Il parco dei mostri di Bomarzo

Luoghi misteriosi e grotteschi di Italia: alla scoperta di un parco dominato da mostri… di pietra!

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    "Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi” - Una delle iscrizioni sui monumenti del parco.

    Quando si va a visitare un posto, ci si può aspettare di poter osservare opere sfarzose e splendenti: sculture marmoree maestose, personaggi importanti della mitologia greca o romana, bellissime raffigurazioni pittoresche.


    Pier francesco Orsini
    Pier Francesco Orsini, il signore del palazzo

    Il Parco dei Mostri di Bomarzo è di certo uno dei complessi monumentali più particolari e suggestivi del panorama italiano.
    È situato nel Lazio, precisamente nel borgo medievale di Bomarzo, dove Pier Francesco Orsini, detto “Vicino Orsini” Signore del feudo, ne commissionò la sua costruzione nel 1547 all’architetto Pirro Ligorio, mentre la realizzazione delle sculture fu affidata a Simone Moschino. Pirro Ligorio era uno stimato architetto, che progettò Villa d’Este a Tivoli e fu incaricato di anche di terminare la cattedrale di San Pietro a Roma dopo la morte di Michelangelo, quindi si può immaginare quanto interessante, sebbene strano, possa essere stato questo incarico per lui.


    L’intero complesso si estende per circa tre ettari di terra e ciò che caratterizza questo parco naturale sono appunto le grottesche, bizzarre e, a tratti, spaventose opere realizzate in basalto (una roccia di origine vulcanica), ritraenti creature di ogni sorta. O quantomeno, tutto ciò che c’è di più lontano dai giardini dei palazzi di altri Signori. Infatti, si può dire che la struttura, per com’era stata progettata, non sia mai stata immaginata per essere “bella” o “accogliente”, quanto invece inquietante e impressionante. Tutto ciò, forse, a causa delle brutte esperienze vissute dal Signore del palazzo (all’epoca partecipò a diverse guerre e, una volta ritiratosi, perse dopo poco tempo sua moglie alla quale era molto legato).



    L'orco
    “L’orco”, la figura più celebre del parco, è in realtà un ambiente scavato nel tufo, con all’interno un tavolo e panche ai lati. Proprio sulla bocca del mostro, quasi come un monito verso i suoi ospiti, vi è inciso: “Ogni pensiero vola”, quasi a sottolineare che una volta entrati è un po’ come essere catapultati in un altro posto.


    Costruito nell’epoca rinascimentale, diversamente dagli altri, la disposizione del giardino era piuttosto singolare e le opere in esso presenti furono realizzate in un grezzo stile Manierista, una corrente artistica che nacque proprio intorno al XVI secolo.
    Vi sono presenti anche strutture impossibili, come la Casa Inclinata, o diverse statue enigmatiche che secondo alcuni rappresenterebbero le tappe di un itinerario di matrice alchemica. Tuttavia, dopo la morte del principe Orsini avvenuta nel 1585, il parco venne totalmente abbandonato e le statue si deteriorarono. Per questo molte iscrizioni su di esse oggi giorno non sono più leggibili. Fu restaurato solo nel XX Secolo da Giancarlo e Tina Severi Bettini, che però modificarono, salvo alcuni casi, la disposizione originale delle opere in esso contenute.



    La casa pendente
    La casa pendente: assieme all’orco, è una delle maggiori attrazioni del parco. Realizzata volutamente inclinata su uno dei massi erratici presenti. La particolarità è che gli interni hanno una pendenza irregolare (il pavimento non è a 90° rispetto ai muri). Ciò aveva appunto lo scopo di far sentire spaesati i visitatori.


    Piccole curiosità: Salvador Dalí e Jean Cocteau erano dei grandi ammiratori del parco. Addirittura Dalí fu così ispirato dal giardino del principe di Bomarzo che girò un cortometraggio lì e dipinse un quadro intitolato La Tentazione di Sant’Antonio che richiamava appunto le figure in basalto.
    Luigi Cozzi ha persino diretto un film nel Parco dei Mostri, intitolato "Le avventure dell'incredibile Ercole", con Lou Ferrigno come protagonista.


    Di sotto lascio una piccola gallery su qualche scultura più rappresentativa:

    Scultura Proteo (o Glauco)
    La Scultura di Proteo (o Glauco), composta da tre rappresentazioni, una sopra l'altra: quella più in alto, la più piccola, rappresenta il castello degli Orsini, la sfera al centro è invece il mondo, come a simboleggiare il loro dominio su di esso, e per ultimo il Glauco, raffigurato da questo mostro dalle fauci spalancate, quasi a simboleggiare l'incertezza della vita


    Ercole e Caco
    Ercole e Caco, o "Lotta tra Giganti": è la statua più grande del parco


    Echidna
    L'Echidna: l'icona medievale della sirena, rappresentata da una bellissima donna con due code di serpente al posto delle gambe


    Tempio
    Il Tempio, costruito in onore della seconda moglie di Orsini, la principessa Giulia Farnese


    Drago
    Il Drago (che in realtà è una Viverna, una creatura rettiliforme) intento a combattere contro tre animali (oggi non più riconoscibili)





    Edited by Rory - 16/5/2020, 18:48
     
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    Sono Lady Cupcake, prima del suo nome. Madre dei Pennuti, distruttrice della mia autostima. Creatrice del ciclo del Disagio e stermimatrice di germi.

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