Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )
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Nel maggio del 2009 a Rockwood, in Tennessee, la vita del quindicenne Calvino Inman cambiò per sempre.
Dopo essersi fatto una doccia, il giovane si guardò allo specchio e scoprì qualcosa di agghiacciante: stava versando lacrime di sangue. Dopo aver visto ciò, il ragazzo chiamò la madre, Tammy Mynatt, ed insieme si recarono al pronto soccorso. Ma quando arrivarono, lo strano fenomeno era ormai cessato, quindi i medici li rimandarono a casa. Tempo dopo si verificò un episodio simile mentre Calvino si trovava in campeggio e venne portato in ospedale. La madre sperava che questa volta i medici riuscissero a vedere le lacrime sanguinolente del figlio e che formulassero una diagnosi; sfortunatamente ciò non accadde. La cosa che sconvolgeva di più madre e figlio, era il fatto che le lacrime “emotive” del ragazzo fossero normali, in pratica piangeva sangue di punto in bianco, senza alcuna ragione.
Calvino Inman mentre piange lacrime di sangue
Ormai rassegnati, i due tornarono a casa, sperando che non accadesse più. Purtroppo lo strano fenomeno continuava a ripresentarsi e Calvino fu costretto a saltare molti giorni di scuola, sia per la paura di poter piangere sangue, sia per colpa dei problemi fisici che il sanguinamento procurava; infatti, ogni volta che succedeva, il giovane veniva colto da una forte emicrania e da debolezza generale, costringendolo a letto. Per questi motivi, il giovane era costretto a rimanere a casa, rischiò di perdere l’anno scolastico e la famiglia venne emarginata dalla comunità, poiché gli abitanti credettero che fosse posseduto.
Calvino, pur di riuscire a trovare qualcuno disposto ad aiutarlo, fece un’intervista alla CNN, durante la quale dichiarò: “Qualche volta riesco a sentire che sta arrivando, come una lacrima. Sento gli occhi inumidirsi. A volte bruciano quando escono.”
Fortunatamente, grazie all’intervista, il dottore Barrett G. Haik, direttore dell’University of Tennessee's Hamilton Eye Institute, prese in considerazione il caso del giovane e disse che il giovane potesse essere affetto da emolacria. Perciò lo sottopose ad un’accurata visita da parte di un team di esperti, tra i quali l’oftalmologo James C. Flemming.
Un’altra foto di Calvino durante la manifestazione del fenomeno
L’emolacria è una condizione clinica che porta una persona a produrre lacrime composte parzialmente o interamente da sangue. Solitamente si manifesta in caso di gravi traumi alla testa, congiuntiviti batteriche (se veramente gravi), ferite all’occhio e può anche essere il sintomo di alcuni tumori, tipo la neoplasia dell’apparato lacrimale.
Nel caso di Calvino, però non è stata trovata nessuna causa che fosse in grado di spiegare la manifestazione di questa condizione. Per questo motivo, il dottor Haik (che faceva parte del team di ricerca) non escluse la possibilità che le lacrime del ragazzo potessero essere fasulle, dichiarando: “Quando non si riesce a trovare un’origine, non si può escludere nessuna possibilità.”
Nonostante si stiano facendo numerose ricerche per scoprire la causa, è possibile che non venga mai trovata. Infatti, il dottor Haik aveva esaminato altri casi analoghi, ma il sanguinamento si arrestò da solo.
Ancora oggi, Calvino e sua madre Tammy sperano che venga trovata una causa e una soluzione per la situazione del giovane.
Calvino e sua madre Tammy Mynatt nel giardino di casa
Un altro caso di emolacria altrettanto conosciuto è quello del ventiduenne Michael Spann (Antioch, Tennessee), al quale venne una forte emicrania mentre scendeva le scale di casa e poi scoprì che sanguinava da occhi, naso e bocca.
Edited by Emily Elise Brown - 13/4/2017, 20:28
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