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L’Inkanyamba ("tornado" in lingua Xhosa) è un serpente leggendario, parte del folklore zulù in Sudafrica. Abita nelle cascate, nei fiumi e nei laghi.

Secondo la maggior parte delle dicerie, il criptide risiede nella base delle Cascate di Howick (KwaNogqaza in zulù, che, tradotto letteralmente, significa “Il Luogo del Gigante”), nei pressi di Pietermaritzburg, nella provincia sudafricana di KwaZul u-Natal; altri affermano che sia presente anche nel fiume Umgemi e nel fiume Mkomazi, sempre in KwaZul u-Natal.

Molti lo descrivono come un’enorme serpente, lungo più di sette metri, con la testa a forma di cavallo, una lunga criniera alettata e un temperamento feroce. Altri dicono che abbia anche delle ali, con le quali migra annualmente per cercare compagni; tuttavia, durante le migrazioni, causa tempeste, tornadi e bufere. Altre versioni meno note, invece, affermano che abbia molteplici teste. Quando si trova fuori dall’acqua, aumenta costantemente dimensione, mentre, quando vi rientra, ritorna alle sue dimensioni originarie. Gli Inkanyamba non sono particolarmente intelligenti e spesso confondono ogni cosa che sia blu per cascate e fiumi, causando morte e distruzione.

Sono presenti pitture rupestri aborigene raffiguranti questa creatura in varie caverne sudafricane. Nell’antichità, le tribù Zulù sacrificavano capre e galline all’Inkanyamba, il suo nutrimento principale; tuttavia il mostro tende a mangiare anche gli esseri umani affogati. Non si sa molto sulle sue origini; sembra che questa bestia esista solamente per causare danni. La gente del posto ha addirittura paura a pronunciare il suo nome per non attirarlo.

Nel corso del secolo scorso ci sono stati vari avvistamenti. Nel 1962, il ranger Buthelezi dichiarò di averlo visto in un renaio nei pressi del fiume Umgein. Johannes Hlongwane, custode di un campeggio, lo vide due volte nel 1971 e nel 1981. Circa trent’anni fa, una ragazzina zulù stava giocando con una sua amica nei pressi di un fiume. All’improvviso qualcosa la afferrò e la trascinò nel fiume, facendola annegare; la gente del posto diede la colpa all’Inkanyamba. A settembre 1995, un certo Bob Teeny scattò una foto all’Inkanyamba nei pressi delle Cascate di Howick; tuttavia si rivelò un falso, in quanto era semplicemente una foto di un Apatosauro presa da un libro per bambini degli anni Settanta. C’è perfino chi ha affermato di aver visto due Inkanyamba scontrarsi.

A maggio 1996, circolò una voce secondo la quale il governo sudafricano aveva intenzione di condurre una spedizione nelle Cascate di Howick per catturare la bestia. Temendo una rappresaglia da parte del serpente, gli zulù locali si opposero.

A settembre 2015, si verificò una carestia nella provincia di KwaZul u-Natal. I locali dissero che la carestia fosse stata causata dall’Inkanyamba; infatti, stando alle loro affermazioni, il serpente era infelice a causa dell’inquinamento massiccio dei fiumi e dei laghi, poiché non poteva più vivere lì.

La maggior parte degli studiosi è più propensa a credere che gli Inkanyamba non esistano e che non siano altro che delle anguille molto grandi.