Posts written by FlesCurtis

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    Belli i cartoni di David Firth, questo poi è uno dei migliori (dopo salad fingers)
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    Magnifica, mi piace quando un racconto horror viene collegato a un brano rock... e ride the lightning merita davvero.
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    CITAZIONE
    Sì, questo l'avevo capito. Ma... perché?

    ♪Quando il paese dorme e la bambinaia attraversa la via, chiama tutti i bambini e nel suo grembo li porta via♪
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    Riaprìi gli occhi.

    Erano ore che cercavo inutilmente di addormentarmi. Presi il cellulare appoggiato sul comodino e lo accesi, erano le tre di mattina.

    -Maledizione!- esclamai. Mi rigirai e chiusi gli occhi. Dopo cinque minuti, ero ancora sveglio. Inutile, non riuscivo a dormire.

    L'orologio ticchettava sulla parete.

    Di solito non ci facevo caso, ma in quella notte mi sembrò il suono più fastidioso che abbia mai udito. Tic...tic...tic...tic..tic..tic...

    Non potevo più sopportarlo. E per di più, ero terribilmente assetato. Mi alzai di botto dal letto e staccai l'orologio dalla parete.

    Tolsi la batteria e appoggiai tutto sulla scrivania.

    -Oh! -esclamai. -Niente più tic-tic-tic-tic!- Come se l'orologio fosse il vero responsabile della mia notte il bianco.

    Avevo lasciato la bottiglia d'acqua sulla scrivania. La afferrai e me la portai alla bocca. Ahh...rinfrescante!

    Vuotai la bottiglia e la buttai sulla scrivania. Mi asciugai la bocca e mi incamminai per il letto.

    Ad un tratto, sentii uno scricchiolio provenire fuori dalla finestra. Sulle prime non mi mossi, poi decisi di dare un occhiata.


    strada


    La strada era deserta, niente macchine.

    Il viale era coperto da una fitta nebbia spettrale e le luci emanate dai lampioni sembravano fantasmi in fila indiana.

    Mi venne la tentazione di prendere la macchina fotografica e immortalare quella magnifica e inquietante atmosfera.

    Ma rimasi lì, godendomi quel silenzio notturno.

    Ad un tratto, le luci del viale si abbassarono. - Oh accidenti...un blackout! -pensai.

    Aprii la finestra e guardai fuori... il quartiere dormiva profondamente.

    Una piacevole brezza primaverile mi accarezzò il volto.

    -Ecco... ora si che è davvero spettrale!- pensai ironicamente.

    In lontananza sentìi un rumore di un motore e due luci gialle incominciarono ad apparire nella nebbia.

    Dal suono riconobbi che era un furgone, molto vecchio. Poteva essere del '48...'50. Sentivo le ruote cigolare e stridire.

    Sembrava che fosse uscito direttamente da uno sfasciacarrozze.

    Alle spalle, lasciava un denso fumo nerastro che si dissolveva nell'aria. Il furgone si avvicinò lentamente, borbottando e stridendo.

    Improvvisamente, si fermò in mezzo alla strada.


    strada_macchina


    -Diavolo...chissà di chi è quel rottame!- esclamai. Aveva la carrozzeria completamente arrugginita e le ruote erano storte.

    Il motore del veicolo si spense e dalla marmitta uscì una folta nube di fumo.

    Il veicolo rimase lì, in completo silenzio. Era tutto davvero inquietante. E se fossero dei ladri?

    Attesi che qualcuno uscisse dall'abitacolo del furgone.

    Niente, niente di niente. Il furgone era lì, immobile, spento... e per di più in mezzo alla carreggiata.

    Tutt'a un tratto, da una finestra si accese una luce. Forse qualcuno oltre a me si era accorto del veicolo, pensai.

    Da un'altra casa, si accese un'altra finestra. Da un'altra casa lo stesso.

    Pochi secondi dopo, le porte delle abitazioni si aprirono, tutte a pochi secondi dall'altra.

    Poi, rabbrividìi. Dalle case uscirono dei bambini. Alcuni erano soli, altri in compagnia di due o tre bambini.

    Erano tutti in pigiama o in vestaglia da notte e scalzi.

    -Ma che...che sta succedendo? - dissi ad alta voce. Non potevo credere a ciò che vedevo.

    I bambini uscirono fuori di casa e si fermarono davanti al furgone.

    Sentìi un rumore di sotto, ma non me ne preoccupai. Era tipico di mio padre andare in bagno in piena notte.

    Rimasero lì, immobili. In lontananza, nella nebbia, vidi gruppi di bambini percorrere il viale e avvicinarsi al furgone.

    A colpo d'occhio, potevano essere sulla trentina e tutti potevano avere, a giudicare dalla statura, dai quattro ai dieci anni.

    I bambini si fermarono accanto al furgone.

    Vedere tutti quei bambini attorno al furgone mi ricordò il camioncino dei gelati che, appena si avvicinava al parchetto,

    attivava la canzoncina e tutti i bambini accorrevano per acquistare un gelato.

    Ma questo era diverso... era davvero assurdo! Perche mai dei bambini dovrebbero alzarsi in piena notte?

    Pochi secondi dopo, la porta scorrevole sul fianco del furgone, lentamente, si aprì con un assordante cigolio.

    Quando la portiera si aprì del tutto, il cigolio cessò. Poi, i bambini cominciarono ad entrare.

    E se prima ero spaventato, vedere che tutti i bambini stavano entrando all'interno mi terrorizzò ancora di più.

    Quel furgone avrebbe potuto contenere al massimo 10 persone. Sembrava che i bambini stessero entrando in un altra dimensione.

    E così, davanti ai miei occhi, tutti i bambini sparirono all'interno del furgone. Non riuscìi a vedere all'interno.

    Poi, la portiera incominciò a chiudersi, stridendo.

    Quando si chiuse del tutto, il motore si accese con un tonfo e il furgone, borbottando, si mosse.

    Il furgone si avvicinò al bordo del marciapiede e, lentamente, fece un inversione. Poi, il furgone se ne andò, sparendo nella nebbia.

    Ero paralizzato. Non riuscivo a muovermi. Avevo assistito alla cosa più assurda della mia vita.

    Subito, andai alla ricerca di tutte le prove che avrebbero dato una risposta materiale e razionale a ciò che avevo visto.

    Dio mio... non poteva essere vero!

    Più di trenta bambini...sparire in un istante... dentro un furgone.

    E quando le luci dei lampioni tornarono alla normalità, mi venne la tentazione di urlare e di chiamare mio padre e mia madre.

    Mi allontanai dalla finestra e, sedendomi sul letto, accesi la abat-jour.

    Rimasi sul letto seduto... in silenzio. Attivai il cellulare, erano quasi le quattro e mezza.

    Mi rimisi a letto e afferrai i lembi delle coperte,stritolandoli. Ero sconvolto, ma avevo le palpebre pesanti.

    I miei pensieri si fecero più vivi... i miei occhi si chiusero e, finalmente, riuscìi ad addormentarmi.

    Durante la notte dimenticai tutto... il furgone... i bambini... il blackout. Non sognai... ma almeno stavo dormendo... finalmente.

    Ma la mia tanto amata dormita sarebbe durata molto poco. Difatti, furono dei pianti e delle urla a svegliarmi.

    Aprìi gli occhi di scatto, avevo il cuore a mille. Saltai giù dal letto. Delle urla provenivano da fuori.

    Mi catapultai davanti alla finestra e guardai fuori. C'erano decine e decine di uomini e donne che correvano per la via.

    Alcune persone gridavano dei nomi: Veronica!!! Veronicaaa!!!!! Dove seiii?!?

    Una donna urlò: Jimmy!!! Jiiimmmyyy!!!!! La donna cacciò un urlo e si accasciò a terra, urlando e piangendo disperata.

    Degli uomini gridavano ed altri abbracciavano in lacrime la propria moglie.

    Alcuni uomini si fiondarono dentro le loro macchine e correvano via, alla ricerca dei loro figli.

    Ebbi una strana sensazione... mi girava la testa e mi veniva da vomitare. Non la trattenni e bagnai i pantaloni del pigiama.

    Che cos'era successo...stanotte? Dov'erano finiti tutti i bambini?

    Vedere i genitori accasciati a terra disperate mi nauseava. Tremavo e non riuscivo a muovermi.

    -Che cosa sta succedendo?!- sentìi mia madre di sotto.

    I miei, solitamente, si svegliavano presto per accompagnare Marta all'asilo, la mia sorellina.

    -Oh gesù...- disse mio padre di sotto.

    Ad un tratto, mia madre chiese a mio padre se aveva visto Marta. I miei occhi si riempirono di lacrime.

    Sentìi mio padre salire di corsa le scale ed entrare nella camera di Marta.

    -Marta!!! Martaaaa!!!!- urlò mio padre. Incominciò a girarmi la testa e mi si offuscò la vista.

    Barcollando, tentai di raggiungere la sedia ma non ci riuscìi. Inciampai e caddi a terra, svenuto.

    L'ultima cosa che ricordo di quella mattina furono le gomme dell'auto di mio padre slittare sull'asfalto e i pianti disperati di mia mamma...

    poi, il buio.






    Erano le sette e mezza di mattina e trentasei bambini erano scomparsi.



    bambinaia

    Edited by Fles Curtis - 4/3/2013, 16:51
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    Mi piace, hai un sound originale:)
    Suono tastiera da tanti anni, ma ho sempre suonato per conto mio senza collaborare con nessuno.
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    La storia di Jenny e Tommy inizia con una splendida giornata di sole.

    Jenny e Tommy stanno giocando sul prato con il pallone, la mamma è in casa e sta facendo i biscotti.

    Il prato è tutto in fiore e le farfalle planano per l'immensa distesa verde. La primavera, con i suoi colori e i suoi profumi, è ormai giunta.

    Avanti e indietro, avanti e indietro, su e giù. La palla balzava e volava mentre i bimbi ridevan felici.

    Ad un tratto, alle spalle dei bambini giunse qualcosa...

    -Yuhuuu!- un'allegra voce li chiamò.

    I bimbi si voltarono e spalancarono gli occhi.





    flower_sunflower_field_clouds_hill_nature_1050x1






    Una grande e graziosa caramella rosa fluttuava davanti a loro. I bimbi si guardarono stupiti.

    -Yuhuuuuu!♪- la caramella li chiamò ancora. Jenny e Tommy, incuriositi, si avvicinarono alla caramella fluttante.

    La caramella balzò all'indietro.

    -Uhuhuh♫!!!- la birbantella si girò e volò via.

    Jenny e Tommy la seguirono... ma come volava quella caramella!

    -Chissà di che gusto sarà!- Pensarono i bambini.

    -Uhuhuhh...uhuhuhuh♫!!!- la caramella rideva e svolazzava, esibendosi in graziose piroette.

    Jenny e Tommy correvano. Allungarono le mani, ma non riuscivano a prenderla. Era troppo veloce!





    bosco_cerri_retro_cascina_2





    La caramella entrò nel boschetto a pochi passi da casa e Jenny e Tommy si fermarono.

    -Uhuhuhu!!♪ Venite!!- la caramella insisteva e insisteva.

    I bimbi si addentrarono nella fitta boscaglia.

    Cammina cammina, si trovarono davanti a una vecchia casa abbandonata.




    Old_house_in_the_forest_by_Nr9_Demyx





    La caramella era davanti all'entrata.

    Jenny e Tommy si guardarono e si voltarono per tornare a casa.

    -Uhuhuhu♪!!!- la caramella li chiamò.

    I bimbi si avvicinarono ma erano un pò impauriti. Cioè...insomma. Non dovevano allontanarsi troppo, avevano disobbedito alla mamma.

    Inoltre, non dovevano accettare caramelle dagli sconosciuti.... e lo sconosciuto in questione era proprio una caramella!

    Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ma i bimbi sono troppo curiosi, perche la mente di un fanciullo è ingenua

    quanto innocente.

    I bimbi si avvicinarono all'entrata...e la caramella entrò all'interno. -Yuhuu!♫-

    Jenny e Tommy entrarono all'interno della vecchia casa e...



    ...oh cielo.



    Vorrei tanto finire la fiaba, ma ormai il finale lo sapete già... a che serve continuare?




    La_dolce_caramella_nell_oscurit

    Edited by Fles Curtis - 1/3/2013, 21:25
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    CITAZIONE (_Savas_Drummer_ @ 28/2/2013, 13:06) 
    Dove li metto i video di youtube? XD
    Visto che mi è stato chiesto :D

    Puoi creare un nuovo topic in "Music":)
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    Questa mi ricorda molto il gioco di mezzanotte.

    CITAZIONE
    La sapevo già, non ho mai avuto il coraggio di provare però!

    Adoro il tuo avatar.

    Edited by FLES CURTIS - 27/2/2013, 21:57
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    Ciao benvenuto! :)
    Batterista eh? Se hai fatto qualche video sul tubo faccelo vedere. :fuckrock:
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    Era da tempo che non leggevo qualcosa di interessante sui pokèmon. Questa non è affatto male, ma c'è qualche errore di battitura.

    CITAZIONE
    La coscienza si può sviluppare solo quando ci si rende conto di esistere, ma come ci si rende conto dell'esistenza? Col Dubbio.

    In pieno stile Cartesiano... mi piace. :zizi:

    Edited by Fles Curtis - 2/4/2013, 00:16
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    Ciao benvenuto! Facci sapere se hai qualche idea e quando avrai scritto qualcosa postala nello smistamento :D
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    E' semplice. Allora. Probabilmente il tuo schermo è poco illuminato, ed editando un immagine pensi che i ritocchi non si vedano. Quando passai dal vecchio al nuovo pc notai che in alcune immagini c'erano dei ritocchi che col vecchio computer non avevo visto. Quando fai un fotoritocco in un ambiente scuro, ricordati di tenere la luminosità chiara.



    CITAZIONE (~Roluga @ 19/2/2013, 21:48) 
    ??? Ma io non vedo niente pure se mi impegno.
    Non è che forse dipende dalle capacità dello schermo e della scheda grafica??.

    Non è da escludere. Certi schermi sono più scuri rispetto ad altri. Ad esempio il monitor del mio vecchio pc era più scuro.

    Edited by FLES CURTIS - 21/2/2013, 15:47
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    Ciao benvenuta! :)
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    Due enormi occhi gialli mi fissano nel buio, ma stavolta ad un’altezza innaturale.



    Dumbass_zps953aca05




    molto meglio :)
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    Ciao M a r i e †.

    Mi piace il tuo avatar:)
106 replies since 28/8/2012
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