Votes given by Er Mortadella

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    Ti banno perché mi va.
    Anzi, banno tutti perché mi va.


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    Hellingly è un piccolo villaggio situato nella contea dell'East Sussex, nell'Inghilterra sud-orientale. Un villaggio che spicca fra i tanti per una precisa ragione: l’Hellingly Mental Hospital. Attivo fra il 1903 e il 1994, poteva ospitare circa 700 persone. Probabilmente verso i primi anni del novecento era uno dei migliori manicomi della zona, anche se al suo interno si faceva ricorso a tecniche discutibili quali l'elettroshock o la lobotomia. Di seguito una foto che evidenzia lo stato di degrado in cui si trova la struttura:

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    Il progetto fu disegnato da George Thomas, il quale ideò ciò che all'epoca era considerato un vero gioiellino architettonico. La struttura era dotata di ampie stanze, ad uso dei pazienti e dei dipendenti. Particolare era la presenza di una ferrovia privata, e di una tram elettrico che collegava la stazione del villaggio alla struttura. Come già sottolineato l'edificio venne chiuso nei primi anni novanta del novecento, ma esattamente quale fu la causa della sua chiusura? Fondamentalmente era considerato troppo costoso, e visto quanto sottolineato in precedenza questo dettaglio non sorprende. Lo stesso non si può dire di ciò che accadde ai pazienti: molti di loro vennero rilasciati dopo aver ricevuto un attestato di guarigione, ovviamente molti di essi erano tutt'altro che guariti. Negli anni successivi venne registrato un aumento degli atti violenti in strada. Nonostante la presenza di apposite guardie, molte persone non autorizzate riuscirono ad accedere all'edificio. Hanno contribuito ad accellerare il processo di decadimento della struttura vari incendi e atti di vandalismo, i quali distrussero oggetti e parti dell'edificio.

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    Ciò che dal punto di vista emozionale questo luogo restituisce, son sensazioni di profonda tristezza e inquietudine. Attualmente è considerato uno fra i luoghi più spaventosi e macabri al mondo, è impossibile non mostrare segni di stupore alla visione di un qualsiasi salone gotico al suo interno, immerso come l'intero luogo in una magnifica e non indifferente decadenza.




    Hellingly



    Numerosi son gli oggetti abbandonati e impolverati presenti al suo interno, e particolare è l'insieme dei rumori e bisbigli che si dice provengano dalla struttura, la quale sarebbe sede di un'insolita attività paranormale.



    Edited by RàpsøÐy - 23/2/2018, 20:04
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    In questo momento so che mia figlia mi odia. Le ho detto che Babbo Natale non esiste, che non celebreremo il Natale in casa nostra. Niente regali, niente calze, nessun albero decorato.

    Ovviamente la cosa non le è piaciuta. Mi ha urlato contro che sono la ragione per cui i suoi compagni di classe la respingono. Ridono di lei per la sua insolita bassa statura, la mancanza di un padre e adesso questo. Tutto grazie alla sua arretrata, solitaria madre.

    Mia figlia mi ha chiesto perché non posso essere come tutte le altre madri della sua scuola. È corsa nella sua stanza in lacrime, ed è ancora lì adesso. Non avevo nessuna risposta per lei. So che non importa quanto ci provi, non lo sarò mai.

    È ancora troppo giovane perché le spieghi. L'agonia dello spaccarmi la schiena durante la mia intera infanzia in una fabbrica costantemente agitata. L'orrore di aver visto i miei genitori lacerati a morte davanti ai miei occhi per aver commesso troppi errori. La consapevolezza che un essere in grado di leggerti la mente, l'anima, avrebbe potuto nascondersi in qualsiasi ombra. E se avesse sentito pensieri sleali non avrebbe esitato a trucidarti all'istante.

    C'erano dieci di noi che tentarono di scappare quell'anno, nella prima notte non sarebbe stato lì per fermarci. Non avrei mai osato unirmi a loro se non avessi saputo che ero incinta. Non potevo permettermi di avere un bambino in un mondo del genere.

    Ma il nostro viaggio fra l'acqua e il ghiaccio fu troppo lungo e lento e lui ci trovò prima che raggiungessimo la salvezza. I cinque che non fecero in tempo ad approdare con le loro barche furono divorati subito. Il resto di noi poté soltanto correre e non guardarsi alle spalle. Ci raggiunse comunque. Eccome se lo fece.

    Non ho detto a mia figlia come suo padre morì. In verità non ne ho idea del perché lui usò le sue ultime forze e la sua magia per spedirmi lontano. In ogni caso, i miei incubi mi danno ampie visioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

    Tra gli umani c'è sicurezza nei numeri. Qui posso nascondermi e provare a dimenticare. Almeno finché la stagione invernale non mi fa ricordare di nuovo.

    Santa Claus non esiste. Non è completamente una menzogna. L'allegro, amorevole, paterno uomo in cui mia figlia crede non è mai esistito. Al mostro che vaga per il mondo nel giorno di natale non importa nulla dei sorrisi dei bambini. Lui gli porta giocattoli solamente per fare in modo che lo adorino. In questo modo può nutrirsi della loro fede per diventare sempre più forte.

    Non credo che lui comprenda la pietà o l'amore. Non mi faccio illusioni su quello che succederebbe se mia figlia ed io venissimo scoperte. Non importa il prezzo, non permetterò che ciò accada. Lei non dovrà mai soffrire come ho dovuto io.

    Mia figlia mi odia, ma non m'importa.

    Meglio, molto meglio del rischio di ciò che potrebbe succedere.



    Edited by Swaky - 22/2/2018, 21:26
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    Dopo lunghe prove, Swaky e Hero vengono promossi al ruolo di Redattore, mentre DarknessAwaits a quello di Traduttore!
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    Qualsiasi smartphone, ma soprattutto Samsung > Apple.
    Ma è vero oh. :asd:
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    Usdm, si son avviati due principi allo stesso tempo: d'implosione e di esplosione.
    A quanto pare si son annullati a vicenda, e di conseguenza posso scrivere questo messaggio.
    Non son manco capace di esplodere.
    Che capolavoro di essere umano. :sisi:
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    CITAZIONE (Pipino_Il_Breve 04 @ 6/2/2018, 17:37) 
    Mi invogliate a mangiare umani a forza di dire che sanno di maiale

    Vero. Inizio a pensare sia una trovata pubblicitaria che precede l'apertura di una steak house firmata CPF.
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    Mi invogliate a mangiare umani a forza di dire che sanno di maiale
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    A me guardando l'immagine è venuto in mente lui xD

    big-show

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    Smisto in RC.

    Sono io, o di recente abbiamo abbiamo un particolare interesse verso la carne umana...?
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    CITAZIONE (Er Mortadella @ 3/2/2018, 14:15) 
    Gta 4: seguo la storia senza cazzeggiare.

    Oh raga, mi diverte lo stesso.

    Senti, i personaggi da soli valgono più del 99% di quelli dei giochi attuali, poi il gameplay e la guida sono OOOOOOOOH DIO CHE BELLO! Post come il tuo mi fanno venire voglia di rigiocarci.
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    Facciamo un canale radio nostro, del CPForum. Utenti scelti la gestiranno, con musica selezionata e la voce dello/degli speaker saranno scelti tra di noi.
    Pare meglio.
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    Kim Jong-Un ce l'ha piccolo

    Perché se devo esplodere io, esplodete tutti quanti, ecco.
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    Among the Sleep è un gioco horror realizzato da Krillbite Studios, rilasciato per la prima volta per PC nel 2014, un anno dopo è uscita la versione per PlayStation 4 e, nel 2016, per l’Xbox One. È disponibile su Steam nell’ultima edizione chiamata “Enhanced”, sulla piattaforma sono presenti anche la demo gratuita e il DLC “Prologue”.


    Among the Sleep

    In questa avventura impersoneremo un bambino di due anni; la storia si aprirà con la madre che festeggia il compleanno del suo angioletto. Per questa occasione, al piccolo verrà regalato un orsetto di peluche, chiamato Teddy il quale sarà il nostro fedele compagno di viaggio.
    Appena il protagonista verrà messo a letto, inizieranno a succedere cose strane e scopriremo che il nostro caro amico è sparito. Dopo essere andati alla sua ricerca ed averlo trovato, verremo catapultati in uno strano mondo, simile al nostro ma molto più tetro ed inquietante per ritrovare nostra madre.

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    Per ritrovare la nostra mamma, dovremmo vagare di zona in zona per poter recuperare dei ricordi, superando ostacoli e cercando di non perderci.
    Man mano che si proseguirà la situazione si farà sempre più pericolosa ed angosciante, fino a quando non comparirà anche una delle più grandi paure dei bambini: i mostri. Da qui in poi Teddy ce lo terremo sempre più stretto, in modo che possa infonderci coraggio ed illuminarci la strada.

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    Among the Sleep: Prologue

    Nel DLC non dovremmo vagare in un altro mondo alla ricerca dei ricordi, ma dovremmo ritrovare e recuperare cinque dei nostri giocattoli. Essendo un prologo, saremo soli, poiché Teddy non sarà ancora entrato nella nostra vita.
    Girovagando per la casa, il piccolo dovrà riuscire a liberare i suoi amichetti sciogliendo le loro fredde prigioni di ghiaccio.

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    Among the Sleep è un’avventura angosciante che ci riporterà negli anni della nostra prima infanzia, durante i quali temevamo il buio e dormivamo con il nostro “Teddy”. E voi siete pronti a riaffrontare le vostre paure infantili?







    Edited by Emily Elise Brown - 30/1/2018, 11:56
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    Morto ufficiale finalmente, anche se da prima lo scrittore pareva essersene andato.
    Quando ero entrato nel suo studio avevo visto coi miei occhi la pila di fogli bianchi che giacevano vergini sulla scrivania, sul letto, steso, c'era lui. La testa gonfia, gonfissima, come un palloncino, e ondeggiava quà e là come il pendolo grassoccio di un orologio che segnava un conto alla rovescia inevitabile.
    La testa gli è scoppiata alla fine, ma non c'è da stupirsi, mi ha chiamato quando già il caso era grave. Si era davvero messo in testa di riuscire a far qualcosa da solo. Certo un artista morto non farebbe tanto scalpore se fosse morto come muoiono tutti gli artisti falliti, nel silenzio e nella tristezza. Di solito inoltre ci si accorge del fatto solo dopo tre o quattro giorni. Stavolta invece neanche un'ora era passata dalla tragedia che al palazzo si accalcavano la carrozza nera del becchino e quella bianca del prete, e insieme a loro i soliti sciacalli, affamati di sangue, che speravano, data quella rapidità di eventi, in un fatto inusuale che potesse colorargli la giornata. Un omicidio in grande stile, pensava qualcuno, un suicidio struggente, una morte bizzarra magari, fulminato mentre cambiava una lampadina.
    Nulla di tutto questo ma una semplice, intuibile conseguenza. Intuibile almeno per chi come me conosceva l'uomo e sapeva del suo lavoro, e già altre volte aveva avuto esperienza con la tale malattia.
    Che potesse trattarsi di qualcosa di simile a una ritenzione idrica qualcuno ci aveva pensato, ma nessuno avrebbe mai ipotizzato gli eventi successivi allo sgonfiamento dell'enorme testone.
    Già fuori del palazzo, insieme alla folla prima citata infatti, iniziavano ad accalcarsi gli inquilini, il portiere, gli inservienti e qualche cane. Alcuni ancora in vestaglia, altri in tenuta da lavoro.
    Fu il grido di un osservatore a far volgere in alto tutti gli sguardi e fu allora che qualcuno realizzò, e chi non realizzò lo fece poco dopo, quanto era successo. Che dalla finestra dello scrittore iniziavano a scendere come trecce dorate piante tropicali, e fuori al balcone si affacciavano animali altrettanto esotici.
    La folla assetata di curiosità allora iniziò a scalpitare per entrare, e dovette intervenire addirittura la polizia per farli calmare.
    C'è da dire ora che neanche io mi mantenni particolarmente composto in quella situazione, giacché pur ipotizzando l'accaduto ero altrettanto ferocemente curioso di vedere in prima persona la scena.
    Mostrai rapidamente il mio cartellino di medico a uno dei poliziotti che si teneva strettamente aggrappato all'entrata per evitare il passaggio. Quest'ultimo mi rivolse un'occhiata sgradevole e mi lasciò passare.
    Già dai primi piani iniziavo a intravedere i segni di quanto era successo, mi accolsero infatti sulla rampa delle scale piccoli laghi, scavati nei gradini e riempiti di liquido bollente, l'intero palazzo era ricoperto di vegetazione di una varietà che non avevo mai visto prima e, come se non bastasse, quà e là nelle stanze bazzicavano animali altrettanto disparati. Riconobbi un leone e un coccodrillo, dai quali mi tenni a debita distanza. Un orso, un cerbiatto e ancora topi del deserto, conigli, volpi, pipistrelli appesi al soffitto e altro che non riesco a ricordare.
    Al secondo piano la situazione cambiava, fui sollevato di trovare una figura umana e successivamente deluso dallo scoprire che si trattava di un aborigeno uscito fuori dallo stesso posto da cui era sbucato tutto il resto. Ringraziai il fatto che non fosse un cannibale, avevo già avuto esperienze simili con un pittore anni prima, e al tempo ci rimisi anche un collega.
    Mi salutò con un movimento circolare della mano e io feci allo stesso modo, non entrammo più in contatto, credo capisse in un certo senso la fretta e il disturbo che certe complicazioni professionali potevano provocare.
    Incontrai anche altri individui che al contrario dell'aborigeno non sembravano capire il valore del tempo in certi ambienti professionali. Un brigante abruzzese munito di schioppo e coltello e tutto il resto mi canciava di qualche cosa in un dialetto incomprensibile, urlando e sbraitando. Credo mi abbia sputato un paio di volte sulla giacca buona.
    Nella stanza dove abitavano i coinquilini che avevano dato l'allarme invece si aggirava un medico della peste, peccato dovessi correre, avrei davvero gradito un confronto accademico.
    Entrai nella camera dell'uomo e lo trovai come sempre steso sul letto. La testa da gigantesca melograna rossiccia era diventata una pustola orrenda dalla quale colava in continuazione liquido neroazzurro. Era riverso su un lato e il liquido colava sul pavimento. Quanto meno non aveva sporcato le lenzuola.
    Mi concessi un attimo per osservare come ogni volta il liquido che si aggregava sul pavimento in forma di una piccola montagnella, finché non ne uscì fuori una tartaruga. Occasionale alquanto visto che avevo proprio bisogno di uno sgabello per quel genere di operazione.
    Tirai a me la testuggine e mi ci sedetti sopra. Non sembrava dibattersi molto e in fondo doveva essere confusa. Era nata da poco ed era già adulta, e senza nemmeno venire scuoiata e uccisa si ritrovava già a fare da sgabello, impiego abbastanza inusuale per un animale del genere, sarebbe stato più adatto farci una borsa o delle scarpe insomma.
    Mi posi in tal modo da non venir bagnato dal liquido e infilai sotto la colata interminabile la vaschetta che tirai fuori dalla valigia.
    Poi iniziai a ricucire, non fu difficile giacché parte del liquido colato all'inizio si era portato via gli occhi, i denti e tutti i vari fastidi che rendono complessa un operazione del genere.
    Chiusi la cucitura con un fiocchetto, in fondo ero stressato, un cavaliere in armatura aveva iniziato a camminare avanti e indietro per il corridoio e lo sbatacchiare della sua armatura mi faceva andare sui nervi.
    Il lavoro era finito, guardai in fondo la vaschetta piena fino all'orlo e la sigillai con della carta alimentare.
    Il liquido mi avrebbe fruttato molto se venduto a qualche altro artista sull'orlo della crisi, peccato per quello morto però, se solo avesse saputo spremersi un po' di più. Il liquido era talmente forte che forse era meglio prenderlo diluito, anche se probabilmente nessuno di quelli a cui l'avrei venduto sarebbe stato a sentire un avvertimento del genere. Ma in fondo che ci vuoi fare, gente strana.

    Edited by Qush-Nath - 28/1/2018, 20:03
470 replies since 31/1/2013
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