Votes given by Er Mortadella

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    DEUS VULT! A MORTE I SARACINI INFINGARDI!
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    Sono appena uscito da una presentazione di uno scrittore abbastanza importante e mi ha colpito un discorso che ha fatto. La riassumo. Ilmessaggio, la denuncia sociale, in un romanzo o in un racconto può arrivare da sé. Ma uno scrittore che parte con un'idea pedagogica scriverà un pessimo romanzo, e non riuscirà a trasmettere nemmeno il messaggio. Il compito dello scrittore è quello di scrivere storie e di trovare il modo migliore per farlo, non di lanciare messaggi sociali.
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    ...
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    a_Silenzio

    b_Silenzio

    c_Silenzio

    d_Silenzio

    e_Silenzio

    f_Silenzio

    g_Silenzio

    h_Silenzio

    i_Silenzio

    j_Silenzio




    Edited by RàpsøÐy - 4/12/2017, 15:03
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    ATTENZIONE: Le candidature sono ufficialmente chiuse, chi si è proposto a breve verrà contattato per essere colloquiato, buona fortuna a tutti voi!
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    CITAZIONE
    Guccini è un cantautore con i controcazzi.

    Non oso aggiungere altro, davvero, a voi il giudizio.

    Dopo averla ascoltata ho subito cercato di interpretarla, sia ringraziato google. ( il cervello ultimamente difficilmente collabora :asd:) Dopo lettura e interpretazione, posso dire di averla apprezzata. :sisi:


    Detto questo, mi hanno consigliato questa canzone:

    Oh premessa, in tale ambito non sono esattamente un genio. Però mi è piaciuta, sia la strumentale che la piccola strofa. E' praticamente un esercizio di chitarra ( o almeno a me piace definirlo così :v), con buoni interventi di sintentizzatori. O almeno io avuto questa sensazione, sensazione che è stata poi confermata da una rapida ricerca. :v Buon ritmo nel complesso, mi è piaciuta. :sisi:

    Edited by Swaky - 2/12/2017, 00:25
  8. .
    È successo praticamente tra ieri e l'altro ieri.
    Ancora non posso credere che sia realmente accaduto.
    A parte il fatto che non è la prima volta che mi capita che si realizzino ma... questa le ha sorpassate tutte.

    La notte del 28 Novembre, come di consueto, ho preso sonno alle 3:30.
    È all'ora che i sogni più squallidi mi si presentano da una vita ormai.

    In questo sogno, semplicemente, mi sono ritrovato da solo, in un seminterrato (una sorta di garage).
    Avevo l'incredibile capacità di volare all'indietro, a mezz'aria (come nel 70% dei miei sogni). La cosa assurda è che all'interno di questo seminterrato vi si trovava una "specie" di uomo con una "testolina verde", che gli usciva da quello che sembrava cellophane. Il tizio mi proponeva "quest'offerta" da praticamente l'inizio del sogno. Io la rifiutavo in continuazione ma costui insisteva e, nonostante ciò, mi rincorreva nel tentativo che io accettassi. Nel sogno c'ero io e una persona che non posso rivelare, la quale, nel sogno stesso, decise di partire lontano per non correre dei presunti rischi.
    Alla fine, accettai l'offerta, pagando con una strana banconota, dopodiché l'uomo, ricominciò a perseguitarmi con un'ennesima offerta. Questo mi rincorse fino alla fine del sogno.
    Ricordo vagamente che ciò che sembrava avermi dato, aveva l'aspetto di brecce e foglie mischiate.

    Ok, ieri pomeriggio sono uscito in paese, quando d'improvviso incontro un ragazzo che ha voluto offrirmi dell'erba. Ho pensato: beh perché no? È da tanto che non fumo :woot: .
    Mi ha dato il batuffolo ed io il resto.
    Il tizio mi ha lasciato anche il numero, nel caso ne volessi ancora.
    Ok, dunque, dopo aver fatto un bel giro, torno a casa.
    Dato che dovrò stare a casa da solo per un bel periodo di tempo (siccome per urgenza la persona che mi ha ospitato è partita momentaneamente all'estero) ho deciso di fumare stesso dentro casa.
    Aperto il fagotto e... che trovo?
    Foglie e sassi!
    Lo chiamo da un numero privato ma, dopo aver bussato diverse volte, l'unica cosa a sentirsi forte e chiara è stata il vento.
    Cancello tutto e, letteralmente cacato in mano, faccio finta che non sia successo niente -anche se sto trovando grosse difficoltà-.

    Sognare di volare all’indietro, al contrario: forse devi allontanarti da una situazione pericolosa, o magari hai bisogno di ricollegarti con il tuo passato.

    https://significatosogni.altervista.org/sognare-di-volare/


    Edited by RàpsøÐy - 3/12/2017, 15:27
  9. .
    Avevo già creato un thread della mia personale playlist di video creepy

    eppure mi son dimenticato di un'altra cosa a me cara. Musica. Specialmente quella che ispira... Cose. Probabilmente l'underground internettiano ci ha dato giù di brutto a riguardo, con 'generi' di tutti i tipi. Vaporwave, chillwave, simpsonwave, qualunquecosawave, plunderphonics, lo-fi, seapunk, oceangrunge e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, ho una playlist anche per questo.

    Nel caso vi va di rilassarvi con questi simil VHS perduti nello spazio-tempo, vi consiglio, per cominciare, Hope of Freedom. Trattasi di una delle mie ultime creazioni... Chissà, magari finisce per piacervi.


    Grazie per l'attenzione, critiche costruttive sono ben accette!
    enjoy the vaporwave

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  10. .
    Underground Catanese. (2004-2012)
    Era così famoso, che manco i suoi familiari son sicuri di conoscerlo. :asd:
    Ma oh, quanto era bravo.
  11. .
    In un periodo moooolto buio della mia vita, giocavo a metin ed ero pure bravo. Forse.
    Quel periodo della mia vita mi fa rimpiangere la damnatio memoriae.
    Scherzi a parte, non è eccezionale ma non mi è manco dispiaciuta.
    E' carina e piacevole, ma fin troppo semplice. :sisi:
  12. .

    c76


    "Quindi, il mio appartamento è infestato dal fantasma di un bambino morto che sta cercando di uccidermi"

    Questa è la frase che Adam Ellis, fumettista di Buzzfeed, twitta ed è l'inizio di un fenomeno virale che ha continuato fino al novembre di quest'anno, e che forse continuerà ancora.

    Il 7 agosto 2017, l'artista ha iniziato una serie di tweet dove documenta come la sua casa sia, a detta sua, infestata e che il fantasma sia un ragazzino di nome "David": tutto è iniziato con un sogno durante una delle sue comuni paralisi notturne, dove ha visto lo spirito seduto sulla sedia a dondolo ai piedi del suo letto. Il suo aspetto era questo:

    DGoynqfXoAAXVl1_0_0


    David si sarebbe poi avvicinato a lui, ma prima di riuscire a toccarlo, Adam si è svegliato gridando per il terrore.
    Qualche notte dopo, un altro sogno ha catturato la sua attenzione: si trovava in una biblioteca ed una bambina gli domandava: "Hai visto Dear David (Il caro David), non è vero?" e dopo una richiesta di spiegazione continuava "È morto. Appare solo a mezzanotte e puoi chiedergli due domande se prima dici Caro David. Ma non chiedergli mai una terza domanda o cercherà di ucciderti"
    Gli fa strano sognare due volte di file dello stesso argomento, ma per qualche settimana non accade nulla di particolare.

    Poi, avviene il secondo sogno con David e il ragazzino è sempre lì che lo fissa ai piedi del letto. Adam gli chiede:

    A:-Caro David come sei morto?
    D:-Un incidente in un negozio
    A:-Caro David cos'è successo nel negozio?
    D:-Hanno spinto uno scaffale sulla mia testa
    A:-Chi ha spinto lo scaffale?

    E David non risponde, mentre Adam si rende conto di avergli fatto tre domande e si sveglia terrorizzato.
    Il giorno dopo decide di informarsi, ma non trova alcuna notizia di un ragazzino di nome David morto in un incidente simile e quasi si dimentica la questione, andando ad abitare nell'appartamento al piano di sopra del suo palazzo perché più spazioso del suo. Forse David ha deciso di lasciarlo in pace?

    Arriva agosto e purtroppo Adam scopre presto che i guai non sono finiti: da quattro notti, entrambi i suoi gatti esattamente a mezzanotte si mettono a fissare la porta del suo appartamento, come se ci fosse qualcuno dall'altro lato. Guardando nello spioncino, l'uomo è convinto di aver visto del movimento ma quando apre la porta non c'è nessuno.
    Fa una foto qualche giorno dopo, ed è convinto di aver visto una figura per le scale e lascia giudicare ai suoi followers:

    DGoynqfXoAAXVl1_1



    Adam decide di utilizzare un'app per registrare i suoni del suo appartamento mentre dorme, che si attiva ogni volta che sente un rumore: ottiene così 33 registrazioni, perlopiù auto che passano e suoi sbuffi mentre dorme, ma in particolare tre lo interessano molto.

    1."Il primo sembra uno schiocco e quello che sembra essere un passo.È strano perché non sono mai sceso dal letto stanotte."
    https://soundcloud.com/adamtots/snap-step

    2."Questa è strana, perché di tutte e 33 le registrazioni è l'UNICA che ha questo strano suono elettrico."
    https://soundcloud.com/adamtots/electric-static

    3."Questa segue lo statico. Un altro schiocco, poi io che mi lamento nel sonno"
    https://soundcloud.com/adamtots/another-snap-groan

    Qualche giorno più tardi, accadono altre stranezze: Adam decide di comprare una macchina fotografica Polaroid, dato che le trova buffe e si mette a fotografare il suo appartamento... nulla di strano, finché non decide di fare una foto al corridoio.
    È completamente nera.

    DHKfIgjXsAIols8_0



    Riprova, apre un pacco di Polaroid non sviluppate credendo sia un difetto della pellicola... ma partono bianche, non nere.
    Prova a fotografare il corridoio da più lontano, con la macchina fotografica digitale e quella Polaroid... e il corridoio resta completamente buio, nonostante la luce fosse accesa in entrambe le fotografie:

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    Dopo aver provato a purificare l'appartamento con sale e salvia, e dopo aver passato mesi senza sogni su David, Adam lo rincontra la stessa notte: in sogno, la stanza è piena di fumo e il ragazzino non dice nulla, si limita a fissarlo senza parlare. Appare più piccolo, come rinsecchito.
    Nei giorni successivi, i gatti continuano a miagolare davanti alla porta a mezzanotte, e l'app registra statico alle tre di notte.
    Il nostro protagonista si sente sempre più a disagio, teso come se dovesse scoppiare qualcosa all'improvviso, gli sembra a volte di sentire la casa ondeggiare e non si sente più al sicuro. Nonostante gli dicano in molti di trasferirsi, non è sicuro che il fantasma non possa seguirlo, anche se cerca disperatamente di razionalizzare tutto.

    Il 21 agosto, descrive un altro fatto molto inquietante: dopo essersi addormentato molto presto, Adam sogna David, ma non nella propria stanza. Stavolta il ragazzino lo sta tirando per un braccio, portandolo in giro in un magazzino abbandonato.
    La mattina dopo, l'uomo trova un livido nel punto dove lo stava toccando.

    DHyZTIdXkAQNmXR



    Cercando di ignorare il fatto, pensando che forse il livido se l'era fatto il giorno prima e il dolore si era manifestato nel bizzarro sogno, esce per prendere un caffè passando davanti come al solito ad una rimessa di carrelli della spesa in riparazione: con sua sorpresa, il posto è completamente vuoto, quando di solito è molto affollato. Ora invece, non c'è più nulla, se non una sedia verde.

    DHyaMxjXgAEQb2O



    Oltre a questo, i gatti cominciano a miagolare davanti alla porta sempre più presto, fino ad arrivare a farlo alle dieci di sera, e lui inizia a ricevere telefonate da un numero sconosciuto. Per tutta la settimana, alle dieci e mezza di sera, viene chiamato e dato che pensa sia semplicemente un centralino automatico, decide di rispondere per farlo smettere:

    'Non dissi nulla, aspettando di sentire un qualche messaggio automatico. Invece, quello che sentii fu uno strano suono statico, come quello che sente la mia app di notte. Dopo un minuto, lo statico smise e ci fu silenzio. Continuai ad ascoltare, sentivo quello che mi sembrava un respiro, ma era così fioco che non fui sicuro lo fosse. Il mio cuore batteva all'impazzata ed era difficile sentire. Poi, mentre stavo per riattaccare, una voce molto sottile disse "ciao"'

    Adam ne fu così spaventato da non dormire tutta la notte. E purtroppo, le cose non sono finite qui...

    Parte 2

    Edited by DamaXion - 14/7/2018, 15:16
  13. .

    È da molto tempo che...



    ...



    «Non riesco a capire fin dove porta! Non riesco a capirlo!!! Sarò forse arrivato ad uno sbocco!?»

    Eppure non capisco... Per di più, con questo orribile nano malefico che continua a perseguitarmi, il tutto mi sembra essere sempre più irrisorio. Odio pensare ad alta voce: con lui.

    «Cosa diavolo blateri ancora, eh!? *Shif* *Shif* Zitto e cammina!»

    Ecco perché sto iniziando ad odiare il mio modo di pensare. Questo dannato nano non fa altro che rendere le cose ancora più sgradevoli e seccanti.
    Ciò di cui ho maggiormente bisogno, al momento, è della mia più completa padronanza mentale -o autocontrollo come spiega Albert- nonchè, naturalmente, dell'efficienza della mia torcia.
    Non si vede granché: la luce emanata dalla torcia sembra farsi sempre più fioca.
    Col proseguire verso l'ignoto, avverto che, questo stupido nano che mi giace dietro, inizia a zoppicare più del solito. Com'è sgradevole averlo dietro! Ha tutta l'aria di appartenere al Regno degli Inferi... ed emana, inoltre, quel non so che di "sconfortante".

    «Etciù!»
    «Ancora che ti gocciola il nasone?»
    «Sarà meglio per te trovare una via d'uscita al più presto.» replica il nano.
    «Sei un emerito idiota! *Shif* Sei finito dritto nella bocca della perdizione! *Shif*»

    Stupido nano. So bene di essermi cacciato in una situazione di merda, il ché mi rende nervoso ma... non posso permettere che la mia lucidità mentale venga meno, alchè ho deciso di continuare ad ignorare completamente tutti i miei stati d'animo autodistruttivi, compresa questa sorta di sanguisuga. Che vada a farsi ...tere!
    Tutte le strade percorse fino ad ora sembrano essere fini a sé stesse: mi sembra di camminare all'interno di un labirinto.
    Erbaccia dopo erbaccia, arbusto dopo arbusto... finalmente ci ritroviamo di fronte ad un cancello verdastro, in gran parte, divorato dalla ruggine.
    Il nano sembra aver zoppicato più del solito nell'arco di questi ultimi metri.
    Ora che ci siamo fermati, l'idiota sembra stia iniziando ad agitarsi.

    « *Shif* *Shif*... Anf anf... Etciù! Anf Anf.. *Shif* *Shif*... »

    Non so esattamente cosa diamine stesse facendo dietro di me. L'unica cosa che riesco a sentire è questo suo continuo fruscio, prodotto attraverso le foglie giallastre che continua a calpestare con foga. Il tutto, mischiato al suo sgradevole continuo "shishio" nasale.
    Osservando attentamente, noto un avviso affisso accanto all'ingresso:
    "Confine Invalicabile".

    «Tsz, continuiamo, Rupert?»

    Mi giro. Il nano è scomparso.
    Giusto un secondo fa si trovava dietro di me a fare baccano... e ora? Dove diamine sarà scomparso!?
    Sospiro... e mi faccio coraggio. Sembra una scena dell'orrore. Sospiro ancora una volta e, ancora una volta, mi faccio coraggio.

    «Tanto meglio! Continuerò questo tragitto senza l'ausilio di alcun nano rompiballe e, soprattutto, potrò finalmente pensare ad alta voce, senza che nessuno mi borbotti contro!»

    Dunque, senza pensarci troppo, mi decido ad entrare all'interno del cancello: d'altronde è la sola via percorribile.
    L'immenso cancello arrugginito sembra protrarsi per diverse centinaia di metri, ambo i lati. Non mi sembra il caso di svoltare per qualche altra direzione, con tutta questa selva onnipresente.
    Allora decido: entro, o meglio, scavalco.
    Solo adesso mi accorgo che l'enorme portone del cancello è sigillato da un vecchio catenaccio di proporzioni abnormi. Che stranezza.
    Quindi ancora, senza pensarci troppo, decido di arrampicarmi su quest'albero: l'albero più vicino alla soglia altrimenti invalicabile.
    Arrampicarsi non sembra chissà quanto difficoltoso.

    *Frush* *Frush* *Frush*

    Sono arrivato in men che non si dica alla cima del maestoso albero, il quale si affaccia esattamente all'interno della zona "proibita".
    Sono pronto.
    Sul punto di saltare, qualcosa, forse il mio innato altruismo, mi spinge a gridare al nano.

    «Rupeeeeert! Dove diamine sei?!? Esci fuori!»
    Il nano non risponde.
    «Muoviti! Sto per entrare!»

    Niente da fare. Ho già fatto abbastanza per quel pidocchio. Vorrà dire che salterò senza di lui.

    *POM!*

    Atterro immediatamente su quel che potrebbe definirsi un... "bel giardino"?
    Mi alzo, mi giro attorno, osservo.
    Un unica via, un unica strada da percorrere è presente davanti a me. Il resto? Tutta un immensa piana.
    Ora ho ben poca scelta... non potrei mai uscire da dove sono entrato.
    Nel caso decidessi di andarmene, dovrei optare per un altra soluzione.
    Al momento non mi resta che proseguire.
    Questo immenso giardino, ripeto, è esattamente come un'immensa piana desolata: completamente ben rasa e ordinata. La cosa mi sorprende particolarmente. Ad occhio nudo, non si riuscirebbe a stabilirne un confine, da ambo le parti: pare infinto.
    Data la sua immensità, sembrerebbe appartenere ad una qualche famiglia reale.

    Continuando verso il mio cammino, scorgo un decorativo "cigno rosa", accanto a quello che, a primo impatto, sembrerebbe essere un piccolo lago. Mi avvicino, tenendo ben stretta la torcia.
    Il lago che mi si posta di fronte è completamente nero.

    «Ma che...!? Sembra così surreale...!»

    Accanto al "cigno rosa" vi è postata un insegna. Non so esattamente cosa volesse illustrare.
    Provo a dargli un interpretazione...

    «Non si capisce.»

    Dopo aver cercato futilmente di dare un senso a quest'insegna, decido di affacciarmi allo specchio del lago, per controllarne il livello.

    «Ad occhio e croce non sembrerebbe poi così piccolo...»

    Mi ci affaccio con l'intero busto e... scorgo la mia immagine soffusa, riflessa nelle profondità ignote del lago.
    Ad un tratto, un incontrollabile lacrima solitaria, mi scorre su per il viso -forse questo è il terrore che mi attanaglia- schiantandosi sullo specchio del lago, spezzando il silenzio della notte.

    *Clap*

    Rupert?
    Ho visto Rupert!?
    Il nano?!?
    Riflesso nel laghetto?!?

    Anf... Anf... Anf...

    «Ok. Calma.»

    È assodato: nello specchio del lago mi si è appena presentato Rupert.
    Mi giro ma... dietro di me non c'è nessuno.

    «Cristo santissimo!»

    Ok, calmati.
    Hai appena visto il nano riflesso sulla superficie del lago.
    Aveva un'espressione totalmente paranoica: la sua bocca era digrignata, i suoi occhi sgranati e, il suo naso rosso, gocciolava a dirotto.

    «Non andare nel panico. Semplicemente dimenticati di ciò che hai appena visto. Scordati anche del fatto che hai lasciato cadere la torcia nel fondo del laghetto. Dimenticati che è buio pesto. Non avere pensieri. Non c'è alcun problema.»

    Devi. Solo. Continuare. A. Camminare.

    «Oh, Maestro Albert...! Grazie agli insegnamenti narrati nel suo libro, ho sviluppato un ottimo autocontrollo, sempre, anche quando la situazione sembra essere...»

    *Scroshhhhh*

    «AHI, LA PERDIZIONE! AHI, LA PERDIZIONE ETERNA! AHIIIIII!!!»

    *Scroshhhhh*

    «OK, stai calmo!»

    Hai appena sentito la voce stridula del nano in lontananza. Tranquillo, non è successo nulla.

    *Scroshhhhh*

    Sta continuando, mentre il vento, imperterrito, continua a sibilare.

    *Scroshhhhh*

    «AHIIIIIIIIHHO!!! AHIIIIIIIHHO!!!»

    *Scroshhhhhh*

    Continua, in modo sempre più isterico.
    Ma tranquillo: non sembra poco lontano da te.
    Forse sarà in preda al delirio.

    "La pazzia."

    «Devo solo continuare ad andare avanti e ignorare quanto visto e udito fino ad ora».

    La prima cosa da fare è oltrepassare questo lago, nel frattempo... devo subito cercare di riflettere con me stesso, affinché possa dare una ragione del tutto plausibile a ciò che quì c'è di strano.

    «La ragione più logica è questa: quel nano ha dei problemi di origine psicotica. In precedenza se la sarà data a gambe di soppiatto, probabilmente ancor prima di raggiungere l'insegna attaccata al cancello.
    Semplicemente, ora, sarà stato preda di un'altra sua crisi psicotica. Deve trattarsi di uno psicopatico, o semplicemente, di un matto. Ma, nonostante tutto, devo riconoscere che, dal principio, è stata mia la causa di tutto questo. Nessuno mi ha obbligato a fare questa scelta, questa notte. È vero che ho sempre amato farlo ma... spingermi così oltre forse è stata una bravata. Beh, mi servirà da lezione.
    Rimarrà una "bella e terrificante" esperienza personale!»

    Dopo qualche minuto di tragitto, finalmente scorgo una casa in lontananza: dall'esterno, noto delle calde luci color arancio.
    Questo giardino immenso sembra parte di una maestosa proprietà privata.
    Come fa uno psicopatico del genere a vagare libero in una zona privata e maestosa come questa? E se ne fosse in qualche modo parte?
    Ho i brividi... beh no, aspetta! Non devo averne. Questa è senza dubbio la prova inconfutabile di come queste stronzate abbiano influito sulla mia mente, come del resto, avranno influito anche sulla mente degli altri poveri ignari intenti a persistere con queste cazzate.
    Non sono altro che "brividi" futili i miei, ovvero: semplici proiezioni mentali di tutti quei giochi virtuali che ho sempre amato sperimentare da bambino.
    Ora, teniamoci attenti.
    Basta fantasticare.
    Al momento, non mi resta altro da fare che scoprire questo misterioso enigma che mi circonda: devo entrare all'interno di quella casa e... cercare delle informazioni.
    Potrei semplicemente dire a chi vi abita che mi sono smarrito assieme ad un nano... ehm cioè... assieme ad un signore anzianotto, nel tentativo di riaccompagnarlo a casa.
    Di sicuro, non potrei MAI permettermi il lusso di svelare al proprietario le vere ragioni per le quali mi ritrovo quì in questo momento...

    «Eh eh eh».

    L'unica cosa che m'interessa chiedergli è come uscire da questa proprietà privata.
    Dopo una buona mezz'ora, mi ritrovo finalmente di fronte alla casa: più che casa la definirei una villetta.
    La prima cosa che ha catturato immediatamente la mia attenzione, è stata l'altissima recinzione che la circonda: è di un bianco sfavillante, mai visto niente di simile.
    La porta per accedervi è aperta, o meglio: non c'è una porta. All'interno vi sono disposti dei simpatici ornamenti da giardino.
    Ci sono ben nove piccoli gnomi da giardino messi in fila indiana. Essi, stanno di fronte ad una piccola grotta fatta di pietre. Beh che dire, davvero realistico! Per non parlare della cuccia del cane! È ornata da piccole pietre preziose e ricoperta da un rivestimento in legno: sembra in pino. Il cagnolino accucciato invece sembra fatto interamente in... porcellana?
    Poco distante dalla cuccia staziona una piccola altalena, assieme ad uno scivolo e ad una giostrina. Si tratterà forse di una villetta con bambini?
    Comunque sia, è meglio non perdersi in troppe riflessioni. Adesso mi farò coraggio e, non appena saliti i gradoni della villa, suonerò al campanello della maestosa porta della villa.
    Un flebile allarme risuona all'interno della dimora.

    *Driiin Dooon*

    Il trascorrere di questi secondi sembra interminabile: sembrano i secondi più lunghi della mia vita. L'ansia di cosa potrebbe presentarsi alla porta mi assale.
    Ecco: ad un tratto, la porta mi si apre dolcemente. L'esile e delicato braccio in vista, mi suggerisce che ad aprirmi sarà una donna.

    *Scraaatch*

    Ed è così che è stato: ad aprirmi è un'incantevole e giovane donna dai capelli neri, a caschetto, pelle bianca, candida ed occhi azzurri stagno. Sembra sulla ventina. Indossa una deliziosa veste bianca, con del rosso al top. Le scarpette, anch'esse rosse, fanno da abbinamento perfetto. Le minute manine, le unghie perfettamente allineate, il braccialetto giallo legato al polso... è incantevole. Per non parlare delle sue forme e delle sue labbra... così modeste è provocanti! La sua pelle emana un irresistibile profumo di rosa: che odore inebriante!

    «S-Salve, i-io non dovrei essere quì m-ma la realtà è c-che...»
    «Shhhh... dimmi, come ti chiami?»

    La sua voce è candida come la neve e dolce come lo zucchero. I suoi occhi come stregati.

    «Ehm io... sono... sono Evan! Chiamami Evan.»

    Non sono solito svelare la mia vera identità, a nessuno!

    «Vieni qui, "Evan". Ti sei perso? Com'è che sei arrivato fin quì?»

    Ma... come ha fatto ad intuire che...?

    «Sì, mi sono perso, è stato a causa di...»
    «...un signore anzianotto e bassino?» m'interrompe con mia grande sorpresa.
    «Non preoccuparti Evan. Siediti e serviti pure! Sul tavolo ci sono dei biscotti. In casa ho sempre del tè a disposizione, sai, per me è quasi SEMPRE l'ora del tè, specialmente quando la notte inizia a farsi calda... Ihihih! Siediti, ti prego. Nel frattempo vado a prepararti del buon tè. Al mio arrivo, ti spiegherò come prendere il sentiero più breve per lasciare la mia umile dimora. Non essere teso te ne prego... ok?»
    «O-ok grazie mille...»

    Ma come diamine ha fatto ad intuire di tutta la balla che le stavo per raccontare!? E come diamine fa a sapere della mia necessità nel trovare un modo per uscire da quì, prima ancora di averglielo chiesto!? Semplice! Deve trattarsi di una esper. Stento ancora a crederci! Data la situazione, dovrò fare in modo da non pensare troppo o...

    «NO!» ribadisce: «Non è così come pensi!»
    «C-come...?»
    «Oh, scusami Evan. Non farci caso. Stavo solo pensando ad alta voce.»

    La giovane donna, a passetti molto svelti, si dirige tempestivamente verso una delle stanze della villa: penso nella stanza dove sovente prepara il tè.
    Cerco di tranquillizzare la mia anima. Forse è solo una delle mie "assurde paranoie" questa...
    Sospiro.
    Decido di distrarmi, iniziando ad osservare il curioso stile della villa.

    La dimora di per sè è molto accogliente: le pareti del soggiorno sono di un rosa candido e la tappezzeria è a sfondo floreale. I mobili sono in legno bianco e, al centro, è situato un caldo focolare che riscalda tutta la casa. Ci sono vari ornamenti: dai fiori ai quadri, dai marmi alle statuette in avorio, quest'ultime raffiguranti corpi celesti.
    Nonostante tutta questa inusuale bellezza... dentro di me sento come un incessante senso di inquietudine. Non mi sento affatto a mio agio. Me lo sento nell'anima. La mia unica priorità al momento è sapere come diavolo uscire da quì. I miei scopi erano altri.
    Devo lasciare questo posto entro stanotte: non posso tardare troppo, o non riuscirò a completare ciò che era di mia intenzione, ovvero...

    *Sniff* *Sniff*

    Improvvisamente, all'interno della casa, arieggia un invitante profumo di tè: sembrerebbe alle erbe, con un pungente aroma esotico-tropicale, il quale, insistentemente, sembra inebriare la mia mente, inibire i miei pensieri... le mie paure.

    «Eccomi Evan, prendi pure, il tè è servito!»

    Questa giovane e amabile donna ancora mi inquieta ma... non posso fare a meno di compiacermi per la sua meravigliosa bellezza.

    «Ti ringrazio molto... ehm... perdonami, qual'è il tuo nome?»
    «Oh, scusami, me ne sono proprio dimenticata! Il mio nome è Blanche.»

    Blanche? Che razza di nome è mai questo...?

    «Grazie infinite, "Blanche". Ti ringrazio molto per l'eccellente accoglienza.»

    La giovane donna, fissandomi profondamente negli occhi, mi rivolge un tenero sorriso: anch'ella è intenta a sorseggiare del tè.
    Nel frattempo, comincia a spiegarmi filo e per segno su come uscire, ma... nel mezzo della sua spiegazione, improvvisamente, sento come un'incessante stimolo di dover andar via.
    Mi alzo di scatto, davanti ai suoi occhi pieni di stupore.

    «Ti ringrazio Blanche, il tè alle erbe è stato davvero delizioso, ma penso che per me sia arrivata l'ora di andare.»
    «Non c'è problema, Evan. Vieni, ti accompagno all'uscio.»

    Spesso mi ritrovo a pensare...
    Forse questa giovane donna non è inquietante come m'è sembrato: forse sono io, a farmi prendere da queste "assurde paranoie".

    Esco dalla porta e, voltatomi, mi ritrovo a faccia a faccia con lei.
    Ancora una volta, mi sento come assuefatto, dalla sua rara bellezza.

    «Allora buona fortuna Evan e, ti prego, non farti prendere da futili inquietudini. Tutte queste inutili e assurde paranoie non potrebbero far altro che ingannare la tua fragile mente... ti saluto.»
    «HEY! Aspetta un attimo!»

    Cosa diavolo sta a significare ciò che mi ha appena detto!?

    *BAM!!!*

    Al chiudersi della porta, un tremendo e momentaneo terremoto.
    Un sordo boato, tale da squarciare l'aria, mi fischia in entrambe le orecchie.

    COSA diavolo sta succedendo?

    «AIAIAIAII! IAAHHHHHH!!!»

    Nella casa; queste urla demoniache.

    Tutto d'un tratto, le calde luci della dimora si spengono.
    Non riesco a capacitarmi di cosa diavolo stia accadendo: il mio unico pensiero, in questo preciso momento, è quello di correre via, il più lontano possibile.
    Mi precipito subito nel giardino della villetta ma, al mio ritorno, qualcosa sembra radicalmente cambiata.

    «Gli gnomi da giardino sembrano aver cambiato aspetto e posizione. Inoltre... ora sembrano essere dieci!»

    Non c'è tempo per pensare!
    Nella fretta, perdo l'orientamento: non capisco bene dove mi trovo, ne cosa stessi facendo.
    Mi sembra tutto come un bizzarro girotondo: il giardino sembra levitare.

    *Scroshhhhhh* *Fiuuuuuuu*

    «AHIIII!!!! LA PERDIZIONE!!!!! AHIII!!!»

    *Scroshhhhh* *Fiuuuuuuu*

    È dinuovo la voce del nano!
    Dov'è!?
    Aspetta... lo vedo, ECCOLO!
    Mi sta di fronte e, sta iniziando a correre come un pazzo verso di me!!!

    «CRISTO SANTO!!! AAAHHHH!!! Chi diavolo sei?!? STA' LONTANO DA ME!!!»

    FORZA! DEVI CORRERE, CORRI!!!

    «...!»

    Tutto ad un tratto... è come se la percezione della realtà fosse diventata nulla.
    Ma almeno... quel nano maledetto, sembra essersi dileguato.

    *TUM* *TUM* *TUM*

    Palpitazioni. Luci. Ombre.

    Vedo tutto un mondo confuso intorno a me.
    Tutto ciò che percepisco sembra non avere un senso.

    Dove mi trovo adesso...?

    Tutto nero... Mi sento come bagnato da un profondo abisso... Perché continui a fissarmi, stupido "cigno rosa"...?

    «...»

    È da molto tempo che...

    ...

    «Non riesco a capire fin dove porta! Non riesco a capirlo!!! Sarò forse arrivato ad uno sbocco!?»

    Eppure non capisco... Per di più, con questo orribile nano malefico che continua a perseguitarmi, il tutto mi sembra essere sempre più irrisorio. Odio pensare ad alta voce: con lui.

    «Cosa diavolo blateri ancora, eh!? *Shif* *Shif* Zitto e cammina!»

    Com'è sgradevole averlo dietro! Ha tutta l'aria di appartenere al Regno degli Inferi... ed emana, inoltre, quel non so che di "sconfortante".

    «Etciù!»
    «Ancora che ti gocciola il nasone?»
    «Sarà meglio per te trovare una via d'uscita al più presto.» replica il nano: «Sei un emerito idiota! *Shif* Sei finito dritto nella bocca della perdizione! *Shif*» ...



    È da molto tempo che... ho come l'impressione di vivere in una sorta di continuo déjà-vu. Ma no... forse è solo una di quelle mie "assurde paranoie".


    La narrazione è stata meticolosamente corretta... Ho finito adesso.
    Ho dovuto leggere e rileggere il mio racconto più e più di una volta prima di dargli un significato personale.
    Ho scoperto che di interpretazioni potrebbero essercene ancora tante... Sta tutto a discrezione del lettore riguardo i luoghi, le vicende ed il carattere del protagonista stesso. Tutto vi si potrebbe far più chiaro una volta individuati (sebbene molto complessi) gli innumerevoli punti chiave nascosti nel testo, che rendono soggettivamente sensata l'idea di cose che, durante solo una prima lettura, potrebbero sembrare vaghe e senza senso.

    Divertitevi a trovarne il senso e fatemi sapere a che conclusione siete arrivati...


    Edited by DamaXion - 30/11/2017, 19:05
  14. .
    Hey, ma io ti conosco? :asd:
    Ti do ufficialmente il mio benvenuto a Creepypastaforumitalialand! La shoutbox è un bel posto per iniziare a integrarsi, basta abituarsi alla polvere bianca sui divanetti di pelle e alle faccine moleste :rath:. Non fissare chi non conosci troppo a lungo e arrivati a questo punto ti informo anche che i tacos vegani sono categoricamente vietati in shoutbox e in smistamento.
    Tanti arcobaleni e buona permanenza.
  15. .

    Posizione scelta

    Redattore

    Informazioni personali

    Nome: //
    Età: Secondo molti fin troppo vecchio. :v
    Provenienza: //
    Contatti: Sarò lieto di linkarlo in pvt.
    Tempo da dedicare al forum:Weekend, Lunedì e martedì. Nel primo caso, 2-3 ore la mattina. Nel secondo caso 2-3 ore la mattina, e 1 ora di sera.

    Competenze personali

    Lingue conosciute: Italiano, Inglese.
    Competenze grafiche://
    Competenze informatiche: Di discreto livello.
    Conoscenza dei Social Network: Di buon livello, ho amministrato un paio di pagine. Una superava i 10.000.

    Competenze nell'ambito dei contenuti

    Scrittura e Traduzione: Per miracolo son riuscito a scrivere tre ac, e qualche horror stories.
    Esperienza con CAT-Tool: //
    Conoscenza Creepy Stuff: Me la cavo, e conto di poter migliorare.
    Conoscenza Creepy Series: Eh, qua va un pochino peggio. :v In ogni caso ne ho lette parecchie, per quanto possa valere.

    Esperienze professionali

    Conoscenza Deep Web: Teoricamente so come entrarci, e ho letto parecchi articoli al riguardo. In ogni caso, non ci sono mai entrato.
    Gestione e moderazione di forum e siti: Ho amministrato dei piccoli forum di poco successo, ed uno di buon successo che è attualmente scomparso.

    Edited by Swaky - 30/11/2017, 23:37
470 replies since 31/1/2013
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