Ritrovato lo scheletro di uomo con una pietra al posto della lingua

Nel terzo o nel quarto secolo d.C., a Stanwick, in un villaggio di agricoltori nei pressi del fiume Nene, un uomo è stato seppellito in una maniera abbastanza insolita: a faccia in giù e con una pietra in bocca al posto della lingua.

L'uomo, sulla trentina, era probabilmente considerato come una sorta di minaccia per la comunità. Infatti, in Britannia, quando un uomo veniva seppellito al contrario, spesso stava ad indicare che era diverso dagli altri. Tuttavia mai prima d'ora si era verificato un caso del genere in cui l'organo fosse sostituito da un oggetto.

Il primo ritrovamento dello scheletro risale al 1991, ma solamente di recente un team di archeologi e specialisti della Historic England ha avuto la possibilità di esaminare lo scheletro più da vicino, rinvenendo appunto la lingua di pietra. Una delle ipotesi fatte dagli archeologi è che l' originale sia stata amputata, teoria ritenuta abbastanza attendibile a seguito di un'interessante scoperta: i resti dell'uomo mostravano i segni di un'infezione causata proprio dal rozzo intervento subito.

Ad ogni modo esistono altri casi di sepolture, sempre provenienti dalla Britannia, in cui parti del corpo umane sono state sostituite da oggetti. Resta comunque il fatto che non si riesce a capire che fine abbia fatto la lingua di quest'uomo. L'avrà mangiata a morsi in preda ad una crisi o a causa di qualche altro problema mentale? Ma soprattutto cosa aveva di così pericoloso quest'uomo da essere sepolto a faccia in giù? L'unica cosa certa che gli archeologi hanno potuto constatare è che c'era qualcosa di abbastanza strano sulla sua persona tanto che gli abitanti del posto furono costretti a seppellirlo in una maniera così insolita.