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7th son.
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Salve, sono il sacco nero numero diciotto del centoventisettesimo pacco prodotto nel mese di dicembre dell'anno 2015, ma mi puoi chiamare semplicemente Sack. Sono quasi giunto alla fine della mia vita; non è stata gran che, ma non lo biasimo, del resto sono semplicemente un sacco della spazzatura, non mi posso lamentare. Ah, sei curioso di sapere di più su di me? Beh, non c'è molto da sapere, potrei raccontarti la storia della mia vita se ti interessa. Lo sei veramente? Bene. Allora, siediti comodo e preparati ad ascoltare le parole di un vecchio...
Tutto cominciò alla fabbrica...
Sai, anche io ho dei genitori e non parlo di quelli che mi hanno progettato "duro e resistente"; quelli sono buoni solo a prendervi in giro. Sai, in realtà siamo gente con un cuore molto fragile. Nostra madre è una grossa macchina di proporzioni bibliche. Produce tanti di noi in grande quantità, ma nessuno la vede per più di qualche minuto. Sono sicuro che potrebbe essere una mamma affettuosa e amorevole, ma veniamo strappati da lei con forza e non abbiamo nemmeno il tempo di ricevere una carezza... anche se magari non vorrebbe nemmeno darcela. Già! Magari nemmeno ci voleva; magari voleva solo appagare il vostro bisogno di riciclare plastica. Sì, io sono uno di quelli che derivano da plastiche riciclate. Sai, è brutto non sapere nemmeno chi è tuo padre: nostra madre riceve plastica di tantissime forme, colori e provenienza differente, ma, una volta arrivati da lei, i rifiuti plastici diventano tutti uguali. Non sapremo mai se siamo figli di una vigorosa bottiglia, di un pupazzetto per bambini ormai dimenticato o di un altro sacco come me. L'importante è appagare il vostro bisogno di smaltire.
E' molto triste, lo so, ma lo diventa ancora di più se sai di essere nato per morire. Sai, noi siamo nati per essere buttati via, nessuno ci vorrà mai bene veramente; dobbiamo solo occuparci del pattume ormai inutile e trasportarlo dove nessuno più lo noterà, diventando noi stessi parte integrante di esso, l'importante è soddisfare il vostro bisogno di espellere dalle vostre case la spazzatura. Sarei potuto diventare un astronauta, un poliziotto oppure un pompiere... No, sicuramente mi sarei sciolto con tutto quel caldo... Però non mi è stata data nemmeno la possibilità di diventare qualcuno. Sai, sarei potuto diventare persino il primo presidente sacco nero degli Stati Uniti se solo mi fosse stata data la possibilità, se solo fossi potuto andare a scuola e istruirmi come gli altri, se solo avessi potuto crescere in un ambiente felice...
Sai cosa mi rincuora? Mi rincuora che almeno uno scopo nella vita ce l'ho, quello di accompagnare nel suo ultimo viaggio ogni rifiuto che io riesca a trasportare. Sai, per loro noi sacchetti siamo un carro funebre e una tomba, ma siamo anche compagni, come credo tu abbia capito, quindi è nostro dovere consolarli e raccontargli di come sia vana la nostra vita per fargli capire che loro, in fondo, nonostante la loro tragica fine, hanno vissuto in grande rispetto a noi, anche se per voi l'importante è appagare il vostro bisogno di consumare.
Mi dispiace che tu sia troppo piccolo per capire, sei persino troppo piccolo per camminare. Sai, noi siamo molto simili: entrambi abbiamo una madre a cui siamo stati strappati ed entrambi non conosciamo nostro padre, mamma ha conosciuto troppi possibili padri per poter capire chi di loro sia il nostro.
Siamo entrambi nati per morire.
Nessuno dei due diventerà mai presidente.
E purtoppo, al contrario di me, non avrai nemmeno uno scopo, mio povero amico.
Ma sai, cucciolo umano, tu non dovresti nemmeno essere qui con me in questo momento, tu non sei un rifiuto... anche se sei stato trattato come tale. Ma sai, figliolo, il perché di tutto questo? Perché purtroppo per voi umani, di fronte ad una certa cosa, tutto il resto diventa spazzatura...
L'importante è appagare i vostri bisogni...
Edited by 7th son - 5/7/2016, 08:24.