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Quando scoprii che la mia nuova fidanzata era incinta, ero così felice; subito dopo mi trasferii. Fu così veloce, non era qualcosa che avevamo programmato. Alla ventesima settimana, andammo in ospedale per l’ecografia.
“Spero che sia una femmina” disse.
“Non ho nulla in contrario. Non ho mai pensato di avere un figlio. È incredibile, qualsiasi cosa sia” dissi.
Aspettammo nello studio del medico. La mia ragazza salì impaziente sul letto.
“Allora” disse il medico entrando nella stanza, “Siamo tutti eccitati?”
“Non ne ha idea, Doc” dissi.
“Sembra che qualcuno l’abbia già fatto prima” disse alla mia ragazza che era già pronta per l’esame.
Il dottore si spruzzò del gel sulla mano e lo spalmò sul ventre della mia ragazza. Premette il sensore e cercò. Dopo qualche minuto era soddisfatto.
“Sembra che sarete gli orgogliosi genitori di un robusto bambino”.
Mi alzai, portandomi le mani al viso: “Hai sentito, tesoro?”
Mi sorrise.
Tornammo a casa in silenzio. Ero scioccato. Avrei avuto un bambino. La mia fidanzata sembrava altrettanto estasiata.
Il giorno dopo, ricevetti una chiamata al lavoro, era Rachel.
“Penso che ci sia qualcosa che non va con il bambino. Ti prego, torna a casa”.
Lo dissi al mio capo e me ne andai.
Quando tornai a casa, la chiamai urlando. Gocce di sangue macchiavano il tappeto e l’interno del bagno. Le seguii per trovare Rachel davanti al gabinetto, che stava vomitando.
“Mi dispiace, Bob. Mi dispiace tanto” disse tra le lacrime.
“Non c’è niente di cui scusarsi”.
“Il bambino è andato”.
Mi abbassai accanto a lei e piansi.
La misi a letto e la guardai. Il suo viso contorto, così sconvolta per aver perso il nostro bambino. Le dissi che non era colpa sua.
“Non c’è niente che possa portarti, qualcosa per tirarti su di morale? Niente?”
“Mi piacerebbero delle scarpe nuove?” suggerì.
“Scarpe nuove?”
“Sì, mi rendono sempre felice. Ti ricordi quel nuovo paio che stavo guardando l’altro giorno?”
Annuii ed andai.
“Sono bellissime” disse.
“Erano anche in offerta” dissi, facendo un sorriso.
“Puoi metterle nella scarpiera?”
“Certo, non vuoi provarle?”
“Non adesso, non sarebbe giusto”.
Aprii la scarpiera, la sua collezione di scarpe riempiva lo scaffale. Mise quelle nuove giù.
“Cosa vuoi che faccia con la scatola?”
“Tienila, per favore”.
“Okay” dissi, lasciando la stanza.
Uscii ed andai in garage. Vidi una grande pila di scatole e ce la misi sopra. Qualcosa catturò la mia attenzione. Esaminai le scatole, ognuna di esse era segnata da un nome e una data.
Dale 12/01/16, John 03/05/15, Chad…
Tutti nomi da maschio. Con apprensione ne presi una, era pesante. Sapevo cosa c’era prima ancora di aprirla. Desiderava davvero una bambina.
Edited by Emily Elise Brown - 23/4/2017, 19:29. -
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Smisto in Creepypasta. . -
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Che donna terribile D: . -
Klaius.
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Bellissima,il finale non era scontato e questo non è mai un male,specie per le creepypasta poi . -
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Capisco il desiderio di avere una figlia, ma arrivare addirittura a procurarsi l'aborto perché è rimasta incinta di un maschio mi pare eccessivo! O.O
Comunque bella storia! Ti lascia con un senso di inquietudine e di ribrezzo. -
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Porca miseria, ci son rimasta troppo male. . -
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che troia....
ma con chi gli ha avuti gli altri? era cornuto o era solo stupido?. -
.che troia....
ma con chi gli ha avuti gli altri? era cornuto o era solo stupido?
Penso ci abbiano riprovato più volte. -
~Nanika.
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Anche io lo pensavo, però all'inizio dice "la mia nuova fidanzata". . -
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Infatti, non erano fidanzati da molto, come si dice all'inizio della storia. Gli altri bambini li ha avuti in relazioni precedenti, non mentre era fidanzata con il protagonista . -
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ooooooooook . -
His Dudeness.
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Ganza, questa nella sua semplicità è perfetta, dimostra che non serve scrivere mattoni fronzolosi. . -
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Cavolo,mi aveva fatto credere che fosse drammatica e invece il finale mi ha spiazzata . -
archi83.
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Bellissima, inquietante ed efficace!!! . -
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Nice .