The Backrooms

Traduzione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. DarknessAwaits
        +1    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    3,511
    Creepy Score
    +202
    Location
    R'lyeh

    Status
    Anonymous
    Erano circa le 12:15 quando sono entrato nella Clinica di Salute della Comunità Johnson County. Ero lì per un appuntamento preso settimane fa, un checkup di routine. Non era un posto a me nuovo; ero già stato lì un paio di volte prima. Tuttavia, quel posto mi dava una sensazione stranamente nostalgica, come se fosse un luogo della mia infanzia o qualcosa del genere, e non ero mai riuscito a capire precisamente cosa questa sensazione fosse o da dove venisse.

    Mentre entravo, una potentissima sensazione di déjà vu mi ha travolto. Il ronzio delle luci fluorescenti intermittenti, il pavimento di piastrelle bianche, la vernice di un beige tenue che colorava i muri. Ho notato che ci fosse una TV nell'angolo, piccola e dallo schermo piatto, che stava mostrando una breve presentazione PowerPoint in loop, di pubblicità ed eventi organizzati dalla clinica. Ho superato la sala d'attesa vuota- una piccola area della sala principale fornita di riviste, giochi per bambini, e sedie blu con cuscinetti- e mi sono avvicinato alla donna alla reception. Era seduta nella sua sedia d'ufficio blu-grigiastra, mentre guardava uno spreadsheet sullo stesso computer con Windows XP che hanno dal 2008. C'era un registro presenze sul bancone davanti a me.

    "Ho un appuntamento col Dr. Pebins?" Ho chiesto.

    "A che ora?"

    "12:30," ho risposto.

    Ha iniziato a scrivere qualcosa con la tastiera.

    "Ah, sì," ha risposto. "Gary Johnston?"

    "Mhm."

    "Sì, lo vado a dire al dottore. Compili questo, perfavore."

    Mi ha porto una cartella con dentro un semplice modulo da compilare. Sono tornato all'area d'attesa, mi son seduto, e ho iniziato a compilare il modulo.

    Ero arrivato circa a metà del documento, quando mi sono accasciato sulla sedia. Non avevo dormito molto la sera prima, ed ero esausto. Mentre mi accasciavo, mi sono reso conto di una cosa molto particolare- la mia testa non ha mai colpito il muro. Anzi, sembrava quasi che ci fosse entrata DENTRO. Mi sono alzato, abbastanza spaventato, e ho guardato il muro.

    Nulla.

    Non c'erano buchi, o ammaccature, fatte nel muro dalla mia testa.

    Quindi ho provato a toccare il muro.

    E le mie dita ci son passate attraverso.

    Scioccato, ho fatto un passo indietro. "Cosa diavolo è successo?", mi sono chiesto, mentre di nuovo andavo a toccarlo, per scoprire che di nuovo le mie dita ci passavano attraverso.

    Backrooms

    E poi d'improvviso ho perso l'equilibrio, sono inciampato, e son caduto direttamente attraverso il muro. Sono caduto di faccia su una moquette beige. Alzandomi, ho realizzato di essere in una stanza completamente diversa. Beh, non proprio una stanza unica- più una serie di stanze, tutte collegate da varie aperture. I muri eran coperti da una disgustosa carta da parati beige. C'era anche un fortissimo odore di tappetino umido.

    Mi sono girato e ho provato a mettere di nuovo la mano nel muro, e non lo oltrepassava. "Ok, che cazzo?" Ho mormorato. Ho posato gli occhi nuovamente sulla stanza. Non c'erano finestre, porte, o niente sui muri- a parte quella carta da parati orribile, ovviamente. Era completamente vuota, tranne che per una singola seggiola blu, di quelle che troveresti a scuola. A questo punto, l'unica cosa che avevo in mente era paura, e il pensiero di "Devo andarmene" che si ripeteva continuamente nella mia testa. Ho iniziato a correre tra le stanze, cercando disperatamente un'uscita, ma invano. Non c'erano uscite.

    Quindi, sarei rimasto qui per sempre fino alla mia morte? No, doveva esserci un'uscita! Non mi avrebbero semplicemente lasciato qui, no? Prima o poi qualcuno si sarebbe accorto della mia assenza!

    Ma nessuno se n'è accorto.

    E poi, in lontananza, ho sentito dei passi, ma non erano passi umani- almeno non di un essere umano normale. Insieme ai passi c'era un ringhio gorgogliante, come quello di un animale arrabbiato.

    Ho iniziato a correre. Ho corso più veloce che potevo da qualunque cosa fosse che si stava avvicinando. Non volevo averci nulla a che fare.

    Ho corso per quella che mi è sembrata un'eternità, ma mi son ritrovato sempre nella stessa stanza da dove ero partito. Almeno, mi sembrava la stessa stanza. Non che riuscissi a distinguerle.

    Quindi, sconfitto, mi sono seduto. Una sensazione di terrore ha riempito il mio corpo, mentre iniziavo a piangere. Sarei morto qui.

    Sono ancora qui. Non me ne sono andato. Ho accettato il mio destino.

    Ora che ci penso, riesco effettivamente a sentire dei passi. Chissà chi è?



    Edited by & . - 15/9/2020, 18:20
     
    .
4 replies since 4/8/2020, 18:18   1369 views
  Share  
.