Il Venditore di Maschere e il carnevale della famiglia Dust

La storia mi è piaciuta. Sulle considerazioni di carattere stilistico, concordo in linea di massima con i miei colleghi. Ho notato che hai provveduto ad aggiungere qualche virgola laddove necessario. In alcuni punti personalmente avrei spezzato i periodi con punti o punti e virgola, tuttavia alla fine si tratta di scelte stilistiche. Ho apprezzato anche le descrizioni e il lessico.
Mi sono molto immedesimato nella bambina durante la prima parte, tuttavia, forse proprio per questa ragione, non mi è piaciuta l'ellissi repentina tra la preadolescenza e l'età adulta. Io mi sarei soffermato un minimo sul cambiamento psicologico di Goldia, ma anche sull'infanzia di Lucas. A questo punto non cambierei granché, anche perché la storia è tua ed è ugualmente valida.
Ciononostante, ho apprezzato il finale, o almeno ciò che vuole rappresentare. Chissà, magari anche Lucas seguirà la stessa sorte di sua madre? Ci sarà un sequel su di lui?
Per quanto riguarda il nome della protagonista, non avevo notato propriamente un'assonanza; almeno io avevo riscontrato una sorta di antitesi tra i due elementi (oro e polvere, rispettivamente).
Passando alla sezione di smistamento, dico subito che di horror ci ho visto ben poco, mentre la componente fantastica invece è rappresentata unicamente dal personaggio di Apathes Locky e dalla sua maschera; non la vedrei neanche in AR, in quanto la mescolanza di più generi non costituisce un criterio sufficiente; piuttosto, la sezione più adatta mi pare proprio Drammatico. A conti fatti la nostra ragazzina nasce in un contesto assai disagiato, e, sebbene riesca a trovare per qualche tempo la felicità, quest'ultima alla fine le viene sempre strappata via dalle fiamme. Non so se mi sono spiegato bene.

Come nel 99% delle volte, sono d'accordo con Woody. Vero che la componente horror c'è e si vede (tra l'altro per quanto sia presente una componente "fantasy" non la definirei tale: molte storie lovecraftiane sono improntate su questo genere "paranormal horror"), ma ciò che spicca è la drammaticità dei temi trattati. Non mi soffermo molto sul commentare lo stile, bene o male sono della stessa opinione dei miei colleghi. Ciò che particolarmente ho apprezzato è la filosofia che hai messo al suo interno, un pensiero molto maturo benché pessimistico all'estremo (d'altronde la storia non è mica felice, quindi ci sta lol), che rende la storia ancora più profonda, quasi puoi identificarti nei personaggi.

Tanto di cappello per questa frase:


E' molto bello, ho letto questo racconto con molto piacere.

Drammatico.
Se vuoi la metto in coda per lo smistamento

Segno pronta.