La bambina dei biscotti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Positron
        +5    
     
    .

    User deleted


    «Mi chiamo Dora, e tu?»
    La bambina sorrise, le labbra sottili arricciate a scavarle due fossette sui lati della bocca.
    «Virginia» rispose l’altra, tirando su col naso. Aveva tutta l’aria di essersi smarrita.
    La strada era buia, affogata in una brughiera di pozzanghere divenute ricettacolo di moschini e zanzare. La luce intermittente di un lampione ronzava disegnando spaccati di neon bianchi sulla facciata di un vecchio edificio slabbrato, in decomposizione come una vecchia carcassa abbandonata.
    Dora ciondolò nel suo vestitino bianco. Sebbene non fosse ancora piena estate, a quell’ora di notte l’umidità era pungente, e tuttavia lei pareva non accorgersene.
    «Dì la verità, ti sei persa?»
    Virginia scosse piano la testolina bruna. Gli occhi, chiari e assenti, fissavano l’altra da profondità insondabili.
    «E allora che ci fai qui?»
    Virginia si guardò attorno, spaesata, trovando la strada deserta.
    «E tu?» domandò a sua volta, la voce arrochita da un lungo silenzio «Anche tu sei sola».
    Dora rise, di una risata pura, cristallina, che avrebbe fatto sorridere Virginia, se solo non fosse stata così disperata.
    «Vuoi fare un gioco?» chiese Dora, soffiando via una ciocca di capelli biondi dagli occhi.
    Ancora, Virginia fece cenno di no.
    «Peccato».
    Rimasero per un po’ in silenzio, una di fronte all’altra, Virginia guardandosi le punte delle scarpe come se nascondessero chissà quale mistero, Dora dondolando sulle gambe in modo infantile, mal celando una certa trepidazione.
    «Quale gioco?» domandò infine la ragazzina triste.
    «Oh, è semplice» rispose Dora «si chiama gioco della verità e a ogni domanda bisogna rispondere la verità. Facciamo una domanda a testa, inizia tu se vuoi».
    «Bene. Che ci fai qui, tu?»
    «Aspettavo te».
    «Me? Come sarebbe?»
    «Ehi, non vale! Queste sono due domande! Ora tocca a me».
    Fece una pausa. Virginia teneva di nuovo la testa bassa, i lunghi capelli neri a coprirle in parte gli occhi.
    «Da dove vieni?»
    «…»
    «Allora?»
    «Da casa di mio zio».
    «Ma è notte fonda! Non ti ha accompagnato?»
    «No» rispose Virginia, la voce che le tremava. «Si può sapere cosa vuoi da me?»
    «I biscotti» rispose Dora «Cos’altro?»
    Virginia si rabbuiò.
    «Quali biscotti?»
    Sempre sorridendo, Dora scese dal marciapiede e le fece cenno di seguirla.
    Virginia, arrancando un poco, la seguì muta.
    Di tanto in tanto l’altra si voltava, come ad accertarsi di essere seguita. Sembrò non dar peso all’andatura claudicante della sua nuova amica. La condusse dentro a un vicolo, appena illuminato da un vecchio neon che qualche negoziante aveva fatto installare sopra il suo locale per tenere alla larga i ladri.
    Virginia le tenne dietro fin quando non la vide scomparire dietro a un cassonetto.
    Avanzò sull’asfalto bagnato con passi incerti, quasi domandandosi che cosa ci facesse lì. Era tutto così vago, adesso. Tutto troppo lontano…
    Quando sbucò oltre il cassonetto, quasi inciampò sul piccolo piede che sporgeva sotto di lei. Virginia indietreggiò, inorridita alla vista del corpicino steso a terra, l’abito strappato e sporco di sangue, il volto e le braccia coperti di schizzi di fango. Lì accanto, sparpagliati in strada, c’erano in gran quantità dei biscotti fatti in casa, fuoriusciti da un vassoio che giaceva riverso a terra.
    Fece per urlare, quando vide Dora, in piedi davanti al cadavere, fissarla con aria triste.
    «Che significa?»
    Dora fece spallucce.
    «Ho visto un brutto tipo, grosso e con la barba, scendere da un’auto e scaricarti qui. Mi dispiace.»
    Virginia sgranò gli occhi.
    Ripensò a suo zio Franco, alle sue mani così grosse, così ruvide, al dolore immenso provato in quei pochi secondi in cui lui si era lasciato andare, agli amaretti fatti dalla sua mamma per quel fratello sempre così buono con la sua bambina. Poi solo un mare di oscurità.
    «Ricordi, ora?» chiese Dora, sorridendo angelica nel suo abitino bianco.
    Virginia, una lacrima a storcerle la bocca, annuì.
    «Ma tu chi sei?»
    Con una grazia inaspettata, Dora si abbassò e afferrò un amaretto.
    «Mi piacciono i biscotti» disse, addentandolo.

    Autore: Daniele Picciuti
    Sito: www.latelanera.com
    Link diretto alla fonte: www.latelanera.com/leggendemetropol...tane.asp?id=286


    Edited by Positron - 8/3/2014, 16:17
     
    .
  2. OmegaDriver
         
     
    .

    User deleted


    HS, subitamente direi
     
    .
  3. Keyain
         
     
    .

    User deleted


    Sono completamente d'accordo con Devilz, ritengo la sezione drammatico come la più opportuna per questa storia, non presenta abbastanza elementi horror per una horror story. Bella davvero :peoflow:
     
    .
  4.     +1    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Veterano
    Posts
    9,310
    Creepy Score
    +1,194
    Location
    Moonlight Falls

    Status
    Anonymous
    Io non l'ho capita
     
    .
  5.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin Veterani
    Posts
    4,096
    Creepy Score
    +977
    Location
    Villa San Pietro (Ca)

    Status
    Anonymous
    Per me è AC. C'è il plot twist finale. Ma l'autore ci darà il permesso?
     
    .
  6.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Veterano
    Posts
    9,310
    Creepy Score
    +1,194
    Location
    Moonlight Falls

    Status
    Anonymous
    Sì, ma non avevo capito chi fosse Dora...
     
    .
  7. IlCavaliereNero94
         
     
    .

    User deleted


    Pisy ha detto bene that's AC.
     
    .
  8.      
     
    .
    Avatar

    You cannot hide

    Group
    Admin Veterani
    Posts
    1,692
    Creepy Score
    +205
    Location
    Arda

    Status
    Offline
    Mi è piaciuta davvero e dico AC.
    Smisto ;)
     
    .
  9.      
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    161
    Creepy Score
    +7
    Location
    Catania

    Status
    Anonymous
    Mio zio si chiama Franco e ha le mani grosse e ruvide perché fa l'operaio D:
     
    .
  10.      
     
    .
    Avatar

    "Everyone wants to be Er Mortadella. Even I want to be Er Mortadella." ~ Cary Grant

    Group
    Veterano
    Posts
    2,446
    Creepy Score
    +457
    Location
    'A Califogna

    Status
    Offline
    Scritta bene, ma non ho capito l'ultima frase :gratt:
     
    .
  11. Il Poeta della Follia~
         
     
    .

    User deleted


    Io non l'ho ben capita, ho solo capito che Virginia è morta. :piango:
    Anche stuprata dallo zio, probabilmente.


    Ma non ho capito chi è Dora
    l'esploratrice?
     
    .
  12. Foinaz
         
     
    .

    User deleted


    Cosa significano i biscotti?
     
    .
  13.      
     
    .
    Avatar

    Niente dei, niente padroni

    Group
    Veterano
    Posts
    28,458
    Creepy Score
    +608
    Location
    Napoli

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Foinaz @ 13/3/2014, 14:45) 
    Cosa significano i biscotti?
     
    .
  14.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Veterano
    Posts
    9,310
    Creepy Score
    +1,194
    Location
    Moonlight Falls

    Status
    Anonymous
    È questa la parte che non ho capito bene.
     
    .
  15. XdrinkXMan
         
     
    .

    User deleted


    Bella anche se non ho capito sia chi sia Dora e sia cosa centrino i biscotti...
     
    .
20 replies since 4/3/2014, 18:02   1064 views
  Share  
.