Ciò che è giusto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,651
    Creepy Score
    +60

    Status
    Offline
    È nel buio delle notti fredde che la verità ti si infila nella pelle. Ti massaggia lo stomaco e te lo trapassa, per poi salire sino al cervello. Ed è al gelo che Guenda si rende conto di aver ammazzato per la prima volta. Proprio lei, filantropa convinta, amante di tutte le forme di vita, dalle più nobili alle più viscide, quelle in cui qualcuno cataloga l'uomo. Ma non è pentita: sa che ciò che ha fatto è giusto e lo ripeterebbe mille volte ancora, se ricapitasse qualcosa del genere.
    Il gelo però si riempie di un odore che sa di morte. No, si ripete che non è pentita, però... ecco, forse un po' spaventata. Dalla possibilità che venga scoperta - perché nonostante sia sicura di essere nel giusto, capisce che sarebbe in guai seri se gli sbirri venissero a saperlo -, o forse da un futuro lontano e incerto. Non ha mai creduto in Dio e santi e Paradiso, ma quando ti macchi di un peccato che tutti i catechisti ti ricordavano essere mortale, qualche dubbio ti viene e la prospettiva delle fiamme eterne non pare poi così improbabile.
    Accarezza con il dorso della mano la schiena inerte di suo marito, prova a udirne il respiro regolare o i battiti del cuore. Non ci riesce.
    Ma la sua paura ha anche qualcosa di recondito che fatica a confessarsi. Il letto che cigola, il parquet che scricchiola, le pareti che tremano. Un alito pesante che le soffia sul viso girato di lato, che si rifiuta di sollevare. È per la paura che ha adottato quella soluzione, che non riesce comunque a rassicurarla: in qualche modo, sembra che i morti tornino sempre a tormentare i vivi.

    «Mamma, mamma... papà mi ha fatto la pipì in bocca». Gliel'ha detto all'ultimo rossore del tramonto, la voce piagnucolante e due lacrime stanche a bagnarle gli occhi. Il sole disegnava sul suo viso ombre scure che si rincorrevano e le finivano negli occhi storti. Guenda l'ha guardata per qualche secondo, incantata da quelle onde nere. Poi ha fissato i riflessi rossastri del sole sui suoi capelli, le sue lacrime solitarie allo stesso modo arrossate dal crepuscolo. Quindi una collera tremenda le è montata lungo tutto il corpo ed è stato in quel momento che ha deciso. La morte era l'unica punizione adatta.

    Una bambina di sette anni. Una bambina strabica. Come ha potuto? Ancora adesso, a due giorni di distanza, con uno strano groppo in gola che non è dovuto solo al gelo, l'odio le riempie le vene. Si sente ferita nel profondo, umiliata, strappata alla dignità. E tutto ciò non fa che confermarle la giustezza delle proprie azioni.

    La vendetta è un piatto che va servito freddo, dicono, e così Guenda ha deciso di prepararla. D'altronde cosa c'è di più gelido del profilo ossuto della morte?
    Ha imparato che pianificare un omicidio è molto più semplice che realizzarlo sul serio. Si rischia di cadere in illusioni megalomani, un po' come si fa quando si sogna troppo in grande, e quando poi sei sul punto di farlo le mani ti tremano come quelle di un ammalato e prendi a sudare come se il sole ti bruciasse le carni, nonostante un freddo che ti pervade le ossa. Il trucco per condurre la vittima in cantina, il coltello che si infilava nel collo, la facilità con cui sollevava un corpo già molle: tutto nei suoi piani era perfetto. E non è andata troppo male, no, ma non ha calcolato un particolare che si è rivelato importantissimo per i suoi incubi.

    A pensarci, ancora rabbrividisce.
    Il sangue. Quando il coltello si è infiltrato nel collo, schizzi rossi le hanno imbrattato il vestito e la faccia, le hanno accecato gli occhi e tappato il naso. Ma non le orecchie: non dimenticherà mai le urla di una persona che muore. Sente ancora di puzzarne, crede che lo farà per sempre.
    Un altro scricchiolio sulle assi del legno. Si ripete che è un'illusione, ma non ci crede.
    Ma per sottrarla ai suoi timori basta un'immagine, che emerge da stanze che vorrebbe serrare con la chiave. Suo marito e sua figlia, all'inizio abbracciati. Gli stessi capelli corvini, lo stesso tagli affilato degli occhi castani. Poi vede lui che se la scopa, che si scopa una bambina strabica di sette anni, e nonostante sappia che non è mai successo, le viene voglia di ripetere ciò che ha fatto due giorni prima.

    Legare un corpo morto al soffitto della cantina non ha molto senso, si è detta a cose fatte. Prima però non ci ha ragionato su e l'ha semplicemente appeso lì. Forse per esporlo a mo' di trofeo, per ricordare com'è che vanno le cose in quella casa. È stato semplice: anche in vita non pesava tanto, ma la differenza con il suo corpo morto era impressionante. Forse, si dice Guenda, è un relitto spogliato dai peccati che gravavano sulla sua anima. Ormai era troppo stanca per toglierlo di lì e in fondo neanche voleva farlo, nonostante si rendesse conto che tutto ciò aveva un che di macabro.
    È tornata di su, ha aspettato. Poi è andata a letto, ha dormito un sonno di piombo. Sino a un certo punto.

    È quando scoccano le quattro di notte che la paura si fa insopportabile. Per qualche motivo, Guenda sa che con l'avvicinarsi dell'alba i morti hanno meno tempo per prendersi la loro rivincita e quindi devono affrettarsi. Le è già successo nelle due notti precedenti e sa che le succederà anche questa notte. Infatti, non appena il rimbombo delle campane lontane la raggiunge, sente il terrore bloccarle il corpo. Cerca di contenerlo, ma al primo soffio di vento, all'udire - o forse all'immaginare - lo scricchiolio minaccioso in cantina, ancora una volta, quel bisogno di controllare è irrefrenabile.
    Prende la molletta accanto al letto, la mette sul naso. Quindi avanza a tentoni, piano. Imbocca le scale, arriva in cucina. Fuori, la pioggia che sferza le finestre. Attraversa il salotto, sbatte contro il divano, per un attimo si disorienta. Subito ritrova la strada grazie alla luna che si infiltra nelle imposte dischiuse. Si incammina lungo la seconda rampa di scale, dove la luce è lasciata accesa da due giorni. L'odore di decomposizione la colpisce come una mazzata, nonostante la molletta, pochi metri prima di entrare in cantina.
    Fissa il corpicino attaccato alla corda. Pende ancora e forse ondeggia, come mosso da un vento inesistente. Il collo è reclinato in una posizione innaturale, nero, anche le gambe sono nere. Le mosche gli ronzano attorno.
    Guardandole il viso, Guenda nota ancora ombre scure che si rincorrono e le finiscono negli occhi storti.

    Edited by Tommas02 - 14/9/2016, 04:04
     
    .
  2.      
     
    .
    Avatar


    Group
    Amministratore
    Posts
    11,027
    Creepy Score
    +1,272

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Dio e santi e paradiso

    maiuscola a "paradiso"
    CITAZIONE
    Una bambina di sette

    aggiungi "anni"
    CITAZIONE
    Ha imparato che preparare un omicidio

    cambierei in "pianificare" sia per evitare la ripetizione, sia perché mi sembra che si adatti meglio al contesto.
    CITAZIONE
    A pensarci, ancora rabbrividisce. Il sangue. Quando il coltello si è infiltrato nel collo...

    Consiglio puramente stilistico, non una correzione: io andrei a capo due volte - prima e dopo "il sangue" - per enfatizzare la scena, ma sei libero di seguire o meno questo suggerimento.
    CITAZIONE
    Legare un corpo morto al soffitto della cantina non ha molto senso...

    da questo paragrafo in poi cambi tempo e si capisce che è una scelta volontaria, ma io renderei più chiaro il cambio di scena, magari inserendo un secondo a capo o altri segni grafici. A pensarci, potresti anche mettere il tutto in corsivo, visto che sembra quasi una parentesi nella narrazione.

    Il finale mi ha parecchio impressionato perché all'inizio non mi era ben chiaro quale fosse il colpo di scena... poi ho capito che quel "guardandole" non era un refuso, ho fatto caso anche a quel "corpicino" e finalmente mi sono accorto di cosa fosse successo.
    Devo ammettere di essere ancora un po' confuso, perché non è chiaro né cosa sia successo al marito, né perché lei abbia ucciso sua figlia; per quest'ultimo dubbio ho pensato che potesse essere una sorta di atto di gelosia, come accade talvolta nelle famiglie dell'integralismo religioso (con la differenza che sono i familiari maschi a consumare il delitto), ma nel racconto non c'è traccia di questo sentimento. Forse è una sorta di purificazione della bambina, ma tutto ciò non è granché accennato.
    Ti invito a chiarire questi due punti innanzitutto qui tra i commenti, e poi vediamo se sia il caso di fare qualche piccola modifica per rendere leggermente più chiaro il tutto, senza privare il lettore del colpo di scena finale. E' importante aspettare altri pareri, ovviamente, perché magari è un problema esclusivamente mio.
    Mi fa molto piacere vedere racconti di questa risma, di tanto in tanto, anche solo per godere di una scrittura buona come questa :D
    Hai raccontato la storia in modo molto maturo, riuscendo a tenere alta l'attenzione del lettore mentre pian piano, con un crescendo di tensione che culmina nel finale, la trama si dipana e gli eventi chiave vengono rivelati. Benché ci sia un mindfuck tipico delle creepypasta per come è strutturato, è chiaramente una storia horror, con i suoi tempi e la sua gestione del fattore brivido.
    Complimenti :)
     
    .
  3.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,651
    Creepy Score
    +60

    Status
    Offline
    Grazie mille!
    Innanzitutto, il movente dell'omicidio nella mia idea era la gelosia. Ho provato a inserirne qualche traccia (ad esempio, "come ha potuto?"), ma temevo di rovinare il finale.
    Per quanto riguarda il marito, la mia idea era quella di lasciare il dubbio. Magari la moglie ha ucciso anche le lui (infatti non ne sente il respiro e il battito a letto), magari lo sta ricattando per il fatto che ha stuprato la bambina.
    Appena ho cinque minuti di tempo libero correggo tutto, grazie ancora
     
    .
  4.      
     
    .
    Avatar


    Group
    Amministratore
    Posts
    11,027
    Creepy Score
    +1,272

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Tommas02 @ 13/9/2016, 20:15) 
    Grazie mille!
    Innanzitutto, il movente dell'omicidio nella mia idea era la gelosia. Ho provato a inserirne qualche traccia (ad esempio, "come ha potuto?"), ma temevo di rovinare il finale.
    Per quanto riguarda il marito, la mia idea era quella di lasciare il dubbio. Magari la moglie ha ucciso anche le lui (infatti non ne sente il respiro e il battito a letto), magari lo sta ricattando per il fatto che ha stuprato la bambina.
    Appena ho cinque minuti di tempo libero correggo tutto, grazie ancora

    Di niente ;)
    A pensarci sì, è meglio che rimanga il dubbio riguardo la sorte del marito: mi premeva sapere che fine avesse fatto lui perché non mi era chiaro il movente del delitto della figlia, ora quindi mi rendo conto che sia superfluo; tuttavia, forse è il caso di dare qualche piccolo indizio in più, di quelli che ti sono chiari solo dopo aver letto il finale, quando vai a rileggere alcune parti del racconto. Ti suggerisco magari di inserire qualche altro pensiero di riprovazione della donna, pensiero espresso in modo ambiguo, così che non si capisca se si riferisce al marito o alla figlia.
     
    .
  5.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,651
    Creepy Score
    +60

    Status
    Offline
    Ho corretto ciò che hai scritto negli spoiler, per il resto ho aggiunto un paio di righe ("È stato semplice: anche ... sulla sua anima"). Continuo a pensare che più aggiungo più il finale diventa facile da capire, quindi cerco di pensarci quanto più posso ahaha
     
    .
  6.     +1    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Veterano
    Posts
    9,310
    Creepy Score
    +1,194
    Location
    Moonlight Falls

    Status
    Anonymous
    Wow, complimenti, hai scritto proprio una bella storia horror, carica di tensione e con un bel colpo di scena alla fine. Ti dirò, ci sono rimasta un po' male quando ho capito cosa fosse successo o.o Inoltre, è scritta molto bene, oltre agli errori trovati da Shin non mi è parso di vederne altri. Secondo me, dovrebbe andare in HS subito :)
     
    .
  7.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,651
    Creepy Score
    +60

    Status
    Offline
    Grazie! :)
     
    .
  8. Sandwich
        +1    
     
    .

    User deleted


    Molto carina, complimenti. Ce la vedo benissimo in HS.
     
    .
  9.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Veterano
    Posts
    968
    Creepy Score
    +145

    Status
    Anonymous
    Wow, non mi sarei mai aspettato un finale del genere. Inoltre è scritta davvero bene, cattura parecchio il lettore, complimenti.
     
    .
  10.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    187
    Creepy Score
    +74

    Status
    Offline
    La punteggiatura non è il tuo forte :D
    Per il resto, la storia è veramente interessante.
    Sei riuscito a trasmettere un'atmosfera cupa, sporca e inquietante.
    Il finale è ben costruito. Vi sono cose non molto chiare, ma l'alone di mistero, in questo caso, va più che bene.
    Quindi molto, molto bravo :D
     
    .
  11.      
     
    .
    Avatar

    Ser Procrastinazione

    Group
    Veterano
    Posts
    14,730
    Creepy Score
    +425
    Location
    Da qualche parte in Italia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    «Mamma, mamma... papà mi ha fatto la pipì in bocca».

    Da qui praticamente si capisce che in verità il padre ha fatto ben altro, peccato.
    CITAZIONE
    Un alito pesante che le soffia sul viso girato di lato, che si rifiuta di sollevare.

    Qui invece credo di aver capito che praticamente Guenda ha appeso il cadavere del marito (o di qualcun altro, ecco il perché del credo) su una corda in una stanza.

    È ben scritta, però (almeno da quanto ho capito leggendola) è abbastanza prevedibile, almeno secondo me.
    Nonostante tutto però si lascia leggere e ha un finale che lascia un po' confusi.
    Ma comunque non è malaccio.
    Edit, rettifico sul fatto che...
    Il cadavere è del padre.

    Dato che in verità...
    È della figlia.

    Questo cambia un bel po' di cose.

    Edited by WDR - 15/9/2016, 13:42
     
    .
  12.      
     
    .
    Avatar


    Group
    Amministratore
    Posts
    11,027
    Creepy Score
    +1,272

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (WDR @ 15/9/2016, 13:25) 
    CITAZIONE
    «Mamma, mamma... papà mi ha fatto la pipì in bocca».

    Da qui praticamente si capisce che in verità il padre ha fatto ben altro, peccato.
    CITAZIONE
    Un alito pesante che le soffia sul viso girato di lato, che si rifiuta di sollevare.

    Qui invece credo di aver capito che praticamente Guenda ha appeso il cadavere del marito (o di qualcun altro, ecco il perché del credo) su una corda in una stanza.

    Non per parlare al posto dell'autore, ma dal tuo commento mi sembra di capire che tu abbia frainteso il finale (ossia che in realtà il
    cadavere sia della bambina).
    Chiarito ciò, fin dall'inizio l'autore lascia che il lettore capisca che l'uomo stupra la figlia, pur non dicendolo mai apertamente; per il secondo punto, invece, il colpo di scena non è che la donna ha compiuto un assassinio, ma chi sia la vittima.
     
    .
  13.     +1    
     
    .
    Avatar

    Ser Procrastinazione

    Group
    Veterano
    Posts
    14,730
    Creepy Score
    +425
    Location
    Da qualche parte in Italia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Non per parlare al posto dell'autore, ma dal tuo commento mi sembra di capire che tu abbia frainteso il finale (ossia che in realtà il
    cadavere sia della bambina).

    Effettivamente mi sembrava un po' troppo prevedibile il fatto che in realtà fosse l'uomo...
    Grazie per avermelo spiegato.
     
    .
  14.      
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,651
    Creepy Score
    +60

    Status
    Offline
    Scusate se non cito per rispondere ai vari commenti, ma ci ho provato e ho fatto un casino ahahh
    WDR, in che senso "qui si capisce che ha fatto altro"? Riguardo all'alito che le soffia in faccia, dovrebbe essere solo una sua paranoia, perché teme che il corpo in cantina possa svegliarsi da un momento a l'altro.
    Creepy Alla Top, innanzitutto grazie! Vorrei però chiederti quali sono gli errori di punteggiatura, perché rileggendo il testo non ne ho trovati di così eclatanti. Certo, ci sono scelte opinabili, ma non li vedo come errori. Non è per fare polemica, figurati, magari è anche l'occasione per un confronto. :)
     
    .
  15.      
     
    .
    Avatar

    Ser Procrastinazione

    Group
    Veterano
    Posts
    14,730
    Creepy Score
    +425
    Location
    Da qualche parte in Italia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    WDR, in che senso "qui si capisce che ha fatto altro"?

    Che in verità non le ha fatto "la pipì dentro la bocca", ma l'ha stuprata.
    CITAZIONE
    Riguardo all'alito che le soffia in faccia, dovrebbe essere solo una sua paranoia, perché teme che il corpo in cantina possa svegliarsi da un momento a l'altro.

    E io che credevo che in realtà lei fosse in cantina con il cadavere...
    Grazie per avermelo spiegato.
     
    .
26 replies since 13/9/2016, 02:46   359 views
  Share  
.