| Vivo a Fucsiapoli, Kanto, quando ero piccolo avevo sempre quel sogno di diventare un allenatore di Pokémon. A quei tempi sentivo parlare di una ragazzina di nome Aika di cui il suo Pokémon, un Umbreon shiny, venne sparato in testa mentre i due andavano al parco. Nessuno sa chi fu l’assassino del piccolo Pokémon, si sa solo che l’allenatrice si suicidò dopo la sua morte.
Tutti coloro che abitavano qui a Fucsiapoli parlavano della morte di Aika; io non ci pensavo molto quando camminavo per le strade quando giocavo con gli amici. La gente la ricordava come una ragazzina solare, e che quando ricevette il suo Eevee shiny per il suo decimo compleanno, cominciò ad allenarlo fino a farlo evolvere in Umbreon. Per Aika il suo Umbreon era speciale, poiché a differenza degli altri, aveva gli occhi rossi. Lei teneva molto al suo Pokémon, e quando venne sparato in testa, per lei era come perdere la famiglia.
Compii 10 anni, Aika era ormai morta da 14 anni, ogni tanto nella mia città si faceva una festa in sua memoria. Io partecipavo sempre, fino a quando diventai un allenatore: ovviamente, scelsi Charmander. Gli diedi in nome “Pyro” dato che era il mio starter preferito, difatti lo allenai con amore, così che una volta evoluto in Charmeleon la sua felicità fosse al massimo. Un giorno io ed il mio Charmeleon, stavamo andando alla zona safari: entrammo, diedi i pokédollari che servivano ed entrammo nella zona safari.
Nonappena entrammo io guardai Pyro e lui guardò me. Mi guardai attorno ma non c’erano Pokémon in vista per il momento, fino a quando non udii un rumore nell’erba alta.
“Hai sentito anche tu Pyro?” Lui annuì
Andai a controllare, Pyro mi seguiva, mi prese un colpo quando dell’erba alta saltò fuori un Umbreon shiny. Mi stupii nel vedere come i suoi occhi fossero rossi e senza pupille; guardai il Pokémon spaventato mentre guardai Pyro che mi capì subito.
“Pyro, Braciere!”
Pyro attaccò ma il Pokémon scappò via senza attaccare.
“Che diamine?...” Mi guardai attorno spaventato, mi chiedevo cosa fosse successo. Pyro mi guardò e ce ne andammo subito.
Il giorno dopo andai nella zona safari, cominciai a parlare con gli addetti alla sicurezza:
“C’era un Umbreon shiny… Ma non era come gli altri, aveva gli occhi rossi e niente pupille…”
L’addetto rispose un po’ scettico: “Impossibile, nessun Umbreon shiny è così. D’altro canto non ci sono Umbreon nella zona safari.”
Abbassai lo sguardo “Va bene, grazie lo stesso” Me ne andai.
Cominciai di nuovo ad allenare Pyro, lui finalmente si evolvette in Charizard. Mi guardai intorno e sorrisi verso di lui.
“Forza Pyro, che ne dici se andiamo ad Azzurropoli?” Lui annuì e io salii sulla sua schiena.
Dopo qualche minuto di viaggio finalmente arrivammo, scesi dalla sua schiena e lo accarezzai.
“Grazie mille, Pyro” sorrisi e lo feci rientrare nella pokéball. Mi guardai intorno ed entrai nel centro commerciale, comprai delle cose per i miei Pokémon. Uscii dal centro commerciale notando con la coda dell’occhio una ragazzina con una felpa con un cappuccio lilla che le copriva i capelli e gli occhi, e una gonna bianca. La guardai ma non mi avvicinai, notai subito che la ragazzina aveva del sangue che le scorreva dalle guance. Non capii. Pensavo che fosse una qualsiasi ragazzina che voleva fare uno scherzo, ma quando mi voltai verso la fontana la ragazzina sparì.
“Forse era solo la mia immaginazione, meglio non pensarci troppo.” Pensai mentre facevo uscire Pyro dalla pokéball. Salii sulla sua schiena e tornammo a Fucsiapoli, lì trovai per terra un biglietto.
“Ma cosa?...” Mi guardai intorno per poi leggerlo.
“Perché lo hai fatto?” Un brivido salì lungo la mia schiena, che intendeva quel biglietto? Non lo so, ma forse dovrei tornare a casa, forse sono stanco… ritirai Pyro dentro la pokéball e andai a casa.
Quella stessa notte feci un incubo, il peggiore che io possa aver mai fatto. C'era una ragazzina, la stessa ragazzina che io vidi ad Azzurropoli. Che ci faceva nella mia testa? La ragazzina mi guardò e disse: “Perché lo hai fatto?” io avevo paura, non sapevo cosa stesse succedendo. Mi svegliai di scatto respirando a fatica, guardai in giro per la mia stanza ma non c’era niente. Mi venne un mal di testa allucinante, cominciai a pensare “Chi era quella ragazzina?” “E se fosse?... No, impossibile…” dovevo approfondire, chi era la ragazzina nei miei sogni?
Qualche settimana dopo decisi di andare a parlare con i genitori di Aika, loro avrebbero saputo rispondere alle mie domande. I due mi seppero dire quello che era un ricordo vago per loro, difatti il padre mi disse che in quel periodo la vedeva nei suoi sogni. Io lo guardai.
“Mi dica, come la vede Aika nei suoi sogni? Com’è il suo aspetto?” Mi guardò e mi diede la stessa descrizione della ragazzina del mio sogno e quella che vidi ad Azzurropoli; non potevo crederci.
Li ringraziai e andai di nuovo alla zona safari dove speravo di incontrare l’Umbreon shiny. Quando entrai nell’edificio dove di solito ci sono i due guardiani, rimasi immobile: i due guardiani giacevano a terra immobili con un buco sulla tempia che sanguinava. Stavo per vomitare, ma decisi di entrare nella zona dove ci sarebbero stati tutti i Pokémon.
Mi guardai intorno, vidi due orecchie nere e blu che spuntavano dell’erba alta. Mi avvicinai e l'Umbreon saltò fuori, esso atterrò dietro di me dove c’era la sua allenatrice, Aika. Ero spaventato a morte e lei cominciò a parlare.
“Perché lo hai fatto?...” Prese il Pokémon in braccio e mi guardò.
“Io non ho fatto niente!” Lei non rispose e si voltò.
La guardai, lei si voltò e si tolse il cappuccio. Mi guardò negli occhi e io caddi a terra svenuto. Quando mi risvegliai, non c’erano Pokémon, e tutti erano spariti nonappena uscii dalla struttura. Non capivo, cos’era successo? Non ricordavo niente. Feci uscire Pyro dalla pokéball, ma lui rimase a terra. Mi spaventai molto.
“PYRO! Stai bene?!” cercavo di svegliarlo, ma niente. Gli girai intorno per vedere se fosse ferito gravemente; aveva un buco sulla tempia.
“NO… No ti prego… Pyro…” Il mio Pokémon compagno… Non poteva essere, chi ha fatto tutto questo?! Iniziai a correre in giro e cercare tutti, ma non c’era nessuno. Speravo che tutto quell’incubo avesse una fine, ma niente. Caddi a terra in lacrime, iniziai ad urlare “PERCHÉ LO HAI FATTO?!” sentii una risata femminile, una ragazzina apparve davanti a me. Era lei, Aika. Cercavo di colpirla sperando di farle del male, ma niente: i miei colpi andavano a vuoto come se lei non ci fosse.
Lei rise di nuovo.
Mi svegliai di colpo, mi guardai attorno e vidi Pyro vicino a me che aspettava che mi svegliassi. Lo abbracciai forte: “Allora era tutto un sogno?...” Pyro mi guardò e girò la testa su un lato; aveva lo stesso buco sulla tempia. Lui cadde e io guardai avanti, c’era lei.
“Perché lo hai fatto?” Lei disse.
Io la guardai e sentii un forte rumore di pistola. Mi toccai la tempia, iniziai a piangere.
Lei si sedette vicino a me mentre io morivo lentamente. “Perché lo hai fatto?...” chiesi e lei non rispose. Chiusi gli occhi, non vedevo nulla, quando riuscii ad aprirli non c’era niente attorno a me. C’ero solo io e il nulla più totale. Perché lo hai fatto? |
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