Posts written by » S h i n † a k a ™

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    con uno snorlax
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    salve e benvenuta, ora però vattene che dai fastidio :asd:
    Scherzo, qui ti troverai bene, si flooda un casino e nessuno è mai di troppo :D
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    molto bella, mi è piaciuta perché è anche scritta bene, complimenti^^
    Vorresti fare un salto a leggere la mia? Si chiama "Amnesia" ^_^
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    :piango:
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    da tre minuti in poi mi ha fatto crepare :D
    Gli zombie drogati, poi quel "vado a pisciare" detto da un prete... epico xD
    Mi sei un po' caduto quando gli zombie ti hanno stuprato a morte, ma faceva ridere di brutto :asd:
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    grazie a tutti per i commenti, non pensavo potesse piacere così ^_^
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    Grazie ^_^
    Il mio obiettivo non era creare una storia di pure terrore e sangue, ma proprio una storia commuovente e che, in un certo, debba angosciare :)
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    aspetta... quindi l'uomo nero è morto per la puzza dei piedi del ragazzo :omg:
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    è molto interessante, è scritta davvero bene, o comunque è scritta in maniera tale da angosciare il lettore. Se quello era il tuo scopo, ci sei riuscito, ottimo ^_^
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    ah, se vi interessa ho postato la mia creepypasta, siate gentili :asd:
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    Mia prima pasta, è molto semplice ma spero che il modo in cui è scritta e articolata renda la lettura appassionante :sisi:



    Amnesia



    2 Novembre 2011
    Salve, mi chiamo Jason e sono un normalissimo ragazzo di 17 anni. Abito da sempre a Salisbury, in una tranquilla villetta della tranquilla periferia di questo paese. E' un posto che trasuda mistero da ogni chiesa, ogni statua, ogni casa disabitata, quindi è normale che un bambino cresca con quell'ingenua e un po' morbosa curiosità verso il paranormale e l'occulto.
    Io e i miei amici di sempre James, Kevin, Hannah ed Evelyn rientriamo in questa categoria: ad esempio, oggi saremmo partiti per andare in campeggio fuori città, dopodiché avremmo fatto l'ennesima visita al vicino complesso di Stonehenge. Ma le nostre avventure iniziarono almeno 10 anni fa.
    Ricordo allegramente le notti passate nelle lugubri magioni in cerca di fantasmi, le corse nel bosco seguendo le tracce di un fantomatico licantropo, o ancora le "spedizioni" in chiese sconsacrate per uccidere il vampiro di turno. Il comune denominatore di queste esperienze era sempre uno solo: le riunioni a casa di Mr. Weird.
    Anche se finivano sempre col rimanere a mani vuote, nessuno si disperava: Mr. Weird sapeva cos'era successo!
    Così incominciavamo a correre verso casa sua, gridando e ridendo come pazzi; lui ci sentiva arrivare e ci guardava dalla finestra, mentre il bollitore con l'acqua per il té si riscaldava sul fuoco. Non ci abbiamo mai fatto caso ma, ripensandoci, la casa di Mr. Weird poteva essere la dimora perfetta per creature come fantasmi, demoni o addirittura l'Uomo Nero: essa si stagliava su una piccola collina ed era circondata da un giardino poco curato, mentre il suo aspetto era... beh, in tutto e per tutto simile ad una casa stregata.
    Quando entravamo, Mr. Weird ci accoglieva con entusiasmo chiedendoci se avessimo trovato o no il mostro di turno; anche se fallivamo, lui trovava sempre il modo di consolarci: ricordo che una volta comprò una finta testa di lupo mannaro che, ci disse, aveva preso come bottino nel bosco. Fu molto gentile a darcela, visto che fummo noi a ferire quel lupo mannaro, mentre lui lo aveva solo finito.
    Era bello parlare con Mr. Weird, lui ci capiva e sembrava stare al gioco anche più di noi, che in un certo senso "sospettavamo" che i mostri non esistessero. Oh come ci sbagliavamo.
    Comunque, Mr. Weird era una simpatico anziano sui sessanta, basso e magrolino, ma sempre allegro e spensierato; ricordo che vestisse spesso con camicie hawaiiane o comunque con abbigliamento inusuale. Non dimostrava l'età che aveva neanche dal suo comportamento, non solo gioviale, ma anche molto vicino alla mentalità di un bambino. Insomma, un tipo molto bizzarro.
    Le riunioni con lui duravano anche ore intere, e terminavano sempre con accesi dibattiti su quale dovesse essere il mostro da cacciare per la volta successiva. Puntualmente, poi, bevevamo un'altra tazza di té e ce ne andavamo, mentre lui ci seguiva con i piccoli e vispi occhietti.
    Però, si sa, il tempo passa, l'amicizia fra me e i miei compagni è rimasta immutata, ma diventammo troppo grandi per quei giochi e piano piano perdemmo l'abitudine di cacciare e mostri... e di visitare Mr. Weird.

    Mentre pensavo ciò, prendevo l'ultima di tante pillole per il mal di testa: non ve l'ho ancora detto ma ieri sera, tornando a casa (saranno state circa le 2 di notte), stavo camminando nel viale di casa mia quando vidi una strana ombra; qualcun'altro non ci avrebbe fatto caso, ma io volevo andare fino in fondo, così girai l'angolo e la vidi allontanarsi, ma alla svolta successiva qualcosa mi fece inciampare e rotolai lungo la rampa che portava al box di casa mia. Nonostante abbia sbattuto la testa, me la sono cavata con qualche fasciatura e la raccomandazione di fare un lungo sonno. Forse il dottore non l'ha notato, ma a causa della caduta credo di aver avuto un'amnesia.
    Ed eccomi qua, alle 5 di pomeriggio, ad incamminarmi per il viale di casa mia, senza una meta apparente, cercando di ricordare; seguendo il mio istinto, continuai a camminare, ma dopo un po' mi tornarono alla mente una serie di emozioni e ricordi che non rispolveravo da tempo immemore: ero davanti alla casa di Mr. Weird.
    Non so perché, ma questa visita mi provocò un leggero senso di ansia, di tensione, mi sentii opprimere, ma cercai di giustificare queste sensazioni.
    "Non è niente, semplicemente sto rivangando il passato"
    Come se le mie gambe fossero indipendenti mi incamminai lungo la ripida e logora scalinata, fino a giungere all'opaco campanello. Lo premetti, ma non funzionava.
    "Che sbadato, anche quando era piccolo non funzionava"
    Poi, però, un suono metallico e gracchiante si diffuse da esso, come se di colpo tornasse a funzionare.
    - Arrivo subito! -
    Il mio cuore si strinse: era la voce del suo caro Mr. Weird, ma non sapevo perché ciò mi inquietasse. Comunque, la mia mente razionale fu felice di vedere una persona cara che significava protezione per me.
    - Ohohoh! Ma guarda chi c'è, il piccolo Jason! Quasi quasi non ti riconoscevo! Entra, che ti preparo una tazza di té come quando eri bambino, e attento al sottoscala, ci sono i mostri! -
    Sorrisi. Era rimasto il vecchio e dolce Mr. Weird di un tempo, immutato nelle sue abitudine e nel suo amore per il mistero. Notai, ma forse era una mia impressione, che non riuscisse a muovere bene il suo corpo, come se gli facesse male, ma d'altronde è normale che un settantenne abbiamo problemi di quel genere. O forse...
    Approfittai dell'attesa per rivedere la casa che era stata il centro della mia infanzia, ma stranamente mi sembrava ancora più vecchia di prima. Ciò che però mi inquietò furono gli strani graffi sulle pareti, che diventavano sempre più profondi percorrendo il corridoio; all'improvviso, mi tornarono in mente brevi ricordi, forse quelli cancellati dall'amnesia: un annuncio, un'ombra, dei graffi, una porta, ma non sapevo come collegarli. Arrivato ad una porta, ricordai che quella parte della casa era vietata, ma forse era la volta buona per scoprire cosa si celava lì... ma proprio allora Mr. Weird mi chiamò per bere il té.
    - Quindi, cosa fai adesso, piccolo Jason? - Disse tra un sorso e l'altro.
    - Io? - Terminai di bere; non ero sicuro, ma il té mi sembrava più amaro del solito, anche se erano passati diversi anni - Beh, quando finirò la scuola, andrò al college, nel frattempo aiuto mio padre in officina, pensa che mi ha dato la sua vecchia macchina ora che ho la patente -
    - Ottimo! Ma dimmi, controlli sempre nel sedile posteriore? -
    - Oh, certo! Come potrei non farlo -
    Ricordo a cosa si riferisse: una volta ci raccontò la storia di quell'uomo (o forse era una donna?) che mentre era in macchina venne inseguito da un uomo misterioso, ma dopo averlo seminato si rese conto che lui voleva avvertirlo che sul sedile posteriore c'era un assassino.
    - Sai, mi piacerebbe se voi tornaste a farmi visita, il fatto è che mi sento molto solo, e poi ci sono i mostri che non aspettano altro che sbucare da un angolo buio e colpirmi -
    - Mi dispiace, il fatto è che adesso siamo impegnati e non abbiamo molto tempo, poi abbiamo smesso... -
    E Mr. Weird, come intuendo ciò che volevo dire, si fece cupo all'improvviso:
    - No, non dirlo neanche per scherzo! Voi dovete continuare a credere ai mostri, per il vostro bene! Diventano più forti se non gli date importanza! Ve lo giuro! -
    Fu quando si battette il petto per il giuramento che notai le cicatrici e le macchie di sangue in corrispondenza del petto e dell'addome. Nuovi particolari mi tornarono alla mente: sì, era qualcosa di cupo, qualcosa di spaventoso. Mi alzai di scatto, desideroso di andare:
    - E' stato un piacere rivederla, ma ora devo andare -
    - Dai, rimani un po' con me, è forse per ciò che ti ho detto? Se ho detto qualcosa di brutto scusami, non volev---AH! -
    Mi ero allontanato mentre ancora parlava: volevo andarmene, anche se ciò era egoistico, ma sapevo che dietro c'era qualcosa di peggio. Mr. Weird inciampò, ma ormai il mio obiettivo era allontanarmi il prima possibile.
    Il percorso mi sembrò infinito, la testa mi scoppiava, respiravo con fatica, e forse per quello vidi quelle cose.
    Percorsi un corridoio con degli specchi, ed ognuno mi mostrava una scena in lontananza che piano piano si avvicinava: era una sagoma nera sopra qualcosa di immobile, forse... no, non può essere, non è quello che penso! Poi, nell'ultimo specchio, un'immagine mi sconvolse, così scappai così veloce che scivolai su qualcosa di viscido... con un odore forte... oh no, SANGUE! era una pozza che si allargava sotto una porta, e mi ricordai che quella era la zona proibita. Sempre più spaventato mi allontanai, seguendo i graffi sulle pareti che via via diminuivano, finché non uscii da quella casa.
    Respirai profondamente, poi mi girai; ora, la casa mi appariva per quello era: una dimora spettrale, all'apparenza disabitata, che non poteva che incutere terrore per le sue porte scricchiolanti, gli strani rumori e le ombre che passavano davanti alle finestre.
    Ma cosa è successo? Devo trovare una spiegazione a tutto ciò, perché ora ho paura di questo posto!

    Poi, come un fulmine a ciel sereno, Jason ricordò tutto quello che aveva dimenticato; era straziato, le lacrime sgorgavano dai suoi occhi come torrenti, rigandogli le guance fino a bagnare la camicia. Ora ogni dettaglio quadrava, aveva trovato il pezzo mancante che permetteva di ricostruire il puzzle, aveva ricordato tutto! Ora, però, doveva avere una conferma, avrebbe preferito sbagliarsi, sbagliarsi in ogni campo, ma non sarebbe stato giusto, voleva la prova che cercava: andò al cimitero.
    Trovò subito quello che cercava: nascosta dal muschio, una scritta a caratteri cubitali solcava la pietra:


    Qui Giace il Compianto

    EDMOND. R. WEIRD

    1871 - 1933





    Qui sotto la spiegazione completa, per chi volesse approfondire o non avesse capito come riunire i vari dettagli:
    Mr. Weird, anche al tempo in cui il protagonista era un bambino, è sempre stato un fantasma. Era un uomo che aveva smesso di credere nei mostri, e proprio uno di essi lo ha ucciso. I graffi nella zona proibita erano quelli del mostro, e la pozza di sangue sotto la porta era quella allargatasi dal suo corpo. Era dolorante e il suo petto lievemente insanguinato perché il mostro si era accanito su di lui. La scena che Jason vede negli specchi è la morte di Weird, e l'ombra che lo porta a cadere e lo fa inciampare è quella del suddetto mostro. Lo scopo di Weird era quello di preservare i bambini, facendo loro credere nei mostri in modo da proteggerli. A questo è dovuta la battuta di Weird nella quale invita Jason a seguire i suoi consigli. Jason non gli dà ascolto, così Weird scompare perché sa di non poter più proteggere i bambini.


    Bene, la pasta è finita, andate in pace :mke:
    Se vi è piaciuta, ottimo, vuol dire che diventerò ancora più bravo per entusiasmarvi, se non vi è piaciuta... :killer: :patkill:
    Scherzo, accetto qualunque critica, purché sia costruttiva. Come ho già detto, questa non è una storia nuova, ma so ché una storia anche banale, con una trama trita e ritrita, può diventare bella se lo scrittore riesce a renderla appassionante, a creare suspence e rendere al meglio ogni colpo di scena.
    Spero di esserci riuscito :sese:

    Edited by » S h i n † a k a ™ - 24/11/2011, 16:28
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    :killer: Salve :killer:


    Mi chiamo Pasquale, ho 15 anni e sono un amante delle storie del brivido. Mi sono iscritto per commentare le creepypasta e scriverne qualcuna mia, in modo da mostrarvi la mia bravura e vantarmene diventare amici :fifi:
    Come già detto, amo le storie del brivido in generale, dal triller all'horror nudo e crudo, dai film ai romanzi. Il Re è uno dei miei scrittori preferiti, adoro tutte le sue trame nonostante abbia letto solo 2 libri più...ehm...un pezzo di "It". Quanto ai film, nonostante l'horror non sia il mio genere preferito, ho AMATO Shining (che più che altro è un triller), Nightmare e la saga di Saw. Purtroppo, di horror non ne ho visti molti, ma grazie alla mia curiosità comunque sono riuscito a conoscerli.
    Parlando ancora di me, ascolto principalmente rock e metal ma ascolto anche altri generi, adoro leggere, mi piacciono molto il black humor e le storie sadiche, misteriose, cupe e con molte morti :sisi:

    P.S.: Prima invece di fare anteprima ho fatto invia, quindi è rimasto solo quel "SALVE", inserendo successivamente il resto. Non ho voglia di mandare un nuovo mex perché voglio festeggiare i 5000 messaggi con una creepypasta.

    Edited by ~Paki - 28/7/2011, 14:12
1887 replies since 15/11/2007
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