò pochi per se stesso, ma ho sentito che uno di quelli gli permise in qualche modo di "piegare le regole". Cosa questo significhi non posso dirlo, perché non ho alcuna concezione di queste "regole" e il mio ospite non lo ha elaborato. Ha un informatore da qualche parte, uno con un libro che parla di certi Oggetti e Possessori; questo è evidentemente il motivo per cui è riuscito ad ottenere la Cifra.)
Ha sguinzagliato i cani dell'inferno sul mondo ignaro, sperando di distruggere i Possessori e prendere i loro Oggetti. Voleva inoltre distruggere coloro che volevano riunirli e riportare Lui su questo mondo. La sua Ironia lo trasformò nel mostro definitivo; massacrava ogni cosa con un sorriso in nome della protezione del mondo dai mostri. Potresti dire che Gli assomigliava, un novello Crono che tentava di usurpare e castrare Urano.
In questo momento sta aspettando, ubriaco di orgoglio e arroganza, che una delle sue folli bestie torni dopo aver fissato il volto della Rabbia.
Utile, Parte 2
Come il suo racconto volgeva al termine, mi chiese di lasciarla li. Esaudendo il suo desiderio, trovai sotto la sua testa un ago sporco, coperto da fluidi seccati da molto tempo. Dopo il racconto che avevo ascoltato, rifiutai di esaminarlo meglio. Non sentii niente quando feci per andarmene, ma prima che la paura prendesse il sopravvento, realizzai di esser riuscito a tornare all'aria aperta, dov'era seduto il mio datore di lavoro che aspettava impazientemente il mio ritorno.
Borbottò sottovoce e mi sentii rinato, come se un grande male mi avesse lasciato. Forse questo era il suo metodo per rendere pacifica la transazione; gli Oggetti rifiutano di essere semplicemente consegnati ad un nuovo padrone. Dopo essersi aggiustato gli occhiali, osservò l'ago come un perito, mugugnando ed esclamando le sue scoperte in un qualche tipo di linguaggio tecnico "Forse questo Li teneva insieme, una volta?". Lo sentii piuttosto chiaramente. Ricordo inoltre un dolore lancinante al petto.
Ci sono molti oggetti.Alcuni hanno senso solo se messi assieme per Fargli prendere forma. Altri provano a conquistare coloro che li possiedono. E altri aiutano i loro Cercatori, come quello che possiedi tu e che ti permette di parlare ai Dannati, come me.
Fai attenzione quando tratti con altri Cercatori, perché ci sono molti orrori qui fuori. Tra di loro ce n'è uno che giudica i Dannati. E tutti coloro che si intromettono nei Suoi affari sono sicuramente Dannati.SPOILER (clicca per visualizzare)Testo originale: http://theholders.org/?Helpful
Translate by: Tallahassee
Edited by Tallahassee - 7/2/2015, 19:46. -
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