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  1. .
    Dopo tre mesi di fogli bianchi, è necessaria una piccola prefazione esplicativa riguardo a questo scritto. Circa un terzo dei ragazzi con cui gioco a Pathfinder, un gioco di ruolo da tavola nato prima come ottimizzazione della 3.5 di D&D e poi divenuto gioco a sé stante, parte per fare ritorno a settembre. Dato che a noi che rimanevano in città ci pesava non poco il culo stare fermi un mese senza giocare, abbiamo pensato di iniziare un'altra campagna per poi inserire i pg mancanti al loro rientro, e così fare due campagne a settimana una volta regolarizzati. Visto che il master della prima voleva giocare e a me non dispiace narrare, mi hanno assegnato il compito di masterizzare questa nuova avventura. Il genere fantasy non è propriamente il mio preferito, quindi ho cercato di unirlo a un qualcosa che apprezzo decisamente di più come il post-apocalittico (e qui il Nephandum mi è venuto in soccorso), e questo è il background iniziale. In realtà la mia intenzione era di continuare lo scritto parallelamente alla ruolata, in modo da creare un vero e proprio "racconto" completo, ma non credo lo farò. Piccola nota: Io e la fantasia sui nomi siamo lontani anni luce, per questo vedrete qualche nome famoso di qualche saga famosa di quando in quando. Stessa cosa vale per la mappa, sebbene per motivi più pratici: ho utilizzato una Tamriel un po' photoshoppata poiché la conosco come le mie tasche e non mi devo studiare tutti i nomi di ogni maledetta montagna di Golarion. Lunga vita e prosperità.



    La Quinta Era:
    catastrofe o nuovo inizio?




    Stesura saggistica a cura di
    M'aiq Riddle'Thar




    “Tutti gli eventi sono preceduti da una profezia,  
    ma senza eroi non si possono verificare eventi.” 



    Prefazione:




    È difficile capire quando inizia o finisce un'Era; si può contare lo scorrere degli anni, dei secoli o dei millenni, ma il passaggio della prima sopracitata è un qualcosa di sempre nuovo per forza di cose, un avvenimento imprevisto e, sopratutto, significativo.

    L'inizio di una guerra catastrofica che coinvolge tutto il mondo conosciuto (per i motivi più disparati) è un possibile esempio, ma la storia ci ha dato altre prove. La pioggia meteoritica che inabissò l'antico continente è un richiamo dovuto e necessario per supportare la mia tesi: tesi che si ricollega alla mia stessa citazione posta all'inizio di questo breve saggio che forse mai nessuno leggerà, ma che per forza di cose e una certa quale noia sto stendendo.

    Digressioni a parte il tema centrale di questo libro è semplice: esporre una visione quanto più oggettiva possibile del presente attingendo da lievi scorci al passato e analizzando i punti salienti di quello che attualmente è per noi solo quotidianità per sia per convertire gli scettici, sia per formare i più giovani ,o i più ignoranti, o magari semplicemente qualche bardo che cerca storielle da cantare per due pezzi di rame.

    Detto questo, trovo che la prefazione si possa concludere, per dare via al libro vero e proprio.


    Capitolo I:
    Cenni generali




    Vorrei in primis invitare tutti i lettori ad un breve momento di pausa, di chiudere gli occhi, e di cercare di ricordare. Quella che viene attualmente chiamata in tanti modi: “L'Era del Caos” per i più rassegnati, “L'Era del Putrido” secondi i cinici, “L'Era Profana” o quella “Eretica” a sentir molti; la nostra casa, in sintesi; riuscite a rammentare il suo inizio? Avete mai letto da qualche parte, scoperto in qualche modo, la Verità?

    È questo il nostro problema. Ci accontentiamo di minestre riscaldate da altri, pappe inconsistenti di nozioni inventate preparate ad arte da millantatori e bugiardi; grandi chef, certo, ma a che pro? La cosa peggiore è un'altra, però. Se queste menzogne ci piacciono non indaghiamo oltre, non cerchiamo il Vero per abbandonare il Sicuro; non chiediamo gli ingredienti della zuppa, anche se sentiamo l'odore di ratto rancido che emana il nostro fiato. Nessuno conosce la verità, non io, non M'aiq, ma sopra ogni luogo non la conoscete voi. Per questo sono qui, per questo siamo qui. Ipotesi, nient'altro che congetture. Forse qualche bugia di quando in quando; ma dovete capire che in un mondo di bugiardi l'onesto fa una brutta fine, e il mio compito non è ancora concluso.

    CapitoloII:
    Dalla Quarta alla Quinta Era



    Nel primo capitolo abbiamo discusso in generale del passaggio delle Ere, possibile solo tramite eventi così significativi da poter cambiare la geografia o la completa disposizione dei poteri nel mondo. La Quinta Era è particolare, dato che il suo presentarsi è dovuto ad un totale stravolgimento di entrambi i fattori presi sopra in questione. Volgendo velocemente il capo indietro possiamo vedere non ancora molto distante la Quarta, segnata da presagi idilliaci non avvenuti e il potere divino quasi ribaltato da un semplice gruppo di mortali troppo avidi. Ma come già accennato, la presenza di alcuni eroi pose fine ai problemi più grandi, e una stabilità se non d'ebano quantomeno compatta, persisteva. Nell'anno 4-231C, l'ultimo Fredas lavorativo nel mese Stella Della Sera, ebbe inizio quella che fu chiamata in seguito la "Settimana Buia". Dopo la veglia nell'attesa del nuovo anno, per la prima volta il sole non sorse. Al primo panico della plebe si aggiunse quello dei regnanti, dopo che tutti i chierici e paladini di corte, dall'arcivescovo fino al prete del piccolo cimitero di campagna, si trovarono privati del loro potere. Impossibilitati a contattare o quantomeno interagire con una qualsiasi divinità e degradati a semplici uomini spaventati, all'alba scura del secondo giorno i Re più importanti decisero di formare un conclave e contattare gli Psyjich tramite alcuni riti particolari e solitamente inutilizzati data la pericolosità nel richiamarli per chiedere udienza e farsi aiutare a proteggersi da questa nuova quanto sconosciuta minaccia.

    Al quinto giorno tutti i sovrani con i loro consiglieri avevano preso posto a tavola, ma i potenti maghi non si fecero avanti. In tutti i regni il caos cresceva giorno dopo giorno, e quella che doveva essere una festività di rinnovamento si era trasformata in una rozza anarchia tenuta a bada dai soldati spaventati e da guardie impreparate alla situazione.

    Poche ore prima della fine del sesto giorno il concilio si era pronunciato, nonostante l'assenza dell'Ordine; difendere la loro posizione era la prima preoccupazione, così come far tornare stabile il proprio governo. Allo scoccare del settimo giorno lo stesso Mankar Camoran, gran consigliere dell'Ordine e indice destro dei dieci arcimaghi Psyjich, si materializzò al cospetto dei presenti alla tavola. Dei ventisei sovrani presenti uno solo sopravvisse all'esordio della Grande Piaga avvenuta pochi minuti dopo la comparsa del mago, ma quello che riferì sotto forma di memorie segnò il mondo -politico/religioso/magico- per come lo conosciamo oggi a distanza di secoli.

    "...[io e gli altri Re] ci stavamo accordando su un patto di non-belligeranza affinché le nostre beghe personali non infuissero nella risoluzione a cui eravamo vicini di questo spinoso problema, quando allo scoccare della mezzanotte (segnate da un particolare orologio meccanico di nuova costruzione) quella che posso definire come 'incrinatura' dello spazio rigurgitò un Mankar Camoran particolarmente tranquillo nonostante la situazione. E' difficile spiegare il sentimento scaturito in ognuno di noi, poiché era un misto di gioia, diffidenza, e tanta rabbia per la mancata presenza. Si leggeva sui nostri volti, o forse lo leggeva nelle nostre menti, fatto sta che dopo un paio di secondi si scusò per il ritardo e si posizionò su l'ultima sedia disponibile, quella dedicata al rappresentante del suo ordine. Gli spiegammo il nostro piano, forse non omettendo abbastanza efficacemente il velato astio, e per tutta la durata del discorso non fece altro che fare cenno approvativo con la testa con indosso una maschera di noia su ogni punto mobile della faccia.

    Non cercavamo la sua approvazione; la paura della sua forza era stata sopraffatta dall'istinto di sopravvivenza,ma volevamo sentire comunque il parere dell'Ordine rispetto al nostro piano, sopratutto data la loro natura conservatrice degli equilibri. Siamo sinceri, sapevamo che la loro filosofia già dimostrata anche nel sangue con gli anni, prevedeva il mantenimento di alcuni ordini, almeno per impedire il caos più completo.

    Quello che successe dopo mi è rimasto marchiato a fuoco nella mente, ogni singolo gesto, ogni parola; potrei descrivere i dieci secondi seguenti con una cura dei dettagli incredibile. Gli ultimi dieci secondi del conclave, della pace, e del mondo com'era stato conosciuto fin'ora.

    Mankar finì di ascoltare, sbuffo, sorrise, e pronunciò quella formula, o profezia, o qualsivoglia cosa fosse, con la stessa faccia di un bambino divertito dalla lucertola senza la coda che sbatte la testa confusa:

    'la Volontà suprema si è una volta già presentata, e noi per errore l'abbiamo fermata. Folli, folli, nient'altro che folli! Il nostro potere ci si è ritorto contro, ma con ciò non tutto è perduto. Il buio è tornato, e gli antichi presagi stavolta accadranno. Il sangue del debole sarà lavato, e la Conoscenza infinita regnerà incontrastata. Il cambiamento è vicino, perciò preparatevi.'

    Mentre parlava la nostra ansia cresceva, ma senza neanche il tempo di rispondere, al finire dell'ultima parola il cielo si illuminò a giorno, e per un secondo, solo per uno, credemmo che sarebbe tutto finito. A ripensarci ora è quasi ilare; quello era solo l'inizio. Lingue di fuoco, ghiaccio e tempesta dilaniarono la terra, mietendo vite in tutto il continente. Noi sovrani eravamo protetti in un'antica fortezza, e la prima ondata di pioggia sulfurea non ci preoccupò più di tanto; ma nessuna struttura era preparata alla tempesta rossa. Centinaia di meteore piovvero dal cielo e distrussero villaggi, città, templi, e finirono il lavoro omicida delle piaghe precedenti. Un proiettile colpì il nostro forte, e le macerie finirono per schiacciarci. Restai bloccato in quel buco per tre giorni, prima che un manipolo di banditi (trovo incredibile come tra tutte la nazioni più potenti i più organizzati rimangano dei miseri predoni) venne a saccheggiare i resti della struttura. Dalla mia conca sentii clangore di spade, urla strazianti, e sangue che si riversava sul pavimento fino ad arrivare a me e che mi bagnava in ogni punto. Urlai a squarciagola per minuti, e alla fine venni liberato dai miei impedimenti in muratura. Rimasi accecato per un secondo, e la prima cosa che vidi fu una spada puntata alla mia gola. [...] mi spiegarono che la nebbia che ricopriva ogni cosa aveva effetti mostruosi sui vivi quanto sui morti; a contatto cutaneo con un cadavere gli donava nuova vita e incredibile forza, mentre sui vivi l'effetto era debilitante. Respirare quella nebbia provocava problemi gravi di coagulazione, per cui il sanguinamento dalla più piccola ferita era da tenere sempre in gran considerazione; inoltre un'esposizione prolungata all'aria aperta provocava vera e propria debolezza e affaticamento respiratorio, e nei casi peggiori la morte. Ovviamente chi entra in contatto da vivo con la nebbia mortale, una volta deceduto andrà a far parte delle schiera di non-morti che infestano i cimiteri una volta città e le strade commerciali in principio fiorenti e ora desolate. [...]"


    Fonte: Da Re a schiavo
    Di: Alek Kimdir

    Quello che doveva essere l'inizio del 4-232C divenne il 5-1A, l'esordio della Quinta Era.

    Capitolo III:
    Potere temporale/magico/religioso



    La Quinta Era ha tanti nomi e infinite sfaccettature sia filosofiche che ideologiche, ma ci sono alcuni punti che trascendono il soggettivo e sono riconosciuti da tutti come "certi"; "innegabili". In un'Epoca governata dalle menzogne un tale potere può essere riconosciuto in ben pochi modi e per lo più violenti, tutti attuati dalle grandi potenze che verranno di seguito elencate non per ordine d'importanza poiché impossibile una classificazione di tale genere, ma per tipo di potere rappresentato.

    Tutti i libri di storia in questo capitolo hanno un ben delineato confine tra i tre poteri che sono sempre presenti e che mai sono mancati, poiché l'assenza di uno di essi comporterebbe l'anarchia negli altri due; nonostante questo suddetta divisione non è attuabile in questo saggio per motivi ben ovvi per chiunque non abbia vissuto in una tana di worg fino ad ora. Il caos creato dalla Grande Piaga ha sancito la fine della pace e degli accordi di non belligeranza tra i tre abomini, e se da una parte quest'ultimi si sono nettamente distaccati tra loro, contemporaneamente si sono avvicinati come mai era successo fino ad ora.

    Dato che ad oggi i miei viaggi di ricerca non sono ancora conclusi non potrò ancora elencare tutti i sottogruppi meno famosi o regionali; nonostante questo posso tranquillamente stilare un elenco (per quanto sterile, dettagliato) delle più grandi forze che possiamo ritrovare a Tamriel dopo la Settimana Buia.


    Capitolo III-I




    La prima forma di potere da dover necessariamente elencare è quella temporale, ergo gli Stati veri e propri e le forze politiche o militari che hanno attualmente la conduzione del continente nelle loro mani. Di qualsiasi città siate voi, da Elinhir a Necrom, passando per Kvatch a Cheydinal, non potete essere all'oscuro della guerra intestina che ci sta colpendo. Una sola grande nazione, un unico continente decimato, che dopo la Grande Piaga si era riunito sotto lo stesso vessillo, ora si combatte da solo. Il braccio sinistro che vuole strappare il destro, o per meglio dire un Cerbero mostruoso con le teste alle estremità che cercano di sgozzarsi vicendevolmente.

    Come al solito, i motivi della faida sono semplici e al contempo complessi; combattono per la Verità. Per conoscerla, per comprenderla e dominarla. Quella che cercano è la Verità sulle cause della loro Apocalisse, anche se queste sono le parole di leader paffuti che cercano di imbrigliare la massa. Questi grassi borghesi che si rintanano nelle loro roccaforti e mandano gli ascoltatori imbottiti di bugie al fronte non cercano la Verità come M'aiq (anche perché io la conosco), ma solo un capro espiatorio, qualcuno da incolpare e mettere al rogo, qualcuno per cui dire "non sono stato io! Non quello in cui credo!". Timur Kimdir, il Re più giovane e l'unico sopravvissuto alla Settimana Buia, visse i primi anni da uomo libero come schiavo di banditi. Ma un leader lo è sempre, e riuscì a infondere nel cuore di quelle persone semplici e terribilmente disperate, un motivo per vivere. Non la sopravvivenza fine a sé stessa come avevano fatto fino ad allora, ma bensì uno scopo più alto, più nobile. La Conoscenza, e sopra ogni cosa, la vendetta. Quel giorno venne fondato il primo stato della Quinta Era ancora dominata dal caos. Il nome era un autocelebrativo "Alleanza Kimdira", ma ben presto i suoi abitanti vennero ribattezati non come kimdiri, ma, data la loro ideologia, in "Profani". Alek Kimdir aveva attirato a sé mandrie di persone semplicemente dando la colpa a coloro che lui credeva responsabili dell'ecatombe accaduta; lui l'aveva visto, lui sapeva, e dovevano farlo anche gli altri. Mankar Camoran aveva richiamato la distruzione, li aveva avvertiti; ne era a conoscenza da prima. Solo dei maghi potenti come gli Psyjich erano in grado di richiamare quello che era accaduto, e la loro assenza, la loro immobilità dove prima erano soliti muoversi, ne era la prova schiacciante. La magia aveva distrutto il mondo, aveva reciso il legame con le divinità per non permettere a degli esterni di intromettersi, e si era divertita a giocare con dei mortali. Era tempo di distruggere la magia.

    Con la creazione di una forza però si ha sempre la nascita di una potenza contrapposta, e questo caso non pone eccezione. Se ad ovest i Profani governavano con pugno di ferro contro qualsiasi forma di magia, ad est le prime congreghe di maghi iniziarono a temere un espandersi troppo rapido di quei barbari assassini, e alla fine si ritrovarono uniti in un principio di stato, avente come obiettivo la salvaguardia delle arti arcane e contemporaneamente la ricerca della Verità. L'obiettivo comune ha dato però lo stesso risultato; la ricerca di un capro espiatorio ha creato una nuova fazione contrapposta per sopravvivenza alla prima, e il semplice processo logico più segni inequivocabili hanno portato al risultato tutt'ora fortemente sostenuto. La distruzione causata dagli eventi che hanno portato il cambio di Era non è stata scaturita da mani umane, poiché anche un mago estremamente potente, addirittura per gli Psyjich, tale caos è impossibile. La forza scatenatrice di tutto va oltre il terreno, raggiunge il divino. Durante la Settimana Buia non va dimenticato che ogni contatto con qualsiasi divinità è stato interrotto, mossa troppo ardua per un gruppo di semplici uomini. L'errore dell'umanità è stato quello di affidarsi a mani sovraumane che vedevano nei mortali semplici pedine per i loro giochi di guerra. Alla fine la razza immortale si è arrabbiata, o semplicemente stancata, e ha decimato l'umanità solo per "ripulire" il mondo, lasciando dei fedeli in vita unicamente per continuare ad esistere. Vennero soprannominati "Eretici" per queste loro idee.

    Tutto questo accadde dal 5-1A fino intorno al 5-100A, un secolo segnato dalla creazione di queste due grandi potenze e da continue lotte che alla fine ridussero allo stremo entrambe le parti. Nel mentre però alcuni uomini non vollero schierarsi apertamente con gli uni o gli altri, e rimasero nel centro politico e geografico della faida. Sia gli Eretici che i Profani evitavano scontri con questi terzi per non perdere inutilmente uomini in battaglie non necessarie, e anzi iniziarono ad assoldare mercenari del luogo per ricognizioni e assalti e a commerciare con loro in modo da non perdere mai completamente i beni di prima necessità. Nei secoli le lotte si fecero più silenziose, e questi terzi inizialmente sparpagliati si riunirono in un insieme di Città Stato che avevano la funzione di fare da stato-cuscinetto per mantenere la fittizia pace conquistata negli anni. Nel tempo queste città crebbero, e finirono per essere le prime fonti di beni sia di prima che di seconda necessità per entrambe le potenze rivali. Gli avamposti neutrali sono divenuti molto numerosi, ma le grandi città rimangono tre, ognuna specializzata in un commercio di beni differente.

    Una nota a parte va inserita per il brigantaggio. I predoni e tagliagole sono molto comuni e potreste incontrarli su qualsiasi strada commerciale o angolo buio di città, ma non mi sono mai sorte notizie di banditi così organizzati da essere menzionati come "potenza". I gruppi come gli "Archi Gialli" infestano le strade ed i boschi di Valenwood sono temuti su tutto il territorio circostante, ma ad entrare nel loro covo principale tutte le leggende decadono e diventano quasi ilari. Nel mare del Sud il semplice banditismo è mutato in qualcosa di diverso, però; la pirateria ha preso sempre più piede, sopratutto grazie a nuove tencologie mortali importate dalle regioni esotiche. Un piccolo arcipelago intorno alle Isole di Summerset è covo di questi pirati oceanici, ma sono solo voci, dato che chiunque li abbia incontrati è rimasto a testa bassa dalla paura per tutto l'attacco.

    Ogni qualvolta mi sarà possibile, con il mutare del tempo, aggiornerò con volumi tascabili questa edizione, per cui non disperate avidi lettori; non c'è limite alla conoscenza.


    Capitolo III-II



    Nonostante sia sempre stato più arduo determinare il potere magico e in parte quello religioso nella storia, la Quinta Era ci aiuta molto con i suoi soliti modi tra il goffo ed il sanguinolento.

    L'Ordine Psyjich è stato presente fin dagli albori della Seconda Era, come stretto gruppo di maghi e studiosi di ogni sorta eccelsi e dalle capacità incredibili, alla perenne ricerca della comprensione totale della magia in ogni sua forma. Sfortunatamente poco sappiamo di loro, dato che il loro riserbo è sempre stato piuttosto alto, tanto da far sparire (chi dice in un altro piano, chi nel cielo, altri solamente resa invisibile) l'isola su cui era situata la loro roccaforte, la "Grande Biblioteca". Come spesso accade, l'ignoranza è causa di diffidenza, e in tutti questi millenni l'Ordine non ha mai avuto grandi rapporti e considerazioni da parte degli emissari degli altri poteri e di conseguenza dei loro sudditi e fedeli. Con ciò però non si vuole gettare cattiva luce sul nome degli Psyjich, poiché fin dalla premessa avevo detto che questo libro sarebbe stato il più oggettivo possibile. Si possono ricordare interventi dei potenti maghi in ogni grande guerra che rischiava di decimare la popolazione mondiale, sempre come mediatori e mai come parte attiva. Gli Psyjich avevano come altro obiettivo non mantenere la pace, ma bensì lasciare il mondo in stallo e impedendogli di implodere per colpa dei suoi abitanti. I riferimenti al loro potere sono comunque molto limitati poiché non erano propriamente degli esibizionisti, ma basta richiamare alla memoria le Guerre del Sangue durante la Terza Era per averne un pratico quanto impressionate esempio. Durante la guerra a livello mondiale mossa dalle solite mire espansionistiche di civiltà oramai decedute e troppo poco importanti anche per ricordarne il nome, l'Ordine aveva mediato una pace dopo una battaglia che coinvolse molti civili, pace che era oramai stata raggiunta a tavolino dalle fazioni. Un piccolo stato però approfittò dell'effetto sorpresa dato dall'essere impreparato, ed arrivò fino alle porte della capitale avversaria, infrangendo i patti e annullando il lavoro degli Psyjich. Di tutta risposta un ristretto numero di maghi assediò da solo le più importanti città dello stato bugiardo, e anche dopo l'abdicazione del Re traditore, commise la più grande trucidazione di tutta l'Era, uccidendo ogni forma di vita e distruggendo ogni infrastruttura, il tutto nel giro di pochi giorni. Molti stati si indignarono di questa mossa, ma nessuno fece nulla per paura di provocare lo stesso disastro nelle proprie mura. Da allora gli Psyjich si accaparrarono il silenzioso astio di ogni popolo senziente. Questo esempio è il più appropriato per valutare il potere di questi maghi, ma va detto che da allora sono passati millenni. E' molto probabile che la forza dell'Ordine si sia non incrementata ma quantomeno raddoppiata da allora, cosa che ha alla fine portato a supporre quello che ora i Profani credono fermamente.

    Ai giorni nostri altri gruppi minori possono essere considerati come stendardi del potere magico, anche se sono costantemente all'ombra di un Ordine oramai scomparso da oltre sei secoli. Famosi sono i necromanti di Ald'ruhn, dediti alla magia nera ma con più buon senso di quanto si pensi; vivono ai piedi del Grande Vulcano, ben lontani da Othquam; nonostante ciò la loro influenza raggiunge anche la capitale. Sono piuttosto sedentari, ma i loro comportamenti tendono a richiamare l'attenzione di molti avventurieri che vogliono le loro teste per la taglia posta dai gerarchi Profani. Per questo motivo (oltre le regole interne) non sono soliti accettare visite da parte di sconosciuti, e chi entra nei loro territori senza la loro approvazione è spesso catturato ed utilizzato come carne viva per i loro esperimenti. Se riusciste mai ad avere il permesso di transito dalla capitale e quello di visita dalle guardie scelte dell'ordine, scoprireste che il disprezzo nei loro confronti non è giustificabile. M'aiq c'è stato, e vi può assicurare che anche degli oscuri lancia-incantesimi che dedicano la loro vita alla non-morte sono degli ottimi compagni di banchetto, un po' esuberanti a volte, ma sempre divertenti.

    Un'altro gruppo di maghi molto potenti risiede a Narsis, alle porte della fortificata Othquam; diversamente ai loro cugini del nord, non sono specializzati in nessuna scuola specifica. Al contrario, la città è sede della più grande Università e campo d'addestramento dell'intera regione, senza contare la biblioteca più fornita in tutto il continente. Vanto della città, questo edificio è stato costruito subito dopo la Grande Piaga, e i libri all'interno sono stati raccolti in sei secoli di ricerche finanziate da privati prima, ed enti pubblici dopo, che hanno pagato fior di monete per riuscire a ricreare un luogo dove la conoscenza non avrebbe dovuto avere limiti. Nonostante le molte proteste dei regnanti, inoltre, è l'unica biblioteca in tutto lo stato che contiene testi sacri. La paura di una conversione così vicina al cuore ha sempre spaventato gli Eretici, ma la forza, il valore, e la dedizione dimostrata dalle reclute dell'accademia spedite in città per essere riassegnante a delle legioni da inviare al fronte, hanno fatto sì che le proteste non mutassero in qualcosa di diverso. Solo per leggere i titoli di ogni libro presente ho impiegato sette giorni e sette notti; se M'aiq fosse un vampiro vorrebbe essere seppellito là, senza ombra di dubbio.


    Capitlo III-III



    L'ultimo punto che esaminerò in questo libro è il terzo e più vasto (in meri termini di parole da porre su carta) potere; quello religioso. La Settimana Buia ridusse al silenzio le divinità, ma nel corso degli anni queste hanno riacquistato sempre più potere, fino ad arrivare ai giorni nostri. Come è intuibile la natura del divino è di suo incomprensibile ad occhio mortale, ma una visita nella biblioteca di Narsis mi ha aiutato nella mia ricerca della Verità; condividerò con voi questo mio sapere elencando e spiegando ciò che è conosciuto delle divinità maggiori.

    Come piccolo addendum va ricordato che fin dal secondo secolo della Quinta Era le inquisizioni sono state riccamente finanziate per contrastare il potere sempre crescente degli Eretici. Dal quinto secolo, con l'affermazione definitiva degli stati centrali e la stabilizzazione della guerra, queste organizzazioni hanno perso molta forza spedita nei più eleganti ordini Paladini, e continuano ad esistere solo per inerzia.

    Pharasma:
    La Signora delle Tombe è senza ombra di dubbio la divinità più venerata in tutta Tamriel; nonostante le voci che la inseriscono nel complotto che ha avuto termine nell'Apocalisse, la sua natura totalmente neutrale e il dominio della vita oltre la morte la rendono una Dea molto accreditata, in un mondo dove perire non è così arduo. Molti avventurieri in punto di morte raccomandano la loro anima a lei sperando in un posto nel Cimitero di Pharasma, ed è ben vista oltre che nel territorio Profano anche in quello centrale. Non difficilmente i contadini e braccianti degli Eretici hanno un piccolo santuario personale alla Madre delle Anime, anche se lo tengono ben nascosto. I chierici di Pharasma non mancano in nessuna città data la presenza di cimiteri, nonostante i paladini di quest'ordine siano molto rari.
    L'ordine più famoso sono Le Voci della Spirale, i più vicini al concetto di "inquisizione". La loro missione è la semplice eliminazione dei non-morti in ogni forma e luogo, per questo motivo attualmente errano per le lande alla ricerca di questi ultimi senza mai fermarsi in un punto preciso.

    Abadar:
    Giudice degli Dei, Maestro della Prima Cripta o Pugno Dorato, l'opinione degli uomini riguardo Abadar è lievemente cambiata nel tempo, ma solo per pura ignoranza. Difatti, l'appellativo "Giudice degli Dei" è stato mal interpretato dagli zotici, che lo considerano responsabile delle altre divinità e quindi dell'Apocalisse, e se non gli si è palesemente ostili come per gli Eretici, molti profani residenti in zone più isolate lo ignorano. I santuari di Abadar sono luoghi suntuosi che è possibile trovare in grandi città, nei pressi di luoghi di scambi commerciali o banche; per questo motivo la sua parola non raggiunge gli angoli più remoti della regione. Ironicamente, i chierici della divinità si impegnano molto per donare consapevolezza alle razze considerate inferiori; se non per volontà divina, quantomeno per acquisire nuovi alleati che serviranno allo stato. L'ordine inquisitorio del Pugno Dorato è tra i più recenti, formatosi unicamente per sopperire alle mancanze dei chierici regolari. Solitamente le missioni degli inquisitori di Abadar riguardano la raccolta di informazioni per aiutare la crescita dell'umanità e finite in mani sbagliate, ma non sono note le complete intenzioni di questi particolari guerrieri.

    Nethys:
    L'Occhio che Tutto Vede è stato il Dio che più ha subito il danno in tutto questo caos. Ripudiato dai fedeli Profani per il suo legame supremo con la magia, ignorato dai fedeli Eretici per la sua posizione divina, la sua sopravvivenza è legata ai fedeli della Terza Forza, maghi guerrieri che cercano fortuna come mercenari o maestri lontani dalle regole del Secondo Stato e che trovano riparo nelle mura neutrali contro gli attacchi del Primo.
    I suoi chierici sono pochi, e gli ordini paladini completamente assenti. Non si hanno notizie di inquisizioni di Nethys, anche se alcuni dicono che la loro padronanza della magia li renda perfette spie ed assassini da inserire in qualsiasi contesto.

    Gorum:
    Praticamente ogni guerriero e barbaro di questo mondo, prima di una battaglia, invoca la forza di Gorum. Il Signore del Ferro è l'incarnazione dello spirito militare, dell'ardore della battaglia e del coraggio del valoroso. I suoi chierici sono praticamente fusi ai paladini, sempre vestiti pesanti e pronti allo scontro. Si possono trovare decine di piccole fortezze lungo le strade o all'interno di foreste; quelle strutture sono templi e fortificazioni, unite per economia di spazio o semplice praticità. Gorum aborra l'inquisizione; agire per sotterfugi è contro ogni suo principio, e preferisce di gran lunga battaglie campali e stermini alla luce del giorno.

    Calistria:
    La dea della lussuria e della vendetta riesce a mantenere un piccolo posto nel pantheon della Quinta Era senza troppi sforzi; sono molte le mercenarie d'amore prettamente umane che si rifanno a lei, ed è possibile trovarle radicate in tutto il territorio, sebbene gli Eretici non vedano di buon occhio tale pratica così gretta. Al contrario, le corporazioni segrete di spie, dai semplici tagliagole che si possono assoldare fuori Lyria per una manciata di monete d'oro fino alla guardia scelta personalmente dal Re Profano, venerano la Degustatrice di Punture senza tante farse. Dall'ultima crociata del 5-489A la presenza di paladini regolari dediti al Fuoco Inestinguibile si è persa, data la natura poco cavalleresca della divinità. In questi secoli la dea del sotterfugio si è evoluta e ha aggiunto alle sue schiera uomini dai mille volti e dalle missioni sconosciute, pronti a tutto per portare la voce rossa ben oltre le semplici meretrici di strada.

    Zon-Kuthon:
    Questa aberrante divinità è stata per oltre tre secoli bistrattata da chiunque, compresa la Terza Forza; solo dopo la "Pace di Legno" (5-490A-oggi) è riuscita piano piano a reinserirsi nella civiltà, ed unicamente come mossa politica. Per questo motivo il Signore della Mezzanotte è disprezzato dai più per la sua semplice natura di sadico torturatore e padre di un clero malato, ma questo non vuol dire che non abbia il suo seguito. Nelle grandi città Profane il culto del Principe del Dolore è, volendo citare le guardie, "caldamente sconsigliato", ma basta allontanarsi dalle mura alte per scoprire che molte società rurali, sopratutto quelle vicino al confine, lo venerano insieme a molte altre divinità. Molti accampamenti che hanno subito flagelli e sono stati ricostruiti nel corso dei secoli si sono convertiti a Zon-Kuthon, e se non è così facile convincere un fedele a rivelarlo, trovarsi i tendini delle gambe recisi e un uomo ridente davanti a te fornisce alquante risposte. Gli Eretici per compensare credono che la divinità malvagia abbia avuto un ruolo fondamentale nell'Apocalisse, insieme a Rovagug, Lamashtu, Norgorber e Urgathoa, e ogni mago dello stato ha il dovere di uccidere a vista ogni seguace del culto che incontrerà. Zon-Kuthon ha sempre utilizzato chierici per diffondere la sua parola di dolore, ma sempre più spesso la sua saggezza nell'agire nell'ombra lo ha portato a formare inquisitori, le cui missioni segrete sono tristemente deducibili. Gli inquisitori del Principe delle Tenebre sono però maestri nel travestimento e nella nobile arte del mentire, senza contare un'eccellente preparazione avanzata alla tortura, il che li rende praticamente invisibili ad occhio poco esperto.

    Iomedae:
    Chiamata prima della Settimana Buia "l'Erede", Iomedae, vessillo di giustizia e della lotta al male, ha subito un drastico cambiamento dall'inizio della Quinta Era. Le ipotesi sono molte, ma la certezza è solo una. Si è guadagnata il titolo di Dea Folle fin dagli albori della tragedia, per il suo mutamento. L'ordine continua ad esistere in modo puramente formale, poiché è l'unica divinità che dal Silenzio che colpì ogni essere divino continua a non parlare. Nel primo secolo nacque un oracolo di Iomedae, e fu l'unico a confermare la presenza ancora viva della dea. Le discussioni con lei però erano prive di senso, e, dai resoconti, si limitava a vaneggiare. Le parole precise di ogni discussione furono state trascritte in un piccolo almanacco, ma se ne persero le tracce subito dopo la morte del maledetto. Il culto di Iomedae continua a sopravvivere grazie a persone buone di cuore che continuano azioni ammirevoli nel suo nome.

    Desna:
    La Grande Sognatrice non ha subito forti traumi dal caos scatenatosi, poiché i suoi domini gli hanno permesso una sopravvivenza più che egregia. Al contrario, ha acquisito molti fedeli nel tempo; chiunque prima di intraprendere un lungo viaggio rivolgeva una parola di preghiera a lei, e le grandi migrazioni hanno influito sul suo potere. I suoi santuari, poco riconoscibili, sono sparsi su tutta Tamriel, e visitarli dona, se non il favore della dea, sicuramente un ottimo luogo da dove vedere il cielo stellato. Non possiede un clero formale, ma non è raro incontrare fedeli pronti a dare una mano ad un compagno viaggiatore lungo il proprio cammino.

    Erastil:
    Esattamente come Desna, Il Vecchio Occhiomorto è stato a malapena sfiorato dall'Apocalisse. La sua natura antica comprende competenze arcaiche, e questo gli ha incredibilmente permesso di sopravvivere fino ad ora. Un contadino che spera in un raccolto abbondante si rivolge ad Erastil, così come il cacciatore che non vuole tornare a mani vuote. Inoltre la politica dei villaggi si è negli anni fatta sempre più conservatrice e chiusa, rendendo un semplice villaggio dove le famiglie comandano autonomamente e gli stranieri non sono ben visti un vero e proprio piccolo stato. Per questo motivo la divinità continua a raccogliere fedeli in ogni angolo di villaggio, paese o semplice agglomerato di case, rimanendo ben distante dalle città più grandi.

    Gozreh:
    A differenza delle altre divinità legate alla natura, Il Vento e le Onde ha subito un trauma fisico incredibile. Il suo regno terreno contaminato l'ha ferito, e i suoi fedeli si sono arresi fino ad abbandonarlo. Ora come ombra di un tempo, Gozreh soffre in silenzio, venerato dal residuo di druidi che non sono stati eliminati dalle due parti in perenne conflitto.

    Lamashtu:
    Amante di Pazuzu e vittima dello stesso, Lamashtu ha mantenuto nei millenni la sua aura blasfema. Demone elevato a dio, i suoi fedeli non sono mutati. Quasi tutte le razze semiumane e bestiali la adorano come loro creatrice, ma non sono rari i fedeli umani o comunque razze più evolute. Durante la Tempesta Rossa molti meteoriti crearono crateri in vari parti del mondo, e attualmente queste enormi conche sono utilizzate come luoghi di culto per la Madre Demoniaca. Nel corso dell'Era oltre alle schiere di non-morti sono nate molte aberrazioni e mostri spaventosi, per questo motivo gli Eretici la collocano come braccio armato della distruzione del mondo. Ufficialmente il culto è vietato in tutte e tre le Potenze, ma si narra che sia ben radicato nelle paludi di Black Marsh, dove la nebbia venefica non è ancora scoparsa e gli uomini vivono rintanati nelle viscere della terra.

    Shelyn:
    La Rosa Eterna, come patrona delle belle arti e dell'amore, è una divinità venerata in ogni luogo, anche se gli avventurieri sempre maggiori la mettono da parte per immortali ben più combattivi. I suoi rapporti con il fratello Zon-Kuthon sono ora più burrascosi che mai, cosa che ha portato all'aumento dei pochi paladini dediti alla dea e alla formazione di un'inquisizione vera e propria. Poco altro sappiamo dell'ordine, ma maggiori risposte si possono trovare in una qualsiasi grande città dei Profani, dato che i templi a lei dedicati non mancano mai.

    Torag:
    Padre della Creazione, a detta dei nani, Torag è un dio forte e giusto. Con il forte decremento di questi ultimi il suo potere è nettamente diminuito, nonostante questo continua a sopravvivere grazie all'adorazione di fabbri di tutto il reame e per i pochi chierici umani rimasti. E' in atto una campagna di sensibilizzazione da parte di tutti i fedeli, e i suoi inquisitori sono alla perenne ricerca di superstiti nani sparsi per il continente.

    Sarenrae:
    La Sempre Chiara è in simbolo dell'onestà, del bene, e sopratutto, della redenzione. Il suo culto è tenuto in grande considerazione in tutto il Primo Regno, e almeno uno dei suoi emissari, principalmente chierici e non pochi paladini, è sempre presente, sia nelle grandi città così come nei villaggi più piccoli. La sua natura redentrice e la situazione politica ha portato alla creazione di un ordine inquisitorio particolare; questi emissari de Il Fiore dell'Alba hanno il sacro compito di redimere e convertire il maggior numero possibile di eretici alla santa fede, anche con modi non convenzionali e a discrezione del singolo, se necessario.

    Irori:
    Uomo asceso a divino grazie alla perfezione personale, Irori è un mistero per tutti gli studiosi contemporanei. Sebbene in tutta Tamriel i suoi fedeli siano stati decimati, la sua forza, confermata dai suoi pochi chierici, è rimasta immutata. Le ipotesi più comuni comprendono l'improbabile perfezionamento da divinità in qualcosa di superiore, anche se è molto più accreditata la possibilità che continui ad avere un gran numero di fedeli in luoghi sconosciuti ed ameni. Non si hanno notizie di ordini in suo nome, e l'unico monastero ancora funzionante si trova nei pressi della Montagna Bianca nel freddo nord.

    Cayden Cailean:
    Una cosa accomuna qualsivoglia Era; la passione di ogni gozzo esistente per la birra. Il Brillo Fortunato gode ancora di ottima reputazione e difficilmente troverete mai un oste privo di un piccolo santuario in suo nome; inoltre la sua propensione alla libertà e al bene richiamano tra le sue fila molti avventurieri dediti alla difesa dei più deboli, sebbene questi ultimi si stiano lentamente estinguendo.

    Besmara:

    Besmara, nota anche come la Regina Pirata, è la dea più comunemente adorata dalla popolazione marinaia. Si dice che sia il capitano della sua leggendaria nave, il Fantasma del Mare, e che nel corso dei mari e corsi d'acqua del Grande Oltre fece incursioni in luoghi come l'Inferno, l'Eliseo, l'Axis, e il Paradiso. I pirati non tendono ad essere molto religiosi, e in genere la invocano sul loro letto di morte o in estremo pericolo. Quei pochi sacerdoti che sono devoti a lei, in genere sono anche capitani delle loro navi e hanno una reputazione feroce. Il suo simbolo è il jolly roger, un'emblema universale della pirateria, di solito un teschio bianco con ossa incrociate su uno sfondo nero.

    Norgorber:
    Collocato nella nascita del caos da parte degli Eretici, Norgorber è considerato pericoloso anche per i Profani. Il suo culto è vietato in tutti i regni, ma non sono rari gli assassini e i ladri che si rifanno a lui come signore supremo dati i suoi domini di furto ed omicidio. La sua vicinanza al sotterfugio ha però attirato negli anni manciate di uomini influenti, fino ad annidarsi dentro le mura del potere della capitale. Nel 5-538A dentro la stessa Jebroth uno scandalo politico sconvolse tutto il paese: uno dei più importanti consiglieri del Re, Markus Finnel, si scoprì fare parte di una setta adoratrice di Norgorber. Era nei piani del dio uccidere il sovrano e mettere sul trono una sua pedina, ma venne fermato prima che ciò accadesse. Non è possibile confermare la presenza di inquisitori legati alla divinità, ma la natura di questa porta a supporre che suoi agenti muovano i loro fili nei più svariati modi.

    Urgathoa:
    La Principessa Pallida è la matrona di tutte le creature non-morte, e il suo potere si è mostruosamente intensificato dopo la Grande Piaga; i suoi adoratori, che di principio erano chierici e negromanti, sono mutati nel tempo. Il suo potere sui non-morti ha sempre più attirato uomini tristi e sconfitti che sognavano una nuova non-vita tra le sue braccia, ingrossando le fila della Signora della Disperazione. I suoi templi sono comuni vicino a cimiteri oramai abbandonati e cripte infestate da ghoul. Avvicinarsi a questi luoghi di culto è molto pericoloso dato che non sono rari i vampiri tra le fila dei sacerdoti; questi ultimi sono conosciuti per la loro crudeltà verso ogni creatura vivente, e il loro comportamento sadico arriva a costringere i loro nemici a mangiare i loro compagni caduti. Una famosa congrega è quella de Le Figlie di Urgathoa, corpo scelto della divinità che si dica risieda dentro il Grande Vulcano, in territorio Eretico.

    Rovagug:
    Quando il mondo rischia lo sterminio, La Bestia Selvaggia è la prima che viene accusata. La sua prigione in tutti questi millenni si è corrosa con il suo male supremo, e la fuoriuscita della sua progenie ne è la prova. Non si hanno prove certe che sia stato il Nemico degli Dei a causare il grande caos, ma molte teorie lo mettono a capo del quintetto della distruzione già nominato parlando di Zon-Kuthon. Il suo culto non è solo vietato in ogni luogo civilizzato, ma addirittura soppresso violentemente dove se ne riscontra traccia. Nonostante questo il suo manipolo di fedeli non accenna a diminuire, data la forte prensenza di razze bestiali nate dall'odio e cresciute nel nome della distruzione presenti nel continente, senza poi considerare gli umani che per odio del mondo che così li ha ridotti, per nichilismo o semplice misantropia, si uniscono al Dio Distruttore per pura rabbia. Attualmente non è nota la locazione di nessun santuario dedicatogli, ma ogni città teme la presenza di suoi messi.



    Capitolo IV:
    Cenni finali e postfazione




    Trova finalmente conclusione questo piccolo almanacco che fa i versi ad un libro di storia; i miei viaggi in tutti questi anni mi hanno portato ad annotare ogni fatto mostruoso, buffo o semplicemente interessante ed inserirlo qui. M'aiq ringrazia della pazienza portatagli dai suoi lettori, e spera vivamente che la perdita di tempo abbia in qualche modo aiutato la sopravvivenza di questi.

    Tutto quello scritto fin'ora è pura verità, per quanto M'aiq sia famoso per essere un bugiardo patologico. Alla fine, come sempre,sta voi scegliere cosa sia realtà; non per fatti, ma per volontà si crede in qualcosa. Potrei mostrarvi le prove schiaccianti che Rovagug il Mondas sera si lava le zanne canticchiando canzoncine sconce nella sua orribile prigione, ma se tutto quello che fin'ora avete creduto di lui cadesse, voi perdereste il senso delle cose. Vedere la verità con i propri occhi è il modo migliore per perdere questo schiacciante senno, andare sulla luna e capire che l'oggettività è una cosa soggettiva, capire il funzionamento casuale e ben organizzato di tutte le cose.

    Se mai vi avventuraste per questa terra morta potreste addirittura incontrarmi, anche se difficilmente mi riconoscereste. Sono alla perenne ricerca di una comprensione superiore, e le strade che percorriamo, per quanto diverse che siano tra loro, hanno tutte la stessa fine.

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    Stesura finita il: 5-730A
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    Se la carne fa male la cosa non mi tange, ma la carne è buona e questo è l'importante.
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    Momento momento momento momento; questo non è il mio drum di batman!

    Quel video è qualcosa di atrocemente stupido, ma certi vostri commenti mi lasciano quasi più perplesso.

    Provate a buttare veramente per terra una sigaretta ad un povero cristo che sta fumando placidamente per strada; ma non vi lamentate se in seguito vi azzannerà alla giugulare. Io in quanto persona qualsiasi fumo per svariati motivi, e primo tra tutti, perché posso. Così come bevo, altro esempio portato precedentemente; o qualsivoglia vizio quali le slot-machine, Mcdonald e gare di aquiloni colorate. In singolo posso condannare il fumatore, il bevitore, il giocatore d'azzardo; ma senza un reale motivo per farlo. Mi potrei lamentare del fumo passivo come è stato fatto presente, ma la tesi di protesta casca quando si prende in esame il contesto generale. Fa più male il povero idiota che fuma accanto a te alla fermata dell'autobus, o magari i gas di scarico delle metropoli in cui viviamo praticamente tutti?

    È solo un esempio e forse alquanto molliccio e smontabile, ma il concetto che vorrei esprimere lo rappresenta.

    Ognuno di noi ha i suoi vizi, chi afferma il contrario è un bugiardo, di bassa fattura tra l'altro. Si condanna semplicemente quello che non si pratica. Io personalmente sono un oppositore delle catene industriali di fast-food, ma fumo oramai più di venti drum al giorno. Potrei ingaggiare una lotta senza fine con uno di quei tizi incappellati (senza vulgarità, almeno stavolta) che si vedono davanti al burger king di turno su cosa ci fa più male e che sarebbe meglio smettere, ma non l'avrebbe vinta nessuno.

    E non venite a dire che questo determinato vizio è più pericoloso di altri, sopratutto. Dal vostro punto di vista il fumatore può danneggiare il prossimo a causa del fumo passivo, ma io potrei controbattere (generalizzando, come si è soliti fare in questi casi) che chi beve, dalla birra al sabato sera fino ad arrivare al quinto di gin come colazione, è un possibile serial-killer, se patentato. O magari potrei buttarmi su quelli che giocano d'azzardo, la cui disperazione economica in cui prima o poi si viene inesorabilmente trascinati è la prima causa delle rapine.

    Qui si parla di droghe legali, con l'unica differenza che il fumo, più di tutte, non annebbia la mente. Lo stato ci permette di farlo, non serve altro.
    Certo, ovviamente c'è un determinato comportamento da tenere in caso siate fumatori, ma questo è completamente soggettivo e dettato dall'educazione (fumare durante l'allattamento o in gravidanza, ad esempio).

    Ognuno sceglie il suo passatempo mortale, non vi lamentate troppo.
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    Io posso trovare decine di link dove si afferma la non-esistenza del Molise. Vuol dire che veramente il Molise non esiste o magari son solo bagginate?
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    Il razzismo è roba da negri. [cit.]
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    In Italia piatto tipico è l'istrice, dovremmo sentirci mostri per questo :v:.
    Per non parlare delle ostriche, che si mangiano addirittura crude.

    Apriamo un blog di cucina alternativa?
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    CITAZIONE (†Bla¢kMike† @ 24/4/2013, 16:55) 
    Scusa ma non mi metto a scrivere niente perché poi inizia una guerra.

    Io sono per la pace&amore (porcatroia [cit.]), mi piace discutere con persone che sanno però argomentare correttamente.

    PS: Rivoglio il mio -1 al primo commento. Uno staffer nabbo me l'ha tolto.
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    CITAZIONE (†Bla¢kMike† @ 24/4/2013, 16:47) 
    Scrivo solo questo, Secondo me è sbagliata la sperimentazione sugli animali, meglio fare sugli esseri umani e se sono un animalista e mangio la carne non credo ci dovrebbero essere problemi... quindi ciao.

    Chi sei tu per giudicare un tuo simile?

    Non dico che l'animale esiste per il semplice motivo di essere utile a noi; la nostra intelligenza ha portato ciò. La ricerca scientifica serve a migliorare la vita dell'uomo in primis, quindi anche tua; saresti d'accordo nello sperimentare vaccini sulla tua pelle, invece che quella di un topo? Il maggior guadagno per il meno spreco.
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    Trovo saggia und necessaria la sperimentazione animale; le alternative non esistono, e il progresso non può di certo fermarsi perché un'etica costruita artificialmente dall'uomo si oppone.
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    Sono alquanto tentato di stampare una ventina di copie di questa creepypasta e spargerle nella metro della mia città, inserendo alla fine il link del forum. Sarebbe sicuramente una pubblicità con le controfave :look:
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    CITAZIONE (Liutern @ 10/4/2013, 13:53) 
    Mi piace, ma forse è un'allusione a qualcosa e non l'ho capito.

    Nei tarocchi la dodicesima carta è l'Appeso, che rappresenta qualcosa di nuovo, un cambiamento.
    Questo Appeso narratore promette in cambio tutto quello che c'è di diverso, non specificando se siano cose gaie o tristi, con un solo cambiamento da fare, promettendo che nulla finirà. Potrebbe donare al suicida la felicità o la dannazione, questo lo scoprirà solo alla fine del suo mutamento.
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    Ciao Fles Curtis, sfortunatamente ciò non è possibile, quindi per pubblicizzare siti di tale stampo bisogna utilizzare il supporto degli MP per quanto riguarda il forum.
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    Se la notte si va a passeggiare in un vicolo, e un uomo, visibile già da lontano, poiché il vicolo che ci sta davanti sale e la luna è piena, ci viene incontro, non lo afferreremo, nemmeno se è debole e mal in arnese, nemmeno se qualcuno gli corre appresso e urla, ma lo lasceremo proseguire per la sua strada.

    Infatti è notte, e non è colpa nostra se il vicolo sale davanti a noi sotto il plenilunio, e inoltre, può darsi che questi due abbiamo inscenato questo inseguimento per passatempo, forse i due inseguono un terzo, forse il primo viene inseguito innocentemente, forse il secondo lo vuole assassinare, e noi diverremmo così complici del delitto, forse i due non sanno nulla l'uno dell'altro, e ciascuno corre per proprio conto per andar a coricarsi, forse sono sonnambuli, forse il primo è armato.

    E infine, non ci è forse permesso di essere stanchi, o di aver bevuto tanto vino?

    Siamo tanto contenti, che non vediamo nemmeno il secondo.

    Non è propriamente horror, ma mi è piaciuto molto questo racconto. Se necessita di essere spostato, fate pure.
  14. .
    Ve prego, non iniziate con i benvenuti copia-incolla per spiegare a grandi linee il regolamento, c'è già quello automatico dello staff, è stato messo appositamente :look:.

    Benevento.

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    A Gjoberdik, piccolo villaggio bulgaro di pescatori, all’alba di Capodanno ognuno, in casa, chiude le tende e trattiene il respiro per mezzo minuto. Tutto accade dopo il folleggiare della notte della Vigilia, i bambini guardano perplessi i genitori, e si rifugiano nel loro rassicurante abbraccio.
    L’anno scorso, la campana ha suonato 25 volte, in questo piccolo lasso di tempo. La chiesa più vicina, in ogni caso, è a circa 30 miglia da lì. In quei 30 secondi, non si troverà nessuno in strada, e persino gli uccelli smetteranno di cinguettare.

    Una coppia, proprio l’anno scorso, è uscita, fortemente scettica riguardo a questa tradizione ultracentenaria.

    Quest’anno, la misteriosa campana ha suonato 27 volte.

    Fonte Mancava all'appello ed è buona, molto.


    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 19:59
151 replies since 30/3/2012
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