Posts written by RàpsøÐy

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    Mi dispiace per chi non ha apprezzato.
    CITAZIONE (Devil Kazuya @ 5/9/2018, 02:28) 
    Sono sincero, senza offesa, mi aspettavo molto di più. Troppo breve ed è povero nel racconto. Dopo averlo finito sono rimasto basito. Puoi fare molto di più 😉

    Come da sottotitolo, questa è una traduzione, non una mia storia. Se ti interessa guardare altri miei lavori puoi sempre dare un'occhiata in giro, spero che non ti deludano :D.
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    Benvenuta! Felice che tu abbia già letto il regolamento. Se ti serve una mano o hai qualche dubbio, non esitare a chiedere
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    Al tempo mi piacque parecchio. Ripropongo
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    Ciao Blake, benvenuto! "La logorrea da post" non è un problema, sta tranquillo u.u. Ti invito a leggere il regolamento del forum se non l'hai già fatto e di chiedere per qualunque dubbio o problema ti venga a tiro. Ci si becca in giro, buona permanenza :la:
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    Ci riprendiamo? :)
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    Grafomane :asd:
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    "Salve, parlo con il signor Henderson?"

    Non avevo un vero motivo per rispondere al telefono. L'applicazione di spam sul mio cellulare aveva chiamato subito il misterioso numero. Ma, diavolo, ho pensato. Fanculo. Nella mia vita non era rimasto nessun altro con cui parlare. In quel momento persino un esattore sembrava una buona compagnia.

    Mia moglie è stata assassinata nel 2015. Non esiste un modo facile per dirlo oltre che a togliersi velocemente il pensiero. Fu una rapina improvvisata finita male. Durante una notte piovosa, qualche bastardo malato di mente si intrufolò in casa e le sparò.

    Il sospettato fu catturato, due giorni dopo, e condannato all'ergastolo. Oggi è ancora in prigione.

    Da allora mi occupo di sviluppo web. È un lavoro a distanza e il campo soddisfa la mia condotta da eremita qui nei boschi del nord del New Jersey. L'assenza di test anti-droga è effettivamente solo un ulteriore vantaggio. Ero perfettamente libero di fottere il resto della mia vita.

    Non ho nessun amico, non più. Non realmente. A volte... immagino sia facile cercare compagnia nei posti sbagliati.

    "Senior o junior?" Risposi alla donna tirando un sospiro prima di sistemarmi sulla poltrona nel mio studio con una bottiglia di vino. Quella notte stava piovendo. Il vento sferzò il vecchio albero di pino nel nostro cortile con tanta violenza che pensai potesse crollare.

    "Uhh... Senior," disse la calma e gradevole voce dall'altra parte. Suonava familiare, ma diedi la colpa di questa credenza alla bottiglia di vino mezza vuota.

    "Sono desolato, signora, ma... Senior è morto sei anni fa." Risposi, un po' infastidito dalla mancanza di informazioni al riguardo.

    Si interruppe.

    "Oddio... Dio, non corrisponde a quello che abbiamo qui. Sono davvero mortificata, signore. Non ne eravamo a conoscenza. La prego, perdoni il presupposto e l'intrusione. Le dispiacerebbe attendere mentre controllo i miei documenti?"

    Uno schedario si aprì in sottofondo con uno scatto mentre un rumore di statico stava increspando il suono. La mia ipotesi era che la donna stesse stringendo la cornetta alla sua spalla. Sghignazzai un po' per la mancanza di qualità audio.

    "No, no, no è tutto ok, nessun problema. Non si preoccupi. Perché non comincia col dirmi il suo nome?" Le chiesi, maledicendo me stesso per l'accenno di flirting spudorato alla fine.

    Ridacchiò. C'era qualcosa in quella risata di davvero familiare. "Il mio nome è Emily e lavoro per questa società di carte di credito," disse con tono provato. "Sfortunatamente, non possiamo riferirle quale via telefono se non è sul conto... che, uh... ha appena riconosciuto lei stesso, ovviamente..."

    "Okay."

    "Immagino che lei sia il figlio del signor Henderson," borbottò mentre sfogliava sonoramente tra le carte.

    "Sì signora, è esatto. Ma sono passati anni... non dovrei essere coinvolto nei debiti del vecchio, giusto?" Chiesi fiduciosamente.

    "Diamo un'occhiata, va bene?" In sottofondo c'era un aprire e mescolarsi di libri in preda al panico. "Sono veramente mortificata, signore," rispose in tono rammaricato. "Il regolamento è in uno di quei raccoglitori a tre anelli ed è davvero difficile da trovare. La prego, aspetti un momento."

    "Va bene... nessuno conserva ancora i documenti in quel modo... ricevo anche una conferma via e-mail di questo addebito?" Le domandai.

    "Scusi?"

    "Email... cioè... una lettera elettronica. Una conferma dell'addebito?" Chiesi di nuovo, permettendo alla mia confusione di trasformarsi in frustrazione. Che problema aveva questa donna?

    "Noi non le utilizziamo qui... ancora qualche anno lontani da tutte quelle funzioni stravaganti," continuò. "Ma come lei sa, i pagamenti in ritardo sono una faccenda a dir poco seria. Possono persino influire sul punteggio di credito di un individuo quando una grossa somma non è stata pagata."

    "Okay, okay, certamente," dissi, iniziando ad essere sinceramente preoccupato e un po' agitato. "Cosa posso fare?"

    "C'è una signora Henderson in casa?" chiese tranquillamente.

    "La signora Henderson è morta nel '06,"

    "Che anno ha detto? Oh mio Dio. È orribile. Oggi le sto davvero beccando tutte."

    Rimasi senza fiato. Ecco cos'era. Quella frase. Non so se fu il modo in cui la disse o il fatto che semplicemente non molte persone utilizzano quell'esatto linguaggio. Ma non appena la disse... qualcosa scattò nella mia memoria.

    Mia moglie lavorava per una società di carte di credito, prima che ci incontrassimo. Anche lei si chiamava Emily. La voce sembrava la sua... ma era più giovane. Più speranzosa di quanto ricordassi.

    "Qual è il tuo cognome?" Le domandai.

    La linea era muta.

    "Senti, ascolta, lo so che è una domanda bizzarra. Ma per favore, penso che noi due ci conosciamo."

    "Non posso dare queste informazioni..." cominciò.

    "Okay. Hai frequentato la Jefferson Memorial High School?"

    "Sì..." affermò, attonita. "Come fa a saperlo?"

    Era impossibile. Emily era morta. La voce a telefono sembrava a malapena la sua. Era più giovane, felice, più ottimistica. Questo tipo di sogno era il genere di cose che mi aveva tenuto sveglio per un milione di notti insonni in passato. Eppure, ero sveglio. Poteva essere una coincidenza?

    "Il nome di tua madre è Eva?"

    C'era silenzio dall'altra parte della linea. Infine la sua risposta da topolino confermò i miei sospetti.

    "Chi sei tu?"

    Respirai profondamente. O avevo capito quello che stava succedendo, o avevo perso la testa. Tanto valeva godersi l'attimo. "Questa prossima domanda suonerà strana. Qual è la data di oggi?"

    "Sono desolata, signore... cosa...? Un momento." Sì fermò e rovistò tra altri fogli.

    "La data di oggi è 9 luglio 1999."

    Era impossibile. Poteva essere colpa della tempesta? Dell'anniversario della sua morte?

    "Emily, devi ascoltarmi."

    "Okay, signore, questa conversazione sta diventando leggermente stramba... torniamo al piano di pagamento..."

    "Ascoltami attentamente... Un giorno... un giorno incontrerai un uomo. Ti innamorerai di lui, Emily. E Lui ti amerà più di quanto tu possa immaginare." Le dovevo lasciare qualcosa di memorabile. "Durante la vostra prima vacanza insieme, lui ti comprerà un regalo per ognuno dei dodici giorni del Natale."

    "Sembra un sogno," rispose lei con una risata e un sospiro. "Sei uno di quei sensitivi?"

    "Dico sul serio. Sposerai quest'uomo, Emily. Ti comprerà l'anello che hai sempre voluto. La cerimonia si svolgerà in una bellissima chiesa della tua città natale. La tua intera famiglia sarà lì, inclusa la zia Zelda e la tua nonna del Tennessee..."

    "Mi piace questo biscotto della fortuna," disse gocciolando sarcasmo.

    "Ma due anni più tardi, il 9 luglio 2015, sarai assassinata nella casa che condividete insieme."

    Spostò il telefono nervosamente.

    "Quindi cosa dovrei fare?"

    Per prima cosa, provai a dirle di evitare la casa quel giorno. Di non uscire mai con me, di starmi lontana per sempre e di trovare una vita migliore da qualche altra parte. Ma da qualche parte nel mezzo del mio discorso, la linea si disconnesse sulle note di un grido agghiacciante. Richiamai per poi ritrovare un numero fuori servizio.

    Mi addormentai ascoltando i tuoni rimbombare nel cielo. L'urlo di quella notte si ripeteva di tanto in tanto mentre immagini del suo corpo accasciato al suolo invadevano occasionalmente la mia mente. Non ho mai messo in dubbio la chiamata. Non ho mai chiesto perché. Forse è stato Dio; magari era solo il tempo. Ma ieri mattina, quando mi sono svegliato...

    Emily era accanto a me.




    Edited by Faust della Rosa - 16/7/2018, 22:39
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    Combattente
    Non rovinare tutto Pippio :(
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    Ruolo
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    Abbraccio
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    Poste
    Una sola parola Mike :ahse:
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    L'usdm ha specchiato il suo nome
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    Ma benvenuto! Ti assicuro che ci sono cose ben più imbarazzanti in questa sezione quindi non abbatterti XD. Ti esorto a leggere il regolamento del forum se non l'hai già fatto e a chiedere se hai qualche dubbio o bisogno di qualcosa. Scrivi anche o sei qui per leggere i contenuti?
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    Ma non abbiamo già giocato insieme usdm? Comunque sono io
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    Annunciamo con un leggero ritardo che Erein Uzuki, Kohei e Faust della Rosa sono passati come staffer in prova, mentre con dispiacere comunichiamo che ~Cedric decide di ritirarsi.

    Complimenti e buona fortuna agli aspiranti staffer!
733 replies since 27/7/2013
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