Votes taken by » S h i n † a k a ™

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    Non è statistica, mica te li smistiamo per tenerti contento, ma perché ci convincono davvero. Semmai la statistica riguarda voi scrittori, cioè se scrivete dieci racconti almeno uno vi esce decente, ma per esperienza noi staffer sappiamo che è molto meglio concentrarsi su un topic e migliorare il più possibile quello.
    Sarebbe come hackerare col metodo forza bruta piuttosto che elaborare un algoritmo :asd:
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    CITAZIONE (Nemesis ÆÐ @ 23/9/2016, 13:13) 
    Fai come me: un bell'assalto di racconti. Per statistica almeno uno te lo pubblicano^^

    Non funziona proprio così, comunque xD
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    CITAZIONE (RàpsøÐy @ 15/10/2016, 18:31)
    Mi piacciono le CP che cercano di dare spiegazioni a fenomeni misteriosi e di cui non si conoscono le cause, carina.
    Più che altro non capisco come faccia un bambino a conoscere Stalin, Hitler, Ted Bundy e Jack lo Squartatore :gratt:

    Beh, Hitler e Jack lo squartatore penso che anche all'asilo si conoscano, Stalin magari alle elementari o medie e Bundy più in là; poi il protagonista dice "quando ero piccolo", cosa che, ad esempio, direbbe anche un trentenne riferendosi a quando aveva quindici anni. Conta magari che si tratti di un ragazzino appassionato di storia e/o serial killer (coff coff tipo me coff coff), allora diventa tutto molto plausibile :asd:
    CITAZIONE (Professor Zapotec @ 16/10/2016, 12:00)
    E' carina, ma non mi piacciono le storie che negano il libero arbitrio, se uno è già malvagio fin da lattante che senso ha l'operato di qualsivoglia essere celestiale?

    Sono d'accordo, pure io osteggio tantissimo determinismo e predestinazione anche nei racconti, ma in questo caso penso si debba sospendere la propria incredulità: allo stesso modo, non credo affatto al concetto di anima o al paranormale in genere, ma come vedi qui sono amministratore :asd:
    Diciamo che in questo caso il colpo di scena non verteva tanto sul fatto che ci sarebbero potuti essere uomini più crudeli di quelli, ma sulla rivelazione che lo strumento che Dio utilizza per scremare i malvagi è la SIDS
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    CITAZIONE (Devilz @ 25/9/2016, 00:39) 
    Sono morto

    Attento che fai la fine della cameriera :asd:
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    Nei primi messaggi io ho proposto la mia interpretazione l'autore mi ha risposto, potete leggervi per farvi un'idea più completa
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    Pulisco e smisto in CP.
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    Bentornato! :3
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    Questo ed altri articoli presi dal sito Bizzarro Bazar sono ideati e scritti da Ivan Cenzi, principale autore del blog, e sono coperti da Licenza CC BY-NC 3.0.


    1948, Università di Tubinga, Germania.

    Lo zoologo H. M. Peters era frustrato. Stava conducendo una ricerca fotografica sul metodo con cui i ragni comuni tessono le loro tele, ma aveva incontrato un problema: gli aracnidi oggetti del suo studio si intestardivano a compiere questo lavoro di sorprendente ingegneria soltanto durante le ore notturne, di prima mattina. Questa tabella di marcia, oltre a costringere il ricercatore a estenuanti levatacce, rendeva ardua la documentazione fotografica, visto che i ragni preferivano muoversi nella totale oscurità.

    Così un giorno Peters decise di rivolgersi a un suo collega farmacologo, il giovane Dr. Peter N. Witt. Era possibile drogare in qualche modo i suoi ragni, così che cambiassero routine e si mettessero a filare quando il sole era già sorto?


    Witt non aveva mai avuto a che fare con dei ragni, ma comprese presto che somministrare loro dei tranquillanti o degli stimolanti era più facile del previsto: gli animaletti, costantemente assetati d’acqua, imparavano in fretta ad accorrere verso la sua siringa.

    I risultati di questi esperimenti, però, si rivelarono ben poco utili allo zoologo Peters. I ragni continuavano a costruire le ragnatele durante la notte, ma c’era di peggio. Dopo aver assunto i farmaci non erano nemmeno più in grado di tesserle per bene: come fossero ubriachi, gli aracnidi producevano reticolati sghembi, che non valeva certo la pena di fotografare.

    Dopo questa esperienza Peters, scoraggiato, abbandonò il suo progetto.

    Qualcosa era scattato, invece, nella mente del Dr. Witt.



    I ragni comuni (Araneidae) sono tutt’altro che “comuni” quando si tratta di tessere una ragnatela. Ne costruiscono una nuova ogni mattina, e se a fine giornata la loro trappola non ha catturato alcun insetto, se la mangiano. In questo modo possono riciclare le proteine della tela per settimane: durante i primi 16 giorni senza cibo, le ragnatele appaiono sempre perfette. Dopo di che, quando comincia ad essere davvero affamato, il ragno comincia a fare economia e conservare le forze tessendo maglie più larghe, adatte a catturare solo insetti di grossa taglia (infatti ha bisogno di un pasto sostanzioso).

    D’altronde per il ragno la ragnatela non è soltanto un modo di procacciarsi il cibo, ma è uno strumento essenziale per rapportarsi con il mondo che lo circonda. Per la maggior parte questi aracnidi sono quasi del tutto ciechi, e le vibrazioni dei fili sono il loro radar: dai movimenti percepiti comprendono che tipo di insetto è rimasto impigliato nella tela, e se è il caso di avvicinarsi; capiscono se un singolo filo si è spezzato, e si dirigono sicuri a ricostruire soltanto quello; e utilizzano la tela anche come mezzo di comunicazione nei rituali d’amore, in cui il maschio resta ai bordi e pizzica ritmicamente i fili per avvertire la femmina della sua presenza, e conquistarla senza farsi scambiare per un bocconcino succulento.


    peter-witt


    Durante il suo esperimento con i farmaci, il Dr. Witt aveva notato che sembrava esserci una significativa corrispondenza fra la sostanza somministrata e le aberrazioni che subivano le ragnatele. Così cominciò a dare in pasto ai ragni diverse sostanze psicoattive, e a registrare le variazioni nel loro lavoro di tessitura.

    Lo studio di Witt, pubblicato nel 1951 e ampliato nel 1971, si limitava all’osservazione statistica, senza fornire ulteriori interpretazioni. Eppure i risultati si prestavano a una lettura affascinante e decisamente poco ortodossa: sembrava che i ragni subissero gli effetti delle droghe in maniera simile a quello che accade negli uomini.


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    Sotto cannabis, cominciavano la loro ragnatela in maniera regolare ma perdevano interesse una volta arrivati alle spire esterne; sotto peyote o funghi magici, i movimenti degli aracnidi si facevano più lenti e pesanti; sotto microdosi di LSD i disegni delle ragnatele diventavano geometricamente perfetti (come le visioni caleidoscopiche riportate dagli utilizzatori umani), mentre dosi più massicce invalidavano completamente le capacità del ragno; la caffeina infine produceva risultati del tutto fuori controllo e schizofrenici.


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    Ragnatela dopo alte dosi di LSD-25.


    Chiaramente questa interpretazione “umanizzante” non ha alcunché di scientifico. Quello che interessava davvero a Witt era la possibilità di utilizzare i ragni per riscontrare la presenza di droghe nel sangue o nelle urine umane, visto che si erano dimostrati sensibili anche a concentrazioni minime, non rilevabili dagli strumenti dell’epoca. La sua ricerca continuò per decenni, e da farmacologo Witt divenne a poco a poco un’autorità nel campo dell’entomologia. Capace di riconoscere i suoi ragnetti uno per uno soltanto dando un occhio alla loro ragnatela, il fascino per questi invertebrati non lo abbandonò più.

    Continuò a testare le loro capacità in diversi altri esperimenti, alterando il loro sistema nervoso con i laser, amministrando grosse quantità di barbiturici, e perfino spedendoli in orbita. Anche senza gravità i ragni, in quello che Witt ha definito “un capolavoro di adattamento”, dopo soli tre giorni nello spazio tornavano in grado di costruire una ragnatela quasi perfetta.



    Alla fine degli anni ’70 Witt interruppe le sue ricerche, passando la palla a una nuova generazione di sperimentatori. Nel 1984 J. A. Nathanson riprese in mano i dati di Witt, ma soltanto quelli in relazione agli effetti della caffeina.

    Nel 1995 Witt vide il suo studio originale tornare a nuova vita quando la NASA lo replicò con successo, stavolta con l’ausilio di software di analisi statistica: la ricerca dimostrò che i ragni potrebbero essere usati per testare la tossicità di diverse sostanze chimiche al posto dei topi, prassi che farebbe risparmiare tempo e denaro.


    In ogni caso, non c’è da preoccuparsi per la sorte di questi invertebrati.

    I ragni sono tra i pochi animali sopravvissuti alla più grande estinzione di massa mai avvenuta, e possono resistere a condizioni atmosferiche invivibili perfino per la maggior parte degli insetti. Veri padroni del mondo da milioni di anni, saranno ancora qui per molto tempo — anche dopo che la nostra specie avrà fatto il suo corso.





    Fonte: Bizzarro Bazar
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    Hanno faticato per mesi per arrivare a questo traguardo, ma finalmente ce l'hanno fatta:
    congratulatevi con i nuovi moderatori del forum, Kohei, Rory e Medea MacLeod!
    Inoltre, aspettatevi eventuali new entry, nelle prossime settimane... ;)

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    Mi sento un po' a disagio perché in queste ore i miei colleghi hanno espresso molto bene quelle che sono anche le mie considerazioni, per cui non so se risponderti con quello che sarebbe un collage di argomentazioni già scritte o limitarmi a quotare i messaggi qui sopra.
    Permettimi però di farti leggere ciò che ho scritto circa una settimana fa e che ho postato in SZ domenica all'interno di un topic di critiche e consigli ai nuovi staffer:
    CITAZIONE
    partiamo con un punto facile da affrontare, ossia il vostro comportamento in smistamento. Ammetto che ve la caviate bene nello stabilire a che sezione assegnare un certo topic, e che spesso e volentieri segnaliate ulteriori correzioni da fare, anche se lo ha già fatto il primo commentatore. Tuttavia, Devilz mi ha fatto notare qualcosa che, da staffer "addetto ai lavori", non mi sembrava affatto un problema: cioè che - permettetemi questa metafora - a volte non sembriate dei critici addetti ad analizzare i racconti, ma più degli inservienti, il cui compito è pulire e sgombrare lo smistamento; effettivamente, essendo questa la vostra mansione principale, è inaccettabile che vi limitiate a dire in che sezione spostare un certo topic, aggiungendo giusto poche parole a riguardo. Non basta dire "mi è piaciuta, CP", magari discutendone in chat, perché gli utenti vedranno solo un giudizio molto sommario e crederanno che i racconti vengano smistati senza un grande riflessione dietro; vale la pena, quindi, di perdere magari un paio di minuti in più a racconto, nel peggiore dei casi, per scrivere una breve analisi di quel contenuto. Non pensavo l'avrei mai detto, ma in un certo senso vi consiglio di prendere esempio da WDR: anche se nel suo modo nabbo, lui "recensisce" i racconti ed è lo stesso che dovreste fare anche voi. Dite se vi sia piaciuto o meno, elencate punti di forza e di debolezza, date un breve parere sull'atmosfera che evoca, sullo stile con cui è scritto, sulla consistenza o meno del colpo di scena; evitate magari il voto finale, ecco, però lasciate che agli utenti arrivi il ragionamento dietro il vostro "smisto in CP".
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    CITAZIONE (Qush-Nath @ 20/5/2016, 14:37) 
    CITAZIONE (eFesti @ 20/5/2016, 12:01) 
    Per ora abbiamo la sezione "horror d'autore" sotto Horror Stories, ma i racconti provengono da molti autori differenti. Come ha detto Shin, si potrebbe creare una sezione "Lovecraftiana" solo nel caso i racconti di Lovecraft o relativi a Cthulhu raggiungessero una cifra tale da meritarsi una sezione a parte, cosa che non mi dispiacerebbe affatto. :ahse:

    La sezione Horror D'Autore contiene racconti scritti da autori "reali", io avevo pensato a una sezione con racconti creati dagli utenti. In ogni caso anch'io concordo che aspettare di raggiungere un numero adatto di racconti riguardanti il Ciclo prima di aprire la sezione.

    Questo è un discorso a parte, ma molto interessante. Se ci allargassimo entrando in contatto con altri forum o siti di scrittura, si potrebbe creare un contest a tema Chtulhu
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    Dovremmo aprire più topic in Musica per parlare di certi artisti rap davvero validi, come Kaos, Mezzosangue o Rancore
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    Sono d'accordo un po' con tutti e mi spiace hce le cose finiscano sempre per degenerare.
    In ogni caso, voglio solo darvi una dritta sulla shout: ognuno la vede in modo diverso e vuole che abbia un ruolo diverso all'interno del forum; essa rimane innanzitutto il primo luogo in cui è possibile relazionarsi con la community, e anche lo strumento principale per tenersi in contatto tra utenti.
    E' giusto che venga usata per fare due chiacchiere, ma che poi ci si sposti su un topic se l'argomento di conversazioni inizi a monopolizzare la shout. E' stato così' sin dal 2011, quindi non ci stiamo inventando nulla sul momento.
    Tuttavia, essere aggressivi con gli altri utenti non va affatto bene, alimentare il clima di tensione di questo periodo nemmeno, cerchiamo quindi di creare un po' di pace sul forum :peoflow:
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    Com'è vivere nella roccaforte della Lega Nord? :asd:
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    Sono sostanzialmente d'accordo con fa, ciò che dice è inoppugnabile (la pagina FB, comunque già esiste, eh).
    Riassumendo:
    -il canale telegram è utile e non si butta via niente se non richiedere troppo tempo e fatica, ma fornisce un minimo di risultati.
    -il gruppo FB è già stato approvato e stiamo aspettando a lanciarlo perché vogliamo chiarire bene il modo in cui gestirlo. In ogni caso, i contro saranno mitigati dalla nostra capacità di non allontanare gli utenti, ma ha una serie lunghissima di pro: consoliderebbe la community attorno alla pagina, attirerebbe utenti da lì, sarebbe una valvola di sfogo, e così via.
    -una chat su telegram non mi dispiace, ma voglio prima vedere come vada il gruppo FB. nulla vieta che intanto la si possa fare tra utenti in privato, ma una ufficiale va prima discussa
305 replies since 15/11/2007
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