Votes taken by o.O.o

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    Il cammino durava sempre un'ora e mezzo. Un'ora e mezzo per andare, un'ora e mezzo per tornare, dall'esterno. Ma ogni volta sembrava essere più lungo quando attraversava il tunnel. Era come se il tempo si dilatasse, come se i suoi passi calmi riecheggiassero sommessamente per un numero infinito di chilometri.

    Il viaggio quella notte era molto, molto lungo. Poteva sentire il peso del mondo premergli sulle spalle. L'aria nel tunnel era fredda, le lisce mura di cemento gelide al tocco. L'unica cosa che trafiggeva l'oscurità era il cono di luce della sua torcia.

    Era un posto molto vecchio. Molto vecchio davvero. Non sembrava esserlo. A vedersi era soltanto un semplice tunnel della manutenzione di cemento, un condotto occasionalmente esposto. C'era il tempo immagazzinato in quelle rocce, assorbito come una spugna, che riempiva il luogo in quanto trasudava lentamente dalle crepe dei muri e dalla ruggine sulle tubature.

    La torcia sussultò. Continuò a camminare. Il tempo passava.

    Poi, alla fine, ormai, l'arco, là dove ci sarebbe dovuta essere una porta. La porta non c'era più. Le parole incise sull'architrave si erano consumate da tempo. Le parole avevano poco potere lì. L'attraversò.

    Raggiunse l'ingresso, anche se lo sapeva solo dal vento e dalla sensazione delle pareti che si perdevano nell'ombra. C'era solo oscurità laggiù. Continuò a camminare. I suoi passi non producevano eco.

    Si muovevano delle figure nella sua visione periferica. Delle luci spettrali presero vita. Un cimitero di monitor di computer danneggiati e distrutti che emanavano la loro debole luce. Non avevano mai mostrato nulla.

    Tutt'attorno a sé poteva vedere i contorni confusi di scarti di cavi elettrici e vecchie schede a circuiti e rottami di ripetitori. Riusciva a sentire dei fruscii e delle risate nell'ombra, occasionalmente vedeva lo scintillio di un occhio. E infine c'era il trono.

    L'enorme scranna si trovava in mezzo alla ferraglia arruginita, la spazzatura in decomposizione aveva un padrone. Come era sempre stato. L'aspetto del re era alto, magro, informe e allo stesso tempo dotato di una forma, in qualche modo simile a un uomo, aveva una faccia pallida e vestiti scuri. Una cortesia. Il re non indossava una corona. Il re non ne aveva bisogno.

    Attorno al trono sedevano i servi del re, aspettando di ottenere la sua attenzione, con i loro volti amorfi che sorridevano in eterno. Come l'uomo si avvicinò al trono, questi si voltarono per guardarlo, i loro occhi vuoti sembravano fissarlo.

    L'uomo si fermò. Fece un inchino e poi tornò in posizione eretta.

    Il re si piegò in avanti, allungando una mano dalle dita lunghe e ossute. L'oscurità si insinuava e cresceva attorno a essa come le radici di un antico albero contorto.

    L'uomo tirò fuori un sacchetto di carta dalla tasca della giacca. Da essa, contò ventuno sassolini che mise nelle mani ossute del re. La mano del sovrano si chiuse e ritornò nella posizione precedente.

    Ora l'uomo era libero di andare. Lo fece. Il cammino a ritroso sembrava più corto questa volta. Si era scrollato di dosso i pensieri.

    Ventuno pietre per ventuno bambini che se ne sarebbero andati in mattinata.

    Forse non quella mattina, forse non la successiva, ma una mattina. Ventuno bambini, consegnati ogni anno. Questo era il patto che viene mantenuto da lungo, lungo tempo.

    I patti devono essere rispettati.



    Edited by o.O.o - 16/5/2016, 14:05
  2. .
    Sono stato di stanza oltreoceano per quattro anni, per aiutare a consolidare la presenza militare americana in Corea del Sud. Avrai sentito delle storie orribili a proposito, sulle persone che venivano uccise senza motivo, sulle condizioni squallide, ma in realtà non fu così male. Certo, è un altro mondo, senza ombra di dubbio. La cultura è così… diversa. I valori, gli ideali, è come se fosse tutto alla rovescia. Ti ci abitui ma ci vuole tempo. Agli inizi della mia missione, ero seduto raccontando ad alcuni compagni delle mie “avventure” in città. Raccontai che passai davanti a quella che sembrava essere una vecchia casa, con circa dieci o venti ragazzine che bighellonavano o giocavano di fronte all'ingresso, e chiesi se fosse un orfanotrofio o soltanto una famiglia molto produttiva.

    Tutti mi guardarono stralunati, per poi scoppiare in una risata. Dissero che non era niente del genere. Era un bordello. Dissero che, di solito, c'erano più ragazzi che ragazze, e che qualcuno pagava grandi, grandi cifre per loro. Inoltre, nessuno degli abitanti locali si sarebbe azzardato a toccarli, dato che molti avevano un qualche tipo di parassita. La maggior parte non viveva molto oltre i venti anni, se ci arrivava. Fui preso un po' alla sprovvista… è una di quelle cose di cui senti parlare, ma che non vedi mai in realtà. Un tizio, Jason, si alzò e andò verso la sua branda per un minuto, poi ritornò con una vecchia foto.

    Disse che, anni prima, durante la sua prima missione, il suo capitano dopo aver fatto ubriacare l'intero plotone fino allo stremo, volle “mostrargli i luoghi d'interesse”. Andarono in diverse bettole e strip club, i suoi ricordi erano un po' confusi. Ad ogni modo, finirono davanti a una casa chiusa che aveva diversi… lavoratori minorenni. Il plotone, molto ubriaco e fatto, sfidarono lui e uno dei tizi nuovi che si chiamava David a entrare. Il proprietario al momento si trovava sul balcone, salutò con la mano e sorrise. I bambini sembravano molto meno eccitati.

    Jason diede fuori di testa, finendo in pratica per appallotolarsi in un vicolo, con le vertigini, il mal di pancia e cercando di ignorare la sua squadra che lo prendeva in giro. David, tuttavia, entrò. Lui non lo vide, ma chiunque disse che era a malapena capace di camminare, il proprietario lo dovette quasi trascinare all'interno. I soldi americani erano molto ben accetti, soprattutto quando il loro possessore era troppo ubriaco da rendersi conto che qualcuno lo stava derubando. Aspettarono per un po', ma in sostanza alla fine se ne andarono via dato che gli uomini stavano diventando sobri, avevano i postumi della sbornia o cercavano di ubriacarsi ancora. Lasciarono David all'interno e Jason rannicchiato contro un freddo muro di mattoni.

    Si risvegliò lì il mattino seguente, sentendosi malissimo e pieno di dolori. Finì col vomitare l'anima proprio contro il muro, rigustando la fetida birra locale. Barcollando di qua e di là per strada, trovò il suo zaino e rimase scioccato che non fosse stato rubato nulla. Finì con l'inciampare e cadere davanti l'ingresso dello stesso bordello in cui avevano mandato David. Era tutto chiuso e sembrava quasi abbandonato, ma poteva sentire ancora qualcuno muoversi all'interno. Jason disse che lo spaventò, ma si sentiva così male che alla fine si lasciò cadere su degli scalini per lasciare che si attennuassero i postumi della sbornia.

    Fu mentre era a terra che la ragazza uscì fuori. Era giovane, forse… sui dieci anni. Indossava un vecchio vestito consumato, uno di quelli grandi che arrivano fino al suolo. Era anche ricoperto di sangue e sporcizia. Uscì all'esterno scendendo le scale a passo incerto, aveva uno sguardo vitreo e camminava come una sonnambula. Jason la fissava ma era come se fosse invisibile, gli altri neanche la guardavano, quando incespicava per strada le camminavano intorno come se non ci fosse. I suoi occhi erano grandi e inespressivi, scuri, i capelli erano oliosi e impiastricciati sulla faccia. E non una persona posava lo sguardo su di lei.

    Jason disse che era sul punto di dare di matto, ma tutti si comportavano in maniera così… disinvolta a proposito che lo aiutò a mantenere l'equilibrio. Si mise a rovistare nello zaino, tirando fuori una fotocamera con cui aveva intenzione di fare delle foto da mandare a casa e si preparò a scattare. Ancora oggi afferma di non sapere esattamente il motivo. Forse pensava che avrebbe potuto mostrarla alla polizia o qualcosa del genere… forse solo per quell'interesse morboso che hanno le persone per l'orrore che le fa rallentare quando c'è un incidente d'auto. Chi lo sa.

    Stava puntando la fotocamera quando fuoriuscirono i vermi.

    Lui disse che erano vermi, ma potevano essere qualsiasi cosa. Spesse corde appiccicose di… qualcosa, carnose e increspate, espulse improvvisamente dalla sua bocca e da sotto il vestito. Si guardò attorno, sembrando quasi… imbarazzata, tendendo le mani in aria con fare impotente quando quei tubi bianchi di carne iniziarono a raggomitolarsi e a contorcersi al suolo, colando dal suo corpo come vomito in una scia apparentemente senza fine. Si trovava in mezzo a un marciapiedi, in una giornata intensa, con due enormi vermi che le erompevano dalla bocca e da… qualche parte sotto il vestito.

    E a nessuno sembrava importare.

    In quel momento alcune persone la guardarono, ma… era come se stessero osservando un uccello per strada o un foglio di carta sospinto dal vento. A nessuno importava, nessuno. Queste… cose fuoriuscirono da lei mentre si scrollava come un animale, questi enormi vermi strisciarono lungo il marciapiedi e cominciarono a infilarsi in una conduttura sudicia, e nessuno si è preso il disturbo di interessarsene. Jason disse che non ricordava nemmeno di aver scattato la foto, rimase semplicemente lì in silenzio, inorridito e attonito.

    Dopo circa… due minuti, arrivarono tre uomini con quelle che sembravano essere uniformi da poliziotto e la folla si disperse rapidamente. Due afferrarono la ragazza, che aveva iniziato a dimenarsi, in silenzio, spargendo attorno gocce di sporcizia e di viscidume dei vermi. Il terzo uomo calpestò i vermi fino a che non li schiacciò, poi iniziò a urlare a Jason mentre gli altri due portarono via la ragazza e i resti degli animali dalla strada e intorno a essa. Lui finì in un mare di guai, il suo capitano venne congedato… David è ricercato per diserzione.

    Ripensandoci, adesso sa che gli uomini che l'hanno presa non erano poliziotti, militari, paramedici… non riesce ad associare le loro uniformi a nessuna organizzazione locale. Disse che non ritrovò mai il bordello da cui uscì, neanche dopo averlo cercato per diverse settimane. Quando faceva delle domande agli abitanti della zona, otteneva come risposta degli sguardi attoniti oppure credevano che li stesse prendendo per il culo. Mi lasciò tenere la foto… non sono sicuro del perché l'abbia voluta. Finì per essere freddato da un tizio in un bar alcuni anni dopo avermi raccontato questo.

    Mi chiedo ancora che cosa diavolo stia accadendo in questa foto.





    Edited by & . - 27/7/2020, 20:09
  3. .
    Abbiamo un problema con i topi. Quel che è peggio è che sono stupidi. Il vostro topo comune ha almeno la decenza di starsene nascosto per il 90% del tempo, trovate soltanto cose mordicchiate e merda di topo. A quanto pare, i nostri non fanno altro che andarsene in giro. Entri in cucina e ce n'è uno che corre all'impazzata sui fornelli, come se non avesse idea che ci sia qualcuno in casa. Vai in bagno e ce n'è un altro impietrito sul bordo della vasca da bagno con un'espressione come se dicesse “oh cazzo”. Ho sistemato cinque trappole e ne catturo almeno uno a notte, il record è di un robusto cinque. O è una dimostrazione delle mie abilità di intrappolatore o (più probabile) un'ulteriore conferma della stupidità dei topi.

    Era molto tardi e mi ero alzato per cullare la mia bambina che si era svegliata per fare il suo pianto da “non c'è nessuno che mi ami sulla faccia della Terra”. Un'altra volta. Stavo per tornarmene a letto, orientandomi più a memoria e con quel sesto senso sonnolente che si ha al buio, quando ho sentito un suono secco. La nostra casa geme e scricchiola come un veliero, ma questo era strano. Una sorta di scatto ritmico: Clack…clack…clack…clack…

    Se avete mai usato una trappola a colla prima, conoscerete già il suono. È meno comune con le normali trappole di legno a molla. È il suono di un topo che è rimasto incastrato e/o paralizzato, e tenta di scappare. Per circa dieci secondi ho seriamente considerato di ignorarlo e andare a dormire ma conoscendo la mia fortuna, mia moglie si sarebbe alzata per bere qualcosa, sarebbe arrivata fino a esso e avrebbe dato di matto per il resto della notte. Così ho seguito il rumore fino in cucina, ancora mezzo addormentato, e ho acceso la luce. Non era un topo.

    Gesù CRISTO, non era un topo.

    Era rimasto bloccato sui fornelli. Sembrava che non cercasse nemmeno di prendere il burro di noccioline, solo di strisciare via (Camminando? Correndo?) dalla trappola e andarsene. Strisciò per circa quattro metri in direzione della lavanderia. Io rimasi semplicemente lì, intontito dal sonno, a guardarlo trascinarsi. Gli arti erano sottili come stuzzicadenti e terminavano in piccole masse che si contorcevano simili a ossiuri. Sotto di esse c'erano file di questi piccoli tentacoli e le zampe inferiori sembravano senz'ossa, ma sarebbero potute essere rotte. La trappola era scattata sulla parte posteriore della cosa e il metallo era penetrato in profondità. Stava essudando una qualche sorta di liquido chiaro e lasciava una piccola scia.

    Credo avesse una coda o che possa aver avuto tre arti inferiori. La parte inferiore del corpo era spappolata e sembrava una gonna di carne lacerata. La testa. La testa era a forma di disco e in cima aveva disseminati dei puntini neri in maniera casuale. Sembravano occhi di ragno. In fondo a essa c'era la bocca, assomigliava a una “Y” rovesciata. Aveva una sorta di pelliccia dall'aspetto viscido su tutto il corpo eccetto che sulla testa. Gli schiocchi avvenivano quando cercava di strisciare. Avrebbe potuto raggiungerla e liberarsene, ma la trappola si sarebbe chiusa su qualche altra estremità del suo corpo, l'avrebbe risollevata e poi si sarebbe richiusa ancora. L'essere non poteva essere stato più grande di un gattino.

    Non sapevo che fare. Rimasi… bloccato, praticamente. Alcune persone riescono a uccidere un topo come se stessero schiacciando una mosca. Mio padre ci riusciva. Io no. È solo… che non posso e non l'avrei fatto. Me ne sono rimasto lì a guardare, credendo che fosse tutto un sogno. Pensai che forse avrei potuto provare ad afferrarlo e gettarlo all'esterno o qualcosa di simile, ma se mi avesse morso o toccato, sono quasi sicuro che avrei dato di matto. Considerai ancora una volta di colpirlo con qualcosa o schiacciarlo o altro, ma mi sono limitato a fissarlo. Alla fine ho afferrato una scopa e in pratica… l'ho spazzato via verso il bidone della spazzatura.

    Rotolò fin lì, su un fianco. Sono quasi sicuro che non sapesse cosa stesse succedendo. Comunque, sistemai il bidone davanti a esso e ritornai a letto. Potrà sembrare una stupidaggine adesso, ma in quel momento sembrava tutto quello che potessi fare. Pensai che me ne sarei occupato l'indomani mattina. Ero certo che fossi ancora mezzo addormentato e che fosse solo un topo storpiato che non avevo visto bene. Rimasi sdraiato sul letto per circa un'ora, poi mi alzai per andare a dare un'altra occhiata alla cosa.

    Non c'era più e la porta della cantina era socchiusa. Francamente ne fui sollevato, non avrei dovuto averci a che fare. Poi mi venne in mente che avrei potuto inciamparci nel buio o scivolare giù per le scale e sospirai. Così, aprii la porta e accesi la luce delle scale. L'illuminazione è pessima e per rischiarare tutta la cantina bisogna andare di sotto per raggiungere l'interruttore, quindi potei vedere soltanto le scale e parte della cantina in un raggio di mezzo metro. C'era una piccola scia di quella roba chiara sugli scalini.

    Subito in fondo alle scale, c'era un muro con una presa d'aria sulla sinistra. La grata è una vecchia opera in ghisa che probabilmente è lì fin da quando venne costruita la casa. Gli spazi nella grata erano molto larghi. La trappola era lì, proprio sotto di essa. A penzolare sopra la trappola c'era il piccolo essere. Ciò che lo reggeva era la testa di una sua versione più grande. Tutto ciò che vidi fu la testa, ma probabilmente aveva la taglia di un gatto. La testa a disco era grande quanto il mio pugno, mentre gli ocelli erano molto più grandi e scuri. Stringeva la piccola cosa morta per il collo. Come una mamma gatta. Mi fissò per un secondo o forse fu soltanto un effetto della luce. Poi la testa in qualche modo si… restrinse, e si infilò nel condotto d'aerazione con la creaturina morta.

    Non ritornai a dormire. Mentre camminavo per casa, il congelatore produsse un rumore e io urlai come se mi avessero sparato. Mia moglie si svegliò in preda al panico, le dissi che avevo fatto un brutto sogno.

    Li ho presi. Il giorno dopo, ho prenotato una camera di hotel per un paio di giorni, mi sono preso una vacanza dal lavoro e ho fatto detonare almeno due bombe antiparassitarie in ogni stanza della casa. Sei in cantina e altre due fatte rotolare all'interno del condotto. La casa puzzò di sostanze chimiche per giorni, ma grazie a Dio i topi erano stecchiti. Non dissi nulla a mia moglie. A dire il vero, non sono neanche sicuro di quello che ho visto, era tardi e io ero molto, molto stanco.

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    Il problema è che la gatta ieri si è fatta male. L'abbiamo presa poco dopo quella notte, con immensa gioia di mia moglie. Ieri è arrivata con la gatta in braccio, piangendo, le sue mani erano ricoperte di sangue. Il veterinario ha detto che deve essersi infilata da qualche parte o deve essere caduta in qualche modo. Era ricoperta di tagli. Quando l'abbiamo portata era tutta impolverata e il dottore ha detto che probabilmente era finita in qualche modo in un ripostiglio o in una presa d'aria e si era fatta male. Mentre il veterinario la stava medicando, l'ho osservata. I tagli sembravano avere la forma di piccole “Y”.

    Non so che cosa pensare. Potrebbe essersi ferita in qualsiasi modo, da qualsiasi parte. Forse stava inseguendo un topo stupido che era troppo idiota da nascondersi bene. O uno che era troppo spaventato per nascondersi dietro o dentro qualcosa. Uno il cui territorio era già stato occupato. Negli ultimi tempi, abbiamo trovato diversi oggetti mordicchiati per casa e mia moglie dice che sente dei topi in soffitta. Io faccio finta di non sentire nulla. Non ho il coraggio di sistemare una trappola.

    Non ne voglio proprio sapere.




    Edited by o.O.o - 10/5/2016, 12:10
  4. .
    LA TRASCRIZIONE HA INIZIO ALLE 11:00:00

    Sei un dottore o qualcosa del genere?

    No, uno studente, al momento.

    Non mi sono mai andati a genio i dottori. Una volta Doris si ammalò e andò dal dottore. La infilzarono fino a riempirla di buchi e la mandarono a casa con qualche pillola, non servì a un cavolo di niente.

    Beh, come ho già detto, non sono un dottore, almeno non ancora. Sono un dottorando e mi sono imbattuto nel caso di sua figlia in una delle cartelle cliniche all'università.

    Eh? Intendi Delia? Accidenti, qualcuno qui deve avere una buona memoria.

    *ride* Credo di sì. Fu un caso unico e questo genere di cose tende a restare impresso alle persone. Vorrei solo avere un po' più d'informazioni.

    Non saprei cosa potrei dire che non abbia già fatto. Un giorno Delia ritornò a casa dopo aver spaccato la legna dicendo che non si sentiva bene. Normalmente era sana come un cavallo, quindi mi sono preoccupato. L'ho fatta sdraiare un attimo, ma non è stato d'aiuto. Diventava sempre più pallida e malata. Doris era sempre più spaventata, al quarto giorno ci ha quasi trascinati in paese per vedere il dottore.

    Le fecero una diagnosi?

    Beh, le fecero degli esami per un po' ma non ottennero risultati, si limitarono a spedirla all'ospedale universitario per vedere se potevano capirci qualcosa. Non servì a nulla. Continuava a perdere le forze ogni ora che passava. Lei… Lei smise di respirare per un po'. Alcune ore, credo, i dottori erano pronti a gettare la spugna, ma poi alla fine si risvegliò. Ci fece spaventare tutti.

    C'era scritto che l'ha fatta dimettere dopo questo? Gli appunti dicevano che stavano indagando riguardo a un ceppo di rabbia o qualcosa di simile, non era preoccupato?

    La mia piccolina era di nuovo in piedi e io non volevo che quelle persone le mettessero più le mani addosso. Loro non ne sapevano nulla e a me non andava di lasciarli trafficare finché volevano. Oh, diamine, tanto vale che tu lo senta dalla diretta interessata, giusto? DORIS. DORIS! PORTA GIÙ DELIA!

    Aspetti, sua figlia vive ancora qui?

    E dove diavolo dovrebbe essere? So che le cose funzionano diversamente in città, ma qui la famiglia è ancora importante. È la mia bambina e io le voglio bene. Certi giorni è dura. All'inizio fu difficile, scattava contro chiunque, ma credo fosse per tutto quell'iniettare e pungere che le avevano fatto. Dopo qualche mese si calmò e ci prendemmo cura di lei.

    Quanti… anni ha sua figlia?

    Beh, è sui quaranta ed è un po' in cattiva forma, ma è sempre la mia bambina. La parte più difficile è stata capire di cosa avesse bisogno da allora. C'è voluto un po' per capirlo, e nel frattempo peggiorava sempre di più, ma il vecchio Parkins ci ha aiutati a farlo, Dio benedica la sua anima. Ultimamente è diventato più difficile, ma… ah, ecco qui la mia bambina.

    Cosa… Oh mio Dio.

    È stato difficile, già, ma ce la siamo cavata. Ce la siamo sempre cavata, sempre. Ora, giovane, siediti e rilassati, non voglio rendere le cose difficili. Ragazzo, ti- RAGAZZO!

    *suoni inarticolati*
    *tre colpi d'arma da fuoco*

    Dannazione ragazzo, ti avevo detto di stare calmo. Non volevo andasse in questa maniera, ma è andata così. Ne ha bisogno, non so il perché, ma lei è la mia bambina. La famiglia qui vale ancora qualcosa, giovane, vale più della vita e della morte stessa. È diventata così secca, non esce spesso, ma rimane la mia Delia. I suoi muscoli si sono tutti irrigiditi, quindi dobbiamo sminuzzare tutto, come se stessimo facendo del pemmican ma crudo. Rilassati ragazzo, lascia che se lo prenda, finirà presto…

    Harold, si sta agitando, sarebbe meglio andarsene per un po' prima che faccia del male a te o a sé stessa.

    Va bene, lasciala andare Doris, non può più fargli del male adesso. Perlomeno ha ancora i suoi denti.

    *suoni inarticolati soffocati*

    La registrazione e la fotografia sono state recuperate da un piccolo mucchio di effetti personali che si crede appartengano al dottorando scomparso Paul ███████. Le indagini sono tuttora in corso.





    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 19:28
  5. .
    Sei mai stato da Solo? Non semplicemente da solo per qualche ora mentre gli altri sono fuori o sentirsi un po' isolato alla fine di una relazione, ma da Solo. Quel da Solo speciale che provi all'01:25 di mattina, quando il mondo intero dorme. Nessuno da chiamare, nessun vero posto in cui andare, neanche i meandri di Internet sono in grado di tirare fuori una conversazione almeno passabile. Realizzi improvvisamente quanto davvero isolato sei in realtà.

    La casa è più rumorosa e più silenziosa allo stesso tempo. Ti ritrovi ad accendere cose solo per avere luce, rumore, qualcosa con cui riempire lo spazio, e a volte questo può funzionare. Almeno per un po'. Eppure, quel senso logorante di Solitudine continua a crescere. Potresti perfino prendere in considerazione di chiamare qualcuno che sai stia dormendo, solo per sentire il suono di un'altra voce. Dopo un po' di tempo, inizierai a sentirti più… in allerta.

    Quello sguardo alle tue spalle sarà solo il primo di tanti altri. Ti sentirai stupido nel farlo… ma non puoi fermarti. Forse potrai persino giustificarlo fissando qualcosa al tuo fianco… anche se in realtà ti stai guardando attorno, cercando di vedere con la coda dell'occhio cosa c'è dietro. È così stupido… ma è colpa di quel punto dietro di te che richiama la tua attenzione e continui ad avere la strana urgenza di guardare alle tue spalle.

    Continua a farlo.

    Loro catturano le prede solo quando sono da Sole. Per qualche ragione, gli occhi li spaventano.

    Forse perché non ne hanno.




    Edited by o.O.o - 7/5/2016, 19:26
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    "trivelle"
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    Sono un asiatico con i capelli crespi
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    Non gliene frega un cazzo a nessuno dell'ora di religione, figuriamoci della storia delle religioni. Fintanto che non devi studiare per prepararti a un esame, nessuno apre un libro. Io sono ateo e ai miei tempi ho deciso di seguire lo stesso religione proprio perché sapevo che praticamente era un'ora di supplenza.

    Ho fatto 3 anni di asilo e 5 di elementari dalle suore ma questo non mi ha impedito di saper pensare con la mia testa (non perché non credo, perché l'essere religioso o no è stata una mia scelta).
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    È sempre un piacere avere nuovi ingredienti su cui spargere il mio seme
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    La parte strana di Pornhub
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    Elemento #: SCP-2430

    Classe dell'Oggetto: Euclid

    Procedure Speciali di Contenimento: SCP-2430 deve essere tenuto in una cella di contenimento standard per umanoidi nel Sito 17. I campioni di tessuto ottenuti da SCP-2430 devono essere eliminati dopo le analisi attraverso l'incenerimento.

    Descrizione: SCP-2430 è un'entità umanoide dall'aspetto fisico identico a quello del defunto Adolf Hitler (1889 - 1945), alta 173 cm e dal peso di 72 kg. La struttura interna del corpo è coerente a quella di un essere umano privo di anomalie, salvo che gli organi non sono funzionanti. Le condizioni fisiche di SCP-2430 differiscono da quelle di un uomo normale nei seguenti aspetti:

    • Gli esami del DNA indicano che la struttura genetica di SCP-2430 derivi da una combinazione di quello del Sus scrofa (il cinghiale) e di quello del Capra aegagrus hircus (la capra domestica). Inoltre, il suo sistema scheletrico è stato identificato essere un'amalgama delle ossa di otto diversi individui. L'identità di queste persone è sconosciuta.

    • La sua materia cerebrale è composta da un misto di quella proveniente da un S. scrofa e da un C. aegagrus hircus.

    • Non necessità di cibo, acqua o aria, malgrado la presenza di un apparato digerente e di un apparato respiratorio.

    • Delle modifiche al sistema nervoso che ne hanno aumentato la sensibilità al dolore.

    • Mancanza di follicoli piliferi; al loro posto, sono state inserite delle ciocche di filamenti sintetici sulla nuca e sul volto di SCP-2430 in maniera tale che assomigliassero ai capelli e ai baffi di Hitler.

    • Incapacità di parlare.

    • Sono state trovate tracce di cianuro di potassio e frammenti di piombo rispettivamente nella circolazione sanguigna e nell'ipoderma.

    La caratteristica anomala di SCP-2430 è la sua capacità di rigenerare tessuti muscolari e cutanei, che gli permette di guarire dalle lesioni e di rigenerare gli organi (come per esempio cuore e polmoni) che sono stati rimossi dal suo corpo. Le ferite e le incisioni sul corpo di SCP-2430 si rigenereranno nel giro di tre giorni dall'accaduto mentre per la ricrescita degli organi ci vorranno fino a due settimane; vedere il Documento 2430-Ä per una lista completa del tasso di riproduzione degl'organi.

    Tuttavia, questa capacità di SCP-2430 non include i danni al suo sistema scheletrico e il tasso di guarigione da una frattura è simile a quello di un essere umano comune. I campioni di tessuti prelevati da SCP-2430 non posseggono questa capacità rigenerante.

    SCP-2430 è stato scoperto a Buenos Aires, Argentina il ██/██/1960 nell'abitazione del defunto █████ ████████, che era associato all'OBSKURA1. Inizialmente scoperto dagli agenti del Mossad che avevano catturato ████████, SCP-2430 venne fatto estradare dalla Fondazione dopo la scoperta delle sue proprietà anomale e dell'incapacità da parte degli uomini del Mossad di eliminarlo.

    Addendum 2430-1: Il seguente messaggio è stato rinvenuto in casa di █████ ████████, tradotto dal tedesco.

    Siamo riusciti a salvare il Führer e portarlo al sicuro. Purtroppo è a tutti gli effetti morto dentro. Maledico i Rossi per il trattamento inumano rivolto al Führer, che potrebbero essere stati stregati dalle loro stesse wunderwaffe. Vorrei avessimo potuto dargli una morte compassionevole ma abbiamo provato di tutto. Lui non perirà. Non lo abbandonare; dà troppo nell'occhio alla luce del sole.


    Addendum 2430-2: Le seguenti lettere furono recuperate dal Quartier Generale della Divisione "P" del GRU dopo il collasso dell'organizzazione nel 1991, che rappresentano l'unica documentazione sopravvissuta riguardante SCP-2430. Ognuna di esse è stata tradotta dal russo.

    01.XII.1943: Tra gli oggetti degni di nota recuperati dal campo annesso della Obskurakorps in Janowska, vi è un centinaio di brani di carne del Sæhrímnir con degli scheletri umani inseriti nel loro interno. Hanno una forma umanoide e possono rigenerare qualsiasi parte venga tagliata da essi, fintanto che è presente lo scheletro. In sostanza, si possono considerare delle macchine rivestite di carne.


    13.VI.1945: Riguardo l'uso della carne del Sæhrímnir, il Compagno Stalin ha personalmente esaminato e rifiutato la proposta del Progetto Einherjar. Al suo posto, il Compagno Stalin ha proposto e accettato un'alternativa - il Progetto Judecca.


    28.VII.1947: Il Compagno Stalin ha esaminato personalmente i prototipi. La loro incapacità di provare dolore non va bene; non è in linea con gli obiettivi del Progetto Judecca.


    24.II.1948: Scortate i modellatori di carne uralici al quartier generale di Mosca. Sono stati incaricati di collaborare col Progetto Judecca, rispettando le indicazioni del Compagno Stalin. Il diritto di proclamare una vera vittoria e giustizia su Hitler per conto dell'Unione e del popolo sovietico è stato realizzato.


    17.IV.1950: In cambio della loro cooperazione al Progetto Judecca, verranno donati 4000 kg di carne del Sæhrímnir a una rappresentativa dei modellatori di carne uralici. Passando ad altro, il Compagno Stalin desidera avviare un processo privato contro Hitler.


    09.V.1951: Oggi è la Giornata della Vittoria. Dopo aver presenziato alla parata, il Compagno Stalin onorerà con la sua presenza la cella di Hitler. Anche quest'anno ha richiesto di assistere al Rito di Nyûz.2Interroganti, per favore assicuratevi che ciò avvenga.


    06.V.1953: Il Compagno Stalin è morto. Non c'è più bisogno di tenere Hitler qui. Non ha senso sprecare pallottole per lui, tanto non morirà. Limitatevi a seppellirlo con discrezione. È soltanto uno spreco della carne del Sæhrímnir.



    Note

    1. Un Gruppo di Interesse ritenuto essere un successore della Società di Thule e della Ahnenerbe Obskurakorps, nato come braccio esoterico dell'ODESSA prima della sua defezione definitiva da questa a seguito dell'acquisizione di numerosi oggetti anomali.

    2. Documenti supplementari suggeriscono che il "Rito di Nyûz" sia una pratica rituale ideata dai "modellatori di carne uralici" e comparabile alla cinese lingchi (spesso tradotta come morte dai mille tagli, la morte lenta, o il lento affettamento).

    Edited by o.O.o - 23/4/2016, 16:25
  12. .
    Ti svegli e ti ritrovi disteso sul pavimento di una stanza sudicia e sconosciuta. Come ti metti seduto, la tua testa comincia a pulsare e perlustri con lo sguardo ciò che ti circonda.

    "Ahhuuuu... Che cosa mi ha colpito?"

    Ti accorgi che la stanza è lievemente illuminata da una lampadina sul soffitto che minaccia di spegnersi da momento all'altro. Nella stanzetta sono sparsi ovunque dei grandi cumuli di detriti e non ci sono finestre.

    "Ehi, chi ha parlato? Dove mi trovo?"

    Alla tua sinistra, alla tua destra e dritto davanti a te ci sono delle porte dall'aspetto sinistro. Non hai compreso la situazione in cui ti trovi ma devi sceglierne una. Una porta-

    "Ehi! mi stai ignorando?"

    -conduce alla salvezza. Un'altra ti condurrà in un labirinto senza fine di stanze e corridoi in cui rimarrai intrappolato per sempre e la terza ti porterà alla dannazione eterna. Devi-

    "Aspetta, cosa? Ma fai sul serio?"

    DEVI SCEGLIERE UNA PORTA.

    "Perché? L'uscita è proprio qui davanti."

    Nel profondo del tuo cuore freddo e spaventato, sai che non c'è via di fuga dalla situazione desolante in cui ti trovi.

    "Amico, le porte sono proprio qui. C'è anche scritto. Vedi? 'Uscita', su quella davanti. E anche a grandi lettere."

    Dopo essere stato combattuto per qualche istante, realizzi la futilità del provare a resistere e ritorni davanti al crocevia delle porte. Non c'è via di scampo.

    "Solo perché qualche bastardo ha chiuso a chiave l'uscita-"

    Ti lamenti mentre contempli-

    "Sei stato tu, non è vero? Stronzo."

    CONTEMPLI IL TUO DESTINO.

    "Va bene, va bene. Am, baraba, cici... Questa."

    -Dici a te stesso mentre scegli la porta alla tua sinistra. Ciò che ignori è che quella particolare porta conduce alla miseria, alla morte e alla distruzione della tua stessa anima.

    "Cosa? Oh DIAVOLO no!"

    Uno sprazzo improvviso di lucidità intuitiva ti fa tornare indietro sui tuoi passi prima che la porta si chiudesse dietro di te, segnando il tuo destino.

    "Non è stata intuizione, sei tu che hai detto che-"

    Devi scegliere tra le due porte rimaste.

    Con un sospiro, scegli quella al centro.

    "So quello che sto facendo-"

    Mormori-

    "Non c'è bisogno che tu me lo dica. Bastardo"

    Ignaro di ciò che ti riserva il fato, appoggi la mano sul pomello della porta che ti condurrà a vagare nel labirinto per l'eternità. Immortale, senza più mente né speranza, il tuo corpo in putrefazione vagherà ancora a lungo dopo che-

    "Cazzo!"

    Gridi, mentre ancora una volta ritorni sui tuoi passi.

    "Non essere sprezzante con me. Quindi, rimane solo una porta? Salvezza, troietta."

    -Dici mentre vai verso l'ultima porta e afferri la maniglia. La via che hai scelto sarà lunga e irta di pericoli. Ti imbatterai in nemici insormontabili assetati di sangue e viaggerai oltre i semplici reami che tu chiami "vita" o "morte". Se dovessi fallire, la tua anima lacerata verrà torturata dai servi spettrali del signore dell'aldilà, Gwyn ap Nudd. Se invece dovessi-

    "Aspetta un momento..."

    -Avere successo, proverai tutti i piaceri immaginabili di questo mondo e oltre, anche se sarai condannato a restare nell'aldilà come braccio destro di Gwyn-

    "PIANTALA, ONNISCENTE SACCO DI MERDA BUGIARDO! Avevi detto che una di queste porte mi avrebbe fatto uscire di qui! Salvezza, ricordi? Come può l'andare nell'aldilà essere la salvezza? Fammi uscire!"

    Non c'è via d'uscita-

    "Non dire così! C'è sempre una via d'uscita!"

    Non c'è nessun- Cosa stai facendo? Dove hai preso quel tubo?

    "Era in una di quelle pile d'immondizia. Cosa ti sembra che stia per fare? Sto per buttare giù la porta dell'uscita!"

    Non puoi farlo! È contro le regole!

    "Oh, adesso ci sono delle regole, eh? Che fine ha fatto la tua profonda e spaventosa voce da narratore?

    Non c'è via d'uscita!

    "Ci sarà, dammi solo un minuto! Solo un altro po'... Ecco! Ah, ce l'ho fatta!"

    Non puoi-

    "L'ho già fatto. Addio e buona fortuna, Mister Voce paurosa. Io me ne vado a casa, trovati un altro idiota."

    Io, ah-oh, fanculo. Me ne vado anch'io! Questo posto mi dà i brividi.

    Pesce d'Aprile :v:




    Edited by o.O.o - 29/3/2016, 11:41
  13. .
    La scimmietta 9817 è stata spedita nello spazio con una sonda Soyuz là dove nessun uomo è mai giunto prima
  14. .
    E' LA MIA PRIMA CREPY PASTA SPERO VI PIACCIA
  15. .
    Quanti vampiri esistono in Italia?

    - Il peso medio degli italiani è 74,1 kg per gli uomini e 59,1 kg per le donne, mentre l'altezza media è ripettivamente 1,75 metri e 1,68 metri.
    - Di conseguenza, l'apporto giornaliero medio di calorie deve essere di 2413 per gli uomini e 1896 per le donne.
    - Un vampiro dorme per tutto il giorno ma potrebbe farlo per risparmiare le energie per la caccia, come fanno i predatori. Quindi, questo non influisce sul suo fabbisogno energetico giornaliero che rimane invariato.
    - Il sangue umano fornisce 920 calorie per litro e un essere umano ha mediamente 5,6 litri di sangue. Quindi, tutto il suo sangue fornirebbe dalle 4600 alle 5152 calorie.
    - I furti e i vandalismi alle banche del sangue che si verificano ogni anno non sono in numero tale da far supporre che un vampiro si rifornisca di sangue esclusivamente o regolarmente da esse.
    - Significa che per raggiungere le calorie giornaliere necessarie, un vampiro maschio uccide una volta su due e una femmina una volta su tre.
    - Vale a dire che ogni anno i vampiri maschi uccidono 183 persone mentre le femmine 122.
    - L'anno scorso in Italia sono scomparse circa 8000 persone.
    - Assumendo che i vampiri siano i responsabili di 1/4 di queste, sono quasi 2000 persone.
    - Le donne sono in numero leggermente superiore rispetto agli uomini.


    Di conseguenza, in Italia esisterebbero 13 vampiri, 6 maschi e 7 femmine
149 replies since 5/11/2013
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