Te lo dico senza mezzi termini, questa purtroppo mi è sembrata meno ispirata delle altre. Sará che sapevo giá il finale, ma l'ultima frase non ha l'effetto desiderato. Inoltre, sembra come che manchi una parte intermedia, uno svolgimento;la storia di contro è scorrevole, scritta bene e con criterio. Eppure, questa volta non mi hai colpito. Non prendertela, sono critiche costruttive. Go on.
Lo senti. Il vento passa attraverso i tuoi capelli, smossi. I peli delle braccia si rizzano dal freddo, mentre un brivido percorre la tua schiena. Gli occhi bruciano, colpiti dal fumo nella direzione opposta del vento. Ma, nulla, nulla in confronto al freddo. Il freddo che ti senti dentro, quello che striscia tra le tue membra, bruciando senza fiamma. Lo senti attraverso le ossa, dietro gli occhi. Nel...cuore?
Quale cuore?
Butti per terra la sigaretta che si spegne a contatto con l'erba umida, mentre la tua mano si appoggia all'asse schiantata del muro dietro di te. Senti chiaramente il sangue pulsare contro le tempie.
No. Mai.
Ingiustizia. Dolore. Freddo.
Anche le mie mani sanguinano? Anche le mie mani?
Inizi a tremare. I grilli cantano, come in un cerchio intorno a te. Potresti fermare tutto ora, domani, avresti potuto farlo ieri. Ma non riesci.
Ormai non dormi più, sei costantemente in veglia, proprio perchè non trovi un senso per il risveglio. A cosa serve alzarsi la mattina per poi strisciare attraverso le proprie occupazioni? Una lacrima ti solca il viso.
Sudi freddo.
Siamo sbattuti ovunque dal vento, fino a ritornare polvere.
Un pugno contro il muro. Singhiozzi.
"Basta." La ragione prende il sopravvento. Osservi le schegge conficcate nelle nocche della tua mano destra, sanguinante. Sputi per terra.
Anche le mie mani sanguinano?
Non vuoi perdere il controllo, come non vuoi continuare. Non vuoi finire, come non vuoi iniziare. Semplicemente, non vuoi nulla. Guardandoti allo specchio vedi il ritratto dell'apatia. Eppure, in un attimo, tutto cambia. Senti come il tuo animo esplodere, in un fragore indicibile, come una vetrata colpita da un mattone. Ridi.
Ti alzi, mentre l'estremo sconforto ti assale. Niente. Nulla. Non esiste più nulla. Un tempo volevi credere?
Hai la cura.
Invece no. Le tue mani. Le mani che creano. No.
Passi la mano nella tasca, fino a sentire il freddo mischiarsi alla sensazione umida del sangue. Ne senti il peso. Come lampi, le vedi.
Tutto quello che avete passato, in un batter di ciglia, come l'ultimo minuto della tua vita. Senti il calore sul tuo corpo, rassicurante. Chiudendo gli occhi per un attimo cerchi di fuggire, ma sai che nulla, nulla ti tratterrà. Sai già cosa vuoi fare, come l'ultimo capitolo, già scritto sul libro. Quell'ultimo capitolo che viene a metà.
La tiri fuori, soppesandola. Avverti il freddo, la durezza...le uniche due cose che sei in grado di provare, amplificate all'estremo.
Volevi credere.
Senti il guaire di un cane, all'improvviso apri gli occhi. La realtà non ti appartiene più, nella sua crudeltà. Avvertendo come spille conficcate in ogni parte del corpo, ti alzi. Le tue mani sono pesanti, guardi le stelle. Sembrano ignorarti, incuranti di ogni cosa. Senti il tuo cuore battere a velocità forsennata. Via. Vedi. Le mani che creano, possono anche distruggere.
Lo senti, sulla tempia. I singhiozzi coprono ogni altro suono, mentre il vento si fa più forte. Non riesci ad aprire completamente gli occhi, offuscati dalle lacrime, brucianti per il fumo. E' freddo.
Anche le mie mani sanguinano?
Ora non senti più freddo. Non avverti più la consistenza del sangue. Solo l'unico sentimento che ti ha sempre accompagnato.
E' disperazione?
Il proiettile, passandoti attraverso, colpisce la lampada alle tue spalle. E così cala il buio, nel gelo della notte.
Vedi che le mani che creano, possono anche distruggere.
.Grazie a tutti per il benvenuto~!